• Polvere ed inchiostro proibito.

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view post Posted on 22/3/2013, 18:29
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Emily aveva passato l'intera giornata girovagando per il Castello, sempre più incuriosita dalle mille zone che questo nascondeva. Era addirittura convinta che oltre ai luoghi, per così dire, "pubblici", potesse esserci anche qualche nascondiglio o scorciatoia segreta, infondo ogni Castello ne aveva, persino la sua Dimora.

*E così è questa la biblioteca*
pensò mentre entrava dal possente portone di legno, iniziando ad addentrarsi tra i vari scaffali colmi di libri che avevano l'aria di nascondere molte cose.
Fu proprio in quel momento che le venne in mente una vecchia discussione tra il padre ed un suo vecchio compagno Serpeverde i quali, ricordando i tempi andati ad un cena sontuosa presso la Dimora Rose, ridevano di quando erano entrati di notte in Biblioteca per accedere al Reparto Proibito speranzosi di trovare una qualche potente maledizione da scagliare contro una ragazza Corvonero.

Emily riprese ad avanzare tra alcuni stretti scaffali, dopo aver distolto lo sguardo da un libro dal titolo in oro e lettere mancanti, con le mani giunte dietro la schiena e l'aria disinvolta e curiosa.
Probabilmente "disinvolta" era l'espressione che voleva fosse letta sul suo viso pallido perchè si guardava intorno come se fosse alla ricerca di qualcosa.

*Eccola*
Una piccola porta in ferro chiusa accuratamente simboleggiava l'entrata della sezione proibita.

- Prima o poi -
sussurrò impercettibilmente.
Era più forte di lei, le cose proibite l'attiravano enormemente, come tutti del resto, ma a differenze di molti, cercava sempre un modo per raggiungerle, anche se ci fosse voluto del tempo.

 
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MàT
view post Posted on 22/3/2013, 19:03




La prima settimana di lezione era giunta al termine..finalmente Matthew avrebbe avuto la possibilità di godere di qualche ora di svago nelle zone ancora a lui sconosciute presenti all'interno del castello.Già all'interno..visto che il parco e le zone limitrofe non affascinavano nemmeno lontanamente il giovane serpeverde come i corridoi e le enormi torri e sale del castello.Aveva appena voltato per il corridoio principale del quarto piano quando una porta molto grande lo costrinse a fermarsi..l'indicazione parlava chiaro..quello era l'ingresso principare della biblioteca di Hogwarts.La curiosità lo portò ad addentrarsi in un luogo cosi' pieno di mistero e fascino da colpire persino un ragazzino di soli undici anni..il fatto poi che apparentemente nessun altro studente sembrava essere nei paraggi rendeva tutto piu' suggestivo.Camminando tra gli altissimi scaffali notò un piccolo cartello a forma di freccia con una scritta sopra "Reparto proibito".
*..sicuramente sarà sigillato..*
pensò,ma comunque valeva la pena di dare un'occhiata.
Evidentemente non era il solo ad aver avuto quell'idea..già,perchè una ragazzina dai capelli rossi era ferma davanti all'entrata del reparto..

-..prova a bussare no?-
..disse Mat rompendo il silenzio quasi surreale che regnava in quel posto..
-..magari qualcuno ti apre..-
concluse sarcasticamente appoggiandosi allo scaffale piu' vicino.
 
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view post Posted on 22/3/2013, 19:20
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Emily fu interrotta quasi bruscamente dai suoi pensieri, si voltò appena e squadrò il ragazzino poco distante da lei.
Aveva un'espressione sarcastica, quasi divertita, sul volto e la Serpeverde ne risultò leggermente infastidita.
Si avvicinò a lui, con passo leggero e lo fissò con sguardo inespressivo.
- Facciamo così, tu entri, io aspetto 40 secondi qui fuori e se qualcuno viene se la prende con te.
Altrimenti ti seguo e se mi scoprono, dico che la porta era già aperta, indicando te. -

asserì con tono appena divertito.
Infondo il suo ragionamento quadrava: era del primo anno, quindi addentrarsi in una zona proibita qualora la strada fosse bella che aperta da qualcun'altro sarebbe stato un errore più che perdonabile.
Stava quasi per rispondere nuovamente quando fece caso alla divisa del giovane: la luce fioca di quell'angolo appartato evidenziava i colori della sua Casata.
- Sono abbastanza ad Hogwarts da credevo che le Serpi evitassero questi luoghi -
Aggiunse con un sorrisino che risultava ironico e malizioso anche sul suo viso da undicenne.
In effetti, da quando era entrata in Biblioteca, aveva notato solo studenti di sicuro non del primo anno, di cui la maggior parte erano Corvonero o Tassorosso.
Non smise di fissarlo, adorava studiare le persone, mentre si appoggiava delicatamente al muro proprio accanto l'entrata della sezione ambita.
 
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MàT
view post Posted on 22/3/2013, 20:21




..sorrise alle parole della concasata..era un atteggiamento classico di un Serpeverde quello di cercare qualsiasi escamotage per passarla liscia..
-..stavo proprio per proportelo..-
Rispose divertito annuendo.
La ragazza sembrava abbastanza sveglia.. e giudicare dall'aspetto anche una coetanea.Sembrava divertirsi in quella situazione ed invece di provare imbarazzo per il tono sarcastico usato da Matthew aveva ben pensato di rispondere per le rime al ragazzo cercando anche di contrattaccare per prendere in pugno il discorso.

-..beh..non siamo tutti uguali vero?-
cominciò con un tono vago..non era affatto detto infatti che ogni serpeverde dovesse disdegnare luoghi come quello ,preferendo il cortile ,piuttosto che la sala comune..il sapere magico era una delle maggiori aspirazioni e brame di Matthew e in un luogo come quello non poteva che trovarsi a suo agio.
-..e poi..tu che cosa ci fai qui se pensi questo?-
chiese alla ragazza rimanendo immobile,sempre appoggiato allo stesso,polveroso,scaffale.
La ragazza sembrava un osso duro..allora perchè non rispondere alle sue provocazioni stuzzicandola..?
 
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view post Posted on 22/3/2013, 23:49
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Inutile dire che alla Dimora Rose non mancasse una sala stracolma di libri, ma meno cupa di quella dove ora si trovavano entrambi i fanciulli e di certo seguiva tutt'altro ordine.
Analogamente, tuttavia, vi erano dei libri a lei proibiti, posti in alto lungo tutta la parete circolare e dai quali, com'è ovvio, la ragazzina era sempre stata incuriosita.

* - Non è il momento, hai appena imparato a leggere, figuriamoci se ti lascio sfogliare quelli. Non puoi! - *

Le disse una volta suo padre, includendo tanto di battuta che era il modo in cui meglio adorava sminuirla convinto che fosse quello il modo migliore possibile di educare un erede del suo stesso sangue all'ambizione, al desiderio di potere e per dirla tutta, alla testardaggine che Emily non mancava mai di mostrare.

Presa nella contemplazione dei suoi pensieri, non diede molta importanza alle prime parole del ragazzo.

- Io penso che molti dei libri che si trovano da questo lato della Biblioteca siano interessanti in maniera superficiale rispetto a quelli chiusi qui dentro -

asserì la fanciulla con un cenno flebile della sinistra volto ad indicare gli scaffali polverosi illuminati da candele dei libri consultabili ad ognuno.

- Ad ogni modo non sono comunque affari tuoi -

aggiunse dondolandosi solennemente sulle caviglie per poi lasciare di nuovo la schiena poggiarsi sul freddo muro di pietra.

- Tu piuttosto, perché invece di infastidire me non vai da qualche altra parte? -
La ragazzina parlo nuovamente, dando per un attimo sfogo al suo lieve fastidio.
Infondo si stava divertendo, doveva ammetterlo, in quel piccolo battibecco.
 
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MàT
view post Posted on 23/3/2013, 12:44




Il sole cominciava a calare lentamente e la parte della biblioteca in cui i due giovani Serpeverde stavano battibeccando ,essendo abbastanza distante da una delle innumerevoli finestre, si fece leggermente piu' scura.
Nella penombra il fascino di un luogo simile non poteva che crescere ma Matthew,impegnato in questo scambio di frecciatine con la concasata, non parve accorgesene.
Non si sarebbe mai aspettato che una ragazzina all'apparenza innocua e tranquilla avrebbe risposto cosi' vivacemente alla sua provocazione..dopotutto la aveva punzecchiata proprio per divertirsi ,e ora l'inaspettata reazione di quest'ultima aveva fatto prendere ad un noioso pomeriggio di fine settimana una piega decisamente piu' interessante.
Non aveva alcuna intenzione di abbandonare la discussione proprio ora che entrava nel vivo e infondo era sicuro che nemmeno la signorina li presente aveva molta voglia di tagliare una discussione cosi'..il suo invito ad andar via non era che una prova..un tentativo di indispettirlo.
Ma non avrebbe affatto funzionato..non con lui..non in quella situazione..e di certo non con quella frase..ci voleva ben altro per indurlo a rinunciare ad una occasione cosi' ghiotta.

-Vero...non sono affari miei...chiedo scusa...-
disse ironicamente avvicinandosi lentamente alla ragazza
-..e non credo che andrò via,infondo mi piace questo posto..ma se vuoi farlo tu non sarò certo io a fermarti.-
detto questo posò la borsa ai piedi alla porta del reparto proibito ed iniziò a camminare accanto allo scaffale piu' vicino osservando i tomi esposti..
-..e con chi,se posso, ho il piacere di parlare..?-
aggiunse Matthew senza voltarsi e scandendo piu' marcatamente,di proposito, la parola "piacere"
 
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view post Posted on 23/3/2013, 13:58
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Emily posò lo sguardo chiaro su di una finestra in lontananza, il cielo iniziava ad oscurarsi ed il lento, quasi impercettibile, farsi avanti del buio donava alla conversazione dei due una certa intimità che non creava affatto disagio venendo accompagnata dal tono ironico e sarcastico, quasi divertente, delle risposte.
La ragazzina si aggiustò con disinvoltura la cravatta verde-argento, come per dare l'impressione di non interessarsi molto alle parole del compagno.
"- Vero...non sono affari miei...chiedo scusa...- "
nonostante il tono ironico che lasciava intendere tutt'altro che un'asserzione sincera, Emily, alquanto divertita, lasciò cadere la presunzione con la quale il ragazzo continuava a battibeccare.

- E comunque non credo che sia il posto a piacerti, altrimenti staresti girovagando tra gli scaffali e non ti saresti fermato qui -
asserì avvicinandosi lentamente alla sinistra del Serpeverde, concentrando vagamente l'attenzione sugli stessi libri che lui stesso stava osservando distrattamente.
- Inoltre non faresti il finto interessato nei confronti di questi volumi..-
un momento di pausa le bastò per alzare lo sguardo sul ragazzino poco più alto di lei..
- .. Quando l'unica curiosità che ti anima al momento è conoscere il mio nome. -
aggiunse con tono leggermente più basso ma impercettibilmente esitante, soddisfatta dal modo in cui avanzava la discussione e dal suo stesso parlare.
Era la prima conversazione stimolante che aveva avuto all'interno del Castello e pensandoci bene non si era ancora presentata a nessuno, fatta eccezione per i Prefetti della propria casa.
 
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MàT
view post Posted on 24/3/2013, 20:54




Non aveva alcuna intenzione di darla vinta alla giovane dalla folta chioma rossa..continuò quindi alle prime parole della ragazza a scrutare i tomi di uno scaffale che sembrava contenerne diverse centinaia.
Infondo la concasata aveva torto..quel posto lo affascinava veramente,i volumi impolverati e dall'aspetto trascurato lasciavano un alone di mistero che generava un fascino incredibile nel giovane Matthew.
Inoltre il sapere magico era indispensabile per qualsiasi persona dotata di un briciolo di ambizione..il termine "sapere" infatti,nella complicatissima educazione del ragazzo, era sempre stato tenuto a strettissimo contatto con un altro termine.."potere".
Il potere era quello per cui generazioni su generazioni avevano lottato ed è quella condizione che porta l'individuo a primeggiare su tutti gli altri.
Il fatto poi che la sua attenzione fosse stata attirata dalla presenza di una persona davanti all'entrata di un'ala proibita del castello era assolutamente normale..chiunque si sarebbe fermato,l'unica differenza era che altri avrebbero ripreso o messo in guardia la giovincella cosi' interessata ad una zona vietata di Hogwarts..al contrario Matthew aveva deciso di stuzzicarla per cercare un po di svago in quel noioso pomeriggio..trovando tra l'altro pane per i suoi denti.
Quest'ultimo concetto si rafforzò nel suo cervello nel momento in cui lei aggiunse una frase abbastanza ambigua e sicuramente stracarica di ironia per quel momento..una frase che lo costrinse a girarsi e a perdere contatto con i pensieri che pochi istanti prima stavano popolando la sua testa.

-Beh..forse si..e forse no..chi può dirlo?-
Disse voltandosi verso la ragazza e cercando di mantenere il contatto visivo con quest'ultima.
Non aveva certo la voglia di cedere proprio in quel frangente..la conversazione stava prendendo la piega sperata e quanto a lei..quantomeno aveva incontrato una coetanea in grado di sostenere una situazione cosi' intricata e perchè no..divertente.


Edited by MàT - 24/3/2013, 21:28
 
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view post Posted on 24/3/2013, 21:42
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Probabilmente quel contatto visivo avrebbe creato una nota di disagio in chiunque e colui che fosse stato meno impacciato, avrebbe di certo interrotto tale contatto, abbassando il capo. “Chiunque” ma non Emily.
La ragazzina si poggiò contro lo scaffale con la spalla esile, senza indietreggiare di un solo passo, anzi, continuando a reggere il confronto che gli occhi chiari del ragazzo puntati sui suoi, argentei, evidenziavano.
Abbassò leggermente lo sguardo sulle scarpe lucide per poi posarlo con indifferenza sulla divisa del Serpeverde e di nuovo sul suo volto.


- Allora, visto che sei animato da tanta ambiguità, sarà il caso che ti lasci qui con i tuoi libri. Non mi sembra il caso di rubarti il tempo o metterti nella condizione di porre domande distratte solo perché ormai ti trovi in mia presenza. -

Asserì la fanciulla, pur sapendo che non era affatto così e che il chiedere del suo nome non era una domanda fatta “tanto per” ma di sicuro per innocente curiosità come, d’altronde, anche per lei.Tuttavia non si sarebbe mai mostrata curiosa o accondiscendente e prima o poi il suo piccolo capriccio di curiosità sarebbe stato soddisfatto, ne era certa.
Emily esitò per qualche secondo, in attesa, per poi voltarsi e dare l’impressione di voler togliere il disturbo.
Si divertiva molto nel mettere alla prova le persone, persino degli sconosciuti e se il ragazzino avrebbe trovato un pretesto per trattenerla, di certo poteva considerare interessante quella situazione che aveva animato una giornata lievemente noiosa per i suoi standard.
 
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MàT
view post Posted on 24/3/2013, 22:39




Gli occhi argentei della ragazzina continuarono ad incrociare i suoi per i successivi secondi..sembrava che non avrebbe assolutamente abbassato lo sguardo..e la cosa migliore o peggiore a seconda delle interpretazioni,era proprio che dava l'impressione di volerlo fare apposta.
Poi improvvisamente l'ennesimo colpo di scena in quella situazione ormai quasi grottesca..la giovane serpeverde girò sui tacchi e fece per andarsene asserendo che tutte le sue domande erano cariche d'ambiguità e fatte senza una particolare ragione o comunque essendo prive di un interesse vero e proprio alle spalle.
Incredibile..era riuscita a stupirlo ancora e quel gioco per cercare di portare l'altro all'esasperazione doveva per forza risolversi cosi'..ormai una risposta colma di ironia e scherno sarebbe stata banale e anche ripetitiva..e Matthew non era mai stato ne l'una ne l'altra cosa nella sua giovane vita.
Sorridendo,si voltò a guardar svolazzare la folta chioma rossa mentre la ragazza si allontanava da quel punto della biblioteca e decise di cambiare atteggiamento..di certo la concasata non se lo sarebbe aspettato e questa era la cosa che piu' lo intrigava..dare al prossimo una immagine indecifrabile del suo modo d'essere.

-..e se io non volessi restare solo qui con i miei amati libri?-
fece con tono volutamente misto tra il serio e quell'ironico fino ad ora usato con lei.
Cosi facendo avrebbe creato ancor piu dubbi nella ragazza lasciandola a pensare se prenderlo sul serio oppure no.
In realtà non aveva intenzione di riempirsi di persone attorno..amava i momenti di solitudine da dedicare interamente a se stesso e nutriva fortissimi dubbi nei confronti degli altri ma in quel frangente tutto sembrava diverso..quella ragazza aveva ,oltre ad una notevole facciatosta, qualcosa che aveva fatto fermare Matthew a perder tempo in biblioteca quel giorno..qualcosa di diverso..di vagamente interessante..perchè avrebbe dovuto lasciarla andar via?
 
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view post Posted on 24/3/2013, 22:59
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Emily stava quasi per svoltare l’angolo degli scaffali, verso una zona maggiormente illuminata della sala lettura quando il ragazzo, dopo una lieve esitazione derivante, evidentemente, dal ponderare bene le sue parole per non lasciar intendere più del dovuto, le rivolse nuovamente l’attenzione.
-..e se io non volessi restare solo qui con i miei amati libri?-
La ragazzina arrestò il suo lento passo, senza voltarsi. Un sorriso soddisfatto le comparì sulle labbra rosee. Le sue predizioni erano state accertate. Probabilmente era la discussione più lunga che avesse avuto da quando fosse arrivata, cosa strana ma accettabile viste le circostanze.
Era vero, non amava socializzare, ma quel loro argomentare di certo non si svolgeva con l’intento di fare amicizia: si sfidavano a vicenda, pur non conoscendosi, e la cosa era piacevolmente intrigante.
Tanto è vero che Emily sperava quasi che il ragazzo, per qualche motivo, la incitasse nel restare. Cosa poteva fare di meglio? Certo gironzolare nel Castello per dare adito alle sue curiosità, era allettante, ma poteva farlo il giorno successivo e quello successivo ancora. Perché lasciarsi sfuggire una “chiacchierata” così interessante?
Voltò appena il capo, dandogli la certezza di aver udito le sue parole. Il profilo del viso pallido, contrassegnato da efelide di un lieve colorito roseo, era poco visibile nella penombra, e la lunga chioma mossa rossastra faceva da contrasto a quello sfondo poco illuminato.

- Potevi portare il tuo animale da compagnia o fare sfoggio del tuo essere socievole per abbordare qualche povero tasso in cerca di nuovi amici. -
Asserì disinvolta. Ovviamente notata una punta di ironia, ancora una volta, ed era sicura che non fosse del tutto serio, come lei d’altronde e cercava solo un pretesto o una scusa per continuare quell’incontro fortuito.
Emily si girò sul posto, senza avvicinarsi, curiosa di scrutare l’espressione sul volto del ragazzo.
 
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MàT
view post Posted on 24/3/2013, 23:24




Le parole raggiunsero la ragazza mentre si avviava verso un'altra zona della biblioteca e la costrinsero,con suo sommo piacere, a voltarsi.
Era chiaro come il sole che aveva colpito nuovamente le sue sicurezze..o comunque qualsiasi pensiero la aveva portata a provocarlo in quella maniera.
Eppure non si scompose,guardandolo nuovamente negli occhi e continuando ad ostentare un atteggiamento comunque ostile..ma piu' ,volutamente, distaccato ed aggressivo..in poche parole..una serpeverde in tutto e per tutto.
Ormai il pomeriggio volgeva al termine eppure dopo diverso tempo eccoli ancora li a battibeccare..a scontrarsi..senza alcuna intenzione di abbandonare il campo di battaglia ed evidentemente di abbandonare il proprio sfidante.
Era piuttosto ovvio che lei non sarebbe mai andata via..col suo carattere era troppo adatta a quella situazione ed infondo lo stesso valeva per il giovane verdeargento.
Alle parole di lei Matthew iniziò a riavvicinarsi, sul viso dipinto un leggero sorriso che sapeva di vittoria..non si era fermata per deriderlo o per insultarlo..quel modo di fare freddo e offensivo voleva coprire che il vero motivo per il quale la ragazzina non era gia sulla via del ritorno al dormitorio, era che infondo aveva provato le stesse sue sensazioni.

-..va pure se credi..io resto qui.
le sussurrò nell orecchio provocandola una volta raggiunta..poteva sembrare un atteggiamento banale ma davanti a tanta chiarezza sarebbe stato difficile che la primina Serpeverde avrebbe abbandonato quel luogo..dopotutto il suo comportamento era eloquente ed inconfondibilmente preso.
 
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view post Posted on 24/3/2013, 23:42
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Vide il ragazzo avvicinarsi a lei con una leggera ombra trionfante sul volto, evidentemente già convinto di quale fosse stata la sua ulteriore mossa.
Emily non si scompose, nemmeno quando il ragazzo le fu così vicino da permettergli di avvicinarsi al suo viso.
-..va pure se credi..io resto qui. -
il tono del compagno era quasi un sospiro ma le parole erano chiare vista la vicinanza raggiunta.
Un leggero brivido le corse sulla schiena: non era abituata ad un simile e stretto contatto, nemmeno con persone di lunga conoscenza, figuriamoci da parte di uno sconosciuto!
Tuttavia rimase impassibile, socchiuse solo leggermente gli occhi per riprendere il pieno controllo della sua razionalità perché anche se una parte di lei le intimava di andare via, leggermente a disagio per l'improvvisa provocazione, era per lo più decisa a restare, a rispondere alla provocazione che infondo, non le dispiaceva affatto.


- Hai detto poco fa che non volevi restare solo. Effettivamente la biblioteca è un luogo pericoloso tanto quanto la Foresta Proibita a quest'ora del pomeriggio ormai inoltrato. -
affermò la ragazzina con una voluta nota di ironia e sarcasmo nella voce bassa.

- E poi non avevo nessuna intenzione di andare via. Ma solo constatare se, effettivamente, t'interessava la mia compagnia -
aggiunse con un'affermazione. parzialmente vera. In effetti s'aspettava un gesto del serpeverde che la intimasse a restare ma non per la scusa appena suggerita, semplicemente per fargli notare che la sua ambiguità, quella che tentava di dare a vedere per provocarla e non dar modo di capire i suoi intenti, non era poi così dominante.
Infondo entrambi si stava divertendo nello stuzzicarsi ed entrambi, in egual modo, ne erano a conoscenza.
 
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MàT
view post Posted on 25/3/2013, 09:16




Tutto faceva presagire quella risposta da parte della ragazza.
La aveva chiaramente spiazzata con quell'atteggiamento e lei per tutta risposta non aveva fatto altro che attivare i suoi meccanismi difensivi per evitare di far capire che infondo quel comportamento l'aveva colpita eccome.
Si voltò per un attimo a guardarla dopo che ebbe finito di parlare..aveva la sua stessa età eppure ,come lui, pareva leggermente piu grande o cosi' sembrava comunque.
Odiava quei suoi dannatissimi capelli rossi ..erano come una calamita,non riusciva a non guardarli affascinato e questo creava un problema..era la prima volta in 11 anni di vita che si presentava una sensazione simile e questo lo lasciava decisamente perplesso.
Prima che la concasata si girasse e notasse sul suo volto questi pensieri ,la raggiunse e fronteggiandola con la solita espressione quasi indecifrabile le disse..


-..hai trovato un'ottima scusa per rimanere ma in realtà..tu non vuoi andare via..e questo era chiaro da prima che lo dicessi cara..-

Ed era tutto ciò che pensava..infondo si stavano divertendo ed i loro caratteri scontrandosi stavano dando vita a qualcosa eccezzionale per due ragazzini di soli undici anni ed in era convinto che la sua compagnia non stava dispiacendo affatto alla giovane dai capelli fiammanti ,ma questo poteva anche essere il frutto di un carattere molto deciso dei propri mezzi e proprio per questo Matthew cercava di non darlo a vedere.

-..e comunque..-

cominciò guardandola negli occhi argentei con espressione decisa

-..certo che mi interessa..-

concluse con un tono che fino a quel momento non aveva ancora usato nella loro conversazione.
Era un tono freddo e deciso ma,cosa piu' importante, era il tono che Matthew usava quando diceva qualcosa di reale e vero.
Di certo lei non si sarebbe aspettata la verità cosi' direttamente ma comunque molto probabilmente avrebbe evitato ogni risposta rifugiandosi di nuovo nell'ironia.
 
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view post Posted on 25/3/2013, 11:22
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Emily inclinò leggermente la testa, con l'espressione di chi sta studiando accuratamente qualcosa ed, in quel caso, un atteggiamento.
Molto più del comportamento di prima, era le ultime parole del ragazzo ad averla spiazzata; non si aspettava questa reazione mentre tutte le altre, fino a quel momento, erano state, per entrambi, prevedili.
Sorrise appena, un sorriso raro, sincero, senza sarcasmo o ironia. Un sorriso nato dal tono del Serpeverde e che lasciava intendere un pensiero del tipo: *Oh, mi hai scoperto*.
Coprì l'ultimo passo che lo distanziava da lui, il disagio che compariva e svaniva durante tutto l'arco della conversazione, era del tutto scomparso: forse a causa delle difese abbassate di entrambi, dell'ironia che ora non poteva più essere messa in gioco, forse perché anche la vicinanza era stata raggiunta poco prima e quindi Emily non aveva motivi per temerla; forse erano questi i motivi, chi può dirlo, ma di certo era inutile soffermarsi su queste scuse, era inutile trovare giustificazioni per descrivere un comportamento tanto naturale.
Fino a quel momento, fino alle ultime frasi del compagno, ogni loro affermazione o domanda sarcastica, era velata da una finzione voluta, probabilmente per nascondere le vere intenzioni, per divertimento, sfida.
La "sfida",di certo, continuava a caratterizzare le sue parole:
"- e comunque... ..certo che mi interessa..-",
ma non vi era della marcata ironia, no, il tono deciso ed autoritario lasciava che Emily comprendesse a fondo la verità di quell'asserzione. Infondo, non era così anche per lei?
La ragazzina notò una punta di fastidio sull'espressione del volto del concasata ma non ebbe modo di spiegarsi il perché, anche se ciò la incuriosiva alquanto.
*Tutto a suo tempo*
pensò, distratta da ciò che stava per fare.
Alzò lentamente la destra, le sue dita pallide e piccole, sfiorarono appena la divisa del ragazzo tanto era debole la distanza.

- Io sono Emily Claire Rose -
sentenziò. Raramente proferiva il suo nome completo, odiava dare sfoggio del suo secondo nome, troppo intimo, troppo doloroso e ornato di sensi di colpa per proferirlo; ma qualcosa le suggeriva che il ragazzo lo avesse meritato. Era stato sincero con lei, in quel legame che i Serpeverde rispettavano solo tra di loro, in quel legame fatto di persone dal sangue puro e nobile che li rendeva tutti speranzosi negli stessi ideali.
Emily alzò lo sguardo su di lui, i suoi occhi chiari... Quel modo di guardarla iniziava impercettibilmente ad infastidirla, quello sguardo aveva fatto in modo da costringerla ad alzare le sue difese e, per quanto fosse stato tutto molto divertente, doveva ammetterlo: pochi ci riuscivano. E quel ragazzo dagli occhi blu ci era riuscito, in così breve tempo.

- Hai ragione. Non ho mai avuto intenzione di andar via..-
aggiunse con tono flebile ma deciso, quasi simile a quello utilizzato dal ragazzo poco prima.
 
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