Intervista al Prefetto Tassorosso, per Paul

Ed ecco quella domanda, temuta e ripudiata, che tanto aveva sperato non uscisse dalla bocca del Corvonero. Violare le regole... come negare di averlo fatto?
Ciò che era successo mesi prima non era sfuggito a nessuno, probabilmente neanche al suo interlocutore, ma da giornalista, sapeva, era ovvio non potesse contaminare l'intervista faccia a faccia con certi commenti.
O magari voleva mettere alla prova la sua propensione a dire il vero?
Bella domanda... beh, come tutta la scuola ha avuto modo di sapere, si è verificato un episodio, tempo addietro, relativo al Quidditch. Io ed alcuni miei compagni non abbiamo saputo reagire in maniera leale ed onesta ad una tentazione... con conseguente squalifica dal Campionato di Quidditch.
Non lo nascondo, essendo consapevole stessi vivendo ancora avvolto nell'ingenuità, ed a maggior ragione ritengo il mio cambiamento sia stato davvero provvidenziale.
Se non fosse stato per quella mania evolutasi poco tempo dopo l'avvenimento, probabilmente starebbe ancora proseguendo per un percorso che, giudicandolo dal suo attuale punto di vista, non gli avrebbe mai fornito alcuna soddisfazione.
Concluse così la sua dichiarazione, senza cercare di risultare un paladino della giustizia con commenti e consigli volti a preservare l'ordine pubblico.
Fissò il blocco note di fronte a sè, e attese quella che, a giudicare da come si era posto Bart, doveva essere la conclusione dell'intervista.

Accolse il responso del ragazzo con un'espressione rilassata ed il solito sorriso impassibile.
Si sentiva sollevato, per quanto l'idea di sostenere un'intervista lo avesse attratto sin da quando gli era stata proposta.
Lasciò che il collega si alzasse, e lui di seguito. Fortunatamente, il compagno pareva andare di fretta, forse desideroso di porre fine a quell'incarico scrivendone un articolo.
In ogni caso a lui interessava che anche quel peso si fosse dissolto. Strinse la mano che gli venne porta, e si congedò.
Grazie a te, è stato un vero piacere. Arrivederci.
Si scambiarono quei saluti come se ciò che la sera prima li aveva distanziati non fosse accaduto. Che si trattasse delle "censure" imposte sul posto di lavoro, non era rilevante... era un bene che nessuno risentisse di quanto successo.
Osservò il Corvonero percorrere rapido le scale, e si volse in direzione del primo corridoio capitatogli a tiro. I compiti lo attendevano!