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L'allarme si propagava per il castello come una sorta di malattia infettiva: mentre correvano rapidamente per le scale a chiocciola della Torre i clamori, i passi e le urla all'interno delle mura sembravano moltiplicarsi, estendersi, amplificarsi. Un tripudio di ordini urlati, pianti, scalpiccii, corse. Non erano gli unici ad aver capito, non erano gli unici a farsi delle domande. Già, perché correre contro il pericolo, perché andargli contro a braccia spalancate? Istigati dalle domande del Serpeverde, gli studenti attorno a loro parvero d'improvviso rianimarsi. La calma assoluta e incondizionata di quel relativamente giovane individuo, già così astuto, sembrò impressionarli, e di certo la sua figura era ben più simpatica di quella degli Auror, così distanti, così presuntuosi. Eppure, bisognava riconoscerlo, avevano ben più esperienza della loro, magari tra di essi v'era pure qualcuno che aveva studiato proprio nel castello, e dunque conosceva un minimo di passaggi ignoti ai più. Dei cinque uomini che guidavano il gruppo, fu l'unica donna, rimasta in fondo, a risponderle, affiancandola. Jane Stuart era appunto una ex-studentessa, Corvonero, per l'appunto, ora militante tra gli Auror, nella divisione dei Sondamente. Una maga eccellente, certo, ma dotata forse di un'eccessiva fragilità emotiva; la verità era che una parte di lei era rimasta in quella scuola, tra le aule e i banchi. Non era mai cresciuta troppo.
"La barriera... Oh, non dovrei dirlo, ma... a questo punto..."
Superarono il primo piano, mentre l'Orientale in testa li incitava ad affrettarsi. Mancavano appena due rampe di scale e sarebbero arrivati al portone secondario di Hogwarts. Da lì, sarebbe bastato percorrere il Viadotto, prendere le scale che conducevano alla rimessa per le barche, e fuggire... ma ce l'avrebbero mai fatta in tempo? Quanto vicino era effettivamente il nemico? L'Auror, fermatasi alle urla di chi guidava il punto, riprese ora a parlare alla Corvonero con aria confidente.
"Ci hanno detto poco, ma le barriere non servivano a proteggere Hogwarts. Anzi, una di esse rimuoveva la barriera antismaterializzazione, per permetterci l'uso delle Passaporte. La seconda..."
"Ci siamo!"
Il ruggito dell'Auror dalla chioma leonina costrinse la donna a zittirsi di nuovo, e a ritirarsi nell'ultimissima fila, insieme al compagno più giovane e al secondo Orientale, impedendole di rivelare altro sulle misteriose barriere, o sul perché non stessero utilizzando un passaggio segreto. Erano però infine giunti al piano terra, e dinanzi a loro si ergeva il pesante portone di legno che conduceva, appunto, al Viadotto. E qui, è necessario prendersi una pausa per descrivere al meglio questa mirabile costruzione: il cosiddetto "Viadotto" si presentava come una sorta di ponte di pietra, lungo un centinaio di metri e largo abbastanza perché quattro o cinque studenti del quinto anno vi passassero affiancati senza problema alcuno, e si protendeva tra due grandi rocce, sorretto da non meno di dieci pilastri di solidissima pietra, posti ad arco, lunghi più di duecento piedi. L'utilità principale di questo ponte era quella di far passare gli studenti del primo anno, che dopo essere arrivati alla piazzola principale invece di prendere subito il portone che conduceva alla Sala Grande, e allo smistamento, svoltavano a destra, percorrevano appunto il Viadotto, e si ritrovavano in una saletta adiacente, dalla quale si poteva comunque arrivare comodamente in Sala Grande in meno di centoventi secondi. Tutto ciò faceva parte del rituale di Smistamento, e non si può certo negare che il ponte avesse anche una sorta di significato "filosofico". Ai lati di esso si ergevano due corrimani in pietra, alti un metro e venti circa, sui quali ogni cinque metri erano posizionate due grande fiaccole di metallo, che permettevano un percorrimento agiato anche in condizione di scarsa luce ma che, quel giorno, erano spenti. Chiusa questa parentesi, torniamo a narrare i fatti di coloro che vissero quel giorno: erano appunto arrivati di fronte al portone, ancor chiuso, che conduceva alla struttura appena descritta, quando l'Auror massiccio (che identificheremo come Mark Levanson, per evitare inutili ripetizioni) li fermò tutti e si girò. Anche questi era stato a Hogwarts, ovviamente, militando nella più che appropriata casata di Grifondoro, decisamente adatta al suo carattere tempestuoso e ardito; grande un anno in più della già descritta Jane, frequentava la professione di Auror già da sette anni, ovvero da quando era appena un ventenne, con ottimi risultati. Era un mago di straordinarie capacità, e ancor più grande sarebbe stata la sua fama, se solo non fosse stato così avventato e poco riflessivo nei gesti. Parlava con una voce simile a un boato, i capelli ricci che sventolavano ovunque come maestosa criniera; sembrava il classico tipo che avrebbe trasmesso passione anche parlando del tempo.
"Ok, da qui mancano più o meno ottocento metri fino ad arrivare all'approdo delle barche, camminate a passo svelto, ma senza correre. Seguite sempre me e il signore qui accanto, non vi fermate, non vi allontanate, non vi girate per nessun moti..."
"WHOOOOOOOOOOOOOOOOOOH..."
La terra parve tremare al ruggito di quello che poteva essere un millenario dragone. I loro cuori tremarono, e persino Mark, l'Auror, sbiancò di colpo girandosi immediatamente verso il portone. Quel rumore veniva da fuori, questo era poco ma sicuro, ma il terrore che avevano provato proveniva da dentro di loro. Un terrore millenario, verso qualcosa che era sepolto, e che sepolto sarebbe dovuto rimanere. Un timore ancestrale. L'uomo fissò la porta, immobile, per qualche secondo, quindi parve riprendere il dono della parola.
"Esco a vedere cosa è. Jane, Richard, signori, vi prego di coprirmi."
Le gemelline Corvonero urlarono di nuovo. I due Auror rimasti fino a quel momento in fondo al gruppo si fecero strada tra la marmaglia di marmocchi e affiancarono l'uomo da ambo i lati, tenendolo per le braccia. Oltre alla già descritta Jane v'era Rick, di due anni più piccolo della prima, ex-Tassorosso, un ragazzotto dai capelli castani disordinati, dall'aria di chi non sa bene cosa deve fare, ma ha ben chiaro perché lo fa. Ex-Tassorosso, lavoratore infaticabile, esperto Trasfiguratore, uomo modesto e di gran cuore. Vedeva Mark e Jane come dei fratelli maggiori, in tutto e per tutto, e non era affatto la prima volta che lavorava con loro. Li conosceva. E sapeva anche quando Marcus poteva essere lasciato fare, e quando invece c'era bisogno di fermarlo.
"Ma dico sei impazzito?"
"Non puoi mettere a repentaglio la tua vita così, Mark!"
Ma questi non ascoltò loro, né tantomento le lamentele degli studenti che stavano loro dietro. Ragazzi, in procinto di morire per la sua semplice testardaggine... Ma doveva aver in mente valori di più alta importanza, poiché con un gesto di stizza e decisione si liberò delle strette dei suoi compagni, appoggiò entrambe le mani sulla porta e spinse violentemente con quel suo corpo da toro, proiettandosi verso l'esterno. Percorse quasi di corsa i cinque scalini che incontrò dopo la porta, ma subito dopo dovette fermarsi. Inorridì, capendo in un istante quanto aveva sbagliato, e qual'era il prezzo dei suoi errori. E sarebbero ammutoliti tutti esattamente come lui (eccetto, forse, le due Corvonero), se avessero visto con i suoi occhi la corsa sfrenata e folle delle creature che percorrevano in quel momento il Viadotto. Si era condannato a morte. E peggio, aveva condannato a morte tutti quei ragazzi.
Estrasse la bacchetta e rimase immobile, mentre i due Orientali gli urlavano di rientrare, pronti a chiudere il portone.
Secondo giro di posting. Vi raccomando di postare comunque UNA volta, anche se capisco le ragioni per le quali yolanda abbia fatto bi-posting, e la ringrazio per aver voluto velocizzare le cose... ma siamo abbastanza in orario.
Probabilmente vi verranno fuori post non molto lunghi, cercate comunque di fare del vostro meglio, descrivete i personaggi che sono apparsi finora. Se avete dei dubbi su dove effettivamente siete, seguite la cartina che a breve verrà postata nel regolamento d'Evento. Fermate i vostri post su quando sbirciate fuori o, se proprio volete accennare qualcosa sul panorama all'esterno, dite soltanto che vedete delle creature di forma vagamente umanoide correre verso di voi dal fondo del viadotto.
E preparatevi, dal prossimo post, fight! Prossimo masteraggio: Da sabato prossimo fino a lunedì sera. Dunque, sappiate che da sabato pomeriggio potrei postare in qualsiasi momento... ma comunque entro lunedì sera.
Buon posting.
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