Per non farsi vedere.

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view post Posted on 7/6/2013, 02:02
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Miracolo! Era finalmente riuscita a non fare una figura da stupida! Era la prima volta che le capitava quella sera, un vero record. Forse continuando su quel terreno sarebbero riusciti quantomeno ad imbastire una conversazione che si potesse chiamare tale. Perlomeno avevano trovato una cosa comune, anche se non nel modo che credeva l’uomo. Solo che ora doveva inventare, inventare, inventare a tutto spiano… e che cavolo si inventava?.... Mmmm… magari avrebbe potuto cavarsela raccontando mezze verità, mescolando ciò che stava realmente facendo con quello che avrebbe voluto fare. Aveva già lasciato intendere di essere uscita da Hogwarts da poco, cosa peraltro vera, ora doveva trovare altro. Fece scorrere il dito sul bordo del suo bicchiere, quindi tornò a sollevare lo sguardo verso il suo interlocutore: proprio in quel momento, una perfetta bugia le venne in soccorso. Forse in quel modo sarebbe riuscita a chiudere quel maledetto discorso
-Mi sarebbe piaciuto frequentare il corso per medimaghi che si tiene al S. Mungo, dopo i MAGO, ma ho avuto qualche contrattempo e non ho fatto in tempo ad iscrivermi. Al momento, quindi, sto aspettando che parta quello dell’anno prossimo e nel frattempo mi preparo studiando a casa sui libri di mia madre- Incredibile, non era neanche del tutto una bugia! Stava davvero studiando sui libri di Sybil… ed era vero che non aveva potuto frequentare il corso quando aveva l’età giusta…. Ma avrebbe imparato ugualmente, ce l’avrebbe fatta ed avrebbe realizzato quello che era sempre stato il suo sogno. Del resto, ora Hogwarts poteva fare a meno di lei, a differenza di Camille si fidava totalmente di Persefone ed era certa di aver fatto una buona scelta lasciando il suo posto alla sua ex vice. Ed ora poteva dedicarsi alla sua personale istruzione, finalmente. Ma era comunque meglio passare a parlare di lui, dare troppi indizi su di lei agli altri non era una buona cosa
-Complimenti per l’incarico, ricordo che, quando frequentavo, la preside Bennet aveva avuto dei problemi a trovare un insegnante per la sua cattedra. Se non ricordo male, l’ultima insegnante che è durata per un periodo decente di tempo è stata Rowena Abyss, ho… fatto i MAGO con lei- *E con uno schiopodo sparacoda, che di certo ne sapeva di Astronomia più di quella maledetta donna*. Non riuscì a trattenere quel pensiero ma si guardò bene dal tradurlo in parole, avrebbe dovuto fornire fin troppe spiegazioni. Ed era anche stata brava a mentire riguardo Persefone, caspita, cominciava a migliorare. Anche se mentire ad ogni parola non era esattamente la sua massima aspirazione… ma se proprio non si poteva evitare, ci si sarebbe adeguata.
-L’Astronomia mi ha sempre affascinato molto, immagino che insegnarla debba essere piuttosto interessante… nonostante gli orari a cui sono di solito le lezioni… ma suppongo che questo faccia parte del pacchetto, giusto?-
Tacque, mentre un improvviso pensiero le esplodeva in mente
-E se devo essere sincera, non l’ho abbandonata del tutto, devo ancora avvalermi di alcune nozioni basilari che si ricollegano alla Medicina Magica- Quelle ultime battute erano state in assoluto, le più sincere che avesse detto dall’inizio dell’intera conversazione. Forse potevano finalmente dire di aver rotto il ghiaccio e sarebbero riusciti a parlare con maggiore disinvoltura… ma chi poteva saperlo? Solo il tempo avrebbe potuto confermare o smentire.
 
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view post Posted on 7/6/2013, 17:25

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Medimaghi,non sapeva molto su quei corsi dato che non gli
sono mai interessati veramente,anche se aveva letto qualcosa
nel periodo che lavorava al ghirigoro.Sorrise alla sua interlocutrice
dicendo.


Corso per medimaghi,sembra interessante

Constatazione fatta più per cortesia che per altro.
Sembrava che la rivelazione del suo impiego,portò
la ragazza a fare un tuffo nel passato,per poi complimentarsi
con l'uomo per aver ottenuto quell'incarico.


LA ringrazio,Miss Dalton,effettivamente è molto stimolante insegnare
questa materia,credo sia il grande punto interrogativo che è il nostro
universo a renderla così interessante.Tante scoperte fatte,e chissà quante
ancora se ne faranno.


Si guardò intorno,amava quel posto,più che per i drink che si potevano trovare
in molti altri bar per le persone che lo frequentavano,la maggior parte era
davvero strana.Si giro verso Miss Dalton che aveva espresso la sua volontà
a non lasciare del tutto gli studi di astronomia perché legati alla medicina
magica ed effettivamente vi erano erbe magiche o ingredienti per pozioni
che andavano coltivati e raccolti in determinati periodi astronomici.


Si,ci sono molte erbe magiche ed anche curative che vanno coltivate e
raccolte in determinati periodi magici per essere all'apice del loro potere
magico.

 
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view post Posted on 8/6/2013, 15:06
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Forse era finalmente riuscita ad addentrarsi su un terreno più sicuro e più interessante per il suo interlocutore… e anche per lei stessa. Non poté impedirsi di trarre un leggero sospiro di sollievo: era incredibilmente faticoso fingere a quel modo, e, soprattutto, era una cosa che detestava assolutamente, ma non poteva fare altro. Il tempo si divertiva a giocare con lei, e, non potendo contrastarlo in alcun modo, non le restava che adeguarsi e tentare di fare buon viso a cattivo gioco. Ma l’argomento che stavano trattando era quantomeno interessante per lei e poteva, almeno per il momento, permettersi di distogliere la mente da certi pensieri… anche se non poteva certo dire che quell’uomo le avesse offerto grandi spunti di conversazione. Non era molto loquace, constatò. Quella caratteristica non andava granché bene per un professore di Hogwarts… ma sarebbe andata bene per un membro dell’Ordine, realizzò in un lampo. Scosse la testa, dandosi mentalmente della stupida: l’aveva appena conosciuto, cosa le faceva credere che fosse una persona affidabile? In fondo, l’essere di poche parole poteva celare anche qualche segreto da nascondere… e lei non aveva alcuna intenzione di portare per l’ennesima volta una persona inaffidabile, aveva già commesso fin troppi errori. Scacciò dalla mente il pensiero relativo all’Ordine, per tornare a concentrarsi sul suo interlocutore… ma cos’altro poteva dire? Una cosa banale sarebbe sicuramente stata meglio di niente, decise infine.
-E come si trova ad insegnare ad Hogwarts? Ho sempre pensato che per i docenti non fosse affatto facile confrontarsi con ragazzi di età così varia.- Non solo l’aveva pensato, l’aveva vissuto, ma questo avrebbe fatto meglio a tenerlo per sé.
-Tra l’altro, lei insegna Astronomia, una materia facoltativa e che non prevede l’utilizzo della bacchetta magica. Questo, collegato anche agli orari in cui, presumo, è costretto a tenere le sue lezioni non le permette di avere a che fare con molti studenti, ricordo che ce n’erano di diligenti, quando andavo a scuola, ma non erano poi così tanti…- Tacque per un istante, mentre un pensiero idiota le veniva alla mente
-Mi scusi, sembro un’inviata della Gazzetta del Profeta.-
 
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view post Posted on 8/6/2013, 23:17

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Guardava la sua interlocutrice mentre le chiedeva come si trovasse
ad hogwarts,il che era una bella domanda.Come si trovava? Bene
era chiaro altrimenti si sarebbe licenziato immediatamente,si trovava
bene anche con le sue colleghe,o almeno con coloro che aveva conosciuto.
In definitiva si poteva dire che si trovava abbastanza bene.


Mi trovo molto bene,ha ragione a volte è difficile trattare con gli
studenti,ma suppongo sia la grande sfida alla quale siamo chiamati.


Gli studenti che seguivano le sue lezioni non erano i molti per le ragioni
che la sua interlocutrice aveva tanto abilmente descritto.Anche se poteva
ritenersi soddisfatto di coloro che avevano scelto la sua materia tra le
facoltative,erano davvero capaci ed,forse peccando di orgoglio,intelligenti.
Era chiaro che nessun studente sapeva quel che in realtà il docente pensava
di loro,e che non l'avrebbero mai saputo.Alcuni di loro si erano anche presentati
per la ricerca che stava per fare il ché lo rendeva felice.


Si,effettivamente sono pochi gli studenti che hanno scelto la mia materia,anche se
devo dire che in pochi si lavora meglio,è più facile spiegare e seguirli nel loro cammino
accademico.


Da come parlava sembrava un vecchio professore con decenni di esperienza quanto
invece era da poco un docente.Sorrise all'idea.Poi tornando serio pensò al suo futuro
avrebbe continuato a fare il professore,forse la decisione non spettava a lui,o meglio
non solo a lui,dato che poteva anche essere licenziato se si fosse rivelato poco
idoneo al occhi della preside,d'altra parte era ancora un docente in prova,anche se questo
non gli pesava più di tanto.

 
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view post Posted on 13/6/2013, 16:45
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Che stupida, cosa pretendeva che le rispondesse? Se ci lavorava, era ovvio che si trovasse bene. Tra l’altro, lui non aveva vissuto in prima persona tutti i casini di cui la sua presidenza era stata infestata, di certo la situazione ad Hogwarts ora era molto più tranquilla. Persefone aveva deciso di riaprirla circa un mese dopo l’evacuazione globale –non era una veggente, ma la Gazzetta la leggeva anche lei, l’abbonamento doveva pur servire a qualcosa, per Merlino!- e quella si era rivelata una decisione giusta, un segno di forza, di voglia di ricominciare e non lasciarsi abbattere nonostante tutto. O almeno, questo era ciò che lei pensava e il motivo per cui aveva approvato incondizionatamente la scelta della sua ex vice. Ma gli altri? Camille, che era sempre così prevenuta verso la docente di Incantesimi soltanto per via del suo ruolo di direttrice della Gazzetta del Profeta? I genitori degli studenti? Gli studenti stessi? Quelle erano domande a cui forse non avrebbe mai avuto risposta… o forse sì? Forse proprio quell’uomo avrebbe potuto soddisfare la sua curiosità… se avesse posto le domande nel modo giusto. Rimase qualche istante in silenzio riflettendo sulle parole più appropriate da utilizzare, tamburellando le dita sul tavolo, quindi tornò a guardarlo in faccia
-E la situazione ad Hogwarts com’è, al momento? Voglio dire… tutti abbiamo letto ciò che successe mesi fa, dell’evacuazione, dell’improvvisa nomina della Bennet a Preside, al posto di… quella che c’era prima- per Merlino, ma perché, perché non rifletteva mai con la giusta attenzione su ciò che doveva dire? Stava quasi per fare il suo stesso nome… e non poteva essere così ingenua da credere che l’uomo l’avesse già dimenticato. Era già stata fortunata che non avesse fatto il collegamento da solo, non doveva rischiare di coinvolgere anche un perfetto sconosciuto in una situazione più grande di lui
-Gli studenti ne parlano? E lei, si è fatto un’idea di tutta questa storia?- Sì, sembrava davvero un’inviata della Gazzetta del Profeta, ma quello, decise, era il modo più rapido per sapere ciò che le interessava. E un punto di vista totalmente esterno era quanto di meglio potesse capitarle

OT//Puoi conoscere a grandi linee i fatti: che la precedente preside ha lasciato l’incarico e la scuola, lasciando il posto alla Bennet e che la scuola è stata evacuata e chiusa per un mese; alla riapertura c’è stata una commemorazione per ricordare i 46 studenti morti nella battaglia. Tu sei stato assunto alla riapertura della scuola. Ho introdotto questo discorso per arrivare a parlare dell'allineamento del tuo pg e, in seguito dell'Ordine.//
 
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view post Posted on 13/6/2013, 21:28

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Attese qualche secondo prima che la sua interlocutrice gli
ponesse delle domande uno po' strane per per come avevano
iniziato la loro discussione ma sicuramente delle domande che
lo fecero riflettere non poco.Non sapeva molto di quello che era
accaduto ad hogwarts prima del suo arrivo,ma ciò che sapeva gli
permise di rispondere a quelle domande..

Adesso tutto è molto più tranquillo,anche se molti studenti sono
rimasti scossi da ciò che è accaduto,in molti hanno perso degli amici,
dei compagni.Altri sono cresciuti troppo in fretta per la loro età
ed altri nascondono il dolore dietro una falsa sicurezza.

Non so molto sulla preside che c'era prima ma credo che abbia avuto
i suoi buoni motivi per chiudere ed evacuare la scuola,anzi direi ottimi,
la sicurezza degli studenti viene prima di tutto e se questa venisse minacciata
in qualche modo si devono prendere provvedimenti,a volte,drastici.Di
certo doveva essere una persona coraggiosa per prendere quella decisione.


Credeva in ciò che aveva detto pochi attimi prima,gli studenti sono
la più grande risorsa del mondo magico dato che ne sono il futuro.
Futuro che purtroppo era stato minacciato dalle forze del male,non
aveva mai capito cosa ci fosse di affascinante nella magia oscura,
personalmente il docente cercava sempre di "rimanere nella luce"
forse perché il padre,defunto poliziotto,gli aveva sempre insegnato
che nulla è più importante di lottare con tutte le proprie per il
bene.



Mi padre diceva sempre "Noi non abbiamo il diritto di essere nati in questa
terra ma ne abbiamo il dovere,ed abbiamo il dovere di renderla migliore
per chi verrà".
Penso che sia stato un momento difficile per la scuola e credo che
purtroppo non sia finita qui.

 
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view post Posted on 1/7/2013, 01:03
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Incredibile ma vero, finalmente sembrava aver centrato il giusto argomento di conversazione. Se solo l’avesse saputo prima si sarebbe risparmiata tanti silenzi imbarazzanti… ma come avrebbe mai potuto immaginare che quell’uomo fosse un docente di Hogwarts? Non sapeva nemmeno lei da quanto esattamente non viveva più dentro la scuola, i giorni si erano susseguiti tutti uguali, avrebbe probabilmente anche perso la cognizione del tempo se non fosse stato per l’abbonamento alla Gazzetta del Profeta che la costringeva quantomeno a tenersi informata su ciò che succedeva nel mondo di fuori. Eppure, ora che ci pensava, nemmeno la Gazzetta aveva parlato del nuovo docente… ma in effetti era una marea di tempo che la Gazzetta non si occupava di Hogwarts e delle nuove assunzioni, chissà come mai… non che le dispiacesse, anzi… meno giornalisti scocciavano lei e la scuola, meglio stava… ma non poteva fare a meno di chiedersene il motivo. Forse il fatto che la direttrice fosse Persefone aveva modificato la linea di condotta… ma stava divagando di nuovo sulla base, poi,di mere illazioni – o seghe mentali, che dir si volesse- e invece l’uomo – Spencer- aveva iniziato a parlare soddisfacendo la sua curiosità: gli doveva, almeno un po’ d’attenzione. E gliela concesse –l’attenzione- più che volentieri: quel discorso, in fondo la interessava realmente, altrimenti non l’avrebbe introdotto. E quando lo sentì descrivere le reazioni dei vari studenti non poté fare a meno di annuire impercettibilmente, mentre ricollegava quelle reazioni a volti conosciuti: poteva solo immaginare la rabbia che tutto quello avrebbe generato in Jessica, lo sconcerto e la paura che potevano aver attanagliato Jane, la risolutezza di Trhesy e le reazioni di tutti gli altri che aveva conosciuto più approfonditamente. Ma l’uomo non si fermò agli studenti, proseguì con sue personali riflessioni, evidentemente era un discorso che interessava anche lui… e fece un commento su di lei. Certo, lui non poteva sapere che stava parlando proprio di lei –o sì? Forse aveva ricollegato il suo nome… ma non poteva esserne certa- ma non poteva negare che quelle parole fossero veramente gradite. Non sapeva perché le dicesse, se per cortesia o perché le pensava davvero, ma erano in qualche modo la conferma che qualcuno credeva che lei non aveva sbagliato tutto. Una persona coraggiosa? Sospirò, non si era mai reputata tale, non era mai stata coraggiosa… ma di certo non poteva rispondergli in quel modo, non poteva rivelargli che stava parlando nientemeno che con l’ex preside di Hogwarts… come avrebbe reagito, scoprendo che per anni Hogwarts era stata in mano ad una ragazzina cresciuta troppo in fretta? Uhm… non lo sapeva e non voleva pensarci. E per sua fortuna l’uomo continuò a parlare, permettendole di non farlo. Quelle ultime parole la colpirono: da fin troppo tempo non sentiva qualcuno parlare in quel modo, che esistesse ancora qualcuno legato ad ideali positivi? In un periodo come quello, sembrava una mera utopia. Ma quelle che aveva pronunciato erano parole di qualcun altro… lui come la pensava?
-E lei, signor Reid? Si trova d’accordo con le parole di suo padre? E soprattutto… perché pensa che non sia finita qui?- Anche lei ne era convinta, ma sentirlo dire da qualcun altro, qualcuno che non aveva vissuto quella situazione le aveva provocato un brivido di terrore lungo la spina dorsale: se la situazione era così palese agli occhi di chiunque… allora loro avevano sbagliato qualcosa. E per come stavano le cose, era imperativo capire cosa e porvi rimedio quanto prima.

OT//Chiedo perdono per il mostruoso ritardo//
 
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view post Posted on 9/7/2013, 00:14

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Dopo che ebbe risposto alla donna abbassò lo sguardo e poi passo il dito indice
sul bordo del bicchiere più e più volte pioché parlare del padre lo rendeva sempre triste
anche se ormai erano passati circa venti anni da quel giorno,ma mai avrebbe potuto
dimenticare il giorno,quel giorno, nella quale un collega del padre arrivò a casa con il
mano il cappello della divisa del padre, e diede alla madre del docente la terribile notizia.
Subito rialzò lo sguardo e guardò la donna.Che dopo pochi secondi altre due domande
vennero poste al docente.

La domanda era un po' strana e non gli fece piacere sentirsela fare,anche perché se non
l'avesse pensato sicuramente non l'avrebbe mai detto,ma, dato che chiedere è lecito e rispondere
è cortesia,quindi senza far capire del suo disagio rispose.


Si,la penso come mio padre.Nella vita ci sono cose per la quale vale la pena lottare,e questa
è una di quelle.


Poi si concentrò sulla seconda domanda di certo molto più interessante e molto più appropriata
così prima di rispondere si prese pochi secondi per pensare.Perché secondo lui non era finita?
semplice perché chi aveva attaccato la scuola non aveva raggiunto il suo scopo,per cui per lui
probabilmente ci avrebbero riprovato magari per altre vie,certo era solo un suo pensiero ed in
realtà non si era soffermato molto nel pensarci.


Credo che chi ha attaccato la scuola non ha avuto ciò che voleva.Perciò credo che potrebbero
riprovarci e dato che sono un docente adesso...


Lascio la frase a metà con un cadenza che lasciava trasparire il fatto che sentiva un po' di
responsabilità verso quel luogo che adesso era la sua casa ed anche verso gli studenti.

 
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view post Posted on 14/7/2013, 02:01
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Quell’uomo sembrava avere le idee ben chiare anche se aveva avuto l’impressione che un’ombra avesse attraversato il suo sguardo prima che rispondesse alle sue domande. Forse si era addentrata in un terreno scivoloso. Erano gli inconvenienti di avere a che fare con sconosciuti, non si poteva mai sapere fino a che punto era lecito spingersi. Abbassò lo sguardo, sospirando: quella conversazione avrebbe dovuto essere un semplice scambio di opinioni tra due estranei e… cosa stava diventando? Non un’amicizia, quello di certo era ancora ben lungi dall’esserlo, ma forse era destinata a diventare qualcosa di più che una semplice conoscenza casuale. Batté ritmicamente un dito sul bordo del tavolo restando in silenzio per ascoltare le parole dell’uomo. La prima frase la trovò concorde: valeva la pena di lottare in alcuni casi, valeva la pena difendere i propri ideali e proteggere chi non era in grado di difendersi, anche se il loro mestiere non era l’antimago o l’auror. E lei lo sapeva, faceva tutt’ora parte di un gruppo di persone che lavoravano contro la magia oscura, ma che non potevano essere definiti auror che sostenevano gli stessi ideali che sembravano essere propri di quell’uomo. A quel pensiero, un’idea prese a formarsi nella sua testa ma la scacciò: no, non poteva, aveva già commesso errori, cosa le avrebbe detto Camille di quell’ultimo colpo di testa? Però avevano bisogno di altri, avevano bisogno di rinfoltire le loro fila al momento piuttosto sguarnite… provare avrebbe davvero potuto portare più danni che benefici? Le tornò in mente l’ultima conversazione che aveva avuto su quell’argomento con Persefone, un anno prima: da quel momento, la docente di Incantesimi si era dimostrata affidabile e pronta a fare tutto quanto era in suo potere per portare beneficio alla causa che le accomunava. E poi, in fondo, lei aveva assunto quel tipo, forse aveva capito che era qualcuno a cui si poteva dare fiducia. Ma prima di addentrarsi su un simile terreno, era meglio porre un’ulteriore domanda. Le parole dell’uomo avevano lasciato intendere qualcosa, a dire il vero, ma forse era meglio accertarsi di aver compreso bene
-Come lei immagina già, signor Reid, questo non è il primo attacco che la scuola subisce e temo che abbia ragione lei quando dice che non sarà l’ultimo. Se ci dovessero essere nuovi attacchi lei metterebbe le sue conoscenze e la sua esperienza al servizio degli studenti, per facilitarne la protezione? Se la sentirebbe di scendere in prima linea?- Probabilmente, l’uomo aveva già voluto sottintendere quei concetti con le precedenti affermazioni, ma lei aveva bisogno di certezze. Se non gliele avesse fornite, l’idea che stava lentamente maturando si sarebbe dissolta come neve in una giornata estiva.
 
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view post Posted on 26/8/2013, 14:54

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Ormai sembrava che quella discussione fosse finalizzata a
qualcosa,almeno per la donna,che insisteva molto con domande
probabilmente volte a capire se l'uomo che aveva davanti fosse
davvero integerrimo e pronto a sfoderare la bacchetta in caso di
bisogno.

E il docente,che stupido non era,aveva capito questa sua intenzione
anche se non aveva capito il fine ultimo di tutte quelle domande.
Ma come educazione e cortesia vogliono rispose anche a quelle
domande appena postegli senza cambiare espressione del viso
per un'istante.

Avrebbe protetto gli studenti?Sarebbe sceso in prima fila? La risposta
sembrava quasi ovvia e dovuta:si.Ma così non era la domanda più importante
è:Sono pronto a farlo? Ecco prima di rispondere alla donna avrebbe dovuto rispondere
a quella domanda.Ma poiché fosse un uomo tutto d'un pezzo rispose come si conveniva
a persone che si prendono le loro responsabilità e che vogliono poter aiutare a qualcosa di concreto.

Si lo farei.

Poche parole,ma sufficienti alla scopo.

 
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view post Posted on 28/8/2013, 10:28
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Era stata assolutamente sicura che, dopo le prime battute necessariamente incerte e guardinghe, la conversazione tra lei e Spencer non avrebbe avuto problemi a scorrere tranquilla. In fondo non ricordava di aver mai avuto problemi a parlare con nessuno: dopo la sua crescita aveva subito parlato con Camille come fosse una vecchia amica, nonostante fosse stata la sua docente fino a pochi istanti prima così come con Vincent a suo tempo e con Persefone. Per non parlare di Roxane Hodrui, dalle cui accuse si era difesa senza problemi. Eppure, quella sembrava essere l’eccezione che confermava la regola: dopo alcuni scambi d’opinioni relativamente tranquilli su Hogwarts – grazie ai quali aveva comunque saputo poco più di niente- il sedicente docente di Astronomia aveva ripreso a dare risposte stringate. Sembrava propendere al bene, questo era innegabile… ma lei non lo conosceva e, dopo tutto ciò che era successo una semplice sensazione non poteva bastarle: la prudenza non era mai troppa e avevano già avuto a che fare con troppi traditori. Batté un dito sul tavolo, riflettendo, incerta su come proseguire quella conversazione. Stava per dire qualcosa, la prima cosa buttata lì, quando i suoi occhi incontrarono una pendola mezza rovinata, ma ancora funzionante. Quando mise a fuoco la posizione delle lancette, sobbalzò: per Merlino, era tardissimo! Aveva perso un sacco di tempo di chiacchiere e l’indomani l’aspettava un’altra giornata di studio..e invece, molto probabilmente, avrebbe trascorso dormendo buona parte della mattina. Sbuffò: ci mancava solo quella. Rivolse un cenno affermativo all’uomo di fronte a lei
-Bene, c’è sempre bisogno di persone come lei, signor Reid. Sono sicura che la Preside sarà lieta di avere a scuola una persona con i suoi valori- Ed il nome di Persefone le dette un’idea: ne avrebbe parlato con lei: avrebbe chiesto a lei informazioni su questo nuovo docente ed, eventualmente, le avrebbe chiesto di verificarne l’affidabilità. In quel modo, Persefone avrebbe potuto dimostra, anche non apertamente, quanto i suoi stessi valori fossero saldi: se avesse garantito sull’affidabilità di una persona poi rivelatasi un traditore, allora Camille avrebbe potuto rinfacciarglielo. Ma era certa che non sarebbe andata così. Si alzò, non c’era altro da dire
-Mi dispiace di averla disturbata, ma per me è tempo di andare. È stato un piacere.- concluse, lasciando sul tavolo alcune monete sufficienti a pagare la sua consumazione, quindi si allontanò, uscendo dal locale

Ho deciso di fare così perché, pensandoci, mi sono resa conto che Caroline non ti conosce, per niente, non ha mai neanche sentito parlare di te, né tramite conoscenze comuni o articoli di giornale. Data la situazione da cui sono appena usciti (l’attacco alla scuola) e dato che nell’Ordine ci sono già stati traditori, Caroline preferisce essere prudente, senza rivelare certi segreti a perfetti sconosciuti. Ho visto che hai un incarico ministeriale in corso, ti consiglio di giocartelo bene, potrebbe aiutarti ad entrare nell’Ordine.
 
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25 replies since 15/5/2013, 14:21   353 views
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