Un rimedio...per la tristezza, per chi vuole

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_Beda_
view post Posted on 27/5/2012, 19:24




Un'altra giornata di studio in biblioteca per Aaron. Questa volta era alle prese con lo studio di pozioni, amava la materia, era intrigato dalle mille possibilità che potevano offrire anco solo poche sostanze mischiate assieme. Era seduto ad un tavolo e leggeva una il libro aperto davanti a lui: "Infusi e pozioni magiche" un libro di testo del primo anno. Era aperto al capitolo sugli antidoti e mostrava l'immagine di un bezoar altre a molte spiegazioni sull'argomento. Accanto al libro c'erano una pergamena ancora bianca, una penna e una boccetta d'inchiostro ancora non usata. Gli occhi del ragazzo procedevano a stento lungo le mille parole che si apprestava a leggere, infatti era rosso in viso e non riusciva assolutamente a concentrarsi, la causa era da attribuire ad un lettera da casa che teneva, aperta, nella tasca della divisa. Era la madre, non stava tanto bene in questo periodo ma gli diceva di non preoccuparsi, era sicuramente qualcosa di passeggiero. Eppure il pensiero di sua madre che stava poco bene lo rattristava fortemente e ancor più l'idea di non poter essere con lei. In questo anno di scuola ad Hogwarts aveva conosciuto un mondo del tutto nuovo per lui ma aveva anche sofferto fortemente per la mancanza di sua madre che viveva ormai sola, privata del marito e del figlio.
Una lacrima gli rigò una guancia e tirò nuovamente su con il naso. Doveva essere forte, doveva studiare e raggiungere grandi risultati, per lui e per sua madre. Si stropicciò gli occhi rossi con le mani, pronto a continuare lo studio, pronto a concentrarsi. Ma frse era solo una speranza vana...
 
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Angel Kale
view post Posted on 2/6/2012, 09:37




Angel arrivavaa dalla Sala Comune. Era appena stata smistata e si sentiva spaesata. Non era un mondo che era abituata a conoscere e aveva paura di non riuscire a capirlo. C'era solo un posto dove sarebbe potuta andare. La Biblioteca. Lì si sentiva al sicuro. Non sarebbe andata lì a studiare, ma a scrivere. A scrivere di una ragazzina che sogna dei mostri, che sogna dei clown indemoniati in un parco divertimenti che vogliono prenderla e portarla via.Un romanzo autobiografico voleva scrivere Angel. Il suo tormento interiore era paragonabile ai sogni di quella bambina in preda al panico.
Pensava, pensava, quando si trovò al Quarto Piano senza nemmeno essersene accorta. Aveva in mano una pergamena e una piuma per scrivere.
Aveva sentito parlare di incantesimi che trasmettono direttamente ciò che c'è nel cervello sulla carta, ma a lei non interessava.
Vide ad un tavolo un ragazzo che stava studiando qualcosa. Si avvicinò. Non aveva intenzione di parlare con lui. Voleva solo prendere un libro. Passò davanti al ragazzo e gli rivolse uno sguardo e un mezzo sorriso. Poi fece per prendere un libro..

 
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_Beda_
view post Posted on 2/6/2012, 17:02




Rosso in volto continuava a leggere il capitolo di pozioni dedicato interamente agli antidoti ed a rimedi contro veleni ed intossicazioni varie. Per qualche minuto mantenne la concentrazione e continuò il suo studio, srotolò la pergamena pronto a scrivere ma prima di intingere la penna, un'altra lacrima gli solcò la guancia. Era sul punto di arrendersi, non poteva continuare così, doveva essere forte e doveva studiare in totale tranquillità. Infilò la mano in una tasca e tirò fuori un fazzoletto di stoffa con cui si soffiò sonoramente il naso e si asciugò gli occhi.
Proprio in quel momento vide una ragazza che non aveva mai visto prima, lei lo guardò lanciandogli un messo sorriso. Aaron tentò di rispondere a quel saluto con la stessa cortesia ma l'anica smorfia che fece fu un sorriso tirato, un pò malinconico e sforzato. La seguiì un attimo con lo sguardo mentre prendeva un libro, poi tornò sul suo di libro, sulle pozioni e sullo studio. Doveva battere la sua tristezza, non poteva permettersi altre distrazioni. Sfogliò il libro velocemente leggendo con rapidità i nomi degli antidoti e delle pozioni, magari fosse esistito qualche rimedio per la tristezza...
 
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Angel Kale
view post Posted on 5/6/2012, 17:43




Angel aveva preso il suo libro. Un libro horror che parlava di una ragazza che, dopo essere stata abbandonata, veniva costretta a lavorare per un uomo che giocava di scommesse d'azzardo. Era un libro babbano, nulla a che vedere con il mondo magico.
Angel tornò a sedersi al suo posto, quello che aveva preso precedentemente per scrivere. Non era un posto particolarmente appartato. Le piaceva scrivere guardando le persone, i loro comportamenti, i loro passi, i loro sguardi. Non potè però togliersi dalla testa il volto di quel ragazzo incontrato poco fa.
Aveva un volto stanco, abbattuto, passivo.
Forse anche lui, come Angel aveva qualcosa di celato nel cuore, qualcosa che non riusciva a sopportare.
Non riusciva a scrivere nulla. Così si alzò, lasciò tutta la sua roba lì, a quel tavolo, e andò dal ragazzo.
Lo guardò di nuovo, ma questa volta si avvicinò a lui e gli disse
Secondo me c'è qualcosa nel tuo cuore che non ti fa stare sereno e in pace con te stesso. Non ti preoccupare, non voglio saperlo..ma penso che vivere una relazione umana, in questi momenti, sia una cura perfetta.. poi gli porse la mano, quell'esile sua mano..Io sono Angel..

 
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_Beda_
view post Posted on 10/6/2012, 09:55




La ricerca si rivelò infruttuosa, non che si aspettasse qualcosa, magari un rimedio esisteva ma non era del tutto sicuro di volerlo sapere. In fondo la tristezza faceva parte delle emozioni umane, così come la felicità e alle volte, soffrirne poteva anche non essere un male. Si asciugò il viso con un fazzoletto, poi notò che la ragazza che aveva visto poco prima si stava avvicinando. Disse qualcosa riguardo la sua tristezza e poi si presentò. Sembrò una strana presentazione ad Aaron ma riuscì a strappargli un piccolo sorriso.
- Hai ragione, sono Aaron -
Si presentò a sua volta strincendo la mano alla ragazza ed osservandola meglio, non l'aveva mai vista, ma forse non aveva prestato molta attenzione a tutti gli studenti della scuola.
- Sei anche tu del primo anno? - Chiese curioso.
 
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Angel Kale
view post Posted on 13/6/2012, 11:28




Anche il ragazzo della biblioteca si era presentato. Si chiamava Aaron. Che nome particolare. Non l'aveva mai sentito prima, almeno dove viveva lei, a Berlino. Non era un classico nome tedesco dunque. Chissà che origini aveva. Angel stava di nuovo cadendo nel vortice dei suoi pensieri spesso infausti e agli occhi del mondo stava guardando un punto fisso. Quel ragazzo. Lo fissava, ma non se ne accorgeva nemmeno.
Ad un certo punto scosse la testa e si riprese.
Perdonami, ogni tanto mi perdo a pensare. Si, sono del primo anno. Sono stata smistata nei Grifondoro, ma ho tante perplessità al riguardo.
Angel non voleva buttare le sue preoccupazioni su Aaron, che sembrava già averne abbastanza delle sue.
Posso sedermi? concluse indicando con gli occhi una sedia proprio accanto a lui.

 
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_Beda_
view post Posted on 5/7/2012, 13:48




Aaron continuò ad osservare Angel incuriosito. Il suo era sicuramente un bel nome anche se strano per lui. La ragazza era distratta, aveva qualche incertezza riguardo allo smistamento. Quando Aaron era arrivato aveva avuto anche lui qualche dubbio, Tassorosso era una grande casa ma molto sottovalutata. Al tempo lui ne sapeva poco sul mondo magico e aveva lasciato stare ma le voci correvano e anche lui aveva iniziato a chiedersi se non fosse stato più a suo agio in un'altra casa. Adesso non aveva più alcun dubbio.
- Grifondoro è una grande casa, perchè ti rende perplessa la scelta del cappello? -
Chiese curioso cercando di intavolare una discussione che andasse oltre i suoi personali problemi.
Poi sentì la domanda della ragazza e lì arrossì e apparve un pò imbarazzato, non aveva ancora chiesto ad Angel di sedersi.

- Scusa la mia scortesia, siediti pure -
Si apprestò a dire indicando una sedia vicino a lui.

Scusa tanto per il super ritardo!
 
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6 replies since 27/5/2012, 19:24   73 views
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