Intervista al Prefetto Tassorosso, per Paul

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Blazeboy$
view post Posted on 13/6/2012, 16:07




Bart stava lasciando la Sala Comune Corvonero e si apprestava a raggiungere la Sala d'Ingresso, con un rotolo di pergamena, una boccetta di inchiostro e una piuma in tasca.
Quel pomeriggio avrebbe svolto, dopo molto tempo, un incarico come Giornalista per la Gazzetta del Profeta. L'attendeva un'intervista face to face con Paul, per la sua nomina a Prefetto Tassorosso. L'incontro era prefissato per le 16:00 e mancava ancora un quarto d'ora, ma Bart era abituato a presentarsi in anticipo agli appuntamenti. Non amava farsi aspettare...
Raggiunse il luogo dell'incontro e, vedendo che ancora Paul non era arrivato, si appostò accanto ad una finestra. Era una bella giornata, con un cielo di un azzurro liquido, poche nuvole sparse qua e là, il sole che splendeva sopra gli alberi della Foresta. L'erba del prato dondolava un po' a qualche soffio di vento, verde come non mai.
Il Corvonero si perse ad ammirare quel panorama, quei piccoli dettagli che rendevano Hogwarts affascinante, lo scenario di cui non ci si poteva mai stancare.
Si distolse e si voltò a fronteggiare la Sala d'Ingresso, al momento vuota. Pochi studenti la varcavano a passo svelto per dirigersi fuori, all'aperto, o per raggiungere i piani superiori.
Bart attese, pensando che, sebbene di lì a poco avrebbe rivisto il suo amico, avrebbe dovuto mantenersi distaccato e pragmatico. Si erano incontrati a BiblioMagic giusto il giorno prima, non il ritrovo che si sarebbe aspettato, ma non era quello che importava in quel momento. Non avrebbe mai potuto prevedere ciò che era successo più tardi, ai Tre Manici di Scopa: aveva ricevuto la spilla da Prefetto da Patrick.
Aveva inviato un biglietto all'amico per chiedergli dell'intervista e lui aveva accettato, ma ancora non gli aveva detto niente della sua nomina. Forse lo sapeva già, forse le voci erano già corse. Ma d'altronde la comunicazione ufficiale era avvenuta poche ore prima, giusto quella mattina... Sta di fatto che in quel momento il Corvonero aveva il distintivo nascosto sotto il mantello.
Aveva preparato già le domande da porre al Neo-Prefetto, naturalmente, e aveva l'occorrente per riportare le sue risposte.
Tamburellò con le dita sul davanzale di pietra, distrattamente, nervoso in quanto non c'era un dannato orologio in giro per controllare l'orario. Non dovevano essere passati più di dieci minuti da quando aveva lasciato la Torre di Divinazione, perciò Paul sarebbe dovuto arrivare da un momento all'altro.
Ci voleva solo un po' di pazienza...

 
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view post Posted on 15/6/2012, 01:50
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Era stata una mattinata decisamente stressante. Pozioni, due ore di Storia della Magia, un intervallo passato a studiare per l'ora successiva, poi Incantesimi, Trasfigurazione, di nuovo Incantesimi, Erbologia. Asfissiato dai fumi venefici dei sotterranei, distrutto dalle migliaia di nozioni del sempre caro professor Peverell, innervosito da una presunta interrogazione sugli incantesimi del fuoco (che poi ovviamente non c'era stata), dopo i compiti aveva avuto giusto il tempo di farsi una doccia per levarsi di dosso il sudore dell'ultim'ora, passata ad estirpare radici secche di Centinodia sotto un inaspettato sole cocente all'interno della serra numero 3, e poi di corsa verso il Piano Terra. Non si era affatto scordato del biglietto fattogli recapitare da Bart. Bart, il nuovo Prefetto Corvonero, tutta la scuola ne parlava ovviamente; chi criticava la scelta con parere distaccato, asserendo che cambiare Prefetti a fine anno non era mai stata cosa buona (con un tono che faceva però intendere che ormai il più era fatto), chi ancora una volta osannava (o malediceva) quel "genio/dannato di uno Swan". L'aveva saputo anche lui, quella mattina, leggendolo quasi distrattamente dalla bacheca dopo averlo già intuito da alcune voci di corridoio. Avrebbe dovuto esser felice, forse, quanto meno compiacente. E invece la notizia non gli faceva né caldo né freddo.
Non ora che era sommerso dai compiti e dalla prospettiva degli esami sempre più vicini, non ora che la sua carica di Prefetto cominciava a mostrare anche risvolti positivi. Veramente, non ora. Si sarebbe complimentato con Bart, e per il resto si sarebbe limitato a godersi quella mezz'oretta di pausa, e la sua prima intervista.
*Il primo passo verso il Potere* si era ritrovato a pensare in un momento di autocompiacimento. Non era forse quell'incontro con la Gazzetta una prima riprova del Valore dei suoi sforzi? Doveva esserne contento, lo meritava. Alle 3:58, dunque, si recò al Piano Terra come gli era stato chiesto, e arrivò alla Sala d'Ingresso alle 4:00 precise, puntuale come gli esami a Giugno. Individuò subito Bart, appoggiato ad un muro, a tamburellare con le dita sul davanzale di pietra di una finestra in vetro colorato. Quasi sorridette al vederlo, constatando che anche quella vista non gli faceva né caldo né freddo. Non l'aveva dimenticato, no, ma gli impegni l'avevano catturato, strappato via, e ovviamente i primi ad esser lasciati indietro erano stati i rapporti con gli altri, sotterrati dalla marea di impegni che lo avevano invaso. Gli si avvicinò, composto nella sua veste scolastica, e sorrise.
Un sorriso tremendamente insignificante.

Buongiorno...
"E congratulazioni" avrebbe voluto aggiungere, magari. Invece non lo disse, stette in silenzio, non spostò nemmeno lo sguardo al petto di Bart per vedere se aveva già appuntato la spilla, o aveva preferito lasciarla in camera. Magari gliel'avrebbe detto lui. O forse no.
Stette fermo, dunque, composto, non aggiunse altro, ma rimase nella sua sgradevolissima formalità.
Semplicemente.
Era leggermente sadico?
Oh, si.
Si, lo era.

 
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Blazeboy$
view post Posted on 15/6/2012, 09:39




Bart aveva atteso con un tocco di noia e impazienza, ma presto vide il ragazzo Tassorosso spuntare dal portone di quercia. Sembrava stanco e aveva un brutto colorito. Forse studiava troppo, o forse era colpa dei turni di ronda notturni, degli incarichi da Prefetto. Beh, purtroppo c'era il risvolto della medaglia...
Il Corvonero cercò di non esternare alcuna reazione alla vista del ragazzo e di utilizzare un tono abbastanza normale nel dirgli:
- Buongiorno a te! -
Smise di tamburellare con le dita sul davanzale e si apprestò a prendere carta e piuma. Sfilò il rotolo di pergamena, la boccetta e la penna d'oca dalla tasca e poi si guardò intorno.

- Direi di accomodarci sulle scale, se non ti dispiace... - gli disse, indicando la scalinata di marmo dalla quale era sceso poco prima. Si diresse in quella direzione e con un gesto della mano fece capire al Tassorosso di sedersi.
Stringendo le labbra, prese anch'egli posto su un duro scalino in pietra. Non importava se non era comodo, non avevano bisogno di poltrone in pelle per fare un'intervista. In più la gradinata era ampia abbastanza da far passare chi fosse arrivato dai piani superiori o avesse dovuto arrivarci. Non avrebbero dato alcun fastidio e poi Bart sperava non fosse durata molto. Le domande preparate erano sufficienti per un quarto d'ora d'intervista circa... Tutto dipendeva dall'eloquenza del Tassorosso, da quanto avesse da dire o quanto avesse voluto dire.


- Bene, possiamo cominciare? - gli chiese infine, ponendo il rotolo sulle sue gambe.

 
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view post Posted on 21/6/2012, 16:37
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Analizzò distrattamente l'espressione rassegnata dell'ormai collega, e rimase impassibile di fronte alle sue considerazioni.
Cercava di mantenersi calmo e posato, nonostante fosse per natura iperattivo, essendo quello un incontro produttivo per entrambi. Non si era preoccupato delle domande, avrebbe risposto a tutte senza esitazioni, raccontando nulla più che la verità.
Voleva che la gente capisse cosa gli frullava in testa, per evitare di ricevere occhiate impaurite ad ogni sua azione.
Attese che il compagno prendesse in mano la situazione, frenando la sua intraprendenza e lasciandosi guidare almeno in quel contesto. Voltò gli occhi dubbioso alla proposta di prender posto sugli scalini, in quanto si trovava spesso a disagio a comunicare con qualcuno in un luogo poco idoneo ai movimenti, ma fece un'eccezione, convinto potesse resistere per quei pochi minuti di conversazione formale.

Certo, dove ti è più congeniale...
Avanzò composto, e si sedette su un pianerottolo di fredda pietra, al lato opposto del compagno, già pronto a riportare su carta ciò che sarebbe uscito dalla sua bocca. Vagò con lo sguardo sul blocco note che teneva in mano, quasi volesse penetrare i fogli alla ricerca delle domande, probabilmente prescritte, ma lo distolse subito dopo, pensando a non risultare sgarbato.
Mise invece in funzione la testa, scandagliando le varie probabilità di risposta, e concluse posando gli occhi in quelli del Corvonero, ora nelle vesti di un Giornalista.
Distese le braccia lungo le ginocchia, e sbattè le palpebre ridestandosi.

Cominciamo.

 
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Blazeboy$
view post Posted on 21/6/2012, 17:39




Bart attese che l'altro fosse pronto e lo osservò paziente mentre questi gli si accomodava vicino. Notò il suo sguardo sul suo blocchetto per gli appunti e lo sollevò per bene, fissandoci sopra lo sguardo.
Con gli occhi ripercorse le righe della prima domanda, già impressa nella sua mente. Stringendo il taccuino al petto e tenendo la sua piuma nella mano destra, si volse verso il Tassorosso. Quando furono pronti, poté cominciare:


- Bene. Signor Grindelblack, lei è giunto a Hogwarts, per l'appunto, più di un anno fa. Qualche mese addietro è stato nominato Prefetto. Vuole spiegarci il percorso che ha fatto per arrivare fin qui? E in più, aveva mai pensato all'idea di un eventuale avanzamento di grado? -

Detto ciò, riabbassò lo sguardo sulla pagina di fronte a sé, la distese di nuovo sulle ginocchia e preparò la punta della penna su di essa, pronto per riportare ciò che il ragazzo avrebbe detto di lì a poco.

 
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view post Posted on 24/6/2012, 00:32
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Tese le orecchie attentamente, mentre il Corvonero scandiva bene la prima domanda destinata all'intervista, ed analizzò velocemente il senso della stessa, prima di dare la sua risposta. Non ebbe bisogno di ponderare più di tanto in che modo rispondere, in quanto constatò si trattasse di un quesito ormai stra-usato, che non aveva mancato di prevedere quando si era preparato quella mattina. Inspirò leggermente, ed iniziò a parlare, cercando di essere il più possibilmente conciso.

Esatto, la nomina a Prefetto è giunta nell'ultima settimana di Marzo, quando il Corpo Docenti aveva ormai abbastanza materiale con il quale valutarmi per un'eventuale promozione. Credo di aver sempre dimostrato, sin dal primo anno, le mie doti nel campo didattico. Ho mantenuto una buona media scolastica nell'arco di questi due anni, ma mi piace attribuire il merito di questa vittoria anche al mio senso del dovere che, quest'anno in particolar modo, non è passato inosservato.

Fece una breve pausa, per concedere al suo interlocutore di stare al passo con ciò che diceva, e riprese non appena notò la penna d'oca fermarsi sulla carta.

Per quanto impensabile possa sembrare, ricoprire una carica di tale rilevanza non è sempre rientrato nelle mie ambizioni. Durante il mio primo anno a Hogwarts la mia unica preoccupazione era il profitto scolastico, ero curioso e assetato di conoscenza, come ogni novizio che entri a far parte di una nuova realtà.
Con l'avvento del secondo anno, invece, le mie priorità, e i miei desideri, son mutati. Pur ribadendo l'impegno durante le Lezioni, ha iniziato a farsi strada il mio lato competitivo. La mia mania per l'ordine e il rispetto delle regole, la mia attività e lealtà verso la Casata, hanno fatto sì che bramassi e raggiungessi il rango di Prefetto.
Per quanto riguarda un possibile avanzamento di grado, posso affermare che il rispetto e la stima che provo per la Caposcuola Tassorosso frenano questa mia aspirazione. Tuttavia, se avvenisse l'accetterei di ben grado.

Si inumidì le labbra, secche per il troppo parlare, e attese la prossima istanza.
 
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Blazeboy$
view post Posted on 24/6/2012, 12:49




La mano di Bart correva sul foglio, tenendo ben salda la penna d'oca che scribacchiava sulla pergamena con un suono stridente.
Trascrisse tutto ciò che uscì dalla bocca di Paul. Certo, non proprio tutto, bensì le cose fondamentali. Appuntò qualche commento prima di risollevare lo sguardo e rivolgersi nuovamente al Tassorosso.
Si sistemò meglio sul gradino di pietra, piegando lievemente il busto verso l'altro, così da avere una spalla poggiata al muro. Avvertiva già dei lievi crampi alla mano per la rapidità della scrittura, ma non ci fece caso.


- Beh, sarà di sicuro molto impegnato. Fra lo studio, gli allenamenti e le partite di Quidditch, gli incarichi da Prefetto... Ora è anche giornalista se non erro.
Riesce a trovare il giusto equilibrio fra tutte queste cose? -


Riabbassò ancora una volta lo sguardo sul foglio, la piuma stretta in mano, pronto a riportare la risposta.

 
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view post Posted on 24/6/2012, 23:25
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Esitò non appena sentì nominare il Quidditch, parola che faceva riaffiorare ricordi non proprio graditi, seppur corrispondessero ad una vita che non gli apparteneva più. Eliminò quel flusso di pensieri, e riprese a concentrarsi sul discorso, considerando solo le parole, sue e del collega.

Il duro lavoro non è innaturale. Da sempre vengo reputato un tuttofare, ora più che mai ne ho la conferma. E' diventata ormai un'abitudine caricarsi di impegni, perchè trovo gusto nel portarli a termine. Credo sia una mia dedizione, una delle caratteristiche che mi contraddistinguono. Non reputo stancante un qualsiasi lavoro, e accetto volentieri di svolgerne qualcuno in più del solito, in quanto credo di poter ottenere qualcosa, non necessariamente materiale, in cambio.

Iniziava a trovarci gusto. Palesare parte della sua natura lo avrebbe aiutato ad apparire non più diverso, e ciò lo avrebbe aiutato. Eccome se lo avrebbe aiutato.
 
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Blazeboy$
view post Posted on 25/6/2012, 08:48




Paul sembrava piuttosto sincero nell'esporre le sue risposte, anzi sembrava quasi a suo agio nel parlare di sé. Bart non lo faceva così... Non appariva più timido e riservato, al contrario...
Scribacchiò ciò che disse il Tassorosso, annuendo lievemente per far intendere che comprendeva le parole dell'altro. L'atmosfera non era affatto carica di tensione o quant'altro. Bart si limitava a porre quesiti e riportarli sulla pergamena, mentre Paul rispondeva con tutta tranquillità e anche un pizzico di orgoglio. Doveva essere soddisfacente essere intervistati per la spilla da Prefetto. Lui era ancora troppo sbalordito all'idea per pensarci, l'avrebbe quasi trovato ridicolo...


- Bene... Come si è ben capito, lei ha proficui rendimenti scolastici. Le piace studiare le materie di Hogwarts? Ci sono quelle che ama di più e quelle che preferisce di meno? -

Ciò detto, guardò curiosamente il Tassorosso, in attesa anch'egli di sentir risposte a quelle domande. Il meglio doveva ancora venire...

 
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view post Posted on 30/6/2012, 21:09
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Le parole fuoriuscite dalla bocca del compagno lo fecero sussultare. Stavano per toccare un argomento che tutto avrebbe voluto fuorchè affrontare. L'argomento che lo toccava particolarmente da vicino, fonte delle sue recenti riflessioni, dei suoi più reconditi segreti. Non seppe cosa rispondere, perciò optò per rivelare solo parzialmente quale fosse il suo pensiero in merito.

Non ho particolari preferenze, sono interessato alla comprensione di ogni disciplina che possa esser intrapresa all'interno della scuola. Dopo l'estate affronterò il terzo anno, ed ho intenzione di prender parte a tutti i corsi di studio supplementari disponibili. Sono convinto che la conoscenza sia la prima tappa verso il raggiungimento dei propri obiettivi.

*Basta così.*
 
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Blazeboy$
view post Posted on 1/7/2012, 18:48




Bart trascrisse tutto quanto più rapidamente possibile, senza tralasciare dettagli oppure omettere parole. Anche perché il Tassorosso fu tanto conciso nella risposta quanto chiaro.
Era evidente che il ragazzo fosse interessato allo studio, che ambisse a qualcosa di grande, ed erano altrettanto manifesti la sua diligenza e il suo impegno.


- Ha le idee chiare riguardo al suo futuro? Cosa le piacerebbe fare una volta finiti i corsi di studio qui a Hogwarts? -

Il quesito poteva sembrare banale e spontaneo, forse anche scontato, ma entrava in un campo delicato della persona intervistata: i suoi progetti, magari anche alcuni più reconditi, le sue passioni, i suoi desideri o sogni riguardo all'avvenire...
Bart si aspettava assoluta sincerità e sapeva che Paul non avrebbe mentito, piuttosto avrebbe descritto il tutto vagamente. Sperava solo che gli desse valide risposte da riportare per iscritto.

 
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view post Posted on 2/7/2012, 14:55
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Il futuro... perchè pensarci, se aveva ancora tanto da vivere, e infinite decisioni che attendevano di esser ponderate? Eppure, nonostante quello fosse un periodo decisamente confuso della sua esistenza, costellato da numerose incertezze e difficoltà, un pensiero lo aveva speso in merito. Non sperava fosse definitivo, ma viste le sue attuali ambizioni, non poteva che associare un unico traguardo per l'avvenire.

Ora come ora miro ad ottenere una cattedra qui a Hogwarts. Intraprendere la carriera di Docente costituirebbe un grande stimolo per un soggetto come me, sempre alla ricerca di nuove conoscenze, ed occasioni per mettere alla prova le sue capacità. Sarebbe inoltre un ottimo modo per preservare il sapere che avrò acquisito con l'esperienza, e tramandarlo a chi, dopo di me, svilupperà simili ambizioni.

O, più semplicemente, una copertura. Di certo avrebbe dovuto svolgere un impiego alla luce del sole, mentre sotto altre vesti avrebbe perseguito i suoi veri obiettivi.
La sua espressione si incupì per qualche secondo... quell'intervista lo stava mettendo alla prova, suscitando ancor più interrogativi di quanti ne avesse già.
 
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Blazeboy$
view post Posted on 2/7/2012, 15:53




Si stavano inoltrando nel cuore dell'intervista, poche domande li separavano dalla conclusione.
Bart riportò sul rotolo degli appunti la risposta del Tassorosso, tenendo la piuma saldamente nella mano destra e cercando di rendere la calligrafia quanto più decifrabile possibile per poi riuscire ad elaborare il tutto più tardi.


- Interessante... - commentò il Corvonero non appena finì di scrivere. Alzò la mano dalla pergamena per far riposare un po' i muscoli e attese un po' prima di sollevare lo sguardo ancora una volta per guardare Paul in faccia e porgli il prossimo quesito:

- E cosa mi dice invece del rapporto che ha con i suoi colleghi, coi professori e col resto del personale scolastico? -

 
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view post Posted on 4/7/2012, 18:59
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Si fermò a riflettere, perplesso dalla domanda appena pronunciata dal Corvonero, e cercò di individuare una possibile risposta, trattandosi di un argomento che mai aveva posto alla propria attenzione. Che rapporti aveva con il resto del personale scolastico? Con i suoi colleghi? Eccezion fatta per Mya e Arwen, ricordava solo un incontro, neanche troppo piacevole, con la Caposcuola Serpeverde, in circostanze un pò particolari. Alzò gli occhi, e decise di restare sul generico.

Non ho ancora avuto modo di approfondire la conoscenza di tutti i miei colleghi, ma formalmente non avrei nulla da ridire sul loro operato o sul loro comportamento. I miei rapporti con la maggior parte di essi si riduce al lato professionale, e fin qui riesco a conviverci tranquillamente, per quanto poche siano le volte in cui ci incrociamo. Spesso viene a crearsi della tensione a causa della competitività fra le diverse Casate, ma nulla di troppo grave alla fin fine.
Per quanto riguarda i docenti, anche in questo caso non saprei argomentare a loro sfavore, in quanto li reputo assolutamente all'altezza di svolgere il loro mestiere.

Concluse senza riuscire a dire altro. Ciò che aveva da esporre su quel fronte era stato reso noto. Avanti un'altra.
 
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Blazeboy$
view post Posted on 4/7/2012, 19:48




Bart annotò interessato ciò che disse Paul, la piuma che correva come sempre sul foglio di pergamena. Il rumore della penna che grattava sulla superficie della pagina cessò quando Bart concluse di trascrivere l'esauriente risposta del Tassorosso.

- Vuole esporci i suoi svaghi qui al castello? Cosa fa quando non è impegnato con le solite faccende scolastiche? Ha delle persone con cui passare il suo tempo libero oppure attività particolari che ama svolgere? -

Bart rivolse quei quesiti guardando l'amico dritto negli occhi, quasi compiaciuto. Di certo lui non rientrava più nella cerchia degli amici con cui trascorrere le ore libere. Cercò comunque in tutti i modi di sembrare indifferente mentre pronunciava la domanda. L'impassibilità si stava dimostrando un'arma utile da usare in circostanze come quella...
Infine il Corvonero abbassò lo sguardo sugli appunti, la piuma nuovamente pronta a scrivere.


*Ancora un'altra domanda e sarà tutto finito...*. Bart non poté fare a meno di pensare trepidante al termine dell'intervista, così da rompere quel contatto non di disagio ma freddo che si era instaurato tra i due, e anche perché così avrebbe potuto lavorare sull'intervista e stilare un buon articolo.
Una manciata di minuti probabilmente li divideva dalla conclusione, dovevano pazientare entrambi...

 
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19 replies since 13/6/2012, 16:07   201 views
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