Pomeriggio spompo in Biblioteca, x Horus

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view post Posted on 21/1/2012, 21:16
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-- Tranquillo!
Non ti devi preoccupare... Non devi pensare che fare amicizia con le persone sia una cosa difficile e complicata, perché non lo è.
Secondo me ti manca solamente un po' di autostima.
Sicuramente il tuo carattere non ti aiuta... Sei timido e hai forse paura di fare figuracce.
Ti dico una cosa...
Fregatene di cosa può pensare la gente... Mettiti in gioco e sii te stesso.
Sei timido? Non fai amicizia facilmente?... è una cosa normalissima... Fa solo parte del tuo carattere.
Questo non deve essere un peso per te... Cerca di battere la tua timidezza... Cerca di credere più in te stesso... Vedrai che ti sentirai meglio.-


Mentre parlava, Kevin sembrava sinceramente convinto di quello che diceva.
Era questo il suo pensiero verso Horus?
Di tutto quello che la gente gli aveva mai detto, questa era la prima volta, per Horus, che si sentiva dire "fregatene degli altri" e "hai scarsa autostima".
Di solito gli capitava di sentirsi dire "Sei un menefreghista, un egoista" e "sei troppo pieno di te, arrogante e saccente".
Scosse la testa, le onde rosse andarono di qua e di là.
No, lui non aveva una scarsa autostima.
Si riteneva un automa perfetto. Più o meno. Con su la sua maschera di buonismo ed educazione.
Ma come essere umano?... Come si vedeva? Forse Kevin aveva ragione?


*Ma non mi conosce...*

Forse aveva ragione proprio perchè non lo conosceva bene.
Lo guardò negli occhi.


- Mh forse hai ragione. -

Si girò verso la finestra. Il sole stava tramontando e irradiava tutta quella porzione di biblioteca di caldi raggi aranciati.
Chiuse un attimo gli occhi assaporando la luce sul viso.
In fondo, il Tassorosso voleva solo aiutarlo.
Riaprì gli occhi.
Sì, non sembrava una cattiva persona. Era suo amico, no?


- Grazie per le tue parole. Proverò a fare come dici.
Toglimi una curiosità... ti trovi bene a Tassorosso? Era questa la casa in cui volevi andare?-
 
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view post Posted on 22/1/2012, 18:56
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Horus lo guardò negli occhi e gli disse:

- Mh forse hai ragione. -

Non sembrava tanto convinto.
Ma a Kevin non importava... Quello che aveva detto era ciò che pensava, almeno per ora, di Horus... Avrebbe potuto anche averci dato nettamente di fuori con le sue impressioni, ma Kevin era stato sincero... Aveva detto ciò che pensava, senza fare troppi giri di parole.

Dalla finestra più vicina si poteva notare che il Sole stava ormai tramontando.
Non credeva fosse così tardi... Il tempo era passato molto velocemente.
La Biblioteca si stava pian piano svuotando, mentre alcuni studenti (compresi loro) rimanevano ancora seduti ai tavoli di legno, la maggior parte di essi sommersi da pile infinite di libri.
Gli venne una fitta allo stomaco solamente a pensarci: Aveva un sacco di compiti ancora da fare, ma si era preso una lunga pausa... Ultimamente, non aveva avuto troppa voglia, ne troppo tempo.

Nonostante stesse calando, il Sole riscaldava ugualmente i visi dei ragazzi.
In Biblioteca regnava un'atmosfera calmissima e i lunghi scaffali pieni di libri erano illuminati dalla luce del tramonto.

Non seppe quanto stette ad osservare prima il tramonto, poi la Biblioteca... Per poi riportare il suo sguardo su Horus, che parlò:


- Grazie per le tue parole. Proverò a fare come dici. -

Kevin rispose, sorridendo al Tassorosso:

- Non c'è di che...
Voglio comunque dirti che la mia era solo un'impressione e dei consigli in base ad essa... L'unico che può sapere come sei in realtà sei tu, non io, ne nessun altro... Solamente tu puoi capirti fino infondo. -


Anche queste, erano tutte cose che pensava sinceramente.
Quando ebbe finito di parlare, il ragazzo gli fece un'altra domanda:


- Toglimi una curiosità... ti trovi bene a Tassorosso? Era questa la casa in cui volevi andare? -

Una domanda su cui poteva parlare per ore, sopratutto sul fatto che Tassorosso era la Casata in cui voleva andare.
Si passò una mano tra i capelli, poi rispose:


- Beh... A Tassorosso mi trovo benissimo!
... Ma, devo ammetterlo, era l'unica Casata in cui non mi ci vedevo proprio.
Insomma, mio padre era Grifondoro... e mia madre era Serpeverde.
E, invece, sono stato smistato proprio qui.
All'inizio pensavo che Tassorosso non era la mia vera Casata di appartenenza... Non mi ci vedevo.
Ma, dopo poco tempo, ho capito che, invece, Tassorosso è la Casata giusta per me... Quella che, forse, mi rispecchia di più, anche se non me ne rendevo conto.
Il Cappello Parlante, secondo me, non sbaglia mai!
Sono un Tassorosso e ne vado fiero! -


Concluse il tutto con un sorriso pieno di orgoglio.
Poi, chiese al ragazzo:


- Tu, invece? Era Tassorosso la Casata in cui volevi andare? -

Se Horus gli aveva fatto quella domanda un motivo forse c'era.
Probabilmente il ragazzo non si vedeva, come era successo inizialmente anche a lui, in quella Casata...

 
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view post Posted on 22/1/2012, 22:48
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*Figuriamoci, neanche io mi capisco. Non penso che qualcun altro possa capirmi.*

L'umore di Horus, già fragile di suo, stava crollando.
Forse la sua era solo stanchezza. Quel tema lo aveva stancato non poco. Si accinse a chiudere i libri e a sistemare la piuma e l'inchiostro.

*Ho fatto abbastanza.*
Ma doveva ancora stabilire se si riferisse al tema o alla situazione in sè.

Mentre Kevin raccontava entusiasticamente la sua impressione su Tassorosso, un sorriso sarcastico spuntò sul viso di Horus.
Come aveva previsto: Kevin non poteva che essere contento di essere di quella Casa.
Annuì leggermente col capo per fargli capire che aveva sentito e compreso quello che il ragazzo aveva appena raccontato.


- Tu, invece? Era Tassorosso la Casata in cui volevi andare? -

Alzò il viso dal tavolo e guardò il volto felice e orgoglioso del ragazzo di fronte a lui. Continuò a fissarlo per qualche secondo sbattendo le palpebre. Poi mise i gomiti sul tavolo, intrecciò le mani e vi poggiò il mento sopra, senza staccare gli occhi dal viso di Kevin.
Poi sorrise affabile.


-No, direi di no.-
 
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view post Posted on 23/1/2012, 17:50
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Solo ora, Horus si apprestò a chiudere i suoi libri libri e a sistemare il materiale con cui stava scrivendo.
Mentre Kevin stava parlando della suo opinione su Tassorosso, sul volto di Horus si delineava un sorriso sarcastico.
Quando ebbe finito, il ragazzo annuì leggermente col capo.

Quando Kevin gli chiese se Tassorosso fosse la casata in cui voleva essere smistato, Horus alzò lo sguardo dal tavolo e lo fissò.
Poi, con un sorriso rispose:


- No, direi di no. -

Inizialmente anche Kevin riteneva di non essere adatto a Tassorosso, ma con il tempo aveva capito che quella era la sua Casata, quella che più lo rispecchiava.
Guardò il ragazzo e gli chiese, con interesse:


- ... E in che Casata avresti voluto andare? -

Se per Horus non era Tassorosso la Casata ideale, ce ne doveva essere un'altra.
Anche se lo conosceva da poco, da quello che aveva potuto vedere, credeva che Horus sarebbe andato bene in Corvonero.
Ma, ripensò a se stesso... Anche lui non si vedeva in Tassorosso, ma alla fine il Cappello Parlante aveva avuto ragione.
Secondo Kevin, sarebbe stato così anche per Horus... Il ragazzo si sarebbe ricreduto, e avrebbe condiviso la scelta che era stata fatta.
Si sarebbe sentito un Tassorosso... Kevin ne era certo...

 
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view post Posted on 23/1/2012, 20:32
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Kevin continuò il discorso della Casata.
Horus ascoltò la domanda, ma non rispose subito.
Continuò a fissare il ragazzo limitandosi a stringere gli occhi a fessura e a lasciare sul volto quel sorriso.

Ottimista, solare, amichevole. Questa era l' analisi che Horus aveva fatto sul giovane Tassorosso di fronte a lui.
Sì, decisamente tutte qualità tipiche di quella Casa.


*Strano che tu ti sia stupito di esserci finito, Kevin.*

Pensò sarcasticamente.
Sempre in silenzio ricominciò a sistemare i fogli di pergamena e i vari libri sparsi.
In che casa voleva finire? Bella domanda.
In quella di suo padre, Serpeverde? O in Corvonero, come sua madre?
Forse alla fine non glien'era mai importato. Per lui bastava raggiungere il suo sogno.
Ma Tassorosso era davvero particolare. Lui era spesso cinico, freddo e falsamente gentile, figuriamoci amichevole.
Cosa aveva visto in lui il Cappello Parlante? La possibilità che, un giorno, potesse cambiare? Magari diventare come Kevin?
Rabbrividì a questo pensiero. Non che il ragazzo gli stesse antipatico, ma immaginare lui, Horus, con certi atteggiamenti era grottesco.

Dopo alcuni minuti di silenzio, guardò Kevin con sguardo serio. Poi si portò l'indice sulle labbra, sorrise ed ammiccò.


-Segreto!-
 
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view post Posted on 24/1/2012, 19:03
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Alla sua domanda, Horus non rispose subito.
Si limitava a fissarlo, continuando a sorridere.
Era come se fosse assorto in chissà quali pensieri.

Poi, sempre senza dire una parola, il ragazzo si mise a sistemare i suoi fogli di pergamena e i suoi libri sparsi per il tavolo.

Passarono alcuni minuti di silenzio, in cui Kevin si limitò a guardare Horus in attesa della sua risposta.
Probabilmente il ragazzo stava pensando alla domanda alla quale Kevin l'aveva sottoposto.
Molto probabilmente Horus non voleva finire a Tassorosso... Ma in un'altra Casa... In quale però?

Dopo quelle che sembrarono ore, Horus si decise a rispondere.
Il Tassorosso guardò Kevin con uno sguardo serio, si mise un dito sulle labbra sorridendo e rispose ammiccando:


-Segreto!-

Kevin odiava i segreti... Ma decise di non insistere su quell'argomento.
Si rassegnò che non avrebbe mai saputo dove Horus avrebbe voluto essere stato smistato.
Infondo... Non gli avrebbe cambiato la vita, saperlo o meno.

Prese parola, guardando Horus dritto negli occhi:


- La mia opinione rimane la stessa...
Alla fine, secondo me, capirai che Tassorosso è la Casata giusta per te... -


Aveva voluto ribadire la sua opinione un'ultima volta, prima di fare un'altra domanda ad Horus:

- Presumo che i tuoi genitori abbiano frequentato Hogwarts, dico bene?
Di che Casata erano? -


Aspettò la risposta del ragazzo, continuando a guardarlo negli occhi...

 
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view post Posted on 24/1/2012, 23:26
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Kevin aveva intrapreso un collegamento visivo e non aveva intenzione di interromperlo.
Horus ghignò mentalmente. Quella era la sua specialità e non avrebbe certamente mollato la presa.
Continuò a guardarlo negli occhi senza spostare di un centimetro lo sguardo.


- La mia opinione rimane la stessa...
Alla fine, secondo me, capirai che Tassorosso è la Casata giusta per te... -


A queste parole Horus sentì gonfiarsi una vena sulla tempia.
Ok, Kevin era ottimista, ma non pensava fino a quei livelli.
Sorrise gentilmente.


- Ah sì? Come mai ne sei così sicuro? -

Era davvero curioso di sapere qual'era la risposta.
Il suo cervello cominciò ad analizzare varie repliche possibili del giovane Tassorosso, per ognuna delle quali, Horus stava preparando un contrattacco.
Stava cominciando ad avvertire un leggero mal di testa a furia di analizzare tutto, ciononostante non si mosse nè disse alcunchè.
Poi si accorse che Kevin aveva posto un'altra domanda.


- Dici bene. Mia madre era Corvonero, mio padre Serpeverde. Ma ti prego, dimmi. Perchè sei così sicuro che capirò che la mia Casata è Tassorosso? - era stato sgarbato forse, ma la sua attenzione era volta soprattutto alla risposta a quella domanda.

- Per caso vuoi dirmi anche tu "perchè il Cappello Parlante non sbaglia mai"?- il suo sorriso si allargò sempre di più e guardò il Tassorosso con dolcezza.
 
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view post Posted on 25/1/2012, 14:22
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I due ragazzi continuavano guardarsi negli occhi senza spostare di un centimetro lo sguardo.
Dopo che Kevin espresse i suoi pensieri riguardo a Horus e Tassorosso, il ragazzo sorrise gentilmente, anche se non pareva troppo convinto, e rispose:


- Ah sì? Come mai ne sei così sicuro? -

Kevin rispose, facendo spallucce:

- Non saprei... -

Non aggiunse altro...
Effettivamente, non lo sapeva il perché si sentiva di dire quelle cose... L'unica cosa che poteva fargliele credere poteva essere solamente la sua esperienza.
Già... Anche lui inizialmente, come Horus, non capiva il perché fosse stato smistato a Tassorosso.
Ma, dopo poco tempo, si era ricreduto completamente.

Mentre rifletteva su queste cose, Horus stava rispondendo alla sua domanda precedente:


- Dici bene. Mia madre era Corvonero, mio padre Serpeverde. Ma ti prego, dimmi. Perchè sei così sicuro che capirò che la mia Casata è Tassorosso? -

Il ragazzo sembrava ossessionato da quella cosa... Voleva assolutamente una risposta a quella domanda.
... E Kevin gliela avrebbe data.

Ma, prima che potesse rispondere, Horus fece un'altra domanda:


- Per caso vuoi dirmi anche tu "perchè il Cappello Parlante non sbaglia mai"? -

Il sorriso del ragazzo si era intanto allargato.
Kevin spostò lo sguardo verso la finestra, osservando la maestosità del tramonto.
Poi, sempre distogliendo lo sguardo dal Tassorosso, rispose in tono vago:


- Beh... Non so "perché il Cappello Parlante non sbaglia mai"... E non so nemmeno se è proprio vera questa affermazione.
Insomma, per me lo è stata... E, generalmente, lo è anche per tutti. -


Tornò a guardare il ragazzo...
Gli avrebbe risposto all'altra domanda, quella di cui egli era tanto bramoso avere risposta:


- Perché sono sicuro che ti troverai bene in Tassorosso?
Beh... A dirti la verità non lo so il perché.
So solo che per me è stato così.
Ero proprio come te... Non avevo condiviso nemmeno io la scelta del Cappello Parlante.
Ma, dopo, ho capito che mi sbagliavo... Ho capito che io sono un Tassorosso... Questa è la mia Casata... -


Poi assunse un tono grave, rivolto al ragazzo:

- ... Ed è anche la tua! -

 
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view post Posted on 30/1/2012, 23:13
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Porca paletta, mi scuso immensamente per il ritardo! Ero CONVINTO di aver risposto ed invece questo schifo di browser non mi aveva inviato la risposta, scusami! ;__;


- [...] Ho capito che io sono un Tassorosso... Questa è la mia Casata... Ed è anche la tua! -

A queste parole Horus sentì il suo viso contrarsi in una smorfia involontaria. Sperò sinceramente che il ragazzo non l'avesse notata visto che non aveva voglia di attirarsi ulteriori antipatie.
E quel discorso stava decisamente prendendo una piega che stava portando Horus ad assumere degli atteggiamenti sconvenienti.
Si costrinse a pensare che non c'era nulla di male in quello che Kevin aveva detto. Che il suo ottimismo era piacevole e che si sarebbe adattato.
Questo processo mentale però servì soltanto a fargli venire un bel giramento di testa.
Sospirò e si decise a rispondere.


- Beh, su quello non ci piove... - disse abbozzando un mezzo sorriso.
Si girò di nuovo verso il tramonto.

- ... Forse un giorno lo accetterò anche io come te. -
E forse quella frase era più per se stesso che per Kevin.
Sentiva un vago malessere; quel discorso partito in maniera amichevole stava davvero scemando in qualcosa di pesante, almeno per lui.
Scrutando il cielo roseo, si chiese se anche Kevin lo stesse vivendo così o se fosse solo una sua paranoia.


- Che cos'è che ti ha fatto capire di essere un Tassorosso? -

Queste parole gli uscirono di bocca prima di accorgersi di averle veramente pronunciate, mentre ripensava alle parole del ragazzo. Suonavano rassegnate, ma ormai era troppo tardi per ritirarle, così sempre con lo sguardo fisso verso il panorama fuori dalla finestra della biblioteca, attese una risposta.
 
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view post Posted on 2/2/2012, 12:04
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Tranquillo!


Gli parve di vedere Horus fare una smorfia... Ma, probabilmente, l'aveva solamente immaginato, dato che era successo in una frazione di secondo.
Quando guardò di nuovo il volto del ragazzo, era normalissimo.
Horus sospirò e rispose, cercando di abbozzare un mezzo sorriso:


- Beh, su quello non ci piove...
Forse un giorno lo accetterò anche io come te. -


Il ragazzo stava guardando fuori dalla finestra, dove il tramonto roseo colorava il cielo in maniera magnifica.
Anche lui si perse in quella bellissima vista.
Adorava il tramonto... Era una cosa splendida d'ammirare... Aveva un mucchio di significati per lui.

Poi, la voce di Horus lo richiamò alla realtà:


- Che cos'è che ti ha fatto capire di essere un Tassorosso? -

Si girò verso il ragazzo... Stava ancora ancora ammirando il tramonto.
Pensò alla domanda che gli aveva fatto... Era difficile rispondere...
Cercò di non assumere un tono che tradisse il suo disagio, e rispose continuando a guardare, prima il ragazzo, poi il tramonto:

- Beh... Non so come spiegartelo... Non è facile...
Allora... Mi sono fatto una specie di "analisi" interiore.
Credevo di non avere nulla a che fare con questa Casata... Credevo di non essere leale e giusto... Anzi...
Ma, invece, è bastato poco tempo per capre che mi sbagliavo.
Coraggio? Si, ce l'ho... Ma non basta.
Intelligenza? Si, la possiedo... Ma non è tutto.
Ambizione? Oh... La possiedo eccome... Ma non è tutto.
Lealtà? Credevo di non averne... Mi sbagliavo alla grande...
Ho scoperto che è la più importante fra le quattro. -


Fece una pausa... Tornò a fissare il tramonto.
Poi, con un tono vago disse:


- ... E fu così che, dal credere che Tassorosso era l'unica Casata che non mi rispecchiava, sono arrivato al credere che è l'unica che riesce a farlo. -

Concluse con un sorriso... Chissà se anche Horus si sarebbe ricreduto in seguito?

 
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view post Posted on 2/2/2012, 18:53
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Horus ascoltò in silenzio le parole del ragazzo.
Parlava lentamente e con lunghe pause e da ciò, Horus capì che era vagamente a disagio. O comunque non era qualcosa che sbandierava in giro ai quattro venti.
Quindi era sincero, non lo diceva tanto per dire nè per vantarsi.
Il piccolo bagliore di presunzione che prima gli era sembrato di cogliere era soltanto una sua paranoia.
Quando Kevin ebbe finito, Horus lasciò passare altri minuti senza rispondere, godendosi la fine del tramonto. Dopo un po', la luce cominciò a scemare e cominciarono ad accendersi le varie candele sparse per la biblioteca.
Si girò lentamente verso Kevin, strinse gli occhi a fessura e lo scrutò;
Kevin doveva avere più o meno la sua età, anche se Horus sembrava infinitamente più piccolo rispetto a lui, eppure parlava con la sicurezza di chi era lì da anni e anni. Ed il suo ragionamento era giusto, senza dubbio.
Forse, dopotutto un giorno avrebbe capito anche lui perchè era lì. Si trattava pur sempre di Hogwarts, si disse.
Distese lo sguardo e sorrise sinceramente.

- Grazie per avermi risposto, Kevin.-
Lo diceva sul serio. In fondo era stato fin troppo petulante con quella storia e non aveva voglia di apparire antipatico. Eppure aveva avuto delle risposte garbate alle sue domande.
Si alzò in piedi, indeciso sul da farsi. Era ora di andare?
Rimase lì davanti al tavolo, una mano poggiata sulla borsa e sui libri, a guardare il suo compagno di Casa.
Non sapeva cos'altro dire dopo quel ringraziamento imbarazzato e un po' stiracchiato; Horus temeva di esporsi troppo. Anche se probabilmente era troppo tardi.
Forse Kevin ne aveva abbastanza di sentirlo lamentare.

 
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view post Posted on 2/2/2012, 20:35
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Horus lo ascoltò in silenzio.
Un silenzio che proseguì anche dopo che Kevin ebbe finito di parlare.
Passarono alcuni minuti, prima che Horus, intento a guardare gli ultimi attimi di quel tramonto, si girasse verso di lui.

Tutte le cose che aveva detto le pensava... Era stato sincero con Horus.
Anzi... Doveva ammetterlo... Gli aveva fatto piacere parlare di quella cosa... Non l'aveva mai detta a nessuno.
Anche il ragazzo che stava di fronte a lui avrebbe capito il perché del suo smistamento a Tassorosso... Kevin ne era sicuro... Rimaneva di quell'idea.
Quello che era successo a lui, sarebbe successo anche ad Horus.

Ormai si stava facendo tardi.
Le torce e candele della Biblioteca si accesero, la luce artificiale non bastava più.
Il tramonto era ormai alla fine... Tra poco sarebbe stato buio.

A quel punto, Horus lo guardò e disse sorridendo:


- Grazie per avermi risposto, Kevin. -

Le parole erano sincere, Horus era serio... Kevin anche.
Si affrettò a rispondere, sorridendo a sua volta:


- Non devi ringraziarmi.
Anzi... Mi ha fatto molto piacere parlare di questa cosa con qualcuno. -


Anche Kevin era sincero... Diceva sul serio... Era contento della conversazione avuta con Horus.
Il Tassorosso si alzò in piedi... Anche se esitò.
Horus rimase in piedi davanti a lui, con la mano poggiata sulla borsa e sui libri.
Il ragazzo, evidentemente, stava valutando se la conversazione fosse finita o meno.
Beh... Lo era... Anche se Kevin avrebbe potuto parlare ancora.

Si alzò anch'egli in piedi e disse sorridendo:


- Beh... Si è fatto tardi... Mi sa che è l'ora di andare.
Mi ha fatto molto piacere parlare con te.
Comunque... Spero di rivederti presto. -


E, senza pensarci due volte, si avvicinò a Horus e lo abbracciò.
Un abbraccio amichevole, posto a sottolineare il fatto che per lui Horus era ormai un amico.
Un abbraccio che li avrebbe divisi, chissà per quanto tempo.
Anche se, Kevin avrebbe voluto rivedere al più presto il ragazzo... Avrebbe voluto riparlarci il prima possibile...

 
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view post Posted on 2/2/2012, 21:44
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Il giovane Tassorosso davanti a lui parlò ancora, ma la sua voce arrivò lontana alle orecchie del piccolo Horus.
E così quell'incontro così casuale, sembrava volgere al termine.
Si mise la borsa e proprio mentre si accingeva a congedarsi, Kevin lo abbracciò. Horus spalancò gli occhi dalla sorpresa e sussultò. E ora? Come si doveva comportare?
Era il tipico abbraccio che gli amici si riservavano? Nei libri di solito accadeva. Sentì il suo viso scaldarsi e dopo esser rimasto qualche secondo impalato come uno stoccafisso, battè goffamente una mano sulla schiena di Kevin, cercando di ricambiare l'abbraccio come meglio il suo imbarazzo gli permetteva.
Poi rise sommessamente. Era davvero un ragazzo espansivo, ma in fin dei conti non era male.


- Ci vediamo qualche volta in Sala Comune, va bene? - disse sorridendo. - Mi... mi piacerebbe scambiare altre due chiacchiere con te la prossima volta...- aggiunse, poi, chinando imbarazzato il viso.
Si liberò gentilmente dall'abbraccio. Era stata davvero una sorpresa, però sotto sotto era contento di aver fatto amicizia con qualcuno, soprattutto se quel qualcuno era un suo compagno di Casa.
L'umore sembrava migliorato e così anche il suo mal di testa.
Aspettò che il ragazzo gli rispondesse prima di cominciare a dirigersi verso i sotterranei.
 
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view post Posted on 14/2/2012, 22:52
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Scusa il ritardo, davvero mi dispiace tanto... Ma sono stato molto impegnato.


Mentre abbracciava il ragazzo, lo sentì a disagio.
Horus era rimasto un po' rigido e aveva battuto la mano sulla sua schiena.
Probabilmente non si aspettava quel gesto di affetto, o forse non c'era abituato.

Erano giunti al termine e Horus parlò ancora una volta:


- Ci vediamo qualche volta in Sala Comune, va bene?
Mi... mi piacerebbe scambiare altre due chiacchiere con te la prossima volta...-


Kevin si affrettò a rispondere, sempre sorridendo:

- Certo... Mi farebbe molto piacere anche a me. -

Fece per prendere qualcosa sul tavolo, ma si ricordò di non essere venuto in Biblioteca per studiare.
Rivolse un altro sorriso al ragazzo appena conosciuto e lo salutò di nuovo:


- A presto Horus! -

Lo salutò con la mano e lo accompagnò all'uscita della Biblioteca.
Poi si sarebbero divisi, ma non avrebbero tardato a rincontrarsi... Kevin ne era sicuro.

E la Biblioteca tornò quel posto calmo di sempre.
In cui ancora qualche ragazzo era intento a fare ricerche o compiti vari, o solo intenzionato a leggere un bel libro al calduccio.
La Biblioteca... Il posto in cui poco fa si erano incontrati Kevin e Horus, quasi casualmente... Il posto dove si erano conosciuti e dove si erano infine divisi.

 
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