Aggiungi un posto a Tavola, Ordine della Fenice

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view post Posted on 24/4/2012, 23:39
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Non era arrabbiata. Più che altro rassegnata.
Aveva imparato, ormai, che Rhaegar agiva come riteneva opportuno, secondo gli impulsi del momento. Non vi era possibilità di farlo ragionare, ci aveva provato svariate volte e, puntualmente, lui ripeteva quelli che lei considerava candidamente errori.
La Testa di Porco era affollata a quell'ora della sera. Non era solita frequentare pub e taverne ma per l'argomento che sarebbe stato trattato, almeno il posto era stato scelto bene. Si era fasciata in un largo mantello scuro, era un abbigliamento comune ad Hogsmeade e non avrebbe attirato sguardi indiscreti. La preoccupava più che altro la sua posizione, ricopriva pur sempre un ruolo di spicco e muoversi senza accompagnatori non rappresentava una scelta saggia. Avrebbe comunque incontrato un Auror e questa circostanza la tranquillizzava. Se vi fossero stati problemi lui non avrebbe esitato a proteggerla. Si fidava di Rhaegar e si fidava del corpo Auror. Non poteva dire di conoscerlo a fondo ma avevano lavorato insieme molte volte, anche quando era Preside di Hogwarts e si era sempre trovata magnificamente. A parte il voler fare di testa propria, il Capo Auror era un ottimo elemento. Non aveva idea di chi avrebbe incontrato. L'unica cosa che sapeva era che si trattava di una nuova leva e che aveva origini orientali. La scelta di non prendere informazioni era voluta, voleva mantenere la libertà di valutare la persona senza influenze preconcette che avrebbero falsato il suo giudizio. Che si trattasse di una persona a modo era una circostanza appurata, altrimenti non le sarebbe stata proposta.
Immaginò che Rhaegar non lo avesse preparato, svelare la sua identità avrebbe significato violare una regola fondamentale dell'Ordine. Scelse quindi un tavolo che le consentiva di tenere sott'occhio l'entrata. Sarebbe stata lei a richiamare l'attenzione dell'orientale.
Con il cappuccio ben calato sulla testa, attese.

 
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Scarlet•Devil
view post Posted on 26/4/2012, 18:08




Erano ormai le dieci di sera, ed Hideto stava percorrendo la stradina che portava alla Testa di Porco.
Nome singolare, per una locanda molto in voga fra i maghi e le streghe, di cui il giovane auror aveva però solo sentito parlare, non avendoci mai messo piede.
Giunto nei pressi del pub, spinse la porta d'entrata, mentre un soffio di brezza primaverile gli scoprì il cappuccio che si era calato in precedenza sulla fronte.
Una volta dentro, Hideto si guardò attorno molto discretamente, inondato dal chiasso e dalla puzza d'alcol che emanava il locale.
Non sapeva con precisione chi lo stesse aspettando, se fosse un uomo o una donna. Su quel punto Rhaegar non era stato chiaro. E non sapeva nemmeno se questa persona si trovasse già all'interno della Testa di Porco.
Rimase così in attesa vicino alla soglia, osservando che la sua figura veniva a malapena notata in mezzo a tutto quel baccano. Poco male.
 
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view post Posted on 1/5/2012, 13:42
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Il suo "ospite" era giunto.
Non aveva mai visto Hideto Matsumoto ma i suoi tratti somatici, seppur non tanto marcati, le tintinnarono un campanellino nell'orecchio quando lui varcò la porta di ingresso.
Lo fissò con finta indifferenza, non era altissimo ed aveva occhi e capelli scuri. Non aveva la tipica faccia da Auror, sembrava più che altro un giovane mago in cerca di una buona bevuta.
Aspettò che si voltasse dalla sua parte ed alzò un braccio, per farsi riconoscere.
Hideto non era il primo Auror con cui aveva avuto a che fare, conosceva Smith e Stevenson ed anche altri che si erano assentati da Londra per seguire missioni esterne. La feccia di Voldemort era ovunque, Londra costituiva soltanto la punta dell'iceberg.
Aspettò che il giovane si avvicinasse, se si fosse fatto vivo anche un cameriere, avrebbero bevuto qualcosa.

 
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Scarlet•Devil
view post Posted on 2/5/2012, 19:44




Mentre era in attesa di qualche segnale dalla persona che avrebbe incontrato, improvvisamente l'attenzione di Hideto venne catturata da una figura femminile, seduta da sola ad un tavolino piuttosto appartato.
Il giovane auror si diresse discretamente verso quest'ultima, passando in mezzo ai clienti semi-ubriachi che animavano con il loro chiasso il locale.
Giunto in prossimità del tavolo, Hideto prese posto di fronte alla giovane donna, evitando di rimanere inutilmente in piedi ed attirare inutili attenzioni esterne.

-Buonasera-, disse a bassa voce, mentre si accomodava, osservando poi la sua interlocutrice.
Era la prima volta che la incontrava, di questo era sicuro, eppure, le pareva di averla già vista da qualche parte. Ma dove?
Forse si sbagliava.
Hideto comunque era leggermente sorpreso. Non sapeva se la persona che aveva davanti era il capo dell'attuale Ordine della Fenice, ma se lo fosse stato, sembrava estremamente giovane per quel ruolo.
Il ragazzo mise a tacere i pensieri, in attesa che la donna proferisse qualcosa.
 
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view post Posted on 4/5/2012, 22:04
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"Buonasera"

Rispose al giovane senza mutare espressione.
Gli incontri al buio l'avevano sempre infastidita, in particolar modo perchè non sapeva chi si sarebbe trovata di fronte. Era brava a coordinare, non a fare pubbliche relazioni. Ed infatti i rapporti che preferiva erano quelli lavorativi, dove si discuteva di argomenti ben precisi, senza mettere in mezzo sentimenti particolari e vita privata. La sera ognuno se ne tornava a casa propria.


"Immagino che lei sia Hideto Matsumoto, sbaglio?"

Era sicura di non sbagliare ma pose ugualmente la domanda, l'ora tarda e la giornata lavorativa potevano averle causato un madornale abbaglio.
Non distolse mai lo sguardo da lui ma non aggiunse altro, valutava piuttosto quali sensazioni la stessero solleticando. Non era abituata a fermarsi alle apparenze ma credeva molto nel "primo impatto".
Il giovane non parve averla riconosciuta, la sua espressione non mostrava nè sorpresa, nè disagio. O forse sapeva celare bene le proprie emozioni.
Unì le mani che aveva poggiate sul tavolo, inclinando lievemente la testa di lato: le piacevano le persone che non si lasciavano andare
.

 
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Scarlet•Devil
view post Posted on 9/5/2012, 22:09




A giudicare dalla domanda che la donna gli porse, Hideto non ebbe più dubbi. Era lei la persona giusta.
-No, non sbaglia. Molto piacere di conoscerla...-, rispose, lasciando un velato punto di domanda alla frase. A giudicare da i suoi movimenti, poteva darsi che la sua interlocutrice preferisse non svelare la sua identità o pronunciare il suo nome in pubblico.
Mentre parlava, Hideto non potè fare a meno di notare come la donna lo fissasse intensamente. Se lo avesse fatto nel suo Paese natale, molto probabilmente sarebbe stata guardata storta, in quanto il contatto prolungato degli occhi, era ritenuto un segno di sfida, di affronto. In Occidente non c'era questa "particolarità", ma pensare che Hideto poteva avere davanti il capo dell'Ordine della Fenice, lo mise un attimo in soggezione.
Ancora una volta, rimase in silenzio, in attesa che fosse la donna a parlare, fargli domande e qualsiasi altra cosa.
Inutile riempire il loro silenzio con domande o frasi senza senso.
 
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view post Posted on 11/5/2012, 17:04
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"Piacere mio Signor Matsumoto"

Era un cognome difficilissimo, aveva dovuto ripeterselo una infinità di volte per tenerlo a mente. Certo, avrebbe potuto scriverselo da qualche parte ma l'idea di comportarsi come uno studente il giorno dell'esame non le andava a genio. Ricordare volti non era mai stato un problema, il complesso si verificava quando doveva collegare il volto recuperato dalla memoria ad un nome. Per quanto si sforzasse, l'impresa appariva impossibile.

"Rhaegar è un ottimo organizzatore di incontri al buio, bisogna vedere se le persone che mette una davanti all'altra si piacciono"

La diplomazia non era mai stata il suo forte, doveva apparire conciliante sul luogo di lavoro ma quando si parlava di Ordine era meglio esser chiari fin dall'inizio.
Era stata indecisa fino all'ultimo ma scelse di non presentarsi. Una mossa maleducata ma giustificata dall'importanza dell'argomento. Lui non sapeva chi lei fosse, era meglio così. Almeno per il momento. Accennò un sorriso di circostanza, adorava i silenzi che candivano le discussioni, significavano attenzione, valutazione, studio di ciò che veniva detto. Tuttavia parlò.


"Posso offrirle qualcosa?"

Il discorso sarebbe stato lungo e complesso.

 
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Melody Jackson
view post Posted on 19/1/2013, 21:50




Ero lì,a lavorare per quel locale. Erano appena entrati due clienti,che stavano chiaccherando tra di loro ; Mi avicinai con cautela,con una penna e un block-notes

I signori desiderano ordinare?

chiesi,cercando di non essere invadente
 
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7 replies since 24/4/2012, 23:39   154 views
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