| Prima che le vacanze di Natale si avviassero alla loro inevitabile conclusione, gli studenti di Hogwarts potevano godere ancora degli ultimi istanti di riposo e i primini usufruire di tali momenti per esplorare il castello, le cui innumerevoli stanze non rendevano di certo facile l’orientamento.
Già tre volte nell’ultima settimana la piccola Elhena si era ritrovata a girare a vuoto per i corridoi del castello, cercando con gli occhi uno studente più grande della propria Casata da seguire per togliersi dai pasticci e allo stesso tempo troppo timida per chiedere aiuto. Non era orgoglio, semplicemente era sicura che avrebbe iniziato a balbettare non appena si fosse trovata faccia a faccia con un ragazzo o una ragazza sconosciuta. Al solo pensiero di sentiva avvampare le orecchie.
Fatto sta che evitava come la peste qualsiasi piano superiore al primo (in realtà cercava di evitare di prendere le scale da sola), se non costretta per andare a lezione. Ed era proprio un peccato che Incantesimi, una delle materie che preferiva, si trovasse al terzo piano. Tre rampe di scale con la passione di spostarsi! Se da un lato stuzzicavano la sua inesauribile sete giovanile di meraviglie, dall’altro bloccavano i suoi passi con la paura dell’ignoto.
Ecco perché al momento stava passeggiando nei pressi dell’Aula di storia della magia al primo piano, con a tracollo una borsa di cuoi gonfia di libri di magia e non. Nella tasca della gonna la bacchetta batteva ritmicamente contro la coscia, accompagnata dal tintinnio di una manciata di monetine, misto di valuta magica e babbana.
Non aveva una meta precisa, se non quella di avanzare tranquilla e, per quanto possibile, inosservata, a passo regolare, finché un muro o una rampa di scale non l’avessero costretta a cambiare direzione; dopotutto, più passeggiate di questo genere compiva, più poteva ampliarsi la mappa mentale della scuola che pian piano si stava costruendo.
Sfiorò con i polpastrelli di indice e medio uniti la parete alla sua destra, picchiettando con la piccola unghia ben curata la loro pietra mai sufficientemente calda, a dispetto dei camini a pieno regime.
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