| L'ora di pranzo era passata da un bel pezzo, gli studenti si erano quasi tutti ritirati in Sala Comune, in Biblioteca o anche in giardino, pronti a sfruttare quel paio d'ore per ripassare o anche solo rilassarsi. Ma Horus si era attardato, rimanendo a smangiucchiare il pranzo visionando nel frattempo un grosso libro comprato qualche giorno prima e che giaceva aperto davanti a lui. Tanto era stato preso da quel volume, che neanche si era accorto che nella Sala Grande era rimasto solo lui ed un paio di Grifondoro che si stavano lanciando i resti di un pasticcio, ridendo come pazzi. Richiamato dalle loro urla, il ragazzo si ridestò dalla lettura, guardandosi intorno spaesato. *Mh, che genio. si ammonì, maledicendosi per non essersi accorto di aver fatto tanto tardi. Il sole aveva deciso di graziarli quel giorno, ma il tempo per crogiolarsi sul prato era ormai agli sgoccioli, visto che Divinazione era ormai imminente. E calcolando quanto tempo ci voleva a raggiungere quella dannata Torre, beh... sì era decisamente stupido a non averne approfittato prima. Con un sospiro il Tassino chiuse il libro e lo ficcò nella borsa, buttandosela poi in spalla ed uscendo dalla Sala, lasciando i Grifondoro a rotolarsi nel loro cibo. L'idea di andarli a fermare e rischiare di prendersi una malloppata di carne in faccia non era certo delle migliori. Uscendo, tuttavia, i suoi occhi si fermarono su un gruppetto di studenti attorno alla bacheca degli avvisi. Una gita ad Hogsmeade, forse, era stata programmata in anticipo? E perché lui non ne sapeva niente? Incuriosito, Horus si avvicinò, mentre gli studenti scemavano e tornavano ai propri affari. Sulla tavola di sughero, v'era un manifesto appeso il cui titolo era decisamente invitante. *Tea-rex? Ma che... pfff... * ridacchiando per il disegno sulla pergamena, Horus sbirciò le varie firme che spiccavano nella lista di quel neo-club. Tra molti riconobbe quella di Daddy e di parecchi concasati. Accidenti, il tè era una bevanda così gettonata -soprattutto tra i Tassi-? E lui che veniva sempre preso in giro per quella sua fissa! L'idea di stare in mezzo ad altre persone, sinceramente, non l'allettava. Il momento del tè era, per lui, un momento di tranquillità e pace da gustarsi con calma. Ma, tuttavia, l'iniziativa era senza dubbio interessante. E, chissà, magari ci sarebbero state nuove miscele che lui ancora non aveva provato. Era decisamente un buon compromesso. E di volti amici, in fondo, ce n'erano, pensò osservando le firme di Leah, Niahndra e Celeste. *E sia... * Pescando dalla borsa la sua piuma d'aquila preinchiostrata, Horus appose la sua firma in una calligrafia ordinata ed appuntita. Là, ormai era fatta, si disse rimettendo la piuma in una tasca della borsa. Sperava, almeno, che ne valesse la pena. *Col Tea-rex, comunque, siamo già sulla buona strada* sghignazzò tra sé e sé.
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