Incappucciati senza meta., Incarico Ministeriale Luna e Evelyn.

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view post Posted on 19/2/2012, 22:43
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Il Fato

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Le ragazze apparvero una dopo l'altra nel camino di un pub malandato. La cittadina di North Berwick si trovava estremamente a nord dell'inghilterra. In quel periodo faceva molto freddo, le giornate erano cortissime e tirava spesso un vento di tempesta dal mare. Per fortuna quel giorno non pioveva, ma le raffica non risparmiavano il luogo in ogni caso. Il pub scricchiolava ad ogni ventata, ma la clientela era tenuta al caldo da un incantesimo o forse dall'alcol. Il Pub era scarno. Pochi tavoli, un bancone di un legno sporco e malandato. Poca clientela e un garzone scorbutico, senza contare il proprietario, un vecchio burbero. Ma alle ragazze non interessava. Loro avrebbero dovtuo avere a che fare con l'uomo che le aspettava al primo tavolo sulla destra. Un uomo basso e mingherlino, dagli occhi neri e piccoli, acquosi. E la faccia cavallina. Capelli neri, scurissimi, scamigliati. Non era di certo di quelle parti, ma chissà come mai vi abitava. QUando le vide arrivare si avvicino e con un sorriso, al quale mancavano alcuni denti, disse
Siete del Ministero?
Sembrava parlare a stento l'inglese. O meglio il suoa ccento denotava una forte provenienza Irlandese. Ma anche ocme Irlandese era molto atipico. Era vestito con una lunga tunica nera, e nessun orpello adornava i suoi abiti

 
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LunaMoonLight
view post Posted on 19/2/2012, 23:16




Durante il viaggio era stata costretta dalla polvere a trattenere il respiro. Fortunatamente, aveva chiuso gli occhi in tempo, e, secondo un istinto dettato dallo spirito di sopravvivenza, aveva stretto i gomiti contro i fianchi. Aveva temuto, durante il breve viaggio. Era spontaneo rannicchiarsi il più possibile.
Finalmente, alle palpebre abbassate arrivò una luce forte, paragonata al buio totale del viaggio.
Un vociare continuo, un rumore di bicchiere, la puzza di quello che appariva vino in grande quantità.
Lentamente, aprì gli occhi e si apprestò a spostarsi dal camino, in quanto realizzò che in poco tempo Evelyn sarebbe comparsa lì. Temeva che, altrimenti, sarebbe andata a finire in un altro camino.
Fece un colpo di tosse e si passò una mano sul viso, giusto per eliminare i fastidiosi granelli di polvere depositativisi.
Non aveva individuato l'uomo che Grindelwald aveva detto che le avrebbe accompagnate, d'altra parte non lo conosceva.
Tuttavia, un tizio basso, magrolino, con degli occhietti vispi e dei capelli neri come la notte si avvicinò alle due ragazzine.
Non era solita dare molta confidenza agli estranei, ma quella era un'eccezione.

-Sì, siamo del Ministero. Suppongo sia lei l'uomo che ha segnalato l'evento...-
Qualora non si fosse trattato dell'uomo giusto, Luna aveva preferito non dichiarargli espressamente il motivo per cui erano lì. E se si fosse rivelato un estraneo?
Ciò che la colpì particolarmente risultò l'accento, così diverso da quello inglese a cui erano abituati. Non sapeva identificarlo, perchè l'unico luogo in cui si parlava inglese e sul quale aveva messo piede era quello.
Si limitò a squadrare interrogativa l'uomo, attendendo delle indicazioni.


Suppongo si debba rispettare l'ordine di post stabilito al Ministero, giusto?
 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 20/2/2012, 16:55




Il viaggio non fu il più confortevole che avevo mai fatto. La polvere entrava in ogni fessura dei miei abiti e il naso iniziò a prudermi. Fortunatamente fu molto breve. Pochi istanti dopo mi ritrovai già nel camino di un pub. Un posto non molto accogliente. Mi spolverai gli abiti e uscii dalla rientranza dove si trovava il camino per poter osservare bene tutto il resto di quello strano luogo. Il pavimento scricchiolava sonoramente sotto i miei piedi minuti. Di fronte ai pochi tavoli quasi del tutto vuoti c'era uno sporco balcone che nascondeva parzialmente il burbero garzone. Dopo un ultimo sguardo d'insieme al locale notai Luna, qualche passo davanti a me. Feci per raggiungerla e nel frattempo un uomo piccolo e minuto si avvicinò, chiedendoci se eravamo del ministero. Aveva un acccento bizzarro per essere del posto. E i capelli scurissimi, proprio come i piccoli occhi neri che mi mettevano un po' in soggezione... Mi sentivo scrutata. E il suo sorriso mi spaventava un po'. Ma quello non vrebbe influenzato il mio comportamento che doveva essere serio e professionale. Stavo facendo un lavoro per il ministero della magia... Non era una cosa che capitava tutti i giorni. Luna mi precedette nella risposta mantenendo una certa vaghezza nel contenuto delle parole. Meglio così: non era saggio dire tutto a un omino che si presentava senza neanche dire chi era. Mentre la dolce voce della mia compagna parlava, mi limitai ad annuire con aria seria. Fuori dalla finestra tutto era mosso dal forte vento che soffiava. Fuori doveva essere molto freddo. Improvvisamente mi accorsi che all'interno di quel locale faceva piuttosto caldo. Doveva essere qualche incantesimo... Qualche gocciolina di sudore si formò sulla mia fronte, ma non sapevo se era per via del caldo o dell'eccitazione. Attesi la risposta del signore respirando profondamente.

 
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view post Posted on 20/2/2012, 17:09
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Il Fato

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L'uomo non tese la mano alle ragazze per presentarsi, ma semplicemente sorrise di più
Sì sono io
Si limitò a dire prima. Poi le squadrò da capo a piedi e disse
Sono felice che il Ministero sia così efficiente, ai miei tempi non eravamo così veloci
L'uomo stava alludendo ad un passato al Ministero, ma sembrava troppo giovane perché fosse già andato in pensione. Mentre continuava a guardarle, come se cercasse di capire da come erano fatte quanto valessero come Streghe, aggiunse con voce stupita
Che sciocco non mi sono presentato. Boris Chykynshi
Neanche in questo caso tese la mano, ma attese comunque le ragazze si presentassero, non era educato che cominciasse subito a parlare di ciò che aveva visto in fondo.

 
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LunaMoonLight
view post Posted on 20/2/2012, 20:51




L'uomo non si era ancora espresso pienamente, non tanto quanto sarebbe potuto bastare per convincerle che si trattava del mago giusto.
Tuttavia, era anche normale non scaricare un fiume di parole davanti a due sconosciute.
Fece un paio di considerazioni che Luna reputò di cortesia.
Nonostante questo, non si sbilanciò, nulla le diceva che era davvero lui.
Egli aveva dato il via alle presentazioni.
*Boris Chykynshi... Che cognome impronunciabile.*

-Luna Evans.-
Aveva notato che l'uomo non aveva teso la mano, ma il suo sorriso si era fatto più ampio. Lo reputò comunque come un segno di cortesia.
Anche il suo volto si distese in un sorriso cordiale.
Dentro il locale faceva stranamente caldo, mentre al di fuori sembrava che infuriasse una tempesta. Si udiva il vento soffiare tra gli alberi dietro il rumore dominante dei bicchieri e delle risate, forse un po' isteriche, delle persone che li circondavano.
Dovevano concentrarsi solo su quell'ometto e portare a termine il loro compito. La faccenda, se davvero di Mangiamorte si trattava, era piuttosto complessa.
 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 21/2/2012, 15:44




L'uomo si perse in chiacchere che al momento non mi sembravano utili al nostro scopo. Pazienza: era lecito dire due parole di cortesia per rompere il ghiaccio con due sconosciute. In un certo senso ci aveva fatto un complimento... Rivelò però che aveva avuto un passato come dipendente del ministero. Da un certo punto di vista era un uomo interessante... Doveva avere un passato curioso... Ma non era questo che al momento doveva interessarmi: l'uomo, anche senza tenderci la mano, si rivelò cortese, presentandosi e mostrando un enorme sorriso che rivelava qualche buco tra le fila di denti. Non riuscii già a capire il cognome dell'uomo, figurarsi a ricordarlo che fatica avrei fatto! Il nome - Boris - era almeno pronunciabile e facile da memorizzare. Attesi che la mia compagna si fosse presentata e poi parlai io, con tono educato e contraccambiando il sorriso:
-Io sono Evelyn Bellard-
Continuando a sorridere attesi la risposta del signore, sperando che la faccendo non si rivelasse così complicata come sembrava. I quant avevano effettivamente visto i Mangiamorte? Ammesso che ci fossero stati veramente, perchè erano lì? Per un attimo pensai di chiederlo a Boris, ma capii che probabilmente lui non ne sapeva più di me. Aveva solo riferito... Ma c'era da fidarsi di quell'uomo? Tante; troppe domande senza risposta... Feci un profondo respiro in attesa che fosse l'uomo il prossimo a parlare per dirci cosa dovevamo fare.

 
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view post Posted on 21/2/2012, 16:11
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L'uomo si incamminò verso l'uscita, doveva aver già pagato. Un gruppetto di persone li stava osservando, ma dopo alcuni istanti distolsero lo sguardo. Certo non doveva essere una scena normale, un uomo come Boris accompagnato addirittura da due fanciulle. Era conosciuto in paese per essere un uomo che si faceva tenere compagnia, questo era vero, ma quelle ragazze si vedeva che non erano nemmeno maggiorenni e in molti si chiesero se fosse il caso di allertare chi di dovere. Arrivati quasi alla porta, in punto molto meno affollato, Boris si rivolse alle ragazze a bassavoce, per evitare che orecchie indiscrete sentissero. In fondo si trattava sempre di un incarico ministeriale e quindi non dovevano volare indiscrezioni
Ho visto questi due uomini girare incappucciati per il paesino e tre persone, babbani per l'esattezza, additarli sconvolti. Sono entrati anche in un negozio e poi sono scomparsi. Cosa facciamo?
L'uomo non sembrava sapere a che parte del ministero le ragazze appartenessero. NOn sapeva se facevano parte degli Obliviatori, se erano addirittura Auror o se facessero parte di qualche associazione strana, vista l'età. Ma non fece domande, sapeva come funzionava al ministero, avrebbe capito dopo,forse. Aveva la mano destra in tasca. Forse avvolta al manico della bacchetta e si guardava intorno tesa. Certo poteva essere unc omportamento normale per chi ha visto dei Mangiamorte, ma poteva anche nascondere qualcosa. Chi poteva saperlo?

 
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LunaMoonLight
view post Posted on 21/2/2012, 20:37




Seguì l'uomo guardandosi attorno. Sperava che non avesse bevuto nell'attesa, questo avrebbe ostacolato la buona riuscita del loro compito.
Trattare con un ubriaco come testimone non era il massimo cui Luna aspirava.
Mentre si avviavano verso l'uscita, notò un gruppetto di persone voltarsi verso di loro. Cosa c'era di strano? Beh, del resto un uomo dall' aspetto discutibile che si incamminava con due ragazzine che a prima vista non potevano avere che l'età per i primi anni di Hogwarts, era piuttosto strano. Per giunta, due. Cosa facevano?
Luna si sentiva a disagio, si impose di non prestare attenzione alle persone che li guardavano che, fortunatamente, dopo poco tempo distolsero lo sguardo.
Boris li accompagnò fino all'uscio.
Allora si avvicinò leggermente e parlò a bassa voce alle due ragazzine. Tizi incappucciati? Tre Babbani li avevano visti, ed erano entrati in un negozio... Faccenda seria, c'era il rischio che fosse trapelato qualcosa. Ma, riflettendoci, era così probabile che fossero dei Mangiamorte? Del resto, le risultava che anche altra gente andasse in giro incappucciata.

-Lei è sicuro che si trattasse davvero di Mangiamorte e non di normalissimi Babbani incappucciati? Tu che ne pensi, Evelyn?-
La faccenda sembrava complessa, eppure nel fare dell'uomo c'era un che di sospetto; ma Luna, non essendo prevenuta, non se n'era accorta, tanto meno della mano destra che il mago aveva infilato nel mantello. D'altra parte, non era strano. Era d'abitudine tenere la bacchetta dentro il mantello, anche se non sempre la si cingeva con la mano.
Luna sarebbe dovuta stare sull'attenti, anche se, comunque, non aveva ancora avvertito nulla.
 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 21/2/2012, 21:53




Il comportamento dell'uomo non mi sembrò sospetto... Almeno all'inizio: ci condusse verso l'uscita del negozio. Solo quando ci fermammo mi accorsi che molte persone ci stavano fissando incuriosite: in effetti anche io l'avrei fatto se avessi visto un uomo come lui girare con due ragazzine. Però non mi piaceva lo stesso: odiavo stare al centro dell'attenzione. Mi feci piccola nelle spalle, mentre l'uomo si avvicinò a noi e parlò, con un tono di voce piuttosto basso. Non mi sembrava una cosa così grave; non era per niente sicuro che fossero mangiamorte: chiunque aveva il diritto di mettersi un cappuccio ed entrare in un negozio... Luna parve pensare la stessa cosa per quanto disse.
-Sì, in effetti hai ragione... Non abbiamo prove che si trattasse di due Mangiamorte.-
Dissi con tono di voce assai basso. Non volevo attirare ancora di più l'attenzione. Una sola cosa bizzarra notai del comportamento del signore: la sua mano destra era nascosta nella tasca, probavilmente stretta attorno alla bacchetta. Ma perchè? I miei occhi inesperti non trovavano alcun pericolo... Ma infondo era normale stare allerta dopo aver visto dei mangiamorte. O almeno di questo era convinto Boris. Tuttavia spettava a noi fare le indagini: eravamo pagate per questo. Ebbene, da qualche parte bisognava cominciare...
-Comunque...-
iniziai abbassando ancora più di prima il volume della voce. Non sapevo perchè ma quella situazione mi mettevaun po' ansia. Non ero neanche sicura se dovevamo veramente fidarci di quell'uomo così strano...
-Da qualche parte bisogna cominciare: si ricorda in che negozio li ha visti entrare?-
Guardai negli occhi della nostra guida come per cercare di scoprire qualcosa di più sul suo conto. Tutto dipendeva dalle sue indicazioni e il negozio mi semrava un buon inizio. O comunque era l'unica strada che potevamo seguire per ora. Volsi o sguardo verso Luna per sapere se anche lei si trovava daccordo su questo punto. Dovevamo lavorare di squadra se volevamo essere più efficaci.

 
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view post Posted on 22/2/2012, 10:31
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Il Fato

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L'uomo sembrò imbronciarsi per un attimo. Mentre spalancava la porta e un vento fortissimo gli faceva volare il mantello e gli scompigliava i capelli, sembrava aver assunto un cipiglio offeso. Appena fuori dal caldo Pub,al freddo della città, sembrò ripensarci su e disse
Non so per chi mi abbiate preso, ma credo di saper riconoscereuna Maschera da Mangiamorte quando ne vedo una
Poi le guardò con una punta di collera e si avviòin una stradi a sud est, lontano dal mare che sembrava in burrasca, in un vicoletto che sembrava riparato dal vento. Facendo questo movimento aggiunse
E certo che ricordo il negozio, non mi sono ancora rimbambito
Di solito non era un uomo scorbutico, ma gli dava fastidio essere mancato di rispetto. Certo non era un uomo rispettabilissimo, ma odiava quando venivano insinuate cose come quelle, perché era come se lo ritenessero un po' tocco. Il vicolo in cui erano entrati era poco illuminato dai lampioni babbani, nonostante l'ora era un po' buio a causa del cattivo tempo a North Berwich. Nuvoloni neri coprivano il sole e minacciavano pioggia, ma in quel momento il vicolo era importante. Era un vicolo dei più antichi della città. Con i muri in pietra e l'asfalto calpestabile stretto. Quando non era previsto di passarci con quelle macchine infernali dei Babbani chiamate automobili. Nessuna porta affacciava sul vicolo, tranne una in fondo a sinistra. Probabilmente quella strada era una sccorciatoia per arrivare ad un'altra via dove si trovava il negozio.

 
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LunaMoonLight
view post Posted on 22/2/2012, 18:31




L'uomo non proferì parola finchè il singolare trio non si ritrovò fuori dal locale.
Una forte folata di vento e il freddo che gravava su North Berwick la fecero rabbrividire. Si strinse, per quanto fu possibile, nel suo mantello riportante i colori di Corvonero.
Boris le fissò con un'espressione offesa. In primo luogo Luna si chiese il perchè, ma quando, finalmente, egli diede spiegazioni, tutto le fu più chiaro.
Anche se non capiva il motivo dell'alterazione dell'uomo.

-Sig. Chykynshi...-
*Sperando di aver pronunciato bene il cognome.*
-... Tengo a ricordarLe che siamo qui per fornire delle scuse ai Babbani, ma se non raccogliamo il maggior numero di informazioni, anche le più banali, questo compito ci risulterà difficile. Abbiamo creduto che fosse opportuno un chiarimento a proposito di questa gente incappucciata. Ora, appurato che si trattasse di due Mangiamorte, suppongo che sia valida l'idea di Evelyn, ovvero quella di iniziare dal negozio. Inoltre, Le chiedo. Siamo a conoscenza dell'identità dei Babbani che hanno avvistato i presunti Mangiamorte?-
Mantenne un tono di voce piuttosto basso. Il suo carattere era forte, sembrava ingenua ma sapeva controbattere a freddo e con calma.
L'uomo le condusse attraverso un vicolo che doveva essere antico, a giudicare dallo spazio ristretto dell'asfalto. Ovviamente: in tempi remoti le strade non erano mica costruite per le automobili!
Le piaceva rievocare nella mente i termini prettamente Babbani. Un fatto che gradiva era che Evelyn li comprendesse allo stesso modo. In questo c'era un che di... appagante.
Fatto sta che Boris, precedendole, camminava verso una porticina in fondo, di cui Luna non riusciva a identificare lo scopo. Non poteva essere quella di una casa, in alto non c'erano finestre o qualsiasi elemento che la identificasse come tale.
A quanto sembrava, il mago ne aveva anche per Evelyn. Dedusse che fosse molto permaloso, e ciò non giovava per nulla.
Senza farsi scorgere dall'uomo, si voltò verso la sua compagna di quella che si stava rivelando un'avventura, con un'espressione stranita e al contempo ironica sul volto.
*Caratterino...*
Sembrava che Luna volesse trasmettere questo pensiero.
Tuttavia, quando vide gli alti nuvoloni che opprimevano North Berwick e che coprivano i flebili raggi di sole, ogni traccia di ironia scomparì dal suo volto e dal suo animo. Aveva un po' di paura, anche a causa della porticina che si faceva sempre più vicina e il cui scopo lei non riusciva ad identificare...

 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 22/2/2012, 19:59




Boris ci condusse fuori dal negozio. La temperatura era nettamente più bassa rispetto all'interno del locale. Una forte folata di vento mi scompigliò i capelli e mi fece socchiudere gli occhi. Poi il signore rispose alla nostra domanda. L'uomo si rivelò piuttosto pemaloso. Non avrei mai creduto che potesse reagire coso: avevamo solo fatto un'osservazione che mi sembrava del tutto lecita e giustificata. Cominciavo seriamente a dubitare... Ma non era l'identità del nostro accompagnatore che doveva interessarmi: stavo automaticamente seguendo Boris verso un vicolo piuttosto antico. Sicuramente un automobile non ci sarebbe mai passata. Feci un profondo respiro che mi rinfrescò i polmoni. Tanti ricordi mi vennero in mente. Non che io fossi mai stata in quel paesino, ma quante volte avevo corso in vicoli simili a quello? Incrociai lo sguardo con Luna che pareva pensare la stessa cosa... Sia riguardo a ricordi del mondo Babbano, sia riguardo alla reazione dell'uomo. Capii che forse era meglio scusarmi: infondo eravamo dalla stessa parte...
-Mi dispiace, non intendevo mancarle di rispetto! Non ha affatto la faccia di un rimbambito: mi stavo solo accertando che non fosse il contrario!-
dissi con tono educato, ma allo stesso tempo non troppo servile. Infondo in quel momento noi eravamo dipendenti del ministero in un certo senso... Anche lui doveva mostrare u minimo di rispetto nei nostri confronti. Mi accorsi solo ora che ci stavamo dirigendo proprio nella direzione di una piccola porta, l'unica della via. Volevo assolutamente sapere dove ci stavamo dirigendo, ma evitai di chiederlo al signor Chykynshi (Luna aveva ripetuto il suo cognome, così io l'avevo imparato...) per non farlo arrabbiare ancora di più. Poteva uscirsene con un "Non ti fidi di me?!? Hai paura di finire in un brutto posto?" o roba simile. Vista la sua reazione non dissi nulla. Non volevo farmelo come nemico, così mi morsi le labbra e trattenni la domanda. Il vento mi stava congelando le mani. Le infilai in tasca per tenerle al caldo. Il cielo non prometteva bene: grandi nuvoloni grigi si erano alzati sopra di noi. *Ci manca solo che si metta a piovere!* I pochi lampioni che illuminavano la strada stavano facendo sempre più luce sulla misteriosa porta. Probabilmente era solo una mia allucinazione, un'illusione ottica. Tuttavia la mia mente continuava a frullare e formulare pensieri sui misteri che si celavano dietro quella porta.

 
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view post Posted on 22/2/2012, 23:31
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Il Fato

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L'uomo cercò di tracciare a mente una spcie di catalogazione psicologica delle due ragazze. La prima credeva di poter tener testa anche a lui solo perché era stata rivestita di un ruolo important,e la seconda invece sembrava più diplomatica. Certo questi erano solo i pensieri di un uomo dal nome strano e dal passato oscuro. Tante parole erano state dette e l'uomo si trattenne dall'appuntare altre fastidiose parole dette dalle due. Non era scorbutico, ma non sapeva come mai quelle due ragazze non gli andavano molto a genio. Quando arrivarono in fondo al vicolo si accorsero che era cieco e che, quindi, l'unica via di uscita era proprio quella porta. Che, quando vi furono di fronte, non era poi così piccola. Doveva avere l'altezza di circa tre metrie doveva esserne larga sei. Non era una porta, ma un portone. Certo dall'inizio del vicolo sembrava quasi insignificante. Quando l'uomo la spinse si ritrovarono in una piazza. La città era costruita in modo veramente singolare. La piazza del mercato, o almeno quella che lo era stata millenni prima, era divisa da un portone dal resto della città per evitare incasioni inaspettate,a q uanto pareva North Berwick era una stata una roccaforte. fu davanti al portone spalancato chel'uomo rispose
Conosco i nomi dei tre babbani ma andrei prima a quel negozio
Indicando un bugigattolo che sembrava vendere vestiti
Il proprietario è babbano, ma ha assunto da poco con aiutante di cui non conosco le origini e comunque lì sono entrati i mangiamorte
Preferì dire poche parole e non dilungarsi sin discorsi inutili. Le due ragazzine cominciavano a snervarlo. Quando lui aveva avuto la loro età era sempre stato rispettoso dei più anziani. La piazza era circolare, come da copione, e i negozi erano ammucchiati tutti ai lati della stessa. Il negozio di abiti che aveva indicato Boris era sulla destra a circa venti passi da loro. Il portone si affacciava al centro del semicerchio sud che costituiva la piazza. L'insegna del negozio diceva: "Sports Runner". E portava tnti stemmi e loghi che Boris aveva visto solo di sfuggita in tanti negozi. Scritte come: Nike, Adidas, Puma. Cose di cui non sapeva i significati, ma che poteva intuire fossero marche di abbigliamento. La vetrina del negozio stonava con la pietra dei muri. In fondo i babbani avevano quest'arte di rovinare l'antico con il nuovo, come in quel caso.

 
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LunaMoonLight
view post Posted on 23/2/2012, 17:39




L'uomo sembrò ignorare la sua risposta, limitandosi a rispondere alla sua domanda.
Certo, il carattere di Luna era duro, lei stessa se ne rendeva conto. Ma al mago non era concesso, solo perchè erano delle ragazzine, scatenare su di loro i frutti di quelle che sembravano voglie represse e frustrazioni che l'uomo sembrava portarsi dentro.
Ad ogni modo, decise di ignorare il battibecco e di rimettersi a lavorare come una squadra unita. Sarebbe stato più facile combattere quello che di oscuro si celava dietro dei cappucci. Nonostante non toccasse a loro, era comunque una specie di "battaglia" quella di rifilare delle scuse ai Babbani per nascondere la vera identità dei Mangiamorte.
Nel frattempo, mentre era immersa in queste riflessioni, il trio si avvicinava sempre di più alla porta a sinistra che, ora, non appariva più tanto piccola. La sua precedente impressione derivava forse da un distorto senso prospettico?
Quando se la ritrovò di fronte, infatti, notò che si trattava di un portone, addirittura molto più grande di una porta normale. Era tozzo, in quanto era più largo che lungo. Singolare.
Il cuore di Luna aveva battuto attimi frenetici quando, in quei secondi che erano parsi interminabili, il mago aveva spinto le due ante.
Ciò che si parò davanti ai tre fu qualcosa di inaspettato.
Una piazza circolare, tanti negozi ai suoi lati. L'espressione della ragazzina si rasserenò.
L'uomo indicò un negozio alla loro destra, a poca distanza. Portava una grande e luminosa insegna, con su scritto "Sports Runner". Era una di quelle insegne che Luna non vedeva da tempo, da quando era nel mondo magico. Era una realtà completamente diversa. Qualcuno avrebbe detto che i Babbani erano più avanzati, per tutti i sistemi all'avanguardia che avevano scoperto, per il loro modo di modernizzare il mondo. Ma era davvero un vantaggio? La vetrina luminosa era in netta contrapposizione con il muro che la ospitava.
Ma bisognava concentrarsi su ciò che avevano fatto i Mangiamorte.

-Lei sa se i Mangiamorte abbiano provocato qualche danno all'interno del negozio?-
 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 24/2/2012, 19:50




L'uomo parve non cambiare idea sul nostro conto. Sembrava ancora offeso. Mal di poco: era affari suoi se non voleva apprezzarci. Non eravamo state tanto irrispettose nei suoi confronti... Almeno secondo me. Continuavamo a procedere a passo lesto verso la porta che appariva in fondo al vicolo. Questo si rivelò cieco una volta che fummo alla fine, e la porta che da lontano senbrava molto piccola si rivelò essere molto più grande di una porta normale. Era un vero e proprio portone, anche abbastanza grande. La cosa che un po' mi stupì era che la porta misurava più in larghezza che in altezza. In genere era il contrario. Ma il mio stupore non aveva niente a che fare con quello che mi aspettò quando il signore spinse la porta aprendola. Dietro a questa si nascondeva una vera e propria piazza, colma di negozietti di ogni tipo, che stonavano visibilmente con le antiche mura della città Babbana. Questo era uno dei maggiori difetti dell'epoca moderna: c'era la mania di rovinare tutto ciò che è antico costruendo nuovi palazzi. Non era questo di cui dovevamo occuparci. L'uomo indicò il negozio che ci interessava. Le marche di vestiti che erano esposte mi fecere tornare in mente molti altri ricordi che fui costretta a rimandare indietro, concentrandomi sulla nostra missione. Sull'insegna del negozio si leggeva il suo nome: "Sports Runner". L'uomo ci comunicò che il proprietario era di origine Babbana, ma che vi lavorava un garzone dalle origini sconosciute. La prima ipotesi che mi venne in mente fu che i Mangiamorte avessero avuto qualcosa a che fare con il nuovo garzone. Questo supponeva le sue origini magiche. Non mi veniva altra spiegazione per la quale dei Mangiamorte dovevano essere interessati a un banale negozio di vestiti. Luna mi distolse dai miei pensieri ponendo una domanda all'uomo. Questa volta non vi era alcun motivo per offendersi, quindi non poteva prendersela di nuovo. Anzi, la domanda era più che giusta. Mi limitai a guardare in faccia il misterioso uomo attendendo la sua risposta. Per il momento non avevo niente da dire, ma probabilmente la risposta dell'uomo avrebbe suscitato altre domande sia in me che in Luna.

 
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61 replies since 19/2/2012, 22:43   581 views
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