# Together again, J&S - Private! -

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view post Posted on 8/11/2012, 16:32

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Jaq non riuesciva a capire perchè in quel dannato Paese facesse sempre e costantemente freddo.
Lei odiava il freddo.
E a ragione, tra l'altro.
Però la Sala Comune era davvero TROPPO affollata.
Non si respirava.
Così, pur se a malincuore, abbandonò l'angoletto caldo accanto al camino in cui si era rifugiata e fuggì verso Hogsmeade ravvolgendosi nel mantello niveo di pelliccia di volpe artica.
L'abito rinascimentale di velluto viola con inserti in seta candida le frusciava attorno alle caviglie, lasciando scoperti i piedini calzati in scarpette dal tacco alto con un volant sul retro.
Purity le trotterellava dietro obbediente, rabbrividendo nella leggerissima tunica di raso blu con lo stemma dei de Molay sul petto.
Raggiunsero in fretta il villaggio e si ripararono dal gelido vento autunnale nelle sue viuzze.
Come al solito, chiunque la vedesse rimaneva a bocca aperta: era davvero una figura angelica.
 
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view post Posted on 8/11/2012, 19:26
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Hogsmeade, uno dei posti che più odiava.
Lì in quel fetido villaggio sempre più infestato da creature inferiori, insulsi mezzosangue ed insulsi traditori e codardi, gente brava a parole ma per quanto riguarda i fatti...
Eppure in quel villaggio c'era uno dei posti che al ministeriale non dispiacevano affatto: il pub Testa di Porco, un locale squallido e malfamato quasi quanto Magie Sinister.
Simon Phoenix era diretto lì in quel pomeriggio autunnale ormai prossimo all'inverno, poichè diceva che l'aria intensa, un mix di fumo, polvere e alcol che si respirava lì dentro lo aiutava a rilassarsi, aiutato anche dagli occupanti del pub: gente losca che stava per lo più sulle sue e non non lo infastidiva nemmeno se entrava in veste ufficiale del Ministero.

Quel giorno aveva deciso di vestirsi in maniera molto informale, dando sfoggio della sua enorme stazza e della sua altrettanto notevole quanto definita muscolatura.
Aveva infatti indossato un paio di jeans neri leggermente aderenti ma molto comodi per permettergli qualsiasi movimento, un paio di anfibi neri ed una canotta nera con degli inserti in semi-trasparenza, talmente attillata da disegnargli perfettamente le linee di definizione muscolare di addominali, pettorali e schiena.
Ovviamente essendo un Lycan lo stregone non sentiva alcun freddo, anzi la sua pelle restava calda anche sotto la neve, per cui non si curò molto degli sguardi stupiti dei passanti che al contrario erano infagottati in cappotti e mantelli di lana e pyle.

Stava camminando verso il pub quando in lontananza rivide una figura che non vedeva da quando era scomparso, ma che avrebbe riconosciuto ovunque anche a distanza di secoli.
Jacqueline de Molay, la piccola principessa che gli aveva rapito il cuore facendolo innamorare anni prima, era ormai diventata una donna di tutto rispetto, ed ora era lì, poco più avanti in tutto il suo splendore.
Per qualche istante rimase sbalordito dalla sua bellezza, ma subito si riprese e con un sorriso beffardo stampato sul volto le si parò davanti facendola sbattere lievemente sul suo corpo


- Ops, mi scusi Madmoiselle, non ho resistito all'impulso di "toccarvi" in qualche modo.. -

Disse quindi il "gigante" ministeriale sorridendo, con le mani in tasca.
Lo avrebbe riconosciuto?...
 
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view post Posted on 8/11/2012, 19:40

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Jacqueline era assorta tra mille pensieri e come sempre ignorava la gente che le stava intorno.
Stava ripensando a Chris.
Era davvero moltissimo tempo che non lo vedeva né lo sentiva.
Non le rispondeva nemmeno alle lettere.
Era preoccupata.
Dopotutto, l'Auror sapeva chi era lei in realtà.
Mentre camminava con lo sguardo perso nel vuoto, un uomo dalla stazza impressionante le si parò innanzi e leinon riuscì a non sbattergli addosso.
Jaq alzò gli occhi per ringhiargli un rimprovero velenoso, ma rimase a bocca aperta.
Il gigantesco mago davanti a lei, che le aveva rivolto una frase allusiva, non era altri che Simon.
Il SUO Simon.
Jaq ansimò.
Non è possibile... sussurrò arretrando di un passo.
Aveva sentito dire di tutto da quando il mago che aveva amato anni adietro era scomparso, compreso che era morto.
Eppure eccolo lì, davanti a lei.
Senza riuscire a trattenersi si gettò su di lui e lo strinse per quantopoteva date le sue minuscole dimensioni, affondando il viso nel suo petto.

Simon, perchè mi hai abbandonata? singhiozzò.
 
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view post Posted on 8/11/2012, 21:04
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Era incredibile, a distanza di anni quella ragazzina riusciva ancora tramutarlo, seppur solo in sua presenza e solo "in intimità", in un tenero agnellino.
La giovane strega lo strinse più forte che poteva appoggiandosi a lui e beandosi del suo intenso calore.
Simon alzò il solo braccio sinistro, cingendola in vita e stringendola quanto bastava per poterla poi sollevare e poterla guardare negli occhi


- Ti sbagli, non ti ho mai abbandonata, sono sempre stato con te..qui dentro... -

Disse quindi toccandola proprio sul cuore, ignorando il suo seno, facendole prvare una "scossa", una strana emozione, come se qualche strano omino minuscolo da dentro il suo cuore "bussava" su di esso.
Non poteva dirgli perchè era stato costretto a sparire, non doveva saperlo nessuno nemmeno lei.
Era bello rivederla.


- E' bello rivederti... -

Disse accarezzandole il viso e posandola di nuovo a terra

- ...e tu che mi dici? Che hai fatto in questi anni? -
 
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view post Posted on 8/11/2012, 21:48

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Simon la sollevò da terra con estrema facilità, usando solo il braccio sinistro.
Era a dir poco sorprendente la sua forza.
E, nonostante il freddo della giornata e l'abbigliamento più adatto alle calde estati mediterranee che all'autunno inoltrato inglese, il corpo del ragazzo era estremamente caldo.
Si guardarono negli occhi.
Il suo sguardo era intenso e magnetico, seducente.
Le sue parole la mandarono in estasi e il suo tocco sul seno, all'altezza del cuore, le diede una scossa alla spina dorsale.
Mi sei mancato, Si mormorò con dolcezza.
Lui le carezzò teneramente il viso, per poi rimetterla a terra delicatamente.
La domanda che le pose la riportò bruscamente alla realtà.
Chris.
Aveva davvero creduto di esserne innamorata, ma ora gli occhi scarlatti di Simon le rivelavano la verità: lei non aveva mai smesso di amare il ministeriale.
E ora?
Doveva dirgli ciò che era accaduto.
Ma il problema era che ora Chris sapeva la verità su di lei.
E se lo avesse lasciato, sarebbero stati guai.
Merda imprecò passandosi una mano sul viso. Ho combinato un casino
Alzò lo sguardo sul Mangiamorte.
I suoi occhi erano argentei per la forte emozione e le sue guance erano scarlatte.
 
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view post Posted on 9/11/2012, 16:54
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C'era qualcosa che non andava.
Gli occhi della sua principessa erano diventati argentei, le sue guance scarlatte e la sua espressione era un mix di tristezza, preoccupazione e disperazione.
Il giovane mago notò subito quel cambiamento nella propria compagna di conversazione, diventando improvvisamente serio.
Le parole di lei poi lo misero in allarme, tanto che Simon si distaccò di qualche millimetro da lei prendendole il viso tra le mani ed accarezzandole dolcemente le guance mentre lei lo fissava con occhi lucidi e gonfi di lacrime.


- Che vuoi dire? Che è successo?.. -

Chiese quindi lui con tono lievemente preoccupato, piantando i suoi occhi cremisi, che ora splendevano come rubini, in quelli argentei della giovane Serpeverde.
Che cosa poteva mai essere successo?
Perchè quelle parole?
Simon non ne aveva idea, non poteva saperlo, ma sentiva che era qualcosa di grave e che la giovane francesina dai boccoli d'oro ci teneva molto...
 
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view post Posted on 9/11/2012, 17:07

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Jacqueline si allontanò da lui di qualche passo e gli voltò le spalle, incrociando le braccia sul petto prospero e serrando gli occhi.
Credevo mi avessi lasciata mormorò molto piano. Non ti sei più fatto vivo, neanche un biglietto
Pescò dalla tasca interna del manto la scatoletta porta sigarette, ne prese una, pigiò il filtro tra l'indice e il pollice per mandare in circolo il mentolo e l'accese con un accendino d'argento.
Ho conosciuto un altro ammise in un singhiozzo.
Prese una boccata.
Tremava visibilmente, di freddo e non solo.
Ma non ho mai smesso di amarti aggiunse a voce bassissima.
 
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view post Posted on 9/11/2012, 18:31
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"Ho conosciuto un altro"...
Quelle parole ebbero per il giovane ministeriale l'effetto di un macigno cadutogli su un piede prima che lui potesse evitarlo in qualche modo.
Strinse i pugni, tanto da far diventare le nocche bianche e da far gonfiare e tendere all'inverosimile i suoi muscoli e le vene sopra e sotto di essi, strinse i denti digrinandoli ed i suoi occhio ora divennero accesi quasi come fiamme.
Come poteva essersi innamorata di un altro?
Come poteva averlo tradito così?
Non poteva fargliela passare liscia...non a lui almeno.
Si avvicinò lentamente, gli bastarono due passi, talmente pesanti che uno di essi spezzò una roccia non molto grande ma nemmeno troppo piccola


- E chi sarebbe il condannato a morte?.. -

Chiese infine con un sorriso sghembo e maligno mentre pensava a mille e mille modi per torturarlo fino a fargli supplicare di morire...
 
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view post Posted on 9/11/2012, 18:46

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Jaq non voleva voltarsi a guardarlo.
Era sicuramente furioso.
Aveva paura deella sua reazione.
Ma doveva affrontarlo.
Lei era una de Molay, non poteva farsi piegare dalla paura.
Prese una seconda boccata.
La strega sospirò e si girò lentamente verso di lui.
Lo fissò negli occhi, seria.
Il problema è proprio questo disse con voce ferma, muovendo appena le labbra perchè solo lui potesse udirla. Chris è un Auror. E ha visto il mio Marchio. Dobbiamo ridurlo al silenzio al più presto
Puff.
La fanciullina innamorata era sparita, sostituita dalla Mangiamorte perfida e calcolatrice.
Avrebbe dovuto capirlo subito che l'Aurorino non era altro che uno specchietto per le allodole del suo inconscio.
Lei era di Simon.
Loro erano perfetti, insieme.
Quindi Chris doveva essere reso incapace di nuocere.
 
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view post Posted on 11/11/2012, 11:43
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Un sangue carico d'ira e di odio ora gorgogliava e ribolliva nelle vene del giovane Lycan, che avrebbe potuto rischiare di trasformarsi se solo non avesse ripreso a controllare le proprie emozioni.
Jaq aveva ragione, quell'insulso Aurorino doveva essere zittito, ma doveva anche pagare per ciò che aveva fatto.
Tirò fuori la sua lunga pipa, vi sistemò all'interno il tabacco e l'accese, riflettendo su come fare


- ..hm... -

Brontolò tirando una boccata di pipa, poi proseguì

- ..è un'Auror e conosce il tuo segreto dici? Hm..gran brutta faccenda... -

Altra boccata di pipa

- Potrei ordinare alla squadra di obliviatori di cancellargli ogni ricordo che ti riguardi dalla memoria e poi organizzargli uno scherzetto per metterlo fuori gioco per un pò..che ne pensi? -
 
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view post Posted on 11/11/2012, 14:27

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Ennesima boccata.
Aspirò lentamente, trattene il fumo per qualche istante e poi lo buttò fuori senza fretta.
Osservò attentamente il Ministeriale.
Stava accendendo una pipa.
Gli sì avvicinò cauta, lasciando cadere a terra il mozzicone.
Purity lo raccolse e lo fece evanescere.
Jaq posò una mano sul fianco del ragazzo e lo fissò negli occhi splendenti come braci.
La proposta di Simon era buona.
Annuì.
Mi sembra un'ottima soluzione, Si rispose senza distogliere lo sguardo.
Un turbinio di sentimenti le girava nel cuore.
Era tornato.
Era davvero tornato.
 
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view post Posted on 17/11/2012, 17:37
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Il giovane stregone sorrise di nuovo beffardo iniziando a mettere insieme, mentalmente, tutti i passaggi e i meccanismi di un piano perfetto.
Tornò ad abbracciarla, guardandola fissa negli occhi, poi memore degli anni passati volle ricordarle che lui non si era dimenticato di lei, che era tornato e che era e sarebbe stata per sempre sua.
Avvicinò il suo volto a quello della splendida, seppur oscura quanto lui, principessa bionda proveniente dalla francia.
Appoggiò le sue labbra scarlatte a quelle color rubino di Jacqueline e si baciarono in un bacio appassionato alla francese, mentre lui dolcemente la stringeva a se e la carezzava facendola sentire "protetta" ma soprattutto sua...
 
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