| Quante volte le era capitato di avere a che fare con ragazzine dell’età di Zoey? Infinite. Lo era stata lei stessa e aveva insegnato per anni a ragazzini di tutte le età: una reazione come quella della giovane grifa non era affatto inconsueta, in fondo era ancora piccola, era naturale che fosse incerta sul come rapportarsi con una persona molto più grande di lei. Per sua fortuna, non sembrava timida come altre ragazzine con cui aveva interagito, forse aveva solo bisogno di prendere confidenza e smettere di preoccuparsi per ogni singola parola. Forse se lei fosse stata più giovane, Zoey avrebbe avuto meno problemi, chissà… ma su quello, purtroppo non aveva potere. Sorrise alla ragazzina, scuotendo la testa -Non preoccuparti, mi fa piacere ascoltarti- rispose, sorridendo sinceramente. Ed era vero, da quando aveva subito quella stupida magia dell’età approfittava sempre di ogni momento che le era concesso di interagire con qualcuno, anche se doveva fare attenzione a pesare le parole. Ma avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non restare del tutto isolata, anche celare una parte della verità. E mentre restava in silenzio per dare il tempo alla ragazzina di rispondere alle sue precedenti domande, non poté fare a meno di fare una lista mentale delle sue conoscenze: Milla era una grifondoro, Brooke lo stesso, James idem, Persefone e Vincent avevano –anzi, Persefone lo faceva tutt’ora- guidato i grifondoro, la ragazzina con cui avrebbe duellato al torneo indetto dal Ministero era una Grifondoro…..e adesso anche Zoey. Santo Merlino, ma aveva la calamita per i grifondoro? Non che le dispiacesse avere a che fare con loro ma doveva ammettere che era quantomeno strano. Ovviamente conosceva anche membri di altre case, ma in misura molto minore rispetto ai corvonero e ai grifondoro. Stava iniziando a fare una cernita più precisa, per vedere se per caso avesse dimenticato qualcuno quando la ragazzina parlò nuovamente, spiegandole il suo punto di vista. E sì, aveva avuto una giusta impressione, quella ragazzina sarebbe diventata un’ottima Grifondoro, Persefone doveva essere fiera di lei… e probabilmente lo era, se l’aveva nominata prefetta così giovane. Annuì, approvando le sue parole -Sono d’accordo con te, questo è un ottimo punto di vista, non abbandonarlo, mi raccomando. L’importante è che il tuo coraggio non si trasformi in incoscienza: possono succedere tante cose che mai immagineremo, soprattutto in un mondo come il nostro. Anche il tentare di aprire un libro chiuso può riservarti sorprese inaspettate- Sospirò: in un modo o nell’altro tornava sempre a quella storia, l’aveva condizionata fin troppo, non poteva proprio farne a meno. -Con questo, spero di non averti spaventato, studiare e comprendere la magia è bellissimo, ma bisogna farlo con attenzione e con i giusti tempi, questo non scordarlo mai- Eccola lì, un’altra predica: possibile che non riuscisse proprio a farne a meno? Beh, pazienza, ormai era andata così e non aveva intenzione di rimangiarsi quelle parole perché era convinta della correttezza di ogni singola lettera. E fu proprio la ragazzina a fornirle un modo per cambiare discorso. E non poté fare a meno di sorridere: per la prima volta poteva parlare di sé senza mentire troppo -Sì, anch’io ho studiato ad Hogwarts… ed è passato meno tempo di quanto tu non creda. Ho amato i Corvonero, sono stata bene tra di loro e sono stata ancora più fiera di diventarne la prefetta. Ed ora ti confiderò un segreto che nessuno conosce: speravo di poter raggiungere un giorno la nomina a caposcuola ma…- caspita, ed ora? Come le spiegava il perché non avesse mai potuto raggiungere quella carica? Doveva inventarsi qualcosa, in fretta. Per fortuna il suo cervello le venne in soccorso, suggerendole una risposta decente. -ma alla fine ho passato tutto il mio tempo sui libri, cosa che non faceva il caposcuola di Corvonero, all’epoca ed ho finito la scuola prima di lui. Pazienza.- concluse, sollevando le spalle e rivolgendo alla ragazzina un mezzo sorriso. Tra l’altro, non era nemmeno una bugia, non del tutto almeno: aveva DAVVERO concluso la scuola prima di Manuel anche se per un motivo diverso da quello che aveva detto a voce -Io invece, speravo proprio di finire tra i corvi. Ma sono contenta che tu sia fiera della tua casata, vuol dire che il Cappello ha visto giusto ancora una volta. E di sicuro Pers… la preside Bennet sarà fiera di avere a Grifondoro una persona come te. Per quanto riguarda mia sorella… sì, ne era fiera anche lei, anni fa, ma ora non la sento da parecchio, non so se la pensa ancora così- Incredibile, si era confidata con una ragazzina sconosciuta! Ma cosa le era preso? Beh, in fondo, non aveva detto poi chissà cosa, solo che non sentiva da tanto Milla… e aveva rischiato di far capire alla giovane di conoscere Persefone più di quanto avrebbe potuto fare una persona esterna alla scuola. Sperò che la ragazzina non ci facesse troppo caso… e se così non fosse stato… pazienza, avrebbe inventato un’altra menzogna, magari mettendoci in mezzo qualcosa di vero.
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