| Emily inclinò leggermente la testa, con l'espressione di chi sta studiando accuratamente qualcosa ed, in quel caso, un atteggiamento. Molto più del comportamento di prima, era le ultime parole del ragazzo ad averla spiazzata; non si aspettava questa reazione mentre tutte le altre, fino a quel momento, erano state, per entrambi, prevedili. Sorrise appena, un sorriso raro, sincero, senza sarcasmo o ironia. Un sorriso nato dal tono del Serpeverde e che lasciava intendere un pensiero del tipo: *Oh, mi hai scoperto*. Coprì l'ultimo passo che lo distanziava da lui, il disagio che compariva e svaniva durante tutto l'arco della conversazione, era del tutto scomparso: forse a causa delle difese abbassate di entrambi, dell'ironia che ora non poteva più essere messa in gioco, forse perché anche la vicinanza era stata raggiunta poco prima e quindi Emily non aveva motivi per temerla; forse erano questi i motivi, chi può dirlo, ma di certo era inutile soffermarsi su queste scuse, era inutile trovare giustificazioni per descrivere un comportamento tanto naturale. Fino a quel momento, fino alle ultime frasi del compagno, ogni loro affermazione o domanda sarcastica, era velata da una finzione voluta, probabilmente per nascondere le vere intenzioni, per divertimento, sfida. La "sfida",di certo, continuava a caratterizzare le sue parole: "- e comunque... ..certo che mi interessa..-", ma non vi era della marcata ironia, no, il tono deciso ed autoritario lasciava che Emily comprendesse a fondo la verità di quell'asserzione. Infondo, non era così anche per lei? La ragazzina notò una punta di fastidio sull'espressione del volto del concasata ma non ebbe modo di spiegarsi il perché, anche se ciò la incuriosiva alquanto. *Tutto a suo tempo* pensò, distratta da ciò che stava per fare. Alzò lentamente la destra, le sue dita pallide e piccole, sfiorarono appena la divisa del ragazzo tanto era debole la distanza. - Io sono Emily Claire Rose - sentenziò. Raramente proferiva il suo nome completo, odiava dare sfoggio del suo secondo nome, troppo intimo, troppo doloroso e ornato di sensi di colpa per proferirlo; ma qualcosa le suggeriva che il ragazzo lo avesse meritato. Era stato sincero con lei, in quel legame che i Serpeverde rispettavano solo tra di loro, in quel legame fatto di persone dal sangue puro e nobile che li rendeva tutti speranzosi negli stessi ideali. Emily alzò lo sguardo su di lui, i suoi occhi chiari... Quel modo di guardarla iniziava impercettibilmente ad infastidirla, quello sguardo aveva fatto in modo da costringerla ad alzare le sue difese e, per quanto fosse stato tutto molto divertente, doveva ammetterlo: pochi ci riuscivano. E quel ragazzo dagli occhi blu ci era riuscito, in così breve tempo. - Hai ragione. Non ho mai avuto intenzione di andar via..- aggiunse con tono flebile ma deciso, quasi simile a quello utilizzato dal ragazzo poco prima.
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