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| Horus lo guardò negli occhi e gli disse:
- Mh forse hai ragione. -
Non sembrava tanto convinto. Ma a Kevin non importava... Quello che aveva detto era ciò che pensava, almeno per ora, di Horus... Avrebbe potuto anche averci dato nettamente di fuori con le sue impressioni, ma Kevin era stato sincero... Aveva detto ciò che pensava, senza fare troppi giri di parole.
Dalla finestra più vicina si poteva notare che il Sole stava ormai tramontando. Non credeva fosse così tardi... Il tempo era passato molto velocemente. La Biblioteca si stava pian piano svuotando, mentre alcuni studenti (compresi loro) rimanevano ancora seduti ai tavoli di legno, la maggior parte di essi sommersi da pile infinite di libri. Gli venne una fitta allo stomaco solamente a pensarci: Aveva un sacco di compiti ancora da fare, ma si era preso una lunga pausa... Ultimamente, non aveva avuto troppa voglia, ne troppo tempo.
Nonostante stesse calando, il Sole riscaldava ugualmente i visi dei ragazzi. In Biblioteca regnava un'atmosfera calmissima e i lunghi scaffali pieni di libri erano illuminati dalla luce del tramonto.
Non seppe quanto stette ad osservare prima il tramonto, poi la Biblioteca... Per poi riportare il suo sguardo su Horus, che parlò:
- Grazie per le tue parole. Proverò a fare come dici. -
Kevin rispose, sorridendo al Tassorosso:
- Non c'è di che... Voglio comunque dirti che la mia era solo un'impressione e dei consigli in base ad essa... L'unico che può sapere come sei in realtà sei tu, non io, ne nessun altro... Solamente tu puoi capirti fino infondo. -
Anche queste, erano tutte cose che pensava sinceramente. Quando ebbe finito di parlare, il ragazzo gli fece un'altra domanda:
- Toglimi una curiosità... ti trovi bene a Tassorosso? Era questa la casa in cui volevi andare? -
Una domanda su cui poteva parlare per ore, sopratutto sul fatto che Tassorosso era la Casata in cui voleva andare. Si passò una mano tra i capelli, poi rispose:
- Beh... A Tassorosso mi trovo benissimo! ... Ma, devo ammetterlo, era l'unica Casata in cui non mi ci vedevo proprio. Insomma, mio padre era Grifondoro... e mia madre era Serpeverde. E, invece, sono stato smistato proprio qui. All'inizio pensavo che Tassorosso non era la mia vera Casata di appartenenza... Non mi ci vedevo. Ma, dopo poco tempo, ho capito che, invece, Tassorosso è la Casata giusta per me... Quella che, forse, mi rispecchia di più, anche se non me ne rendevo conto. Il Cappello Parlante, secondo me, non sbaglia mai! Sono un Tassorosso e ne vado fiero! -
Concluse il tutto con un sorriso pieno di orgoglio. Poi, chiese al ragazzo:
- Tu, invece? Era Tassorosso la Casata in cui volevi andare? -
Se Horus gli aveva fatto quella domanda un motivo forse c'era. Probabilmente il ragazzo non si vedeva, come era successo inizialmente anche a lui, in quella Casata...
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