Una passeggiata per Hogsmeade, (insieme al prefetto Luna Evans)

Avevano appena iniziato la loro passeggiata per le vie di Hogsmeade. Non correvano certo il rischio di perdersi, data l'elementare distribuzione delle viuzze e la posizione centrale dell'ampia via principale.
La ragazza chiese di fermarsi a Mielandia; lei l'aspettò fuori, ricordava ancora quando aveva chiesto le 51 Cioccorane. Non voleva che il commesso pensasse che fosse lì per chiedere ancora dolciumi di quel genere. Era anche vero che le acquistava solamente per le figurine, ma le Cioccorane in sè non erano malaccio.
Non appena uscita dal negozio, le due ripresero la loro passeggiata lungo la via principale.
Non sapeva il nome della ragazza, nè, tantomeno, a quale Casa appartenesse. Era in procinto di chiederglielo, quando una domanda giunse inaspettata.
Chissà perchè, ma era un quesito la cui risposta non era semplice, almeno per lei. Non le piaceva vantarsi dei propri meriti, per cui cercò di minimizzare la cosa.
-Come sono diventata Prefetta? Beh, non è che puntassi a questa carica. Semplicemente mi sono comportata bene, cercando di essere il più partecipe possibile alle lezioni e dimostrando impegno. Credo che i professori abbiano notato ciò e abbiano deciso di promuovermi.-
Cercò di sviare il discorso in un'altra direzione, magari più facile da affrontare, almeno per la Corvonero.
-Come ti chiami? Credo di aver dimenticato il tuo nome.-
Sapeva bene di non averlo dimenticato, ma sarebbe parso eccessivamente scortese incitarla a presentarsi, ricordandole di non averlo fatto fino a quel momento. Luna era sicuramente una ragazza che si faceva problemi su mille cose, non c'era dubbio.

Allora aveva davvero dimenticato qualcosa. Era sicura di aver detto alla ragazza il suo nome, quando ancora si trovavano ad Hogwarts.
-Che strano, mi sembrava di essermi già presentata su al castello. Ad ogni modo, sono Luna Evans.-
Esordì pacatamente con un mezzo sorriso.
Riflettè sulle parole di Hedea.
-Non preoccuparti, nessuna scortesia.-
Figurarsi, le scortesie erano ben altre. Istintivamente il suo pensiero corse al negozio, quando un ragazzo, giocatore di Quidditch, le aveva puntato un bastone contro, minacciandola dato che non lo aveva servito in fretta. Scosse impercettibilmente la testa, a quel pensiero.
-Hai intenzione di lavorare in qualche negozio come garzona? Sai, te lo consiglio qualora non avessi nulla da fare, oltre ai compiti.-

-Ah, sì? Beh, la Gazzetta è uno spunto interessante. Ci lavoro anch'io, non è malaccio come lavoro.-
Esordì. Ed era vero, non era male scrivere articoli, ogni tanto. Senza contare che si veniva anche retribuiti! E procurarsi qualche soldo non faceva di certo male.
Osservò per qualche secondo la ragazza con la quale stava passeggiando. Non avrebbe saputo definire la sua personalità in così poco tempo, effettivamente.
-Sono al secondo anno.-
Sarebbe stato inutile chiedere "e tu?". Del resto, se erano lì insieme era chiaro che Hedea si trovasse solo al primo anno.
-Di che Casa sei? Serpeverde, mi pare di capire dalla divisa. Giusto?-

Sembrava, finalmente, che la discussione stesse entrando nel vivo. La Serpeverde iniziò a parlare un po' di sè riguardo ad Hogwarts e... Beauxbatons. Cos'era?
-Perdonami, non ho mai sentito Beauxbatons. Di che si tratta?-
Domanda stupida, effettivamente. Si affrettò a correggersi.
-Voglio dire, capisco si tratti di una scuola di magia, dalle tue parole. Dove si trova?-
Esordì con tono ingenuo: effettivamente, si rendeva conto di quanto non sapesse molto sulle scuole di magia, oltre ad Hogwarts. Avrebbe dovuto documentarsi in proposito.
*Se solo ricordassi di passare dalla biblioteca, su al castello.*
-E, se posso chiedere... Come mai stavi per finire lì?-

Il discorso stava entrando nel vivo, ora sembrava che avessero trovato degli argomenti di cui parlare senza cadere in imbarazzanti silenzi.
Ascoltò con interesse cosa Hedea avesse da dirle riguardo a Beauxbatons.
A quanto le sembrava di capire, era una scuola di Magia come Hogwarts, fatta eccezione per qualche regola diversa.
-Certo che senso avrebbe avuto se entrambe le scuole fossero identiche? Nemmeno sarebbe stato possibile.-
Proprio su quest'ultima frase della Serpeverde trovò da ribattere, pur sempre amichevolmente.
-Mi trovo d'accordo con te sul fatto che non sarebbe stato possibile ottenere due scuole uguali, ma, comunque, l'utilità ci sarebbe ugualmente... Beauxbatons si trova in Francia, Hogwarts in Inghilterra. Solo Inglesi e Irlandesi possono frequentare Hogwarts, quindi credo che una scuola del genere in Francia sia più che utile.-
Concluse con un sorriso cordiale.
Ascoltò senza parlare le parole di Hedea sui suoi genitori. Quando la Serpeverde spostò il discorso sulle divise, un altro dubbio sorse spontaneo.
-Ah sì? Credevo le divise fossero simili. Come sono quelle di Beauxbatons?-

^{Alle parole del prefetto Hedea per un attimo non parlò. Era ovvio, l'utilità di una scuola equivale all'utilità di un'altra ma cosa poteva centrare in quel momento? Hedea aveva esposto un'idea sul regolamento, non sull'utilità. Beauxbatons per quanto potesse essere utile come scuola era sicuramente diversa da Hogwarts.
I suoi pensieri, però, si divulgarono subito all'ultima parte del discorso del prefetto. Qualcosa la fece pensare. Poteva essere vero che solo Irlandesi e Inglesi potevano frequentare Hogwarts? A lei era sembrato di conoscere qualcuno che proveniva al di la dell'isola europea. Ma i suoi pensieri non si allargarono di molto anche perchè vennero interrotti da qualcos'altro, una domanda.
Le divise di Beauxbatons. Le rispose.
*Oh, beh, le divise di beaxbatons non sono come le nostre, sono di seta azzurra, sia per maschi che per femmine. Per i maschi hanno il pantalone elegante, una polo sopra una camicia e la cravatta. Ma è comunque tutto azzurro, per le ragazze invece hanno una gonna, una maglia e un pullover sopra. Tutto azzurro.*
Nel dire l'ultima parola le sembrava troppo ripetitiva la cosa, tutto azzurro.
Alzò le sopracciglia. Aspettando un parere del prefetto.}

Ascoltò con interesse le parole della Serpeverde, cercando di immaginare una scuola le cui divise erano colorate tutte d'azzurro.
Preferiva quelle di Hogwarts, ma, probabilmente, anche quelle di Beauxbatons non le sarebbero dispiaciute. L'azzurro era il suo colore preferito.
-Capisco. E' difficile immaginare una scolaresca vestita così, una volta abituata ad Hogwarts.-
Fu così che caddero in un imbarazzante silenzio. Luna decise di riprendere la parola, chiedendosi cosa mai poter chiedere ad una studentessa del primo anno.
Ripercorse mentalmente le proprie emozioni e sensazioni, una volta arrivata ad Hogwarts, un anno prima.
-Come ti stai trovando al castello? Hai già stretto rapporti d'amicizia? Sempre se ti va di parlarne, ovviamente.-

Se hai intenzione di comprare qualcosa nei negozi o nei bar, approfitta della durata della role, nella quale ti è concesso. Quando la chiuderemo, in on ritorneremo al castello

Si era decisamente fatto tardi. Mentre le due chiaccheravano, Luna, affiancata da Hedea, intraprese la strada del ritorno. Il castello le aspettava, la passeggiata ad Hogsmeade era terminata.