Il ritorno

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Wenscio™
view post Posted on 15/8/2012, 11:17




La giornata era ormai giunta al termine,fratello sole aveva lasciato spazio a sorella luna,che risplendeva nel cielo più luminosa che mai.I viali del piccolo villaggio di Hogsmade erano più vuoti che mai,i negozianti erano ormai tutti in ferie ed il caldo era più afoso che mai.
Lungo la via principale,con l'ausilio del silenzio notturno,un uomo,curvo su se stesso,incappucciato e zoppo,si avvicinava e si accasciava presso una panchina.Un lampione illuminava flebilmente il volto dell'uomo,dal quale si poteva scorgere una folta barba,proprio sotto quegli occhi azzurri,che erano più stanchi che mai.


*Tutto è rimasto come prima*

Sembrava che l'uomo fosse stato lontano da molto tempo da quel villaggio e,con molta probabilità,dalla Gran Bretagna tutta.Ma chi era?Qual'era il motivo per cui era tornato?
Molti erano gli interrogativi,ma nemmeno una risposta era stata svelata;niente lasciava intendere qualcosa.Si poteva dire che quello era l'uomo del mistero.



Edited by Wenscio™ - 15/8/2012, 21:47
 
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Hope Alysia Lancaster
view post Posted on 15/8/2012, 21:05




L’afa che opprimeva la città di Londra era troppo forte per riuscire a far dormire i suoi abitanti; la ragazza quindi dopo essersi vestita rapidamente decise di allontanarsi dalla grande città e provare a passeggiare un po’ lontana da tutto quel calore. Un “flop” e ricomparve in una delle stradine laterali del piccolo villaggio di Hogsmeade, li il leggero venticello proveniente dalle montagne le permetteva per lo meno di respirare meglio.
Iniziò a camminare, nessun mantello, solo una camicia stretta da un corpetto e un paio di pantaloni, i capelli sollevati sopra la testa per alleviarle quel forte senso di caldo opprimente che non accennava a diminuire. Le strade sembravano deserte, i negozi erano ormai tutti chiusi, chi per ferie, chi per l’ora ormai tarda, un po’ di vociare proveniva dagli ultimi locali aperti, i Tre Mani uno di quelli, ma non le andava affatto di entrare, quel fresco venticello le accarezzava il collo scoperto e non avrebbe rinunciato facilmente a quella sensazione.
Si fermò in prossimità di una parete nuda e vi si appoggiò sollevando una gamba, piegandola e appoggiandola al muro ; poi iniziò a guardarsi intorno e la sua attenzione fu attirata da una strana figura incappucciata poco distante, sembrava non voler attirare l’attenzione su di se, ma con quel cappucci, in quella calda nottata, non poteva fare a meno di farlo. Hope lo guardò insistentemente, ma la lanterna era troppo distante per permetterle di vedere bene ciò che si celava sotto quel cappuccio.

 
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Wenscio™
view post Posted on 17/8/2012, 00:27




Seduto su quella panchina l'uomo pensava intensamente al suo passato,ai tanti ricordi,alle tante giornate passate in quei vicoli da ragazzino,quando era solamente un serpeverde alle prime armi.Ripensò a quando camminò lungo quelle strade per la prima volta in veste di ministro della magia,quando tutti,ipocritamente o meno,lo omaggiavano al suo passaggio.Rimembrò tutte quelle persone che erano passate,e a volte fermate,lungo la sua vita,a coloro i quali aveva lanciato un sorriso,o aveva lasciato intendere un ghigno maligno.Ma tutto questo,ormai,era storia,storia passata,storia di un uomo cambiato,un uomo che ha cercato invano di redimersi e che ora prova a ritrovare le sue vere origini.Che sia una speranza vana o meno nessuno lo può sapere.
Un sussulto distrò quell'uomo dal fiume in piena dei suoi pensieri.Si voltò di scatto,e vide che non era più solo:vi era una figura,probabilmente femminile,che era appoggiata al muro e che lo fissava.

Non è educato fissare la gente.

La sua voce era rimasta quella di sempre,le vicissitudini della vita non avevano potuto cambiare quella voce così ammaliante.A dirla tutta,però,quel tono così bello stonava su quel corpo così orrendo.

Se vuole si può sedere qui accanto a me,starà più comoda.

E indicato il posto accanto al suo si ritrasse in un lugubre silenzio.

 
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Hope Alysia Lancaster
view post Posted on 17/8/2012, 13:07




-Se vi siete accorto che vi stavo fissando, anche voi facevate lo stesso sir-

Lei era così, avrebbe avuto sempre l’ultima parola su tutto; distolse lo sguardo dall’uomo e restò li ferma. Quella voce le sembrava del tutto sconosciuta, quindi non poteva certo essere uno dei professori di Hogwarts; doveva ammettere che era fortemente curiosa di conoscere l’identità dello sconosciuto.
Si spostò da quella parete e fece qualche passo in avanti verso di lui, questa volta iniziò a scrutarlo volutamente, dalla testa ai piedi e diverse domande le vennero in mente.


-Che ci fa un uomo incappucciato per le vie di Hogsmeade con questo caldo afoso?-

Si portò una mano al mento ed appoggiò il gomito sull’altro braccio, poi evitare di essere troppo indiscreta si girò di spalle e sollevò il viso verso il cielo; avrebbe ascoltato le sue risposte o in caso di rifiuto sarebbe andata via…forse

 
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Wenscio™
view post Posted on 18/8/2012, 18:05




La signorina di certo sapeva il fatto suo,e,come tutte le donne,voleva avere l'ultima parola,solo che,questa volta,non ci sarebbe riuscita,poiché non avrebbe mai potuto sapere che stava interloquendo con una persona che,fino ad un anno addietro,faceva delle parole taglienti la sua prima arma;in fondo lei stava parlando con un ex primo ministro.

Madame,mi suole dirle,che non la stavo fissando;il suo profumo così forte ha rivelato la sua presenza.

Si lasciò andare in una risata elegante ma,soprattutto,enigmatica.
Ripensò alla domanda fattagli dalla donna,che,come ogni essere appartenente al genti sesso,era avvinghiata da grande curiosità.
La risposta non tardò ad arrivare.


Milady questi miei,per così dire,costumi derivano dalle abitudini dei popoli babbani del deserto denominati Tuareg.

Lo stesso sorriso precedente si riaffaccio sul volto del uomo.

E lei?Cosa la spinge a venire in queste vie isolate a quest'ora della notte?

 
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Hope Alysia Lancaster
view post Posted on 18/8/2012, 21:33




Doveva ammetterlo, l'uomo che le stava parlando incuteva curiosità ad ogni parola, non era mai stata una ragazza curiosa, tuttavia il fatto di non sapere, di non poter guardare e di trovarsi di fronte all'ignoto faceva sorgere in lei l'esigenza di conoscere, di sapere con chi si trovava a discutere in quella calda serata di mezza estate.
Fece un passo indietro per poi girarsi verso l'uomo incappucciato, si posizionò a pochi passi da lui, nella sua stessa direzione; pareva un fantasma venuto da un'altra dimensione, da un'espoca ben diversa rispetto alla sua, eppure era li in carne ed ossa e le steva parlando senza problemi, senza riservarsi parole.


-Lo prendo come un complimento sir allora, se è così forte da aver attirato la vostra attenzione, spero almeno sia di vostro gradimento-


Aggiunse con un velo di presunzione nella voce, poi fece altri due passi in avanti e decise di sedersi sulla panchina, affianco all'uomo, ma non troppo vicino, in modo da riuscire a scrutare ogni minimo movimento delle mani; di certo non poteva fidarsi di una persona così misteriosa, che ostinatamente continuava coprire il proprio volto nonostante si trovasse a discorrere con qualcuno. Continuò comunque a rispondere.

-Immagino che rispetto al caldo afoso del deserto, quello di questa sera sia nulla, o magari trovate questa serata anche piuttosto fresca, sbaglio?-

Finalmente una folata di vento le accarezzò il collo leggermente bagnato e la fece rabbrividire, chiuse gli occhi per qualche istante godendo quella leggera frescura.

-Sono qui per diletto, per sfuggire al caldo opprimente di Londra-

Disse brevemente senza dare troppe spiegazioni.

 
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Wenscio™
view post Posted on 19/8/2012, 15:20




L'uomo del mistero ascoltava con attenzione le curiose parole della donna,che dimostravano,senza ombra di dubbio,il suo carattere forte e focoso.
Negli anni,però,l'ex ministro aveva imparato a non lasciarsi guidare più dalle emozioni,a non lasciarsi abbindolare più da profumi sensuali,sorrisi enigmatici e labbra carnose;troppe donne nel passato erano riuscite ad ammaliarlo con il loro fascino,così che,da quando fece quella spedizione in Giappone,lui si impose una regola ferrea:non cadere più nei tranelli sensuali del gentil sesso.
In fondo quella spedizione l'aveva cambiato profondamente,sotto ogni aspetto,e non aveva più remore nel dare risposte taglienti,nemmeno con le donne.D'altra parte lui non aveva più nessuno,era solo,o quasi.


Mia cara,questo lo dice lei.

Quel sorriso beffardo era riapparso sul suo volto,ma lei,poteva vedere poco,o niente,poichè il viso di lui era coperto,quasi completamente dal cappuccio,quello stesso cappuccio che sembrava incuriosire così tanto quella ragazza.Lui,però,decise di non toglierlo,in quanto voleva sbeffeggiarsi,per così dire,ancora per poco della ragazza.

Mi auguro che sappia difendersi bene,poichè è pericoloso gironzolare da soli a quest'ora della notte.

Si girò lentamente verso di lei,gli occhi luccicavano come non mai,illuminati da quella luna piena.il suo sorriso era diventato,se possibile,più sibillino che mai.

 
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Hope Alysia Lancaster
view post Posted on 19/8/2012, 21:16




-Ho avuto l'enorme fortuna Sir di avere un'ottima docente di Difesa contro le Arti Oscure ad Hogwarts e quindi temo si, ma non esageratamente, riesco a difendermi piuttosto bene-

Disse schietta, le insinuazioni di quell'uomo iniziavano ad infastidirla, non solo continuava a nascondere il suo volto, come se sfuggisse da qualcosa, ma parlava senza collegare nel modo migliore i neuroni alla bocca; lo guardò in quelli che immaginava potessero essere gli occhi, poi si sollevò e si mise in piedi davanti a lui.

-Spero che voi abbiate le giuste intenzioni e di non esser qui per disturbare la quiete di questo tranquillo paesino, perchè non sarà certo facile farlo-

Lo guardò con aria di sfida, forse era entrata troppo in quello che "forse" sarebbe stato il suo nuovo lavoro e si sentiva in dovere sin da ora di garantire la quiete agli abitanti di Hogsmeade; incrociò le braccia al petto e continuò a fissarlo.

-E' pericoloso gironzolare per queste strade con un capuccio a coprire il viso, come a voler nascondere qualcosa, potrebbe attirare troppo l'attenzione e qualcuno o forse più di uno potrebbero pensare male di voi-

La frecciatina era chiara e per nulla velata.

 
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Wenscio™
view post Posted on 19/8/2012, 23:38




La signorina,o meglio,la ragazzina rispondeva a tono.Purtroppo per lei,però,aveva a che fare con un mago di grande potenza e abilità,stava infatti parlando con un ex auror,ex ministro della magia,e tante altre cose.Quel giovane dal viso così turbato dalla vita aveva sulle sue spalle una miriade di esperienze;ma non era lì per sciorinarle,piuttosto si voleva divertire.

Non si scaldi,signorina,io non farò nulla di male,oggi non ne ho voglia.

Guardò poi il suo corpo,soffermandosi sulla posizione delle braccia.Nei suoi anni al ministero aveva letto un interessante libro di un babbano su una sorta di legimanzia applicata al corpo:in sintesi sosteneva che si potessero capire determinate intenzioni del soggetto dai suoi movimenti e dalle suo posture,e portava come esempio proprio quello delle braccia incrociate che,secondo lo studioso babbano,erano sintomo di difesa.

Le consiglio,però,di fare attenzione,non sa chi potrebbe incontrare.

Si stava divertendo un sacco,ma voleva andare oltre,voleva ridersela ancora un po.Si mise le mani al cappuccio e lentamente se lo sfilò.Gli occhi azzurri si fecero più vivi che mai,la barba incolta ora prendeva aria,ed i capelli venivano mossi da una lieve brezzolina che si stava alzando.Quel volto sfigurato era il volto dell'ex primo ministro Remus J. Lupin.

Piacere,sono Severus.Spero che ora che vede il mio viso sia più contenta.

Il primo nome farlocco che gli venne in mente fu quello del suo capocasa e insegnante di pozioni ad Hogwarts,non voleva far sapere al mondo magico del suo ritorno,figuriamoci ad una sconosciuta.

 
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Hope Alysia Lancaster
view post Posted on 21/8/2012, 22:13




Guardò l'uomo in viso e qualcosa le tornò alla mente, era un viso conosciuto, famigliare, forse sulla Gazzetta del profeta, ma non avrebbe potuto metterci la mano sul fuoco; osservo l'uomo, aveva il volto sfigurato, la barba incolta ma nonostante ora potesse guardarlo in volto continuava a non fidarsi di lui, era il suo sesto senso a metterla in guardia.

-Piacere mio Sir-


Si limitò a dire senza aggiungere altro; si girò di spalle e portandosi entrambe le mani ai capelli li sciolse e con un movimento lento del capo li fece ricadere leggeri dietro la schiena. Non aveva intenzione di dirgli altro ne tanto meno di aggiungere a quella misera presentazione il suo nome, non che avesse qualcosa da nascondere ma di certo l'atteggiamento dell'uomo l'aveva alquanto infastidita.
Fece qualche passo in avanti come a volersi allontanare da quel posto.


-Vi consiglio Severus, di stare attento-


Disse prima di allontanarsi. sapeva che lo avrebbe rivisto, ormai quel volto era impresso nella sua mente, ma continuava a non fidarsi nonostante la presentazione, nonostante egli le avesse mostrato il suo volto. non si fidava e basta.

 
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Wenscio™
view post Posted on 22/8/2012, 17:20




La signorina aveva proprio un bel caratterino,un'anima incandescente che giaceva all'interno di un corpo dalle sinuose forme,quelle stesse forme che vennero subito messe ancora più in risalto quando si sciolse i capelli.
Ad un certo punto,però,probabilmente urtata dal carattere dell'uomo fece per andarsene.Di norma,per il vecchio Lupin non avrebbe avuto nessuna importanza,ma ora,dopo quanto gli era successo nel suo lungo viaggio di ritorno dal Giappone,aveva bisogno di avere accanto a se una persona che emanasse calore umano.In tutti quei mesi non aveva avuto accanto a se altro che animali e piante,la solitudine era stata totale.Il ritorno alla civiltà era stato molto difficile e doloroso:il suo viaggio di ritorno era paragonabile a quello dei Diecimila di Senofnote,pieno di imprevisti,avversità e senza nessuno accanto che riuscisse a consolarti.
Decise allora di mettere lentamente mano alla bacchetta e,in silenzio,nella sua testa,disse:


*Orchideus*

Un mazzo di fiori uscì da sotto il mantello dell'uomo e,mentre la donna fece per andarsene lui si alzò e li porse a lei.

Tenga questi sono per lei.La prego rimanga ancora con me.
Ne ho bisogno.


Mai durante la sua vita,e tanto meno durante quella discussione,Severus,alias Remus J. Lupin,ex auror,ex docente,ex Ministro della magia,aveva mostrato al mondo i suoi sentimenti,ma ora,di fronte a quella ragazza,di fronte alla possibilità di rimanere nuovamente solo,ebbe un sussulto,come se quell'anima,da tempo sopita,si stesse via via nutrendo nuovamente per rinascere lentamente a nuova vita.

 
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Hope Alysia Lancaster
view post Posted on 23/8/2012, 22:05




Fece qualche altro passo in avanti, poi si fermò sentendo le parole dell'uomo, in parte sorpresa, in parte turbata; ma come poteva un perfetto sconosciuto rivolgersi a lei in quel modo, come se si conoscessero da anni, come se lui provasse qualcosa che Hope difficilmente avrebbe potuto comprendere. "La prego rimanga ancora con me.Ne ho bisogno."
Più che a una persona sembrava che il mago si stesse rivolgendo a un oggetto, qualcosa da custodire, qualcosa da utilizzare, ma non era così, lei era tutto meno che un oggetto.
Lentamente si girò verso Severus, guardò prima il grosso mazzo di fiori, poi con lo sguardo tornò sull'uomo, il volto privo di emozioni.


-Mi avete scambiato per un oggetto Sir? Prima vi permettete di usare quel tono con me, ora mi pregate di restare eperchè avete bisogno? E in cosa potrei aiutarvi io?

Sfirò con le dita i delicati fiori, ma non li prese, li lasciò nelle sue mani, era curiosa di sapere cosa avesse spinto l'uomo a pronunciare quelle parole; attese senza aggiungere altro.

 
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Wenscio™
view post Posted on 11/9/2012, 15:53




La damigella diede all'ex ministro una risposta molto tagliente,una di quelle risposte tipiche dei peperini. Improvvisamente si ricordò la cagione dei suoi passati cambiamenti: la gente. Erano stati loro a portarlo dal lato dell'oscuro,facendolo diventare più simile ad una bestia che ad un uomo.Gli atteggiamenti della gente che era pronta a giudicarlo lo avevano cambiato,ed anche ora,lei,che,per un attimo,lo aveva fatto tornare un po' più umano,ora lo stava facendo cadere nell'oblio più profondo.

Rimase in silenzio;non volle rispondere.Quel silenzio era emblema del suo stato interiore,di quella dicotomia interna che lo stava trafiggendo e che lo lasciava senza fiato,di quella battaglia che viveva dal giorno in cui era nato,come se fosse una sorta di maledizione che qualcuno avesse voluto dargli.Era l'eterna solitudine di un uomo che non era mai stato compreso e che forse nessuno mai comprenderà.

 
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Hope Alysia Lancaster
view post Posted on 11/9/2012, 16:13




Notò il silenzio dell’uomo, così emblematico e a tratti “disperato”, si era quella l’impressione che quello sconosciuto le aveva dato sin dal primo istante in cui l’aveva visto. Un uomo disperato, preda dei suoi deliri, dalla doppia personalità e continuamente in lotta con se stesso. Forse furono quei pensieri che spinsero la ragazza a prendere il mazzo di fuori che qualche istante prima l’uomo le aveva offerto; del resto Hope aveva sempre amato i fiori e un gesto gentile pur proveniente da un perfetto sconosciuto, non avrebbe potuto fargli nulla se non inondare di profumo la sua stanza.
Fissò ancora qualche istante i suoi occhi azzurri e poi raccolse quel delicato mazzo di fuori che ancora l’uomo stringeva tra le mani e iniziò ad osservarlo: Orchidee profumatissime. Abbassò il mazzo di fiori e poi rivolgendosi con educazione all’uomo, benchè lui non lo fosse stato con lei, abbassò il capo in segno di ringraziamento.


-Vi ringrazio per il gesto, ma attendo ancora le risposte alle mie domande Sir, non le ho certo scordate-

Disse con la solita faccia tosta di chi non si arrende al primo rifiuto ma persevera fino ad ottenere ciò che vuole. Ma lei del resto era così, testarda e caparbia come suo padre, ma soprattutto attenta ad ogni gesto di quello strano uomo. Continuò a scrutarlo in volto come per cercare di leggere le sue intenzioni e trovare un senso alle parole che aveva pronunciato poco prima, ma forse era davvero così come aveva intuito, era davvero un uomo dilaniato in due, dalla doppia personalità, e nel momento in cui aveva visto che si stava allontanando aveva cercato di fermarla con quelle parole e quel mazzo di fiori.
Ma non era facile intuirlo, dunque attese le sue risposte.

 
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Wenscio™
view post Posted on 17/9/2012, 10:45




Indubbiamente la donna era molto caparbia e testarda,e non si accontentava di risposte vaghe,ma voleva,piuttosto,della certezze.
Purtroppo per lei,Severus o Remus,non avrebbe potuto dargli quelle risposte.Lui voleva sfuggire a gran parte del suo passato,aveva deciso che era il momento di dimenticare,non voleva più rimembrare quei ricordi tristi;la sua vita dopo l'incidente era cambiata,lui era cambiato,e ne portava i segni,visibili su tutto il suo corpo.
Lui era diventato un uomo solo,neanche il Signore oscuro,tanto osannato dallo stesso Remus,era venuto a cercarlo.La solitudine aveva devastato il cuore dell'ex ministro.

Improvvisamente,però,decise che voleva rendere partecipe quella donna,almeno di un pezzo della sua storia;in fondo era stata molto carina con lui e,dopo molto tempo,sentiva che si poteva fidare di lei.
Lentamente si alzò e iniziò a camminare,facendole segno di seguirlo.

 
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