~ Relax e non solo

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Endless night
view post Posted on 14/7/2012, 17:00




Quando il ragazzo si sedette, presi il calice che mi offriva e aspettai di berlo tutto prima di rispondere alla sua domanda. Ma, nel piacere finalmente di placare la sete, avevo pensato a una risposta, senza trovarne nessuna sufficiente breve ed esaustiva.
"Mmm, sai mi sono sempre piaciute le piante e ho avuto il massimo dei voti in Erbologia sia ai G.U.F.O. che ai M.A.G.O., ma non avrei mai pensato di fare la docente. Pensavo di fare l'Auror, o di lavorare in qualche reparto strano ed affascinante del Ministero, assurdo, vero?"
Non potei non farmi sfuggire una risata, che morì poco dopo essere nata quando pensai al dopo, a quello che era davvero accaduto dopo il diploma, tutti i cambiamenti improvvisi e definitivi che la mia vita di, fino a poco prima, brillante studentessa aveva subito.
"Però, dopo il dilpoma, sono cambiate molte cose nella mia vita, ho viaggiato tanto e, per un certo periodo, ho anche perso la strada. Quando l'ho ritrovata ho capito che c'era un solo posto dove volevo tornare: qui. E ho capito che non ero fatta per diventre Auror o Ministeriale e che l'unica cosa che volevo davvero fare era trasmettere la Conoscenza agli altri..."
La voce aveva una per niente velata nota di tristezza, ora o forse era di rimpianto per le cose perdute. Qualunque cosa fosse, cercai di distogliere il discorso da me, sperando che Alexander avesse più voglia di parlare di sè di quanto non ne avessi io.
"E tu, invece, cosa vuoi fare dopo il diploma?"

 
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Alexander Black
view post Posted on 14/7/2012, 17:08





Pochi sorsi e già il bicchiere era mezzo vuoto, la sete era stata colmata.
Una brezza leggera scompigliò i capelli dei due seduti in quelle poltroncine rosse in pelle.
La risposta da parte della Docente di Erbologia fu alquanto strana.
Alexander si sarebbe aspettata una risposta completamente diversa.
Avrebbe immaginato che la Wiggley-Aton avesse odiato durante la carriera scolastica el piante e invece no aveva ottenuto il massimo dei voti sia agli esami del V che del VII anno.
Ogni Professore babbano odiava la materia che insegnava, ad Hogwarts era tutto diverso.
La professoressa continuò a parlare, spiegando che dopo la scuola aveva perso in qualche modo la strada e poi trovò lavoro come Docente ad Hogwarts.
La parte più interessante del discorso fu quella perdita della retta via.

Professoressa le dispiacerebbe illustarmi la parte della sua vita dove perse la retta via?


Avrebbe risposto alla domanda della Professoressa subito dopo essersi tolto questo sfizio di sapere.
 
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Endless night
view post Posted on 14/7/2012, 17:42




A quanto pare qualcosa nelle mie parole doveva aver colpito il giovane perchè mi fece una curiosa domanda: voleva gli parlassi dei miei "Anni Oscuri". E mi chiesi perchè, ma rimandai le domande a dopo, cercando di rispondergli senza rivelare troppo. Era un argomento ancora terribilmente doloroso e attuale per me, una ferita aperta che non sapevo quando si sarebbe chiusa e che il stabilirsi definitivamente a Hogwarts aveva soltanto attenuato.
"Rispondo, Alexander, ma soltanto a patto che dopo mi spieghi perchè."
Non aspettai risposta, sapevo quale era, o almeno sperai fosse così mentre bevvi di nuovo qualche sorso dal calice. Un soffio di vento colpì le mie spalle, piacevole eppure inaspettato. Perchè riesumare dal passato, in quella bella giornata di sole, ricordi che nulla avevano a che fare con essa?
"Dopo il diploma, seguendo un po' una passione, un po' una tradizione, decisi di intraprendere un viaggio in giro per il mondo, in cerca di altre forme di magie, per studiarle, per capire, per approfondire. Per una persona con le mie origini è un'opportunità unica e rara e poi non ero sola, c'erano il ragazzo che amavo e diversi amici con noi, avremmo formato una bella Compagnia.
Due settimane prima di partire Stephen, il mio ragazzo di allora, sparì improvvisamente dicendomi che aveva qualcosa di importantissimo da fare, che non poteva partire, ma che si sarebbe fatto sentire presto. Prima che lui rompesse tutti i contatti con il mondo, io decisi di partire comunque, cambiai l'itinerario e cercai i posti più sperduti e selvaggi, dove il contatto con altri maghi come me o con la civiltà era scarso e non vidi città grandi per mesi.
Tornai due anni e mezzo dopo e scoprii che Stephen era scomparso, lasciando me e tutti gli altri senza una spiegazione. Andai da suo padre, ma anche la famiglia era scomparsa e capii che qualcuno lo aveva costretto a prendere una Strada da cui invece voleva fuggire.
In poche parole, prima che ti annoi, passai l'anno seguente in una sperduta località irlandese, nascosi tutto ciò che mi legava al mondo della magia, lasciai la mia civetta a Casa e scomparvi, mi resi irriconoscibile. Lavoravo come cameriera in un vecchio pub, conobbi nuove persone, ma con nessuna intrattenevo contatti troppo profondi e non diedi mai troppe informazioni su di me, non usavo la bacchetta, che tenevo chiusa a chiave, ma non ero felice. Un anno fa e mezzo fa circa ricevetti una lettera e capii che dovevo tornare al mio Mondo, ripresi in mano quel che rimaneva della mia Vita e venni qui..."
Era stata dura narrare tutta la storia, seppur molto molto riassunta a quel giovane ragazzo. Cosa poteva trovare di interessante in quella storia triste e misera? In quel perdersi e ritrovarsi continuo nei meandri del Labirinto che è il Mondo?
Non sapevo perchè gliela avessi raccontata, non l’avevo mai fatto con nessuno, ma non ero pentita di quello che avevo fatto perchè intuivo – e con una certezza di cui ignoravo l’origine – che avrebbe mantenuto il segreto su quella nostra conversazione...

 
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Alexander Black
view post Posted on 14/7/2012, 17:57





Passarono pochi secondi che la Professoressa incominciò a narrare la sua storia.
Voleva solo dopo aver concluso il perché di quella curiosità da parte del Grifondoro.
Alexander attese qualche attimo e preferì rispondere dopo.
Ascoltò la Docente di Erbologia e notò qualcosa di famigliare, quel nome del suo fidanzato lo aveva sentito da qualche parte.
Ma non volle parlare, per paura di parlare di cose che non centravano nulla con la storia della Aton.
Viaggi in luoghi sperduti, lo avrebbe fatto anche lui, subito dopo il diploma.
Doveva andare a cercare notizie sulla famiglia, doveva vendicarli in qualche modo.
La voce della Professoressa aveva un non so che di strano, una nota di paura e tristezza avvolgeva quella conversazione a suon di succo di zucca.
Tornò qui dopo un periodo di "isolamento", forse era la persona che avrebbe aiutato Alexander a cercare notizie sulla famiglia?
Non volle chiedere subito ma sarebbe stato un argomento della loro conversazione.
Concluse narrando il suo ritorno al Mondo Magico e alla Scuola di Hogwarts come Docente.
Alexander sorrise e prese un po' di tempo per poi rispondere.

Professoressa il suo passato a risvegliato qualcosa in me, le vorrei parlare della mia storia alquanto strana


Silenzio, voleva avere una certezza da parte della Aton, appena avrebbe ricevuto il segnale, gli avrebbe raccontato la storia della morte die suoi genitori.
 
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Endless night
view post Posted on 14/7/2012, 18:02




Non stavo aspettando la reazione di Alexander, a dire il vero in quel momento ero più immersa nei ricordi che altro. O nel dolore che era tornato prepotente a prendersi spazio nel mio cuore, come se quegli anni fossero stati spazzati in un attimo. Ricacciai indietro una lacrima solitaria, non volevo piangere nè per quello nè tanto meno davanti a nessuno al di fuori di me stessa, di Eowyn o di Luna e risposi al ragazzo.
"Curioso, ma raccontami la tua storia, forse capirò meglio.."
Somiglianze? Legami? Non capivo, a me il cognome Black non ricordava nulla, nessun amico di quegli anni. Che dimenticassi qualcosa di importante?
Ora non importava, più tardi forse, in quel momento c'era una storia da ascoltare...

 
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Alexander Black
view post Posted on 14/7/2012, 18:10





Avrebbe dovuto aspettare un'altra risposta prima di iniziare a raccontare.
Ma da lì a poco avrebbe domandato l'ultima cosa prima di parlare.
Alla professoressa davanti ad Alexander scese una lacrima solitaria, forse a causa dei ricordi vivi in quel momento nella sua mente.
Alexander riempì il bicchiere della Professoressa ormai vuoto, forse la zucca la avrebbe aiutato a dimenticare.

Professoressa ricorda come faceva il suo fidanzato di cognome?


Il ragazzo Grifondoro rimase in silenzio in attesa di una risposta dalla Professoressa, se non ricordava male il suo ragazzo ed il giovane Grifondoro erano in qualche modo imparentati.
 
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Endless night
view post Posted on 14/7/2012, 20:45




Non ero molto presente in quel momento e di certo ero lontano anni luce da quella che dovrebbe essere una professoressa, ma quanto poco era importante l'Apparire? Era l'Essere, erano i perchè al centro di quella conversazione, ora. Caso o forse no?
Il ragazzo sembrò capire come stavano le cose e mi versò nuovamente del succo di zucca, era davvero gentile e lo apprezzai molto, tuttavia rimasi spiazzata dalla sua domanda e mi ci vollero un paio di secondi per capire che sì, avevo sentito giusto.

"Blackford. E suo padre è, o era ormai non lo so più, l'oscuro Thomas Blackford, probabilmente un Mangiamorte. Ma cosa c'entra questo con te?"
Non capivo e nemmeno insistetti troppo, non ne avevo la forza mentale in quel momento e probabilmente avrei ricevuto le risposte alle mie domande inespresse di lì a pochi attimi. Quale era il filo che collegava tutti quegli avvenimenti?

 
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Alexander Black
view post Posted on 14/7/2012, 20:59





Ecco, sperava che non fosse proprio lui, ma Alexander non si era sbagliato.
Thomas Blackford, il suo caso fu l'ultimo seguito dal padre ormai defunto di Alexander.

Il suo caso era affidato a mio padre


Alexander con voce tremante rispose alla Professoressa, che situazione alquanto strana.
Il padre del fidanzato della Professoressa di Erbologia oggetto dell'ultimo caso del padre di uno studente di Grifondoro del secondo anno.
Bevve un altro sorso di succo di zucca e attese un responso da parte della Docente.
Voleva scoprire di più.
 
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Endless night
view post Posted on 14/7/2012, 21:06




L'ultimo caso di suo padre? Un momento, di cosa stavamo parlando? Il ragazzo stava saltando dei pezzi, era giunto il momento desse delle spiegazioni esaustive; tuttavia capii che essere dura non sarebbe servito a nulla, vidi il suo nervosismo e il tremore nella voce e fu quindi con una voce forzatamente gentile e neutra che mi rivolsi nuovamente a lui.
"Alexander, perdonami, ma io non sto capendo nulla. Potresti spiegarmi come stanno davvero le cose?"
Il tempo delle spiegazioni era giunto e chissà che anche qualche mia domanda non avrebbe trovato risposta in qualche sua parola.

 
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Alexander Black
view post Posted on 14/7/2012, 21:18





Mio padre, medimago appartenente all'Ordine della Fenice si scontrò contro Tom Blackford poco prima di morire


diede la spiegazione, breve e concisa.
Cos'altro da dire? Nulla.
Sperava solo di non dover raccontare come suo padre morì, sarebbe stato un duro colpo per la psiche del Grifondoro.
La Professoressa a quelle parole come avrebbe reagito?
Infondo lei non ci centrava nulla, però poteva aiutarlo a capire magari qualcosa di più su suo padre.

Mio padre morì cercando di salvare mia madre ammalata con il sacrificio di mia sorella, ma qualcosa andò storto


Una lacrima scese ad evidenziare le gote del giovane Grifondoro.
Rimase in silenzio, non avrebbe più parlato se non dopo la risposta della Professoressa Aton.
 
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Endless night
view post Posted on 14/7/2012, 21:30




Ascoltai la storia del Grifondoro, o quel poco che mi volle rivelare, con curiosità mista a parecchia confusione, continuavo a non capire, infatti, che legame ci fosse fra me (e Stephen) e Alexander e la sua famiglia.
Quando una lacrima scivolò sulla guancia del giovane Grifondoro, discretamente, voltai lo sguardo e non feci ulteriori domande, non lo conoscevo in fondo e non avevo nessun diritto di farlo.

"Mi dispiace Alexander,ma continuo a non capire. Comprendo che non è facile per te parlare di queste cose, che il dolore ritorna ancora, ogni volta, come il primo giorno, ma se vuoi davvero che io capisca, devi aiutarmi.."
L'avrebbe fatto? Avrebbe chiarito le zone che ora erano ancora in Ombra? O non avrei mai saputo la risposta alla domanda che ora mi affollava la mente?

 
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Alexander Black
view post Posted on 14/7/2012, 21:45





Professoressa, mio padre, famoso Medimago appartenente all'Ordine della Fenice dovette scontrarsi contro un a malattia sconosciuta che infettò mia madre quasi dieci anni fa, nel tentativo di curarla dovette sacrificare mia sorella per la cura, ma qualcosa andò storto e morirono tutti e tre davanti i miei occhi


Questa era la storia, adesso avrebbe collegato Blackford con suo padre.
Prese un attimo di respiro, asciugò la lacrima sulla gote destra e continuò il suo racconto.

La malattia che colpì mia madre, di quello che io so è una maledizione, l'ultimo nemico di mio padre fu Blackford credo quindi di dover cercare informazioni sulle sue doti magiche e sulla capacità di lanciare maledizioni. Se non sbaglio lanciò una Maledizione chiama oggi senza Perdono


rimase in silenzio, come potevano non conoscerla? Mio padre viaggiava tanto e non la conosceva o non voleva dirlo?
Rimase in silenzio.
La professoressa conosceva qualcosa?
Sperava Alexander che lo potesse aiutare.
 
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Endless night
view post Posted on 14/7/2012, 22:10




Ora la situazione si stava facendo più chiara e, nel vedere e nel capire quanto doveva essere difficile per il ragazzo pronunciare quelle parole, compresi quanto doveva essere importante per lui saperne di più su Blackford. Non che io potessi dirgli molto, ma forse qualcosa in più di quello che già sapeva sì.
"Mi dispiace molto, so quanto sia difficile perdere qualcuno che ami molto"
Gli dissi appoggiandogli una mano sul braccio. Volevo fargli capire che compredevo davvero come si sentiva, io avevo perso Sofia. E Stephen. E nonna Caroline, che mi aveva accettata per quello che ero.
Tuttavia c'era un errore nella storia della morte di sua madre, un grosso sbaglio, frutto, probabilmente, della sua poca esperienza e della sua scarsa conoscenza del mondo magico, normale per la giovane età.

"Alexander, c'è una cosa che devo dirti: non era una Maledizione Senza Perdono. Altrimenti tua madre sarebbe morta all'istante, probabile tu ti confonda con un incantesimo oscuro di straordinaria potenza.
Cosa vuoi sapere di Blackford?"

Quello spregevole e schifoso uomo che sperai, non senza troppe speranze purtroppo, che fosse a marcire in qualche cella di Azskaban o in qualche altro luogo fuori dal mondo.

 
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Alexander Black
view post Posted on 14/7/2012, 22:18





La Professoressa alle parole di Alexander sembrò quasi dispiaciuta.
Poggiandole una mano sul braccio cercò di rassicurare quell'animo che, in quel momento, era dilaniato dall'amarezza dei ricordi.
Sua madre, sua sorella e suo padre erano la cosa più importante per lui e per colpa di qualcuno li aveva persi.
Voleva vendetta? Forse, essa è un piatto che fa servito lentamente e freddo.
Avrebbe celato qualcosa con i Blackford, probabile.
La Aton sembrò essersi trovata in certe situazione di perdita di persone care, Alexander non volle però indagare.
Alzò lo sguardo verso la Professoressa e con il cuore in gola rispose alla sua domanda.

Voglio parlare con Blackford, Thomas Blackford


chiese con voce quasi smorzata dal pianto trattenuto.
Chissà se era ancora vivo, chissà dove era rinchiuso.
Quando non ancora era entrato ad Hogwarts, Alexander delle poche informazioni che riuscì a raccogliere, scoprì che Blackford era rinchiusa in una cella ad Azkaban.
Ovunque era, se era vivo, lo voleva vedere, gli voleva parlare.
Voleva sapere i motivi di quell'incantesimo oscuro lanciato a sua madre.
 
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Endless night
view post Posted on 14/7/2012, 22:37




Come eravamo arrivati, in pochi minuti, a parlare di noi, delle nostre esperienze, di quell'infame di Blackford? Non lo sapevo, ora l'unica cosa era andare avanti e capire fino in fondo dove il Caso, che mi aveva fatti incontrare, ci aveva portato.
Ascoltai Alexander che, il cuore in gola e la voce quasi smorzata dal pianto trattenuto, mi parlò della sua richiesta, forse l'unica cosa che desiderava davvero da quel terribile giorno: parlare con Blackford.
Non volli sapere perchè, lo intuii e non feci domande, ma quale era il mio ruolo in quella Storia?

"Capisco, Alexander, ma come posso aiutarti?"
Non sapevo proprio come avrei potuto aiutarlo, per quanto, capii in quel momento, desideravo farlo: c'erano alcune cose che anche io volevo sapere. Dovevo sapere, finalmente...

 
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37 replies since 7/7/2012, 17:38   226 views
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