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| Non era arrabbiata. Più che altro rassegnata. Aveva imparato, ormai, che Rhaegar agiva come riteneva opportuno, secondo gli impulsi del momento. Non vi era possibilità di farlo ragionare, ci aveva provato svariate volte e, puntualmente, lui ripeteva quelli che lei considerava candidamente errori. La Testa di Porco era affollata a quell'ora della sera. Non era solita frequentare pub e taverne ma per l'argomento che sarebbe stato trattato, almeno il posto era stato scelto bene. Si era fasciata in un largo mantello scuro, era un abbigliamento comune ad Hogsmeade e non avrebbe attirato sguardi indiscreti. La preoccupava più che altro la sua posizione, ricopriva pur sempre un ruolo di spicco e muoversi senza accompagnatori non rappresentava una scelta saggia. Avrebbe comunque incontrato un Auror e questa circostanza la tranquillizzava. Se vi fossero stati problemi lui non avrebbe esitato a proteggerla. Si fidava di Rhaegar e si fidava del corpo Auror. Non poteva dire di conoscerlo a fondo ma avevano lavorato insieme molte volte, anche quando era Preside di Hogwarts e si era sempre trovata magnificamente. A parte il voler fare di testa propria, il Capo Auror era un ottimo elemento. Non aveva idea di chi avrebbe incontrato. L'unica cosa che sapeva era che si trattava di una nuova leva e che aveva origini orientali. La scelta di non prendere informazioni era voluta, voleva mantenere la libertà di valutare la persona senza influenze preconcette che avrebbero falsato il suo giudizio. Che si trattasse di una persona a modo era una circostanza appurata, altrimenti non le sarebbe stata proposta. Immaginò che Rhaegar non lo avesse preparato, svelare la sua identità avrebbe significato violare una regola fondamentale dell'Ordine. Scelse quindi un tavolo che le consentiva di tenere sott'occhio l'entrata. Sarebbe stata lei a richiamare l'attenzione dell'orientale. Con il cappuccio ben calato sulla testa, attese.
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