I colori dell'autunno, Per chi vuole

« Older   Newer »
  Share  
ghost…
view post Posted on 25/11/2012, 16:42






Jennifer Delabomber
Corvonero



Leggere. Ecco di cosa aveva bisogno in quel momento Jennifer. Era sempre attaccata ai libri di scuola, eppure per svagarsi un po' cosa faceva? Leggeva. Non poteva farne a meno. Quel giorno aveva deciso di girovagare un po' per la biblioteca, cercando un libro che la incuriosisse, che attirasse la sua attenzione. Non aveva in mente niente di particolare, neanche il genere. Qualsiasi libro sarebbe andato bene, altrimenti l'avrebbe cambiato. Era in una biblioteca, non poteva avere problemi di questo genere. La giovane ragazza di corvonero si guardò intorno, leggendo titoli su titoli. Pozioni, Quidditch, erbe magiche, maghi famosi, avventure.. C'era di tutto in quegli scaffali, eppure Jennifer non aveva ancora trovato niente. Ogni tanto tirava fuori un libro, guardava la copertina, e poi immancabilmente lo riponeva al suo posto, scuotendo la testa, e riprendeva la ricerca del suo libro. In biblioteca non era sola: studenti che studiavano (beh, cosa potevano fare se no?), amici che si aiutavano a vicenda nello svolgimento di compiti lunghi e noiosi, ragazzi con i lineamenti tesi e le borse sotto gli occhi.. sicuramente sotto esame! E lei? Guardava libri e persone e girovagava. In silenzio ovviamente, se no l'avrebbero cacciata da quel luogo così magico per lei. Passò davanti ad una finestra. Che magnifico paesaggio che si poteva osservare da quel piano. L'autunno aveva colori spettacolari: il verde delle foglie sostituito dalle tonalità del rosso e del marrone, gli alberi un po' spogli, il prato alternato da tappeti di foglie secche. I colori del fuoco si alternavano nel quadro spettacolare della natura. Eppure erano così ingannevoli. Colori di tonalità calde, e l'aria era fredda, pungente. Non si riusciva a stare fuori, non quando il vento soffiava. E ultimamente il vento soffiava forte. Che sia in arrivo l'inverno e la neve?
Jennifer riprese a camminare, continuando a guardare fuori dalla finestra e poi.. BADABAM! Come una sciocca picchiò la gamba contro una sedia. Tutti si girarono per guardarla e lei, piegata in due dal dolore, era diventata paonazza dall'imbarazzo. Ma come aveva potuto distrarsi così? Prese un libro a caso dallo scaffale, lo appoggiò sul tavolo accanto a lei, prese la sedia, si sedette e poi, chiudendo gli occhi dal dolore, appoggiò la fronte sul libro e iniziò a massaggiarsi il ginocchio. Come per non bastare era riuscita a picchiare il nervo e adesso la sua gamba pulsava dal dolore. Cosa aveva fatto di male per meritarsi tutto questo?



Edited by ghost… - 1/12/2012, 22:29
 
Top
†Kira.
view post Posted on 27/11/2012, 09:00




Slytherin
Alan Isaac Higgs

ORkL8
Il giovane Serpeverde si era costretto ad andare in biblioteca per completare una ricerca su una strega del passato di nome Circe che il professore di Storia della Magia aveva nominato durante l'ultima lezione e a riguardo della quale aveva richiesto, appunto, una relazione. Non poteva capacitarsi che esistesse qualcosa di così noioso eppure dovette arrenersi all'evidenza del fatto che ce lo aveva lì davanti scritto a chiare lettere su vari libri di cui il più breve contava non meno di seicento pagine. Sapeva che volendo avrebbe potuto non farlo, o farlo in maniera sommaria, e poi prendere un "accettabile", ma ormai aveva abituato i professori a dargli il massimo dei voti ogni volta e sapeva che da lui si aspettavano sempre di più quindi sarebbe stato più probabile che per un compito fatto male gli dessero un voto insufficiente obbligandolo dunque a rifarlo per cercare di ottenere il massimo da lui. Si pentiva di averli abituati così bene ma ormai il danno era fatto e a lui non restava che sboggare su pile di libri ogni pomeriggio in biblioteca. La verità però era che spesso saltava le consegne perchè non aveva voglia di fare i compiti e dunque quel giorno anche se era ancora a metà del primo quadrimestre si era svegliato con una pila di compiti spaventosamente alta che lo aveva dissuaso dal cercare altre scuse e costretto a rinchiudersi per tutto il giorno in biblioteca.
*Mi sono di nuovo deconcentrato.*
Pensò grattandosi la fronte con la piuma che reggeva nella destra. Il grattare delle piume degli altri studenti sulle pergamene e i loro sporadici sussurri combinati con l'aura quasi mistica dell'immensa biblioteca di Hogwarts avevano il potere di distrarlo anche quando avesse dovuto studiare l'argomento più coinvolgente in assoluto, figurarsi per qualcosa come la Maga Circe. Un improvviso rumore a breve distanza da lui gli diede un'ennesima ottima occasione per distrarsi ancora. Una ragazza alta poco meno di lui, castana e che non aveva mai visto in giro, si era appenaresa conto della solidità delle sedie del castello di Hogwarts sbattendovi contro. La sedia in questione era allo stesso tavolo del ragazzo, poco distante.
*E ti pareva? Adesso sarà pure colpa mia!*
La ragazza trovò con una irreale rapidità il libro che cercava e poi si sedette sulla sedia che aveva appena fatto sbattere. Lui la osservò di sottecchi mentre fingeva di studiare. Sembrava aver preso quel libro solo per potervi poggiare la testa contro, evidentemente s'era fatta male sul serio e altrettanto evidentemente non si era accorta di essersi seduta al suo tavolo. Gettò un'occhiata al resto della sala e notò con piacere che tutte le teste curiose che si erano voltate a guardare. Lasciò la piuma in parte al libro che stava svogliatamente sfogliando e si abbassò sul tavolo sporgendosi verso di lei per poi sussurrarle.


Tutto a posto?

*PATETICO!*
Non potè non rimproverarsi mentalmente per le parole che gli erano uscite, erano decisamente patetiche.




I'm made of AWESOMENESS
you're not.
 
Top
ghost…
view post Posted on 27/11/2012, 12:25






Jennifer Delabomber
Corvonero



Dolore, dolore e ancora dolore. Ecco quello che riusciva a capire di tutta quella situazione. Ma perché? Già le bastava un soffio di vento per farle un po' di male, perché doveva capitarle una cosa ancora più dolorosa? La testa era sempre appoggiata al "comodo" libro di.. cosa? Non lo sapeva, non l'aveva guardato, era stato la prima cosa che aveva trovato sotto mano per destare meno curiosità possibili. Già, curiosità. Chissà quanta gente la stava guardando in quel momento. Jennifer, timida come era, arrossi' di colpo rendendosi conto veramente della situazione. *Mamma mia, che figuraccia!!!* Penso' la ragazza. Ma non poteva starsene in sala comune a leggere per l'ennesima volta le fiabe di Beda il Bardo? Ok, le sapeva a memoria, ma si sarebbe risparmiata tutta quella scenata! Continuò a massaggiarsi il ginocchio e ad ogni passaggio il dolore diminuiva. *Grazie al cielo mi sta passando anche velocemente..* Pensò la ragazza. Ma appena provò a muoverlo anche solo di pochi millimetri ecco che il dolore si ripresentava come una fitta e poi cominciava a pizzicare. Niente da fare, l'unica soluzione che poteva trovare era prendere il coraggio a due mani e, sopportando il dolore, muovere il ginocchio per abituarlo prima di fargli sopportare il proprio peso e camminare. Alla fine, dopo un po' di movimento diventava anche piacevole come sensazione. Sicuramente molto meglio del dolore! Un bisbiglio interruppe il suo flusso di pensieri: era tutto apposto? No, non c'era niente di apposto, soprattutto il suo ginocchio non era apposto, ma a lui cosa poteva interessare?
-Si, tutto ok, grazie, scusa per il disturbo..-
Boffonchiò la ragazza, alzando la guancia e volgendo lo sguardo verso il ragazzo, rivelando così delle tracce di lacrime scese involontariamente al momento dell'"impatto" tra la sedia e il suo ginocchio. Guardò cosa avesse interrotto e notò, con imbarazzo, che c'erano ancora degli studenti che la guardavano incuriositi o che ridacchiavano per la scena assurda. Il colore rosso tornò vivace sulle sue guance, coinvolgendo questa volta tutto il resto del viso e, per riflesso incondizionato, abbassò subito lo sguardo, lasciando che il suo sguardo cadesse sul titolo del libro che, casualmente, aveva tolto dallo scaffale: le fiabe di Beda il Bardo. No, non poteva crederci. Tutto quel casino per poi togliere ancora quel maledetto libro? Non poteva crederci. La sua bocca si spalancò e il suo volto assunse un'espressione delusa. No, era impossibile. Come era crudele a volte il destino. Massaggiandosi la gamba girò lo sguardo, ancora con tracce di delusione ben visibili, e, senza pensarci, cominciò a osservare gli enormi libri che il suo "compagno casuale di banco" aveva di fronte a lui. Chissà di cosa parlavano.. Ma non glie lo chiese. L'aveva gia' disturbato anche troppo!



Edited by ghost… - 1/12/2012, 22:29
 
Top
†Kira.
view post Posted on 28/11/2012, 21:27




Slytherin
Alan Isaac Higgs

ORkL8
Stava ancora chiedendosi che cosa diavolo l'aveva spinto a fare una domanda così deficiente quando la ragazza voltandosi a guardarlo dalla sua posizione piuttosto curiosa gli rispose che era tutto ok e scusandosi di averlo disturbato. In tutta onestà Alan non si dispiaceva di essere stato disturbato. Non aveva la minima voglia di studiare quella materia così noiosa, e avere una scusa per evitare di farlo non poteva che rallegrarlo. Questo però non lo disse alla ragazza, in parte perchè non aveva intenzione di sembrare un nullafacente pigro e svogliato e in parte perchè era stato distratto da un'altra cosa. Si ricordò che aveva sentito dire da qualcuno sicuramente troppo poetico che si può mentire con la bocca ma non con gli occhi, in quel momento quella frase gli sembrò talmente vera che gli venne quasi da ridere. Se la ragazza aveva detto che era tutto ok, i suoi occhi colmi di lacrime (alcune delle quali già versate) facevano pensare almeno un pochino diversamente da ciò che aveva detto. No, non stava dando ragione alla frase così insulsamente poetica, stava semplicemente constatando che in quel caso ci aveva preso. Un attimo dopo le gote della ragazzina divennero di un rosso acceso e lei abbassò gli occhi sul libro che aveva preso con aria visibilmente imbarazzata. Il giovane Serpeverde non seppe spiegarsi il perchè di tutto ciò, ma decise di non chiederselo e entò di leggere il titolo del libro che lei aveva preso, invano. Sembrò, però, leggerlo anche lei per la prima volta e infatti quando si voltò di nuovo verso di lui, o meglio verso i libri che lui aveva davanti a se, portava dipinta in volto la più delusa delle espressioni. Alan continuava a non capire.
*Questa ragazza è un mistero.*
Non sapendo bene cosa dire abbassò gli occhi su una illustrazione di Circe, quella donna era dannatamente brutta, gli venne in mente Vraska, anche lei era davvero brutta ma per sua fortuna era una strega talmente abile che le sue capacità compensavano il suo aspetto.


Nessun disturbo, figurati... Sei sicura che sia tutto ok? Non si direbbe...

Le sussurrò con aria preoccupata. Non voleva insistere, non aveva senso e non lo avrebbe fatto. Non sarebbe andato oltre quello, certamente, ma era comunque buona educazione preoccuparsi per lei a quel modo. Dopotutto la conosceva appena, anzi, per precisione non la conosceva neanche. Provò a sbirciare l'uniforme ma non riuscì a capire di che casata fosse. Era un argomento trito e ritrito nel castello, ma era il modo più veloce per fare conversazione perciò si appuntò mentalmente di chiederglielo, anche se in realtà era di importanza relativa. Di certo non era Serpeverde, non l'aveva mai vista nella Sala Comune.



I'm made of AWESOMENESS
you're not.
 
Top
ghost…
view post Posted on 29/11/2012, 08:41






Jennifer Delabomber
Corvonero



Jennifer era rapita dalla figura che sovrastava l'enorme libro che il ragazzo stava consultando. Di cosa parlava quel libro? Della storia di una donna, magari proprio di quella rappresentata in figura? O di qualche leggenda o mito riguardanti gli uomini? Magari stava semplicemente svolgendo qualche compito, di una materia che però Jennifer non aveva ancora affrontato: si sarebbe ricordata dell'enorme libro, l'avrebbe consultato anche lei. Che materia poteva essere? Beh, la giovane corvonero aveva già dato l'esame di quasi tutte le materie, le mancavano qualche lezione di pozioni, erbologia, ma soprattutto la materia che le sembrava più ostica: storia della magia! Beh, a dire il vero le sembrava la più difficile solo perché non aveva ancora seguito neanche una lezione e le sembrava tutta teoria. E a vedere dal libro poteva aver anche indovinato. Ma se quel ragazzo non fosse stato del primo anno ma più grande? Alzò lo sguardo verso il ragazzo e lo guardò. Beh, se così fosse era veramente basso per la sua età! *Per fortuna non legge il mio pensiero! Questo era un insulto bello e buono!* Pensò la ragazza sogghignando. Il giovane la guardava e poi le chiese se stava bene davvero. *Cosa ho che non va?* Pensò la ragazza, passandosi automaticamente una mano sulla testa. Tastò i capelli, ma quelli sembravano apposto. Iniziò allora a scorrersi entrambe le mani sul volto: una riga attraversava le sue guance, forse la traccia delle lacrime che prima le avevano solcato il viso e che ora erano solo un ricordo doloroso. Le seguì con gli indici fino a giungere agli occhi. Li chiuse e se li sfregò delicatamente: effettivamente erano ancora gonfi e sembrava che le lacrime fossero pronte a ricominciare la loro discesa. Appoggiò le mani sulle ginocchia, guardò il ragazzo e gli sorrise.
-No, grazie, è veramente tutto ok adesso.-
Bisbigliò la ragazza. Aveva detto che non lo stava disturbando, perciò azzardò l'inizio di una chiacchierata, anche se quello era il posto meno adatto. Non conosceva niente del giovane, ma, da quanto ne sapeva, neanche lui sapeva niente di lei. Gli si avvicinò un po' con la sedia, per non dover parlare troppo ad alta voce e disturbare così gli altri studenti presenti nella biblioteca e, mantenendo il suo tono di voce abbastanza moderato, disse:
-Grazie per esserti interessato alla mia salute. Io mi chiamo Jennifer. Tu chi sei?-
Da quanto tempo era che non si presentava più a qualcuno? Conoscere nuova gente era sempre un piacere, soprattutto perché ormai non conosceva quasi più nessuno. Aveva perso i contatti con la gente che conosceva a forza di fare solo avanti e indietro dalle aule alla sala comune.



Edited by ghost… - 1/12/2012, 22:29
 
Top
†Kira.
view post Posted on 30/11/2012, 08:54




Slytherin
Alan Isaac Higgs

ORkL8
Alan sapeva riconoscere un "no" quando gli si parava con così tanta spregiudicatezza davanti. Evidentemente era chiaro che aveva insistito solo a causa delle lacrime della ragazza, perchè lei si era toccata il viso come se non si fosse accorta di quanto era successo, ma aveva ripetuto che era tutto a posto, quindi non aveva motivo di continuare con quel discorso. Gli parve di notare un paio di volte che la ragazza guardasse con attenzione il libro più grosso che teneva davanti, ma le sue parole lo distrassero dal chiedersi perchè. Dopotutto la curiosità era più che normale, non aveva senso domandarsi la motivazione anche di queste sciocchezze, e Alan lo sapeva. Tornò seduto composto sulla sedia appoggiando il mento al palmo della mano e osservò la ragazza. Avrebbe detto che avevano la stessa età ma non ne era sicuro, in queste cose sbagliava praticamente sempre. Era riccia, molto riccia, e aveva gli occhi chiari.
*Solita abitudine di osservare la gente in ogni dettaglio.*
Eppure c'era qualcosa che stonava in tutto ciò. Solo che non riusciva a cogliere con precisione cosa fosse. Era una sensazione pessima, sentiva di saperlo con certezza, ma non riusciva ad afferrarlo, come se cercasse di ricordare i particolari di un sogno. Ce li aveva a portata di mano ma svanivano sempre più. Non lo sopportava, perciò smise di pensarci, certo che prima o poi gli sarebbe venuto in mente come un'illuminazione. Decisamente quel giorno non avrebbe continuato i compiti, aveva trovato un'ottima scusa per evitare, e perchè sprecarla?


Ah, bene, meno male!

Le sussurrò abbozzando un sorriso. Questo chiudeva la questione. Non avrebbe avuto senso parlarne ancora. Poi fa lei a presentarsi per prima. Jennifer. Era la prima che conosceva che si chiamasse così anche se sapeva che non era un nome insolito. Però anche in quel caso notò quel qualcosa che stonava leggermente nel complesso. Solo continuava a sfuggirgli cosa fosse.

Figurati, l'avrebbe fatto chiunque. Io sono... Be', puoi chiamarmi Jace.

Aveva indugiato un attimo prima di dire il suo nome. Sarebbe stato più corretto presentarsi con il suo nome vero, ma non lo apprezzava e voleva che la gente iniziasse a conoscerlo come preferiva essere chiamato.
*Chiunque lo preferirebbe se i suoi genitori gli avessero appioppato un babbanissimo nome come Alan.*
Pensò stizzosamente. Poi, visto che non voleva chiudere la conversazione riprese a parlare sottovoce augurandosi che nessuno li sentisse. Odiava pensare di disturbare la gente che studiava.


E sono un Serpeverde... Tu?

Aveva già sopportato una quantità di pregiudizi nei confronti dei Serpeverde che se anche Jennifer fosse stata prevenuta non gli avrebbe fatto molta differenza. Ormai ci era abituato. Erano le ragazze che pativano di più questa situazione.



I'm made of AWESOMENESS
you're not.
 
Top
ghost…
view post Posted on 30/11/2012, 13:25






Jennifer Delabomber
Corvonero



Jace.. Non sembrava molto convinto. Più che altro sembrava che avesse valutato cosa dire alla ragazza. Magari aveva un altro nome, magari invece quello era semplicemente un nome inventato. Ma perché l'avrebbe fatto? Perché avrebbe dovuto inventarsi un nome per quella ragazza che, alla fine, non gli aveva fatto ancora niente di male. No, era impossibile. Jennifer si convinse che, in realtà, si stava solo facendo tante paranoie per una cosa che poi non aveva molto conto. Ed era un serpeverde. Aveva conosciuto qualche serpeverde nel corso della sua lunga permanenza a Hogwarts da eterna primina? Tanti corvonero, un tassorosso (o forse di più?), un grifondoro.. Si, forse anche una serpeverde, una ragazza se non si ricordava male. Chiedere il nome però era impossibile, il suo cervellino faceva fatica a fare questo enorme sforzo. Spesso non se lo ricordava neanche nel giro di due minuti. A tal proposito.. Il ragazzo si chiamava..? Grace.. No, era qualcosa di diverso. Jake.. No, non le suonava.. Ja.. Ja.. Jace! Ma certo! Che stupida che era. Perché era così sbadata? Manco avesse 80 anni! No, ne aveva 11, ma la mente la tradiva già. Sorrise per questa sua sbadataggine. Si sistemò un ciuffo di capelli dietro all'orecchio destro, si grattò la fronte per il solletico (già, i capelli lunghi e ricci non erano tanto simpatici quando andavano per i cavoli loro) e poi disse:
-Io sono una corvonero..-
Non che questo avrebbe cambiato qualcosa. Alla fine le casate erano come delle grandi famiglie, ogni studente era smistato in una di queste in base alle proprie abilità e particolarità, perciò era normale che tra persone della stessa casata si andasse più d'accordo mentre con quelli di altre casate magari si potevano avere dei pareri discordanti. Alla fine anche tra compagni di casata potevano nascere delle controversie. Ognuno era un uomo diverso dall'altro, con un proprio pensiero e una propria mentalità. Che male c'era se ognuno pensava a suo modo?
La presentazione era stata fatta.. E adesso? Jennifer odiava queste situazioni. Con gente che non conosceva non sapeva mai di cosa parlare. Da dove vieni? A che anno sei? Come ti trovi? No, troppo banali. Ma cosa poteva chiedere di così "strano", qualcosa di non banale? Beh, una domanda ce l'aveva, anche se era ancora una cosa banale. Era qualcosa che l'aveva attirata fin da subito.

-Non per essere un'impicciona. Ma cosa stavi leggendo?-
Si, era impicciona, ma soprattutto era curiosa. Tutto ciò che riguardava libri le interessava e quel libro alto aveva proprio colto la sua attenzione.



OT//Ho modificato solo la grafica, nient'altro. ^^

Edited by ghost… - 1/12/2012, 22:30
 
Top
†Kira.
view post Posted on 2/12/2012, 15:04




Slytherin
Alan Isaac Higgs

ORkL8
Dunque Alan aveva completato la conoscenza di uno studente per ogni casata, mancavano solo gli odiati Corvonero all'appello e grazie a Jennifer aveva completato la collezione. Ora però si sentiva un po' deluso dalla ragazza. Lui odiava i Corvonero per principio e aver fatto conoscenza in maniera cortese con uno di loro era quantomeno disdicevole. Non riusciva quasi ad accettarlo e non sopportava nn poter cambiare le cose. Per qualche secondo optò per comprtarsi in maniera scortese con la ragazza ma si rese conto che non aveva il minimo senso. Lei non gli aveva fatto nulla, anzi si stava dimostrando piuttosto amichevole. Sul suo viso però non potè non passare un'ombra di disprezzo che subito svanì. Doveva imparare a nascondere i suoi pensieri e le sue sensazioni se voleva imparare davvero a diventare un buon occlumante. Tornò a sedersi in maniera composta. Continuava a notare nella ragazza qualcosa che stonava ed era certo che non fosse la casata di appartenenza. Si schiarì la gola impercettibilmente gettando occhiate in tralice agli altri studenti che erano chini sui libri, ormai nessuno li stava più osservando. Rivolse dunque nuovamete lo sguardo alla ragazza mentre lei gli chiedeva che cosa stesse leggendo. Aveva evidentemente notato le illustrazioni della strega antica sulla quale stava facendo una ricerca il giovane Serpeverde.

Oh, si tratta di una cosa piuttosto noiosa. E' una ricerca per Storia, tratta della Maga Circe, credo di non aver letto mai nulla di più noioso in tutta la mia vita.

Bisbigliò queste parole con indifferenza alla ragazza, le era grato per averlo distratto da quel ben poco interessante impegno.

E tu...? Per cosa sei venuta in biblioteca?

Le disse, sbirciando in maniera evidente il titolo del libro della ragazza senza riuscire a leggerlo.



I'm made of AWESOMENESS
you're not.
 
Top
ghost…
view post Posted on 2/12/2012, 19:07






Jennifer Delabomber
Corvonero



Il ragazzo, una volta che seppe la casata della ragazza, non sembrava molto contento. Anzi, sul suo volto apparve anche un'ombra di disprezzo. Cosa gli era successo? Disprezzo per pregiudizi contro i corvonero oppure il ragazzo disprezzava la ragazza? No, quello non poteva essere, perché se no l'avrebbe disprezzata già da subito. Magari qualche corvonero prima di Jennifer gli aveva fatto qualcosa che aveva fatto nascere il suo disprezzo. Ma qyualsiasi cosa fosse a Jennifer non sarebbe mai interessato perché era talmente presa dalla copertina del grosso volume posto sul tavolo della biblioteca che qualsiasi cosa potesse succedere intorno a lei non sarebbe stata colta dalla studentessa dei corvonero. Ma tutto quell'interesse scomparve non appena il serpeverde aprì bocca. *Ah! Bene, cosi quello è uno dei libri che mi toccherà studiare durante il corso di storia della magia? La cosa mi sta facendo passare del tutto la voglia di cominciare a studiare la materia!* Pensò la giovane ragazza, spalancando la bocca involontariamente e assumendo un'espressione delusa. Beh, non che si potesse aspettare qualcosa di meglio. Cosa si aspettava la ragazza? L'aveva anche presupposto che potesse essere un libro di scuola. Certo che, però, studiare la vita di maghi antichi e delle loro imprese non doveva poi essere del tutto male. Beh, certo, sicuramente era noioso leggere libri imposti dagli altri, sei poi si presentano anche come mattoni interminabili poi! Però c'era qualcosa che la attirava, un non so che ti intrigante. Beh, poi per una lettrice come la giovane Jennifer non doveva esserci niente di meglio! L'espressione del volto della giovane passò dalla delusione alla curiosità. La bocca si richiuse e negli occhi della corvonero apparve una scintilla del tutto particolare, magica, di una magia che solo i libri potevano provocarla. E poi il ragazzo chiese perché la ragazza era in biblioteca e sul volto della giovane ricomparve un'espressione delusa. Perché era li? Beh, semplice, per leggere qualcosa che non erano le fiabe di Beda il Bardo. E che libro le era capitato sotto le mani? Le fiabe di Beda il Bardo, ovviamente! La ragazza alzo' lo sguardo verso Jace e, sospirando, gli rispose:
-Beh, ecco, a dire il vero sono venuta per scegliere un libro da leggere che non fosse qualcosa che ho già. Ma alla fine ho scelto ancora qualcosa che ho già letto.-
Così spiegò al ragazzo. Non voleva dargli la versione ufficiale, l'avrebbe presa in giro a vita. E lei non aveva voglia di prese in giro, non lo sopportava, ci stava male e rimaneva insicura nei confronti degli altri, chiunque essi fossero, per molto tempo. Ma adesso come adesso aveva bisogno solo di sicurezze, di persone che credessero in lei e che la sostenessero.

 
Top
†Kira.
view post Posted on 3/12/2012, 15:58




Slytherin
Alan Isaac Higgs

ORkL8
In fin dei conti Jennifer non era antipatica come si era figurato essere i Corvonero. Questa constatazione non gli fece certo piace, Alan voleva a tutti i costi avere una scusa per odiarli, per non sopportare il fatto che la loro casata fosse stata così avanti nella Coppa delle Case, per non sopportare la loro rinomata bravura al Quidditch nè tutte le altre cose che potevano renderli migliori dei Serpeverde. Provava un'antipatia di fondo per tutti loro e trovare qualcuno che fosse piacevole e che al tempo stesso parteggiasse per la fazione che non sopportava gli dava l'orticaria. Ma non poteva farci nulla. Si costrinse a concentrarsi sull'altro particolare della ragazza che ancora non aveva colto ma che, lo sentiva, avrebbe odiato. Il discorso dei libri iniziava a perdere di rilevanza e così Alan iniziò a chiedersi di che diavolo avrebbero potuto parlare, che cosa si chiedeva a qualcuno quando ci si faceva conoscenza?
*Come ti chiami? Età? Casata? Sato di Sangue?... ECCO!*
Aveva compreso, aveva finalmente individuato che cosa fosse quel particolare e per un momento si diede del deficiente per non essersene accorto ben prima. Era così evidente che non l'aveva notato? Un ghigno gli deformò il volto e lui con disinvoltura abbassò lo sguardo senza farsi notare, adesso cambiava tutto. Ecco perchè non aveva detto il proprio cognome. Non lo reputava importante o forse non lo reputava degno.


Eh sì, a volte si torna su libri già letti perchè ci sono piaciuti particolarmente.

Sussurrò con il suo tono più amabile. Non Intendeva assolutamente attaccare briga con quella ragazza. Non ancora.

Vorrei avere il tempo di eggere qualche libro di narrativa ma ora come ora sono immerso nei compiti, che brutta sensazione ahah!

era abilissimo a fare il brillante anche quando i suoi sentimenti erano completamente contrapposti a quel che diceva. Si morse il labbro inferiore sfogliando distrattamente il libro che aveva davanti.



I'm made of AWESOMENESS
you're not.
 
Top
ghost…
view post Posted on 3/12/2012, 17:45






Jennifer Delabomber
Corvonero



C'era qualcosa di strano in quel ragazzo che non riusciva a cogliere. Non lo conosceva bene, ma sembrava che dentro di lui stesse avendo un dialogo tutto proprio che escludeva completamente la ragazza e che veniva rivelato sporadicamente da qualche espressione lasciata sfuggire, magari di proposito, o per sbaglio, dal giovane serpeverde. *Beh, chi non ha proprio pensieri?* Pensò la ragazza, rispondendosi interiormente e ributtando in fondo al proprio cuore le paure che stavano nascendo. Ma perché la ragazza doveva avere paura? E di cosa? Non sapeva rispondere perché, in fin dei conti, niente poteva spaventarla. Eppure quella voce le trasmetteva un brivido che non le piaceva affatto. *Jennifer, stai tranquilla, tu pensi sempre e solo male. Perché devi arrivare a conclusioni così pessimiste?* Un dialogo interiore era cominciato all'interno della ragazza tra la sua mente e tutte le sensazioni che stava provando. Si lasciava troppo trasportare dai sentimenti e dalle sensazioni e quella non era una buona cosa. Nel mentre pensava questo, la ragazza non aveva mai smesso di osservare il ragazzo, ma la sua espressione, senza accorgersene, si era fatta seria, la bocca era diventata una linea dritta e lo sguardo della ragazza sembrava quasi assente, così fisso a guardare il biondino che si trovava di fronte a lei. Scosse il capo per riprendersi, lo sguardo tornò pieno e vivo e la bocca riprese la lieve curvatura all'insù che abbozzava il sorriso cordiale che riempiva il viso della ragazza. Si sistemò un ciuffo di capelli che le ricadeva davanti agli occhi, portandoselo dietro la nuca, e poi scosse tutti i capelli, con un risultato che non fui dei migliori: capelli che andavano da tutte le parti tranne quella giusta. La ragazza però non se ne accorse, ma sicuramente se ne sarebbe pentita più tardi con un "Ma che cavolo di capelli avevo?!? Che figura!".
Le era piaciuto veramente quel libro? Beh, l'aveva letto più di una volta, ma alla fine le fiabe erano sempre quelle. Le aveva scoperte un po' tardi, dato che da piccola sua madre le raccontava fiabe babbane. Non si sarebbe mai immaginate delle storie così magiche. No, la magia che si narrava tra i babbani era solo un frutto della fantasia, per di più abbastanza scadente. Quello che non le dispiaceva erano le avventure. I libri babbani in quei casi sapevano trasmettere delle emozioni mozzafiato e quei libri avevano sempre travolto la giovane Jennifer in lunghi viaggi con la fantasia.

-Si, hai ragione, però speravo di trovare qualcosa di nuovo.. Però non mi importa. Alla fine non l'ho neanche aperto, visto?-
Disse la ragazza alzando il libro e rivolgendo un bel sorriso al serpeverde. Lo ripose poi sul tavolo, si massaggiò il ginocchio lievemente dolorante e poi tornò a guardare il ragazzo. Anche a lui piaceva leggere quindi? Si, i compiti toglievano sempre molto tempo. Ma a volte risultavano anche divertenti. Sicuramente migliori e più interessanti di quelli che aveva dovuto svolgere fino a non molto tempo prima nelle sue vecchie scuole. Scrivere, leggere, disegnare, studiare le tabelline.. Mai qualcosa di pratico e interessante. Ma come poteva esserci cosa più divertente di quella? Provare incantesimi, fare pozioni, travasare piante urlanti.. Si, le piaceva quella nuova scuola.
-Ti piace leggere? Che genere di libri?-
Il suo tono era sempre molto cordiale, e ovviamente tenuto in un tono grazie a cui solo lei e il ragazzo riuscivano a sentirsi. Non voleva certo essere cacciata da quel meraviglioso posto per disturbo alla quiete pubblica!

 
Top
†Kira.
view post Posted on 6/12/2012, 22:27




Slytherin
Alan Isaac Higgs

ORkL8
Il discorso stava prendendo una piega naturale e del tutto non predeterminata. Alan sentiva che il momento che aspettava sarebbe giunto da solo, tutto si sarebbe rivelato per quello che era senza sforzi eccessivi. Doveva solo star lì e aspettare, come un paziente pescaore attende che la lenza si tenda e il pesce abbocchi. Esattamente alla stessa maniera. La sentì parlare ancora e nel menre la osservava di sottecchi. Era carina, dopotutto. I capelli ribelli che le contornavano il viso erano particolari e la facevano sembrare molo diversa dalle altre. Non era una di quelle che passavano ore a prendersi cura del loro viso davanti allo specchio applicando trucchi e altre sciocchezze simili. Non poteva fare a meno di notarlo e di trovarla interessante. Subito dopo però era disgustato di se stesso, che avrebbe pensato di lui, Jaya? Lo avrebbe certamente ripudiato, non lo aveva istruito per quello. No, lui aveva la scintilla e doveva pensare con logica alle azioni che avrebbe compiuto. Eppure non poteva fingere di essere cieco, lei era carina sia nei modi che nell'aspetto.
*Dettaglio non trascurabile..*
Prima di parlare, però, lo aveva osservato. Alan si era accorto dello sguardo assorto e forse un po' severo che la ragazza gli aveva rifilato. Non era rassicurante nè bello tutto ciò. Che lei avesse iniziato a capire i suoi pensieri? Pareva di no perchè poi era tornata a sorridere lievemente e Alan si convinse del fatto che forse si era immaginato tutto. Chiuse il libro che aveva davanti e lo poggiò sopra gli altri due. Era inutile fingere che avrebbe studiato ancora qualcosa quel giorno. La ragazza sollevò il libro che aveva preso permettendogli di leggere il titolo: "Le fiabe di Beda il Bardo". Il libro che sua madre gli leggeva da bambino.
*Non voglio crederci.*
Si sforzò di non ridere e riuscì a dissimulare il tutto ricambiando il sorriso che lei gli stava rivolgendo, Era una ragazza semolice e genuina a quanto pareva, non una sofisticata Corvonerd sotuttoio.


Be', a me piacciono i poemi epici... Tipo... Il Romanzo di Alessandro.
I babbani credono che sia un libro loro, ma quale pianta babbana parla oppure produce gemme?


Presumibilmente la ragazza non aveva capito nulla, ma non era importante. Per lui era rilevante solo la domanda che stava per porle.

E a te cosa piace leggere? Qual è il tuo libro preferito?

Aveva il lieve timore che potesse trattarsi veramente delle Fiabe di Beda. Alan non avrebbe potuto crederci, nel caso.



I'm made of AWESOMENESS
you're not.
 
Top
ghost…
view post Posted on 7/12/2012, 22:09






Jennifer Delabomber
Corvonero



Il Romanzo di Alessandro.. E che cos'era? Beh, ovviamente era un libro, ma, nonostante Jennifer fosse nata in una famiglia babbana, non l'aveva mai sentito nominare. Guardò il ragazzo fisso, dallo sguardo si capiva benissimo che era disorientata. Non l'aveva mai sentito neanche nominare, figurarsi se sapeva minimamente di cosa parlava! Abbassò lievemente lo sguardo e le sue guance presero un lieve colorito. Beh, la cosa era a dir poco imbarazzante.
-Ehm, a dire il vero non ho mai sentito parlare del libro di cui hai parlato, quindi non so neanche di cosa stai parlando..-
Disse visibilmente imbarazzata la giovane corvonero. Almeno sapeva che era un poema epico. Storia antica inventata e ingigantita. No, non era per niente il suo genere di libri. Lei al contrario adorava liberare la mente, entrare in una storia di avventura con pirati, sirene, unicorni e tutte le creature possibili e inimmaginabili. Fantasy puro. L'importante era che Jennifer potesse partecipare alla storia con la fantasia. Adorava ritrovarsi su una nave accanto a famosi capitani e pirati temuti in tutti i mari, ma anche solo trovarsi sulla terra ferma, in compagnia di qualche avventura o di un bel mistero da risolvere. Si, anche i gialli non le dispiacevano, anche se dovevano esserci molti morti per attirare l'attenzione della giovane lettrice. Oppure molti assassini. Le era capitato di leggere libri babbani di Agatha Christie e di innamorarsi di quei racconti, come "dieci piccoli indiani". Che bel libro. Arrivare all'ultimo omicidio e non capire ancora chi era l'assassino. E allora li la ragazzina non si dava per vinta e tornava indietro nella storia a rileggere e, magari, a scovare qualche particolare che prima le era sfuggito e che ora la aiutava a risolvere l'enigma. Ma.. quale era il suo libro preferito? Beh, a dire la verità lei non ne aveva uno preferito. A lei bastava leggere. Prese il mento tra l'indice e il pollice della mano destra, alzò lo sguardo verso il soffitto, guardando però un punto imprecisato, e iniziò a pensare. Qual'era il libro che l'aveva colpita di più? I libri gialli le piacevano, Agatha Christie o Conan Doyle l'aveva tenuta con il fiato sospeso spesso, ma non erano uno dei suoi generi preferiti. Libri di avventura classici li aveva letti, ma principalmente su consiglio o perché costretta dalla scuola, e non erano tra le sue migliori scelte, anche se Sandokan era stato il suo primo amore letterario, se così si poteva chiamare. Anche storie di sicari non le erano dispiaciute, come la serie de "Le guerre del mondo emerso". Continuando a pensare la ragazza si accorse che non aveva letto molti libri di quel nuovo mondo in cui era entrata, in compenso aveva divorato un'intera biblioteca babbana! E la ragazza sorrise. Finalmente aveva trovato il suo genere..
-A me piacciono molto i libri di avventura e di fantasia. Più riesci a, come si può dire.. sì, a partecipare con la fantasia in una storia e più io mi innamoro di quel libro. Il mio preferito è la saga di "Ulysses Moore". Ma non penso che tu la conosca..-
Disse la ragazza guardando il giovane serpeverde. Era certa che, come lei con il Romanzo di Alessandro, anche lui con la sua saga non sapeva minimamente di cosa lei stesse parlando. Alla fine era una saga babbana e se il biondino era nei serpeverdi certamente non aveva origini come quelle della giovane studentessa corvonero. Certamente lui era un purosangue e se avesse saputo le sue origini avrebbe smesso di parlarle..

 
Top
12 replies since 25/11/2012, 16:42   138 views
  Share