Niente cambia

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Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 21/8/2012, 21:42




Si era avvicinato abbastanza da poter assistere alla strana scena della biondina che si inginocchiava implorante. Chissà quale tortura stava infliggendo Rowena a quella ragazza e chissà per quale motivo, il solo pensiero scaturì un brivido di eccitazione nel corpo di Tom che per poco non lo fece tremare. Poi le due si accorsero di lui senza dire nulla, solo fissandolo. Grazie alla sua esperienza Tom notò un piccolo movimento della mano della donna, ricordava che portava la bacchetta legata alla cintura. Loro erano ben illuminate, ma lui era contro luce a vrebbe dovuto avvicinarsi ancora prima che potessero vederlo in volto.

Poteva capire che fossero almeno sospettose, in fondo era una sagoma di quasi due metri che si stava avvicinando, senza un motivo, senza un gesto o una voce che lo annunciasse.

*Poco importa, hai fatto il danno idiota*

Jennife,r la ragazza che viveva nella sua testa, rise di lui mentre faceva altri due passi avanti mettendo in luce il proprio volto e mostrando appena i palmi delle mani per confermare che era disarmato. Fissò i suoi occhi in quelli della donna, quella che poteva definirsi il suo obiettivo


Scusate il disturbo le buone maniere non mi permetterebbero in altre occasioni di interrompervi così, ma vedo in lei una persona che un tempo conoscevo e che soprattutto non mi aspettavo di trovare qui

Sorrise appena. In quel momento non gli si addiceva in quanto le cicatrici si tirarono sotto la luce e divennero ancora più visibili. Il sorriso quindi sembrò quasi un ghigno. Fece appena un altro passo, abbastanza vicino da poterle toccare allungandosi appena, ma comunque abbastanza lontano da poter sembrar euno estraneo alla conversazione.

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 21/8/2012, 22:08




Una smorfia di disgusto apparve sul volto di Rowena e per un attimo parve quasi dimenticare che un'altra persona era in avvicinamento tanto che provo' ad afferrare i capelli di Jaqueline obbligandola per un attimo a reclinare il capo all'indietro, lo sguardo visibilmente schifato, non tanto per la bionda in ginocchio, quanto per l'amore, quel sentimento capace di sollevarti a miglia da terra, di farti vorticare come se tu fossi un tornado ma capace anche di buttarti a terra, schiantarti nel peggiore dei modi, che ancora una volta si era insinuato nel cuore di qualcuno che un cuore non dovrebbe averlo, tuttavia, la presenza di Tom era oramai troppo prossima per essere ignorata e lascio' andare la capigliatura della ragazza borbottando poche flebili parole

-non siamo capaci di amare...-

sperando che potesse capire che chi aveva ucciso, chi si era macchiato del delitto di togliere una vita aveva oramai il cuore freddo, gelido, che non ci sarebbe mai stato atro sentimento capace di scaldarlo se non la voglia di tornare ad uccidere ancora, l'unico motivo per sentirsi vivi, per essere vivi almeno ora come ora, sicura che la ragazza si stava crogiolando in una blanda illusione, nulla di piu'. Rimase ad osservare a pugni chiusi la figura del nuovo venuto, per poi incespicare in un cenno del capo a non credere all'allegra combriccola che si era formata quella notte, come se il covo si fosse trasferito ad Hogsmede abbandonando la bella villa.

-Albus Severus Tom Grindelwald...quale onore ritrovarla qui...-

biascico', senza allontanare troppo la mano dalla bacchetta, dopotutto se a Jaqueline non era stato dato alcun ordine di cattura, non era detto che lui avesse compiti diversi.
 
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view post Posted on 21/8/2012, 22:22

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Rowena la afferrò per i capelli, disgustata da ciò che aveva detto.
Jacqueline non emise un gemito, ne per il dolore fisico ne per quello morale.
Le parole della strega la ferirono.
Lei era capace di amare. Lei amava Chris.
Ne era certa, certa quanto era sicura della sua eterna fedeltà a Rowena.
Ma purtroppo l'uomo era ormai vicino e la loro conversazione non potè continuare.

Ne riparleremo, mia padrona sussirrò piano.
La bacchetta era stretta nella destra di Jacqueline.
Non conosceva quell'uomo, ma lui pareva conoscere Rowena e lei lui.
Quando udì il nome del mago, qualcosa le sovvenne alla mente.
Uno scrittore.
Jacqueline possedeva alcuni suoi libri.
Sapeva che era stato insegnante alla scuola, anche se non ricordava quel periodo.
Lo guardò intensamente.

Monsieur Grindelwald disse seria.
Sembrava disarmato, ma Jacqueline sentiva qualcosa di strano in lui.
Jaq guardò la sua Signora, in cerca di un qualche cenno.
Anche lei sembrava non fidarsi molto del mago, aveva la mano vicina alla bacchetta.

Mia Padrona...? fece in tono interrogativo.
Attendeva un segnale che le dicesse che fare.
 
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Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 22/8/2012, 14:59




Forse il suo viso non era così comune se quella donna l'aveva riconosciuto dopo tanto tempo. Alla fine quanto tempo era passato? Sicuramente anni, ma quanti? non poteva ricordarlo, era già tanto se ricordava chi fosse e qualche episodio dei loro trascorsi.

Gli occhi verdi del ragazzo scrutarono attento i movimenti. La donna non mosse la mano da vicino alal cintura, sicuramente non poteva essere inteso come un buon segno, ma quello che lo incuriosì di più fu il comportamento della ragazzina. Nonostante pochi istanti prima la donna la tenesse per i capelli, cosa che provocò un piccoli brivido di piacere nelle ossa di Tom, le se era rivolta con il termine "Padrona" e l'aria di una che attende degli ordini. Non poteva dire di esser eun caro amico di Rowena, ma alcune cose del suo carattere le ricordava bene e tra quelle c'era la totale mancanza di un legame affettivo. La stessa mancanza che aveva il ragazzo e sapeva il motivo: Entrambi erano dei calcolatori.

La prima reazione nei confronti della ragazza fu di rabbia, solo interna logicamente. Fu preso dall'istinto di ucciderla, lì su due piedi. Una ragazzina che poteva anche solo pensare di essere capace di difendersi contro di Tom meritava di morire. Aveva ucciso maghi molto migliori di lei e per molto meno. Sentiva già il brivido lungo il collo, ma una voce nelal sua testa lo intimò di fare cazzate.Forse gli occhi gli brillarono un attimo per quelal sete di sangue, ma poi sorrise. Sorrise perché il suo secondo pensiero era collegato al carattere di Rowena. Ovvero se quella era una seguace della donna allora, forse, la Abyss aveva altri piccole marionette sotto il controllo.

*Marionette*

Perché di nient'altro poteva trattarsi se non di b urattini a cui lei assegnava compiti e che facevano quello che diceva, chissà in cambio di cosa. Per lei erano sicuramente strumenti e quella scena aprì gli occhi a Tom, forse doveva crearsi anche lui un piccolo esercito di burattini, sarebbero potuti tornare sempr eutili. Anche se era abituato ad agire da solo e a vivere nell'ombra, estraneo al mondo, soprattutto negli ultimi tempi. Nonostante ora lavorasse al ministero riusciva comunque a tenersi fuori dalle relazioni abbastanza da agire nell'ombra.

Poco importava ora di quei discorsi, aveva davanti due donne diffidenti, che non era mai un bene. Una Mangiamorte e la sua ancella che, vista la scena di pochi istanti prima, doveva aver rovesciato il thé. Grazie a quei pensieri mise su un ghignò che poteva sembrare quasi un sorriso amichevole e disse


Signorina Abyss non pensavo, anzi non speravo che ricordasse il mio nome addirittura per intero

Fece un piccolo inchinò in segno di saluto e rispetto, il baciamano non gli sembrava adatto a quella donna così forte e dalla personalità così dura.

Questo è davvero un onore

Non gli dava troppo fastidio fare quella scenetta in fondo aveva una vera stima della donna, sicuramente però avrebbe ignorato la ragazza, non gli interessava sapere chi fosse

Giravano strane voci sulla sua scomparsa ed è un sollievo vedere che è viva e vegeta

Forse quelle parole non avrebbero giovato alla situazione di Tom, ma non gli interessava. Se lui non avrebbe estratto la bacchetta o fatto strane domande, o mosse false non sarebbe stato attaccato dalla ex collega. Sotto sotto sperava che quella donna nurtrisse almeno un po' di stima nei suoi confronti

*Sei solo uno sciocco lei ti ritiene una nullità come tutti gli altri *

Tom la ignorò continuando a fissare la Abyss, il contatto visivo era il primo punto per instaurare fiducia in qualcuno, non che il ragazzo ne avesse bisogno, ma non riusciva al momento a staccare gli occhi da quelli castani della donna. GLi avevano ricordato qualcosa e bramava di ricevere da quegli occhi altri ricordi, altri spezzoni del suo passato per poter avere un giorno un quadro completo.

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 25/8/2012, 15:18




Un ultimo sguardo a Jaqueline quasi di sfuggita ma penetrante come non mai per sussurrare un leggero

-no...io ne riparlero'...-

Aveva in mente un'idea precisa, sapeva benissimo cosa si sarebbe dovuto fare in questo caso e mettere definitivamente alla prova quanto Jaqueline fosse degna di portare quel marchio sul braccio oppure no, incurante quanto il suo modo di agire e di pensare fosse decisamente sbagliato, ma bisognosa del fatto di sapere che se a lei non e' mai stato permesso di amare nessun'altro dei seguaci dell'oscuro signore si sarebbe potuto onorare di questo diritto.

Un cenno di diniego della bruna capigliatura in direzione della verdeargento le dimostro' di non preoccuparsi in seguito alle mosse di Tom, dopotutto di cose Rowena ne aveva viste e se era arrivata ad essere la seconda di Voldemort non era solo per la sua devozione che solo in questo breve periodo della sua esistenza sembro' oscillare. Si mosse di qualche passo in avanti, una mano posata sul fianco e la destra tenuta lungo accanto alla cintura, sempre li, a impercettibile distanza dalla sua 12 pollici e mezzo.

-voci...non bisogna mai ascoltare certe voci, sono quelli che ti fanno adagiare sugli allori e abbassare la guardia...-

borbotto', accompagnando il suo dire ad un bieco sorriso, come se la sapesse lunga.

-ho sempre pensato che fossi di diverso stampo tu...-

dava del tu, non le interessava minimamente se potesse apparire scortese e se il suo interlocutore usava un modo decisamente diverso del porsi.

-tu stai combinando qualcosa di interessante ultimamente?-

biascico', in attesa di una risposta che potesse accarezzarle una qualche idea.
 
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view post Posted on 31/8/2012, 12:00

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Jaq resistette all'impulso di rabbrividire alle parole minacciose della donna.
Aveva paura per Chris.
Non voleva perderlo, era troppo importante per lei.
Forse, era giunto il momento di fare una visitina al reparto apprendimenti. Lì avrebbe certamente potenziato le proprie capacità e forse avrebbe avuto qualche possibilità di evitare l'inevitabile.
Rowena le fece cenno di non preoccuparsi.
La giovane Serpe, tuttavia, non si rilassò.
Tenne la propria arma ben stretta in pugno, i muscoli tesi pronti a scattare al minimo cenno di minaccia.
L'uomo non parve considerarla quasi per nulla, anzi la ignorò bellamente.
La donna lo guardò truce, come a chiarire che la sua presenza NON era da sottovalutare-.
Non disse nulla, osservando in silenzio lo scambio tra i due.
Nessuno poteva prevedere come sarebbe andata a finire.


Lo so, fa schifo, ma non riesco a partorire di meglio >.< Perdono perdono perdono >.<
 
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Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 4/9/2012, 11:55




Ci sono sensazioni che ti avvolgono lentamente e ti portano a scendere nei profondi delle tenebre improvvisamente, senza possibilità di contrapporsi. Era quella la sensazione che sempre gli aveva dato quelal donna, un sensazione che Tom adorava e odiava allo stesso modo. I suoi occhi, il suo modo di parlare, velavano sospetti e pensieri in modo che si potessero capire, ma non con sicurezza. Il suo volto esprimeva la giusta malvagità e aveva un'aura di forza che intimoriva.

Tom ne era attirato perché si sentiva abbastanza affine a quella donna, avevano molte cose in comune, un tempo avevano parlato e per questo lei sapeva che Tom era fatto di un'altra pasta, che non era il tipo da dare adito alle voci. Sorrise vedendo la reazione delle due donne, era sempre stato un'osservatore attento e non si lasciava sfuggire alcun movimento. Soprattutto quando movimenti non ne avvenivano, il sospetto non lo avrebbe di certo dissipato con un semplice sorriso o con le parole che aveva detto. Conosceva la situazione di Rowena anche perché ci era passato anche lui, per un lungo periodo era scomparso, ma iL Signore Oscuro lo aveva riaccolto a braccia conserte, il che era il miglior modo per farsi riaccogliere, sicuramente meglio di un Avada Kedavra.

In ogni caso non erano arrivati ordini di cattura per Rowena, anche se il Signore Oscuro aveva chiesto ai suoi seguaci di indagare, però nessuna notizia reale era mai giunta, solo quelle voci.


Quando tutto ciò che hai sono delle voci cerchi di capire quanto possano essere reali, ma per il resto non do mai adito alle voci, non sono cambiato su questo punto di vista

si tolse dalla faccia il sorriso ipocrita che mostrava in giro per farsi amico le persone e nella notte i suoi occhi verdi brillarono per un attimo, per poi incupirsi. Il suo volto, ora privo di quel sorriso, sembrava ancora più sfigurato e tetro, ma non gli importava, quella che aveva davanti non era una persona che badava a quelle cose

Per il resto le solite cose, i soliti progetti e le solite pretese del nostro amico comune

Tom fece un passo avanti e strinse appena gli occhi in una falsa espressione di sospetto

Oppur enon abbiamo più alcun amico in comune?

Voleva sapere qualcosa di più sul dove era stata e su cosa aveva fatto quella donna in quel periodo e il modo migliore era cominciare dal succo della questione. Era ancor auna Mangiamorte? Se la risposta fosse stata no allor ain quel periodo probabilmente si era nascosta per cercar di prendere una decisione. Tom non aveva alcuna intenzione di trattarla da traditrice, alla fine anche lui aveva sempre usato l'Oscuro Signore per giungere ad una conoscenza maggiore e se avesse avuto la possibilità di tradirlo non ci avrebbe pensato due volte, ma al momento non aveva altra possibilità che continuare ad essere un suo servo. non l'avrebbe disprezzata, ma voleva capire quale fossero le sue intenzioni

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 5/9/2012, 11:01




Sogghigno' alle parole del giovane mago quando le confermo' che il ricordo di lui non era cambiato con il corso del tempo e quasi si sorprese di come tutto era rimasto piu' o meno uguale: Jaqueline che milantava chissa' quale passione, che probabilmente sarebbe sfumata alla prima difficolta che Rowena gia' pensava di presentare e Grindelwald che invece era rimasto fermo e rigido sulle sue posizioni, dimostrando che a cambiare forse era stata solo lei. Difatti quando si parlo' dell'amico in comune assunse una smorfia come di un tic nervoso, con le labbra strette l'una all'altra e uno sguardo di pietra, freddo, impassibile anche se dentro si agitava un mare di angoscia visto che non sapeva ancora bene cosa fare: l'idea di tornare da lui, era presente dopotutto glielo doveva, non tanto per fedelta' ma per dimostrare la gratitudine verso quella persona che l'aveva costruita, che aveva allevato in lei il seme della vendetta e della passione per il suo modo di essere, facendolo fiorire nel piu' prezioso fiore del male, ma d'altro canto, la voglia di aprocciarsi al mondo da sola, di non doversi piu' insinuare in chissa' quale ambiente, la liberta' di non dover indossare piu' maschere, questo e' quello che voleva essere, libera di essere spietata e macchiavellica senza impedimenti, una cosa di cui avrebbe dovuto parlare con Voldemort anche se lui di certo non l'avrebbe mai accettato di buon cuore.

-Si, e' ancora un amico in comune che visitero' presto...-

non proferi' altro verbo a riguardo e anzi cambio' repentinamente discorso

-mi ha raccontato che abbiamo un nuovo ministro...-

borbotto', facendo un cenno di capo in direzione di Jaqueline la voce della sua indiscrezione.
 
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view post Posted on 10/9/2012, 14:40

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Jacqueline era molto tesa, e non solo per la presenza di quell'inquietante sconosciuto.
Aveva il più che fondato timore che la sua Signora stesse già elaborando un qualche gioco perverso per mandare a monfarlone la storia d'amore tra la Mangiamorte e l'Auror.
Continuava a spostare il peso da un piede all'altro,nervosa e a disagio.
Era raro che un uomo non le dedicasse la benchè minima attenzione e la cosa la infastidiva.
Quel tipo stava sottovalutando la sua presenza.
Lo credeva più furbo, visto ciò che aveva scritto nei suoi innumerevoli libri, ma evidentemente si sbagliava.
Dare così poco peso alla presenza di una strega adulta potenzialmente ostile era davvero da sciocchi.
Comunque, rimase in silenzio ad osservare la scena, gli occhi fissi sul volto sfigurato di Grindelwald.
 
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Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 13/9/2012, 19:23




Era passato tanto tempo da quando aveva visto l'ultima volta Rowena e non sembrava essere cambiata molto, se non per qualcosa dietro il suo sguardo. Tom era un abile legilimens e questa abilità lo aveva portato a saper leggere i volti delle persone, riuscire a capire cosa si nasconde dietro sorrisi falsi o espressioni confuse. Purtroppo Rowena non era una strega qualunque ed era capace di mascherare i suoi pensieri, o almeno era capace di trasfigurare il suo volto in modo da non mostrarli. Vedeva qualcosa di nascosto, ma non riusciva a capire cosa e on gli interessava. Gli affari di quella donna le appartenevano.

Era ancora una serva dell'oscuro Signore a quanto pareva e forse era meglio così. A Tom non andava certo di doverla uccidere perché si sapeva che il compito sarebbe caduto su di lui. Dopo la scomparsa di Rowena e di Emily, nonché quella ancora piùantica di Boniak, Tom era quello più vicino all'Oscuro Signore, il suo servitore più potente e devoto. DI sicuro in caso di tradimento si sarebbe servito di lui e non gli andava di dover far fuori una donna con quella forza di spirito e quelle capacità. L'aveva vista all'azione una voltae forse in lui c'era anche un minimo di timore, ucciderla non sarebbe di certo stato facile. Per fortuna non era un suo problema, anche se aveva notato il modo in cui la donna aveva cambiato discorso.

Aveva detto qualcosa che riguardava un cambio alla guida del ministero. Se l'aveva saputo solo ora significava davvero che non era stata nei dintorni dal giorno in cui era scomparsa. Tante cose erano cambiate negli ultimi tempi, L'oscuro Signore aveva perso quasi del tutto la sua presa sul Ministero, ma per fortuna era rimasto Tom. Il ragazzo posò per un attimo gli occhi sulla ragazza che aveva portato le informazioni a Rowena e le lanciò un occhiata carica di curiosità. Per poco non aveva inclinato la testa verso sinistra in una significativa espressione che poteva dire solo: "Tu chi diavolo saresti". Era tornato subito su Rowena, era lei la sua interlocutrice, la persona con cui aveva aspttato di parlare a lungo, per motivi in cui l'Oscuro Signore entrava ben poco


Già. C'è stata una specie di EPurazione al ministero e non vi è rimasto quasi nessuno dei nostri. Per fortuna avevo intrattenuto dei rapporti abbastanza amichevoli con la signorina Pompadour e sono riuscito a farmi assegnare il dipartimento Catastrofi

ammiccò con un sorriso

Ora quando qualche nostro compare ne combina una di troppo possiamo risolvere il problema prima che il Ministero ne venga a sapere troppo, anche se per me la punizione giusta per quelli che esagerano rimane Azkaban, purtroppo non tutti i seguaci del nostro Signore possono essere giudiziosi. O intelligenti

Aveva tirato fuori quelle parole quasi inutili e sapeva che a Rowena non interessavano. Lei era una persona pratica, una persona chenon diceva nulla cheon fosse superfluo e non intratteneva conversazioni che non raggiungessero uno scopo. Quelle parole erano il preambolo per la frase che stava per dire, una frase che poteva risultare un consiglio oppure una proposta, dipendeva tutto da come le cose si sarebbero evolute

In fondo ci sono alleanze che non ci aspettiamo di dover stipulare. Mai mi sarei aspettato che Camille mi sarebbe stata così utile, ma è questo il motivo per cui spesso parlo troppo

sorrise e si inchinò appena. Un inchino che voleva essere una richiesta di perdono per quella valanga di parole. Sperava che l'ostilità nei suoi confronti finalmente cessasse anche se nessuna delle due ragazze sembrava fidarsi di lui. Tom dal suo canto stava mostrando un comportamento privo di ostilità. Aveva tenuto, infatti, una discreta distanza dalle due donne e avvea riposto la bacchetta, in più si curava poco di tenerle d'occhio, utilizzava inchini e girava la testa, in un modo naturale che non gli permetteva di controllare se stessero per attaccarlo. Insomma a degli occhi attenti di vedeva che non era lì per fare del male, ma gli sarebbe bastato un attimo ad estrarre la bacchetta.

 
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