Il ritorno

« Older   Newer »
  Share  
•Hope•
view post Posted on 17/9/2012, 17:48




Voleva continuare a fare il misterioso nonostante tutto, nonostante Hope avesse posto quelle domande, non una ma ben due volte. Doveva ammettere che una parte di lei era più che intenzionata ad andar via, lasciare quell’uomo misterioso, e quel posto buio e raggiungere la locanda più vicina per bere qualcosa di fresco e dimenticare decisamente quello “strano” incontro.
L’altra parte però, l’auror, quella parte attenta, meticolosa e testarda voleva seguirlo e scoprire cosa c’era dietro quella maschera e quei silenzi. Ormai era un Auror e non poteva certo tirarsi indietro. Quell’uomo poteva rappresentare un pericolo per tutti o solo chiedere un briciolo di attenzione, questo non l’aveva ancora percepito, non le restava che seguirlo.
Con la mano controllò di avere la bacchetta li, pronta all’uso in caso di necessità, poi iniziò a camminare dietro di lui.
Si sarebbe cacciata nei guai? Forse.


 
Top
Wenscio™
view post Posted on 18/9/2012, 18:09




Lungo le vie secondarie di Hogsmade un individuo alto e snello cominciò a camminare lentamente,seguito da una ragazza che,avventatamente,lo stava seguendo.Certamente l'uomo non aveva intenzioni malvage,però,quella della ragazza,era pur sempre un'azione poco ponderata.
Lungo la via si ergevano dei lampioni,anche se non tutti erano accesi.In lontananza si poteva vedere una casa diroccata,logorata dagli anni.
Dietro di lui vi era sempre la ragazza che lo seguiva.Ad un certo punto l'uomo si fermò e si voltò lentamente verso la ragazza,scambiò uno sguardo con lei,e poi si chinò per alzare la parte i pantalone sulla destra.


La vede?

Un grossa cicatrice si ergeva sul polpaccio dell'uomo.Una ferita,probabilmente causata da una magia nera,lunga almeno una decina di centimetri.

Questo è il ringraziamento per aver lavorato per loro.

Improvvisamente il volto dell'uomo si rabbuiò,come se l'altra su essenza si fosse fatta largo.I ricordi di quelle giornate così buie erano fitte al cuore per lui;la solitudine l'aveva cambiato.

 
Top
•Hope•
view post Posted on 19/9/2012, 07:25




Quanto poteva essere prudente continuare a seguire quello sconosciuto? Hope si guardò intorno, l’ora era tarda e per le strade di Hogsmeade ormai non girava più nessuno, erano tutti rintanati in casa, magari dormivano già, o erano racconti nelle locande a bere qualcosa. Il silenzio regnava e quella sensazione la fece rabbrividire per un attimo, non era paura, ma sapeva che qualcosa sarebbe andato male.
Continuò comunque a seguirlo, ogni tanto con le dita sfiorava la bacchetta, le orecchie tese per ascoltare, e lo sguardo attento ad ogni minimo spostamento di quell’uomo. Dove l’avrebbe portata? Cosa aveva di tanto importante da mostrargli?.
Ad un tratto l’uomo si fermo e Hope fece lo stesso, rimanendo comunque a una certa distanza. Si girò verso di lei e abbassandosi si sollevò la gamba del pantalone lentamente finchè una grossa cicatrice nera non comparve alla vista. Ora aveva realmente un motivo per rabbrividire; restò ferma, quasi impassibile ma dentro di lei numerosi pensieri si fecero strada. Quella sembrava una cicatrice oscura, procurata da una qualche maledizione, tagliava la gamba dell’uomo per circa dieci centimetri.


-Ma chi…-

Non ebbe il tempo di chiederlo che l’uomo rispose al sua domanda, “Loro”..un nome non specificato, ma Hope lo sapeva, sapeva di chi si trattava. Aveva avuto a che fare con “Loro” molto tempo prima. Ma non era questo, Lui, Severus aveva “lavorato per loro”; fece un passo indietro e la domanda uscì ovvia dalle sue labbra alla ricerca di una conferma.

-Loro chi?-

Chiese senza sollevare lo sguardo dalla ferita dell’uomo.

 
Top
Wenscio™
view post Posted on 19/9/2012, 10:08




La ragazzina chiedeva chi fosse stato a ridurlo cosi;bhe,la risposta era semplice:il Ministero.Si,proprio l'organo teso alla difesa del cittadino,proprio colui che avrebbe dovuto difendere i suoi massimi rappresentanti,colui che ha ucciso dodici persone su quattordici,colui che ha quasi lasciato morire il suo ministro della magia.
Dopo quell'episodio in Giappone,infatti,nessuno era venuto a cercarli,erano tutti troppo occupati a cercare di prendere il suo posto.Lo avevano lasciato marcire lì.Ed ecco che un giorno,mentre camminava lungo le sponde di un fiume,affamato,stanco,senza nessuno con cui condividere quella sventura,alla ricerca anche di una scopa,di un mezzo,o di un qualsiasi modo per tornare a Londra,due ragazzo di 25 anni,bassi,con gli occhi a mandorla,la carnagione chiara,i capelli neri e un ghigno da fare invidia al peggiore psicopatico lo attaccano per derubarlo,di cosa poi,visto che era senza nulla,nessuno lo sa.Lo scontro procedette con lui sempre in vantaggio sui due,ma quando a un tratto,dopo averli schiantati,decise di lasciarli in vita,ecco che uno dei due prese la bacchetta e lo colpì con un incantesimo oscuro al polpaccio.Ci vollero giorni prima che la ferita smettesse di far male e settimane per guarire e sfigurare la sua gamba.E la colpa di tutto questo di chi era:del ministero.


Vuoi sapere chi?

Il respiro si fece più affannoso,lo sguardo si perse nel vuoto,e quel sorriso divenne davvero inquetante.Cominciò anche a saltellare e a girare su se stesso.

Sono stati quei subdoli,viscidi,arrivisti del ministero.

Ad un certo punto una risata fragorosa si udì lungo quella via di Hogsmade.Poi il silenzio.

 
Top
•Hope•
view post Posted on 19/9/2012, 18:59




“Sono stati quei subdoli, viscidi, arrivisti del ministero”.
Ascoltò quelle parole mentre ancora aveva lo sguardo fisso sulla ferita dell’uomo, osservò la sua reazione, la sua presunta “pazzia”, restando in silenzio per diversi istanti. Effettivamente non sapeva cosa rispondere, non poteva verificare se le parole di quell’uomo fossero vere o se si stesse semplicemente prendendo gioco di lei, per via della sua giovane età. Da un lato era tentata di rispondergli a tono, di difendere il Ministero presso il quale prestava servizio, ma poi si rese conto che sarebbe stato inutile.
Quell’uomo aveva qualcosa di poco chiaro nello sguardo, nei gesti e nelle parole.


-Perché “quelli del Ministero” avrebbero dovuto ridurvi così, per giunta utilizzando maledizioni oscuro?. Erano forse Auror?-

Chiese tornando a guardarlo negli occhi; voleva sapere senza però dare troppo peso alle parole dell’uomo. Di certo se si fosse resa conto che Severus si stava prendendo gioco di lei gliel’avrebbe fatta pagare amaramente. Incrociò al petto le braccia ed attese la sua risposta. Voleva vederci chiaro.

 
Top
Wenscio™
view post Posted on 20/9/2012, 11:18




La ragazzina non aveva compreso un bel nulla.Quelli del ministero non lo avevano attaccato,lo avevano lasciato marcire lì.In fondo era ancora una bambina,e non poteva avere idea di quanto fossero,e sono tuttora,incapaci,non saprebbero lanciare un incantesimo oscuro neanche se il Lord Oscuro lo facesse per loro.I dipendenti ministeriali sono quasi tutti delle nullità che aspirano al posto di ministro della magia senza averne,tuttavia,le qualità;sono maghi privi di spina dorsale.L'unico loro modo per arrivare al vertice era quello di eliminare Remus;cosa che poi accade,anche se in maniera fortuita.Era stata la loro occasione,e loro l'hanno colta al balzo.Non si sono preoccupati di cercarlo,lo hanno lasciato morire;a loro conveniva di più.

Cara mia,i ministeriali mi hanno lasciato marcire in quella terra di nessuno.
A loro non importava niente di me.
Gli interessava solo quella sedia.Si,quella dannata sedia.Tutta fatta in legno di quercia,con i braccioli decorati e a forma di drago.
Si,a loro interessava solo quella sedia.


Quelle parole suonavano come se fossero una cantilena,solo che erano più inquietanti,più taglienti.Avrebbero fatto rabbrividire il ministro della magia in persona.Se poi si aggiunge anche che Severus continuava a muoversi con dei movimenti agghiaccianti,la ragazzina aveva tutto il diritto a poter provare un gemito di paura.

 
Top
•Hope•
view post Posted on 20/9/2012, 16:19





Osservò il viso dell’uomo ancora una volta, ascoltando nello stesso momento le sue parole con attenzione; se qualcuno si fosse affacciato in quel vicolo e avesse ascoltato e visto quello strano uomo probabilmente l’avrebbero preso per folle. Non riusciva a costruire un discorso chiaro, in modo da far comprendere alla sua interlocutrice, quello che voleva dire, ma continuava a vaneggiare, pronunciando frasi sconnesse e che ovviamente Hope non poteva capire. Rimase comunque li ad ascoltarlo, voleva in qualche modo aiutarlo, ma aveva bisogno di capire, e di certo andando avanti così non sarebbero arrivati d nessuna parte. -Severus calmate, altrimenti non potrò capire quello che mi state dicendo- Fece un passo verso di lui sollevando le mani e facendo segno all’uomo di calmarsi, rischiava forse a farlo, ma era il suo istinto a spingerla a comportarsi in quel modo, a cercare di aiutare quello sconosciuto e magari, se lui avesse voluto, portarlo al San mungo per curare quella brutta ferita - Sappiamo entrambi molto bene che l’indole dell’uomo è questa, raggiungere il potere, ignorando quelli che sono i sentimenti o anche, come nel vostro caso, la salute delle altre persone, ma non tutti sono così e quindi quando parlate, cercate di distinguere bene le due tipologie- Si fermò nuovamente a pochi passi da lui e senza smettere di fissarlo, il volto rilassato e un’espressione all’apparenza calma dipinta sul volto, ma del resto lei non aveva paura, non solo perché si sentiva padrona della situazione, ma in quel momento, forse, tra i due, lei era sicuramente la più lucida e in grado di reagire ad ogni evenienza; e poi voleva provare a calmarlo e con la rabbia e la foga di certo non avrebbe avuto speranze – Io lavoro per il ministero e lo posso giurare sulla mia vita, che è ciò che di più prezioso posseggo in questo momento, che non è mia intenzione prendere il posto di nessuno ne tantomeno arrivare a quella sedia di cui prima avete parlato- Nel momento in cui pronunciò quelle parole si fermò un istante e inclinò il volto perplessa. Ripensò dunque alle parole di Severus, all’allusione alla poltrona che, se i conti erano giusti, doveva essere quella del Ministro della Magia, ma cosa poteva saperne lui di quella poltrona? Quell’uomo parlava come chi un tempo aveva occupato quel posto. Scosse la testa incredula mentre mille domande affiorarono nella sua testa. Espose la prima che raggiunse la punta della lingua. –Voi chi siete realmente?- Nella sua mente c’era già una risposta a quella domanda, ma attese di ascoltare la risposta dell’uomo.



Edited by •Hope• - 21/9/2012, 11:45
 
Top
Wenscio™
view post Posted on 26/9/2012, 11:49




La domanda della donna risultò essere come un fulmine a ciel sereno;improvvisamente l'ex ministro della magia si destò e iniziò a comprendere che aveva parlato più del previsto.Di certo,assieme a lui,non vi era una stupida donnicciola come tante,ma una curiosa che poteva dargli filo da torcere,e che poteva smontare la sua copertura.In fondo,se avesse sospettato anche un po',avrebbe potuto ricollegarlo a Remus,bastava avere un briciolo di memoria e ricordare la faccia che un anno addietro era quotidianamente sui giornali più in di Londra.
Bisognava sistemare la situazione con uno di quei colpi di genio della sua folle testa che,nonostante tutto,l'aveva sempre salvato.Improvvisamente si ricordò di una vecchia poesia che un babbano molto famoso recitava quando veniva ad incontrarlo un vecchio babbano,così,Severus,prese spunto da questo fatto,per rispondere alla donna.


Io son Severus,il moribondo.
Io giro,giro,per tutto il mondo.
Con dolore e costernazione
conosco te ed ho una convulsione.


Se qualcuno avesse potuto vedere lo stato d'animo interiore di Remus,avrebbe sicuramente visto un piccolo bambino che rideva a crepapelle.

Si potevano dire tante cose di lui,e di certo si poteva,anzi,si doveva,dire che lui era un genio;si,perchè solo un maestro delle arti mentali poteva riuscire a confondere così bene le acque,solo un grande artista poteva essere un genio seppur al di fuori appariva un folle;e tutti sapevano che Remus,o Severus,che dir si voglia,era proprio così:pazzo,ma dannatamente geniale.

 
Top
•Hope•
view post Posted on 30/9/2012, 20:56





Continuò a seguire l’uomo con lo sguardo, con le braccia ora incrociate al petto. Doveva ammettere che l’atteggiamento di Severus, seppur assolutamente finto, iniziasse a darle sui nervi. Non tollerava completamente chi si prendeva gioco di lei e quell’uomo lo stava facendo fin dal momento in cui si erano visti. Sicuramente c’era del vero nelle sue parole, sicuramente c’era qualcosa che lo “costringeva” a comportarsi così, ma Hope non poteva fare nulla. Si fece più vicina, non voleva che qualche curioso affacciato alla finestra, potesse ascoltare le loro parole e parlò senza peli sulla lingua. –Credo di esser stata fin troppo educata con voi Sir- Parlò guardando l’uomo negli occhi, la voce era ferma e chiara, benché il tono fosse basso. –Non amo esser presa in giro a questo modo. Se voi vi sentite in dovere di fare l’attore dinnanzi ai miei occhi, beh vi sbagliate di grosso, perché il vostro spettacolo non è degno di esser visto- Le parole potevano apparire come un’offesa, ma non lo erano, Hope aveva intenzione di aiutarlo, ma solo se lui avesse deciso di farsi aiutare e non era certo quella la situazione. – Se volete, io posso aiutarvi, ma dovete essere chiaro e soprattutto sincero, altrimenti le nostre strade posso dividersi anche ora.- Terminò di parlare e rimase immobile, in attesa della reazione di severus.



 
Top
Wenscio™
view post Posted on 8/10/2012, 09:14




La ragazzina si stava dimostrando più furba del previsto.Non era come tutti gli altri dipendenti ministeriali che,per cagione della loro arroganza,erano facili da sottomettere e da raggirare.Lei no,lei sembrava essere pura,sembrava che credesse davvero in quello che faceva,e il suo atteggiamento così rigido ne dimostrava la volontà.

Severus,però,stava iniziando a scocciarsi di quella situazione;non aveva neanche voglia di farle del male,o di colpirla,era solamente scocciato.Ma volle farle una delle sue ultime domande


Lei è una pura?

Chissà come avrebbe reagito la ragazzina a quella domanda;in fondo,non è da tutti capirla,e,di solito,i dipendenti ministeriali non la capiscono mai;e chi meglio di lui poteva saperlo?



OTT//: Scusa per il post short,ma non avevo molta fantasia
 
Top
•Hope•
view post Posted on 8/10/2012, 10:57





*Pura*..quella parola risuonò a lungo in quel vicolo oscuro, dove c’erano solo loro a poterla udire, ma nel contempo risuonò ancor più a lungo nella mente della giovane donna che abbassò il viso e si lasciò andare ai pensieri. Non si era mai posta quella domanda perché le sue idee erano sempre state chiare, fin da quando aveva scelto di intraprendere quella strada, fin da quando aveva deciso, ancora adolescente, di combattere contro il male, in tutte le sue forme. Probabilmente per Pura l’uomo intendeva appunto quello, non corrotta, pulità e per quanto potesse importare Hope riteneva di esserlo. Tornò quindi a guardare l’uomo e le sue parole furono dirette, senza esitazione alcuna. – Mio padre è stato un Mangiamorte, sono cresciuta in quella famiglia e ho visto e sentito più di quanto, una bambina dovrebbe vedere ed ascoltare. Si può dire che sono cresciuta senza un giusto insegnamento, senza un vero ideale ma vi posso assicurare Severus che non occorre avere degli insegnamenti “giusti” per farsi delle idee, bastano delle parole e dei gesti seppur sbagliati ad indirizzare una “bambina” verso la verità. – Face un altro passo in avanti finchè non avvertì a poca distanza il corpo dell’uomo e il tono di voce si fece più alto. – Io ho scelto di diventare un Auror per difendere le mie idee ed allontanarle il più possibile da quelle che erano le idee di mio padre e niente e nessuno potrà cambiarle, quindi se ho intuito la vostra domanda, questa è la mia risposta- Avvertiva le mani tremarle, e brividi percorrerle per intero il corpo, ma non si fermò, andò avanti. – Si, io sento di potermi definire “Pura”, credo in ciò che ho scelto e in ciò che faccio e sarà sempre così- Terminò la frase e fece un passo indietro attendendo quella che sarebbe stata la reazione dell’uomo.



 
Top
25 replies since 15/8/2012, 11:17   222 views
  Share