Un silenzioso pomeriggio di studio...

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view post Posted on 7/5/2012, 20:03
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Talìa aveva sempre amato la biblioteca. A casa passava interi pomeriggi immersa tra le pagine di libri sempre diversi, evitando accuratamente le storielle rosa. Vedeva la Biblioteca come un punto di evasione e nello stesso tempo il silenzio che regnava nell'ambiente la allontanava da ogni nervosismo.
Quella era la prima volta che si recava nella Biblioteca di Hogwarts. Era assolutamente più grande di quella di casa sua e sentì un brivido per il corpo quando si rese conto dell'infinità di libri presenti.
Ma quel giorno avrebbe dovuto semplicemente svolgere i suoi compiti di Trasfigurazione. Avrebbe potuto anche farli in sala comune, ma la curiosità di conoscere la Biblioteca era enorme. Scelse un angolino accanto ad una finestra, lontano da alcuni gruppi di studenti e iniziò il suo studio. La luce del sole, offuscata dalle nubi di quell'uggioso pomeriggio, illuminavano le pagine.
 
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Maark†
view post Posted on 20/5/2012, 20:21




Era qualche giorno dopo il suo arrivo. Voleva visitare la scuola in tutto e per tutto. Aveva appena scritto alla Nonna ed ai genitori, quando uscì dalla Guferia e si recò verso il primo posto interessante che avesse trovato. E fortunatamente per lui quel giorno era la Biblioteca. Vedeva attraverso i raggi di luce, la polvere che fluttuava effettuando una danza strana per tutta la stanza. Quei piccoli granelli invisibili erano i compagni di vita dei suoi amati libri. Entrò e saluto Madama Pince dicendo«Buonasera.»Poi si recò in giro per i scompartimenti, era ancora più grande di quella dove andava a Londra. Era il tempio della sapienza. Peccato però che fosse vuota, ma lo immaginava solamente per il fatto, che non tutti amano leggere. Quando passò qualche sezione e vide che effettivamente non era vuota, c'erano molti ragazzi e ragazze che studiavano in gruppi. C'era solamente una cosa fuori posto in quel luogo. Una ragazza seduta in un angolo vicino alla finestra. Sembrava proprio non conoscesse nessuno proprio come lui. Quindi sarebbe stata la buona possibilità di Maark per conoscere qualcuno. Prese un libro di Trasfigurazione che trovò su un tavolo e si diresse verso la ragazza. Diventò un po' rosso però si controllò, tanto da non sembrare troppo timido. Toccò la sedia vuota e guardò la ragazza.«Serve compagnia? Scusami tanto per l'importunismo, sono Maark Lerman, Grifondoro. Posso sedermi qui?»Il ragazzo dalla Polo blu scura, i jeans e le converse blu la guardò. Si scostò la frangetta e gli occhi erano illuminati dai raggi di sole tanto da sembrare color ghiaccio chiaro
 
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view post Posted on 20/5/2012, 20:43
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I libri avevano uno strano effetto sulla ragazza. Non appena il suo sguardo sfiorava l'inchiostro, non era in grado di resistere. Sprofondava letteralmente nella lettura, non esisteva più nulla del luogo intorno a lei, tutto veniva cancellato. C'erano lei e il suo libro.
Era arrivata circa a metà del suo studio quando qualcosa distolse la sua attenzione. Alzò gli occhi per un attimo. Un ragazzo era in piedi di fronte a lei, le stava parlando. Ci vollero circa due secondi prima che realizzasse che si stava rivolgendo a lei, presa com'era dal suo libro.
Un Grifondoro. A primo impatto nessuno di loro le ispirava molta simpatia, ma in fondo Talìa aveva imparato, nel corso della sua infanzia, a non giudicare le persone da ciò che appariva, sia in bene che in male.
I suoi occhi color tempesta incrociarono quelli cristallini del ragazzo.
"Fa' pure. Io sono Talìa Blackstorm".
*compagnia...* pensò. Non le era mai servita compagnia. La solitudine era un'amica da sempre. Un'amica fidata.
Eppure osservò per un istante il ragazzo, studiandolo, poi si rivolse velocemente ai suoi compiti, nascondendo, per quanto fosse possibile, un velo d'imbarazzo.
 
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Maark†
view post Posted on 20/5/2012, 20:59




Sembrava che la ragazza non amasse moltissimo la compagnia. La vide che si stava imbarazzando. Perchè all'improvviso tornò a fare i suoi compiti senza preoccuparsi di ciò che succedeva intorno. Maark si sentiva in difficoltà, forse aveva disturbato Talìa oppure no. Non l'avrebbe mai saputo, era troppo impegnata a fare i compiti di Trasfigurazione. Non si sedette subito, prese qualche altro libro e infine riuscì a sedersi in santa pace. Aprì il libro e cominciò a leggere, quando poi guardò fuori la finestra e iniziò a pensare. Quella era solo una tattica per vedere la ragazza cosa stava facendo. Poi pensò a quello che fece due secondi prima e facendo un piccolo sbuffo di risata gli disse. «Sai cosa credo? Che forse non ti aspettavi che sarei venuto qua vicino. Forse perché tu sei una tipo molto solitaria e non cerchi attenzioni. Sai ti ho osservata per qualche minuto ed ho diciamo capito, che tipo sei. Per fortuna che non sei una squinternata Serpeverde che odia i Grifondoro fino alla morte.»Aspettò che la ragazza gli potesse rispondere. Intanto continuava a guardarla, si aspettava di sicuro una risposta senza sguardo visivo. Di solito le ragazze a scuola sua facevano così, e di sicuro anche le poteva fare una cosa del genere. Prese il libro e iniziò a leggerlo.
 
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view post Posted on 20/5/2012, 21:31
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Aveva ripreso a leggere il suo libro, seppur con meno concentrazione di prima. Il ragazzo non si sedette subito, cercò ciò di cui aveva bisogno, poi lo sentì prendere posto.
D'un tratto riprese a parlare. Ascoltò fino a che non smise, continuando a fissare la pagina. A quanto pare credeva con convinzione di aver capito tutto su di lei in meno di un minuto. La serpe ghignò divertita. Si voltò verso di lui, guardandolo dritto negli occhi
. "Sì, non amo la compagnia, ma solo perchè spesso questa si rivela irritante e inutile." Non si riferiva certo a lui, la conversazione era appena iniziata, non poteva certo sapere cosa sarebbe accaduto in seguito. Ripensò a ciò che aveva detto sui Serpeverde. Di certo non voleva entrare in una di quelle discussioni "casa contro casa", la biblioteca era troppo rilassante per cose simili. Si limitò a dire con estrema calma: "E' la differenza di opinioni il motivo per cui i Serpeverde odiano i Grifondoro o viceversa. Ad esempio io da buona serpe ovviamente non condivido i vostri principi." Disse lei al ragazzo, questa volta senza rifugiarsi di nuovo nei suoi compiti.
 
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Maark†
view post Posted on 20/5/2012, 21:41




Di sicuro la ragazza era calma ma lo stava sfidando con tutta l'anima. Maark se n'era accorta in fretta già da come parlava. Ma non voleva battibeccare, perché la faccia era da furba e molto vispa. Lui non si fece intimorire dal suo sguardo, poteva essere anche bello ma di sicuro non poteva cedere subito. Lasciò perdere il fatto della sfida e sorridendo e guardandola dritto negli occhi disse. «Mi sembra pur che troppo ovvio che tu non condividi i nostri principi. Perchè se lo facevi, non ti trovavi nei serpeverde. Comunque la compagnia, pure se irritante ha sempre un lato simpatico. A volte far arrabbiare le persone diventa alquanto divertente, perché vedi che tu sei calmo e l'altro si incavola come un toro inferocito pronto ad ucciderti. E comunque parlando delle casate non credo sia la differenza di opinioni. Ma proviene principalmente dai nostri fondatori, che si litigarono per questioni stupide. Solamente Priscilla poteva capire. Si litigarono proprio per cose illogiche, che certe volte se ci ripenso mi sento stupido a dirlo. Non so più cosa dire... Certe volte parlare da solo mi blocca.»Aspettò che la ragazza gli potesse rispondere. Intanto continuava a guardarla. Voleva sfidarla o no? Di sicuro un gentiluomo non l'avrebbe mai fatto, e visto che lui lo era pensò e decise che doveva rimanere calmo e non farsi prendere troppo dall'emozione


Vado a Dormire! Rispondi velocemente, almeno leggo la risposta. Continuo domani
 
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view post Posted on 20/5/2012, 22:07
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Ascoltò il ragazzo con interesse. Prima di formulare le sue risposte era solita percepire con attenzione tutto ciò che l'altro intendeva dire. Il Grifondoro la pensava molto diversamente da lei per quanto riguardava la compagnia, ma questo era del tutto normale. Talìa aveva un carattere particolare, non si aspettava assolutamente che gli altri condividessero le sue idee.
Non voleva continuare il discorso sulle casate, non era nè il momento nè il luogo adatto a queste discussioni.
Si scostò i lunghi capelli neri dalla spalla; il ragazzo non sapeva più che dire, ma non per questo stavano sfociando nel classico silenzio imbarazzante. Per quanto non le piacesse pienamente l'idea di parlare con un Grifondoro, il giovane era riuscito a catturare il suo interesse e farle distogliere lo sguardo dai compiti.
Pose l'attenzione sul cognome: Lerman.
"Da dove vieni?" chiese con semplicità, intenta a scoprire le origini del ragazzo, sperando con tutto il cuore di aver speso il suo tempo con un Purosangue.
 
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Maark†
view post Posted on 22/5/2012, 20:57




Finalmente in quel preciso istante nessuno dormiva, o non capiva cosa diceva l'altro. Maark ci era riuscito con tutto se stesso. La ragazza in quel momento era completamente occupata a scrutare il ragazzo e dargli attenzione. Non posava più lo sguardo sui compiti ma solamente su di lui. Maark si sentiva molto soddisfatto di ciò che era successo. E' una cosa che gli accadeva molto spesso durante questo ultimo periodo, ma fino a questi fini mai. Quando si spezzò quel silenzio imbarazzante con una domanda molto selettiva. Lui capì cosa voleva intendere la ragazza chiedendo quella cosa. Ma era pronto a sfidarla, la guardò con aria di sfida e rispose con molta fierezza.«Se ti interessa molto non vivo in nessun ranch, maniero, castello o palazzo reale. Non sono una persona di lusso, di sicuro i soldi non mi mancano di certo, ma non li sprechiamo per cose materiali. Anzi solamente per cose affettive. Comunque vengo dal centro di Londra, e sta sicura che lì non ne trovi di bei palazzi. Forse quello della regina ma per il resto non c'è più niente. Tu invece da quale Castello reale vieni? Uno di quelli nelle campagne dove ci sono circa cinque elfi domestici che servono e riveriscono?»Forse dopo queste parole la ragazza non aveva afferrato ciò che voleva dire Maark, ma di sicuro il contrario. Era ciò che volesse che succedesse. Aspettò che la ragazza capisca qualcosa e iniziasse a rispondere intanto riaprì bocca, rifece un grande respiro e disse.«Comunque se hai capito bene sono un Purosangue. Anche se non m'interessa a me, perché essere di uno stato di sangue superiore ad un altro non vuol dire niente. Essere superiori non vuol dire un emerito niente. L'importante è sapere che io sono una persona e che possa vivere con tutta la felicità di questo mondo.»
 
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view post Posted on 25/5/2012, 14:29
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Talìa attese la risposta del ragazzo, osservando ogni suo minimo gesto o espressione. Vide fierezza e sfida nei suoi occhi, certamente era felice della sua condizione. Spiegò di provenire da un'umile casa al centro di Londra, sottolineando l'importanza che lui e la sua famiglia davano ai beni materiali. Il materialismo. Un argomento complicato e controverso, ma che Talìa condivideva in molti punti.
Il ragazzo rivolse la domanda alla serpe con fare provocatorio. Un momento prima che lei potesse rispondere continuò il suo discorso, stavolta specificando lo stato di sangue e quanto questo, secondo lui, non avesse alcun significato.
Per tutta risposta Talìa sorrise divertita:
"Io vengo dalla Londra magica, vivo in una magione in stile scozzese lontano dai rumori e dai fastidi della città." Rifletté sul modo in cui aveva parlato il Grifondoro. Alzò lo sguardo usando la stessa fierezza con cui Maark si era rivolto a lei, dicendo tranquillamente: "Parli della ricchezza come se fosse qualcosa di cui vergognarsi." A questo punto divenne seria, ma non staccò lo sguardo dal ragazzo neanche per un secondo. Strinse gli occhi in maniera impercettibile e parlò tirando fuori tutto l'orgoglio che provava, il suo e quello della sua nobile casata, usando parole decise, ma senza abbandonare il suo tono rilassato: "Sai, molte persone desiderano più di ogni altra cosa ottenere dei risultati nella vita che li portino al successo e al potere. Io credo che questo non sia sbagliato neanche un po’, se riesce a farti stare bene con te stesso. Quella casa appartiene alla mia famiglia da tempo ormai, ed è giusto che sia così, visto che molti, prima di me, hanno sudato per ottenerla." Continuò a guardare il ragazzo negli occhi per un po'. Era fiera della sua famiglia, nonostante avesse qualche problema con i suoi genitori. Ed era fiera anche della sua purezza di sangue, custodita ormai da secoli nella sua genealogia.
 
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8 replies since 7/5/2012, 20:03   140 views
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