| Era stata assolutamente sicura che, dopo le prime battute necessariamente incerte e guardinghe, la conversazione tra lei e Spencer non avrebbe avuto problemi a scorrere tranquilla. In fondo non ricordava di aver mai avuto problemi a parlare con nessuno: dopo la sua crescita aveva subito parlato con Camille come fosse una vecchia amica, nonostante fosse stata la sua docente fino a pochi istanti prima così come con Vincent a suo tempo e con Persefone. Per non parlare di Roxane Hodrui, dalle cui accuse si era difesa senza problemi. Eppure, quella sembrava essere l’eccezione che confermava la regola: dopo alcuni scambi d’opinioni relativamente tranquilli su Hogwarts – grazie ai quali aveva comunque saputo poco più di niente- il sedicente docente di Astronomia aveva ripreso a dare risposte stringate. Sembrava propendere al bene, questo era innegabile… ma lei non lo conosceva e, dopo tutto ciò che era successo una semplice sensazione non poteva bastarle: la prudenza non era mai troppa e avevano già avuto a che fare con troppi traditori. Batté un dito sul tavolo, riflettendo, incerta su come proseguire quella conversazione. Stava per dire qualcosa, la prima cosa buttata lì, quando i suoi occhi incontrarono una pendola mezza rovinata, ma ancora funzionante. Quando mise a fuoco la posizione delle lancette, sobbalzò: per Merlino, era tardissimo! Aveva perso un sacco di tempo di chiacchiere e l’indomani l’aspettava un’altra giornata di studio..e invece, molto probabilmente, avrebbe trascorso dormendo buona parte della mattina. Sbuffò: ci mancava solo quella. Rivolse un cenno affermativo all’uomo di fronte a lei -Bene, c’è sempre bisogno di persone come lei, signor Reid. Sono sicura che la Preside sarà lieta di avere a scuola una persona con i suoi valori- Ed il nome di Persefone le dette un’idea: ne avrebbe parlato con lei: avrebbe chiesto a lei informazioni su questo nuovo docente ed, eventualmente, le avrebbe chiesto di verificarne l’affidabilità. In quel modo, Persefone avrebbe potuto dimostra, anche non apertamente, quanto i suoi stessi valori fossero saldi: se avesse garantito sull’affidabilità di una persona poi rivelatasi un traditore, allora Camille avrebbe potuto rinfacciarglielo. Ma era certa che non sarebbe andata così. Si alzò, non c’era altro da dire -Mi dispiace di averla disturbata, ma per me è tempo di andare. È stato un piacere.- concluse, lasciando sul tavolo alcune monete sufficienti a pagare la sua consumazione, quindi si allontanò, uscendo dal locale
Ho deciso di fare così perché, pensandoci, mi sono resa conto che Caroline non ti conosce, per niente, non ha mai neanche sentito parlare di te, né tramite conoscenze comuni o articoli di giornale. Data la situazione da cui sono appena usciti (l’attacco alla scuola) e dato che nell’Ordine ci sono già stati traditori, Caroline preferisce essere prudente, senza rivelare certi segreti a perfetti sconosciuti. Ho visto che hai un incarico ministeriale in corso, ti consiglio di giocartelo bene, potrebbe aiutarti ad entrare nell’Ordine.
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