There is nothing to save me from what I've become, per Arya e chiunque voglia aggregarsi.

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Arya Von Eis
view post Posted on 13/8/2013, 16:09




Arya aveva udito la storia senza staccare mai gli occhi di dosso al ragazzo, era quasi ipnotico nel suo racconto, più volte avrebbe voluto interromperlo, ma non ci riuscì mai, non osava fargli perdere il filo del discorso, le domande le avrebbe tenute alla fine e nel frattempo continuava ad ascoltare.
La sensazione era di essere immersi nel nulla più totale, niente biblioteca, niente scaffali, niente libri, solo quel tavolo, le due ragazze e il narratore e di fronte a loro, con un po' di immaginazione, si potevano nitidamente vedere proiettate le immagini di quel racconto.
La cripta, le bare, i resti quasi dissolti e poi...il ragazzo che senza un minimo di esitazione entra in una bara vuota e con suo stupore trova una specie di testamento che lo decreta erede di quella famiglia.
Arya per un attimo non si accorse della pausa del giovane compagno, ancora persa nella storia e con in testa le sue domande che conservava per la fine.
D'un tratto, però, si ritrovò all'interno della biblioteca, i suoi interlocutori ancora lì, in silenzio questa volta.


-Avrei un paio di domande, ma non volevo interromperti, però potrei approfittare della tua pausa.
Chi erano gli Hyde? Come mai tutti ne avevano paura?-


Non voleva tempestarlo di questioni, ma non poteva farne a meno...

-E tu non hai esitato nemmeno un attimo prima di entrare nella bara? E il testamento cosa diceva? cosa ti ha lasciato?-

Si rese conto della sua foga e tentò di ricomporsi, ma non poteva farci nulla, i dettagli, i dettagli erano importanti, non si poteva tralasciare nulla...
Sorrise al giovane Lovecraft sperando non gli dispiacesse dover rallentare la sua narrazione per esaudire le richieste di una compagna forse troppo curiosa...


Edited by Arya Von Eis - 19/8/2013, 10:31
 
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Melody Jackson
view post Posted on 17/8/2013, 14:48




Il ragazzo non fece commenti sulla risposta della corvonero, così neanche la ragazza. Si limitò a guardarle finire per poter continuare il suo racconto. Disse di aver forzato la serratura di quella tomba che portava il nome degli 'Hyde', una famiglia maledetta secondo alcuni. Lui non aveva avuto timore, solo probabilmente qualche brivido preannunciato dalla curiosità. Dopo aver forzato la serratura, aveva iniziato a scendere i gradini di quella tomba. Curioso, si era guardato attorno fino a sdraiarsi in una bara che recava un nome che, forse apposta, non venne pronunziato dal ragazzo. Melody ebbe un sospetto, una luce le trapelò davanti gli occhi cristallini puntati sul ragazzo. Forse voleva che ci arrivassero da sole ? Per il momento, continuò ad osservare il ragazzo,a perdersi nel suo racconto. Le mani incorciate sotto il suo mento concedevano un ottimo cuscino. Csì, con gli occhi chiusi, persa in quell'affascinante racconto, poteva sembrare annoiata. Chris lasciò un piccolo spazio, una pausa per concedere alle due di assemblare tutto e di fare domande. L'occasione venne colta al volo dalla giovane serpeverde, che lo tempestò di domande. Melody voleva solo una risposta, ma era ancora stupita e meravigliata dal testamento che Crhis aveva trovato i quella bara dove si era steso senza paura.

Perchè ? Cosa ti ha spinto a sdraiarti in una bara vuota ?

Il lampo di sospetto che le era già passato sotto gli occhi, si ripresentò. Poteva sembrare una sciocca, ma possibile che Chris avesse parentele con gli Hyde ? Perchè non chiederlo ? Al massimo l'avrebbero considerata pazza, ma probabile che la considerassero già tale.

Di chi era quel nome nella targa ? Era il tuo ?

Sembrava un pò troppo sotto accusa, ma probbailmente nessuno ci avrebbe fatto caso. A Volte la paura ti faceva rinunciare a scoperte sensazionali. Ammirava Chri sotto questo aspetto. Ma ora voleva sentire tutta la storia, e voleva la sua risposta.
 
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Lady Vengeance
view post Posted on 18/8/2013, 16:16




Le domande delle due fanciulle le indussero il sorriso. Sembravan seriamente prese da quel suo racconto. Annuì come per acconsentire alle loro questioni, ascoltando prima Arya e quindi Melody.
La serpeverde sembrava quella più entusiasta, le chiedeva a proposito degli Hyde e del testamento.
Quando fu la volta di Melody, che le chiese a proposito dello sdraiarsi nella bara ed il nome sulla targa, Chrisalide si chiese se la ragazzina avesse qualche problema a esternare certe espressioni seccate e forse annoiate, ma apprezzò la domanda , constatando che in fondo, la corvetta aveva prestato attenzione. Dunque Chrisalide inarcò un sopracciglio, per poi prender il tempo necessario per le risposte.


«Con piacere accolgo le vostre domande, e sarò più che felice di porvi delle risposte. »

Sorrise ancora facendo una piccola pausa, poi riprese.

« Edward Garret Hyde fu un nobile purosangue. Ultimo discendente degli Hyde, era un mago che viveva in un villaggio di babbani. Non che avesse a che ridir con il nostro Ministero... Ma egli stesso ammise, che preferiva di gran lunga, ricordare che anche senza magia, la vita aveva degna valuta. Egli fu un ricco possidente, ma sebbene tutte le ricchezze possedute, il suo animo sognatore non era mai appagato. Cercava qualcosa, fortemente, desiderava avere qualcuno al proprio fianco, qualcuno di cui prendersi cura, qualcuno da amare.
Ma tutte le donne del villaggio avevan deluso altamente ogni sua aspettativa. Non che fossero di mal affare, ma non erano ciò che egli sognava di notte e pensava durante il dì .
Un giorno tuttavia, mentre spensierato dirigeva i propri passi nei pressi di una piccola e nascosta laguna, non troppo distante dalla propria residenza, Edward udì un canto melodioso, provenir dal palustre acquitrino. Inutile asserire che l'impavido discendente degli Hyde era assai incuriosito da tale soave incanto, per cui, nascosto tra le fronde, cercò di scovare la fonte di tanta armonia.
Sorpresi i suoi occhi furono, quando vide sulla riva di quel rigagnolo, una bellissima giovane, dai capelli dorati come il grano maturo e occhi azzurri come la più limpida delle fonti.
Com' è ovvio che fosse il giovane Hyde si apprestò nella direzione della fanciulla, nebbia aveva nella mente, non riusciva a pensar a nient'altro ch' ella. »


Si arrestò ancora una volta, giusto per guardare entrambe negli occhi, ma di certo non aveva terminato.

«Fu amore al primo sguardo tra i due. Edward la scortò nella propria magione incurante delle voci della gente del villaggio.
Quando lo videro passar portando la sua bella sottobraccio, tutti additaron la nuova coppia, alludendo alle origini malevoli e demoniache di quell'unione a loro detta benedetta dal diavolo.
Essi credevan che la giovane nient'altro fosse Leanhuan Shee, spirito mistico che abitava le foreste, in cerca dell'amor umano che usava come pretesto per adescar uomini dal cuore puro.
Ma Edward era follemente perduto per ella. Così che presto convolaron a nozze sotto il totale disdegno dell'intero villaggio. Essi sapevan che se egli aveva davvero sposato la Sidhe, presto sarebbe caduto in rovina.
E così fu.
Neppur l'amorevol consiglio dei suoi genitori potè salvarlo ed ogni giorno che trascorreva, lo trovava privato della propria energia e voglia di viver e scoprir il mondo. La gente del villaggio sussurrava storie differenti riguardanti egli e la sua malvagia sposa. C'era chi diceva che Edward aveva visto ciò che fa ululare i cani nell'oscurità, che avesse capito perchè i gatti rizzano le orecchie dopo mezzanotte, e altre cose che nessun ha mai visto.
I suoi occhi eran divenuti abissi di fiamme e scrutavano chiunque torvi con un'espressione colma di un odio senza limiti. Ed a chiunque gli osasse rivolger la parola , egli rispondeva malamente, farneticando e vaneggiando a proposito di creature oscure che infestavano gli uomini per divorarli vivi.
Edwars Hyde era sull'orlo della demenza. Totalmente fuori controllo. La sua misteriosa sposa lo aveva in pieno potere. E mentre lui invecchiava ad una velocità indescrivibile, lei rimaneva sempre in perfetta giovinezza e bellezza.
Finchè un triste giorno, Hyde morì e la sua sposa scomparve nel più assoluto mistero, dopo aver dato alla luce ad un bambino, si dice, che crebbe con un'altra famiglia, ma non si seppe mai chi fosse e con chi vivesse. Edward Garrett Hyde e la sua intera casata fu perciò maledetta, per aver dato alla luce il figlio del maligno a detta dei villici, ma che nessuno ebbe modo di trovare e provar le loro insinuazioni. »


La giovane serpeverde prese una piccola pausa, rammentando il giorno in cui aveva messo le mani sul diario contenuto nella tomba vuota, quel diario che narrava l'intera storia.

«Il testamento recava la volontà dell'ultimo degli Hyde, lasciando il suo personale diario, un orologio da taschino tramandato da generazioni, ed un anello con lo stemma degli Hyde . »

Portò dunque una delle mani nella tasca dei pantaloni e ne estrasse un grosso antico anello con una pietra nera incastonata sulla parte superiore. E nell'interno vi era inciso a chiare lettere il cognome di quella nobile famiglia.

«L'orologio lo conservo in dormitorio...ma questo è troppo prezioso da lasciare incustodito. »

Chrisalide guardò Melody ancora una volta e proferì .

«Dovevo entrarci, c'era un forte richiamo...e poi il nome sulla bara era esattamente Christopher Lovecraft Hyde. »

Lanciò un nuovo sguardo ad entrambe.

« Ho semplicemente fatto due più due... e... Il diario, e il mio sangue, testimoniano la mia discendenza.
Il padre di mio nonno, Christopher, era il figlio di Edward Hyde.


Sorrise pacata indossando quell'anello al dito medio della mano destra.
 
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Arya Von Eis
view post Posted on 19/8/2013, 10:16




Il giovane serpeverde aveva appena concluso il suo racconto mentre le due ragazze pendevano ancora dalle sue labbra.
Era indubbio che il ragazzo fosse un ottimo narratore e, vera o no che fosse quella storia, sicuramente le aveva dilettate con la sua avventura.
Arya guardò il compagno, poteva notare una leggera nota di soddisfazione nel suo sguardo e forse anche un po' d'orgoglio, probabilmente l'essere riuscito a catturare così facilmente la loro attenzione non lo lasciava indifferente.
Ma ora, a racconto finito, con lo sguardo ancora perso ad osservare l'anello che il ragazzo aveva estratto per poi infilarsi al dito, una lieve malinconia pervase la giovane serpeverde.
Lovecraft aveva narrato di come ha scoperto le sue origini, il collegamento con quella famiglia, conosceva tutta la storia e maledetta o no sapeva esattamente chi era e probabilmente cosa voleva.
E lei? lei no, non aveva nulla se non una lettera che non diceva nemmeno molto, non sapeva nulla della sua famiglia e non aveva nemmeno un punto di partenza rilevante per effetuare qualsiasi tipo di ricerca...
Non lo trovava giusto, cioè, era felice che il ragazzo si fosse imbattuto in quella cripta e via discorrendo, ma non capiva perchè una fortuna simile non potesse capitare anche lei, un qualcosa, qualche indizio, anche minimo, ma su cui poter lavorare almeno...
Non osò ovviamente esternare questi suoi pensieri, i due compagni nulla sapevano di lei e uscirsene così implicava spiegare qualcosa che per il momento non era pronta ad esternare, così, dopo aver sfoggiato il suo sorriso più naturale e spontaneo allungò una mano verso quella del ragazzo e senza pensare che il gesto potesse essere interpretato male o visto come ineducato, prese la sua mano nella sua per osservare meglio l'anello.
La prima di cui si rese subito conto, però, non riguardava quell'oggetto, ma Chris, le sue mani erano piccole e delicate, morbide e curate, la cosa la colpì e probabilmente fece trapelare il suo stupore da un fuggente sguardo lanciato al ragazzo, ma tornò subito a concentrarsi sull'anello...


-Hai mai pensato di poter avere qualche "potere" particolare o qualche caratteristica particolare per via della tua discendenza con Leanhuan Shee-

Quella domanda colse di sorpresa anche lei, non era certo carino far notare a qualcuno di discendere da una creatura a dir di tutti maligna, forse non avrebbe dovuto, ma ormai le parole le erano uscite di bocca così velocemente che non c'era modo per ritirarle, cercò allora di limitare i danni...

-Non dico che sia maledetto o cattivo anche tu, ma cioè che magari essendo comunque una tua antenata possa esserci qualcosa delle sue caratteristiche, dei suoi poteri anche in te-

*Brava Arya complimenti, hai fatto più danni di prima*

Con aria colpevole guardò il ragazzo sperando che capisse le sue buone intenzioni e non pensasse ad un tentativo per offenderlo.
 
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Melody Jackson
view post Posted on 21/8/2013, 17:49




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Inutile dire quanto la stesse affascinando quella storia. La corvonero iniziò a seguire ogni aprola con ogni parte del corpo. Gli occhi saettavano prima a destra, poi a sinistra, come a voler dare forma alle parole che uscivano da quella bocca da narratore. Le ciglia battevano impassibili, lasciando che le palpebre si chiudessero ogni tanto. Il resto del corpo era fermo, immobile, aspettava solo un movimento da parte di quel narratore così bravo. Edward.. Edward Hyde . Quel nome le diceva qualcosa, era certa che suo nonno l'avesse rammentato qualche volta. Ma lei perché avrebbe dovuto far caso a un nome qualunque ? Suo nonno conosceva molte persone importanti, e le menzionava anche spesso. Eppure la corvetta non se ne sarebbe mai ricordata. Ma ricordava quell'Hyde, pronunicato solo due volte.. Perché ? Era il contesto strano. Ricordava che la prima volta era stato suo padre a chiedere a suo nonno di questo Edward . Disse di aver trovato un manoscritto, una lettera curiosa in cui si menzionava un Hyde. Ma suo nonno non era così vecchio, non da conoscere un Hyde vissuto ai tempi delle superstizioni . Accavallò le gambe sotto al tavolo, mentre le dita esili scendevano dal mento per intrecciarsi alle dita della mano sinistra formando un pugno 'aperto', in cui tutte le dita erano intersecate, come un puzzle. Ascoltò, per filo e per segno, tutto il resto. Chris discendeva dalla parte del padre, del nonno e del bisnonno da Edard Hyde. Una specie di trisnipote. Melody spalancò per qualche istante la bocca, richiudendola subito. Ma non era tutto. La moglie di Edward lo aveva condotto alla rovina, era una specie di persona malefica, una specie di divinità, non una persona normale. Bellissima e ammaliante. Una strega forse ? La corvonero si rizzò sulla sedia quando Chris rivelò loro cos erano i tesori : un orologio da taschino, un anello e il diario di Edward. L'anello degli Hyde venne mostrato alle ragazze. Era nero, e si vedeva il cognome maledetto all'interno di quella pietra.

La moglie di Edward.. Era davvero maledetta ? Hai detto tu stesso che lui voleva 'a tutti i costi ' una donna da amare.. E se non si fosse lasciato scappare la prima donna giovane che si trovò davanti ? E poi, era distrutto per qualcos altro.. Tipo che lei amava un altro, o che non amava a fondo Edward ?

Per quanto fossero ipotesi assurde, Melody non voleva che Chris fosse imparentato con una donna malvagia. Poteva essere emozionante, ma allo stesso tempo metteva i brividi. Così come quella donna era riuscita a maledire un intera famiglia, potrebbe aver maledetto anche i discendenti degli Hyde !

Tuo nonno, non ha mai menzionato sua nonna nei suoi racconti ?
 
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Lady Vengeance
view post Posted on 23/8/2013, 17:24




Chrysalide volse lo sguardo verso i movimenti di Arya, osservando quei suoi occhi malinconici, che rispecchiavano una tremenda solitudine. Probabilmente una solitudine che poteva esser paragonata a quella che provava lei.
Quasi non si accorse che la serpeverde aveva preso tra le proprie la mano con l'anello.
Le guance della giovane androgina serpeverde si tinser all'istante di un rosso ardente, non abituata affatto a nessun tipo di contatto fisico.
Il sangue le si gelò nelle vene, gli occhi si fecero bassi, puntando le dita di Arya che parevan volessero analizzare l'antico anello.
Il cuore le batteva freneticamente e non sapeva cosa potesse fare.
Arya fissava l'anello e poi le pose delle domande, riguardanti Leanhuan, i suoi poteri, e qualche potere che potesse riguardare lei stessa.
Le ci voleva qualche minuto per riprender controllo di se stessa, non era abituata ad esser tanto vicino a qualcuno.


«... Io... »

per un attimo sembrava esitare, tutta la sua sicurezza pareva stesse vacillando.


« Credo, credo di capire a cosa ti riferisci, e sì, credo di aver qualcosa che mi sia stato tramandato... Ma è qualcosa di vago, a cui non posso ancor dar nome o forma alcuna... E non ho davvero voglia. »

Disse, riferendosi parecchio alla corvonero, seppur senza specificarlo.
Non che Melody le apparisse cattiva o che non le ispirasse fiducia, ma la corvetta era un personaggio davvero, davvero particolare. Specialmente dopo la fantasiosa uscita che aveva appena espresso.
Chrisalide la guardò accigliata, con quelle domande poste da Melody, si sentiva come se lei non avesse capito un granchè della storia.
Era come se quelle questioni non avesser ne' capo ne' coda.


«Jackson... Sei sicura di aver seguito il mio discorso?
Non che voglia esser scortese, ma le questioni che mi poni, portano alla mia attenzione argomenti da me mai pronunciati.
La risposta ad ogni tua domanda è no, comunque. »


Sorrise in una maniera non propriamente cordiale, aveva già classificato nel suo catalogo mentale che tipo di persona Melody fosse.
Gli occhi furon poi rivolti ad Arya e mentre tirava indietro la mano con lentezza ed ancor un po' di guance rosse, sussurrò .


«Ciò non tolga che possiam continuare la nostra conversazione...magari...da qualche altra parte. »

Terminò , riferendosi indubbiamente al trasferirsi altrove, possibilmente a quattro occhi invece di sei.
Sgarbata ? Era pur sempre una Serpeverde, per di più una Lovecraft, e si infastidiva molto velocemente.
 
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Arya Von Eis
view post Posted on 23/8/2013, 17:57




Il suo gesto, il prender la mano di Chris, aveva scatenato una reazione che non si aspettava, pensava che l'avrebbe tirata subito indietro o che si sarebbe fatto vanto dell'anello o le avrebbe fatto notare l'inopportunità di quel gesto, ma non accadde nulla di tutto ciò.
Il ragazzo rimase fermo impassibile, lasciò la sua mano tra quelle di Arya, un lieve rossore gli coprì il volto, probabilmente, penso la ragazza, non era abituato a gesti affettuosi o che oltrepassassero quella che, nella sua mente, potesse essere una barriera che ergeva intorno a se.
La sua voce confermò poi quei suoi pensieri, non ostentava più la fredda e impassibile sicurezza di qualche istante prima, ora sembrava più indifeso, spaesato, mentre rispondeva alle sue domande.
Come immaginava c'era qualcosa di più in quel racconto, qualcosa che forse nemmeno il giovane serpeverde sapeva chiaramente spiegare, ma intuiva che in quella sede non era intenzionato a parlarne.
Poi riprese, rivolgendosi alla corvonero accanto a loro, era tornato in se, nessuna titubanza, nessuna emozione, una risposta gelida e a tratti anche sgarbata, forse un po' troppo per i gusti di Arya che provò un po' dispiacere per l'altra ragazzina, ma non erano affari suoi, non sarebbe stata lei ad imporre a qualcuno la presenza di altri.
Si accorse di avere ancora tra le sue la mano di lui solo quando quest'ultimo, lentamente, la tirò via dalla presa della ragazza, gli sorrise, come per scusarsi del gesto, ma lui parlò per primo, invitandola, se avesse voluto ad avere una conversazione più privata.
La situazione era al quanto scomoda, un po' per tutti, lui era infastidito dalla giovane corvonero, alla fine era vero, era un serpeverde di nobile famiglia, era normale, quella anomala era Arya, la corvonero probabilmente si sarebbe sentita offesa e lei con l'aria che si stava nuovamente facendo pesante, non aveva intenzione di fermarsi un secondo di più ad assistere a battibecchi sconvenienti.
Decise così di alzarsi per lasciare quel luogo, ma prima si premurò di dare degno congedo ai suoi interlocutori, si rivolse prima a Chris, porgendogli un ampio sorriso


-Ne sarei felice, quando vuole sa dove trovarmi, la Sala Comune non è poi così grande- e gli fece l'occhiolino

Poi mentre si dirigeva verso l'uscita passò accanto a Melody

-Piacere di averti conosciuta, spero, con le nostre discussioni, di non averla distratta da qualcosa di importante- le disse mentre passava una mano sul suo libro -in ogni caso magari ci saranno altre occasioni per approfondire la nostra conoscenza, la scuola è grande, ma non dubito che il destino riesca a farla apparire più piccola di quello che è-

Sorrise anche a lei e proseguì su i suoi passi verso l'uscita...











Arya decide di andare a farsi un giretto prima che vi uccidiate tra di voi :P quando volete sempre disponibile a ruolare...grazie :)
 
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view post Posted on 23/8/2013, 20:24
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Non era ancora terminato il "turno" lavorativo del Gufo, sempre in volo per la Gazzetta, paladino dell'informazione. Solo una trentina di minuti addietro si era concesso un pisolino alla Redazione, ed ora già si ritrovava in viaggio alla volta di un'ulteriore consegna. Di nuovo in volo per raggiungere il Castello, ancora alla ricerca di due Studentesse. Anche in quella situazione il Gufo si trovava a portar con sé, legati ognuno ad una delle due zampette, l'ultima edizione della Gazzetta del Profeta. Ristorato dalla sua pennichella, non fece una piega quando incontrò delle correnti contrarie che gli remavano contro, il volatile fendeva con maestria ed esperienza l'aria. Il sole era calato, ma i suoi occhi allenati non avevano alcun problema, in fondo era o no una creatura della Notte?
Senza grande sforzo superò anche quelle correnti, giungendo in un batter d'occhio nuovamente ad Hogwarts, dove si mise a cercare le destinatarie di ciò che portava con sé. Noiosa routine quella della continua ricerca, ma non vi faceva nemmeno caso il pennuto, aveva un compito da portare a termine e nulla glielo avrebbe impedito.
Si trovò nuovamente a planare verso il 4° Piano, dove nello stesso giorno aveva effettuato una consegna. Senza troppo sforzo individuò le due giovani, destinatarie delle Gazzette del giorno. Poggiatosi sulla finestra aprì maestosamente le ali, come ad avvertirle che fosse giunto qualcosa per loro, ad attirare la loro attenzione su ciò che aveva alle zampe.
Inclinando leggermente la testa verso sinistra, il Gufo si mise ad aspettare un riscontro dalle due giovani.



Consegna del Gufo Espresso:
Articolo per Melody Jackson & Articolo per Chrisalide Elisabeth Lovecraft
Il Dio della Paura

1. God: (in Christianity and other monotheistic religions) the creator and ruler of the universe and source of all moral authority; the supreme being.
[Oxford Dictionary (British & World English)]



L'opera di un "Dio". Il primo pensiero che forse, ha colpito i più blasfemi di noi, di fronte al misterioso nemico che Hogwarts e il Mondo Magico si sono ritrovati ad affrontare, negli ultimi tempi. O la definizione che questo sconosciuto ha voluto dipingersi addosso, indossandola come un sontuoso mantello da sfoggiare ad una festa, porpora come il sangue delle vittime che ha richiamato a sé.
Cinquantatré feriti, trentacinque morti accertati, numerosi scomparsi, sistemi di sicurezza in vigore da centinaia d'anni a protezione della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts distrutti, manovre ministeriali annullate: questo il bilancio che "Titulari", così lo chiameremo, è stato in grado di raggiungere in una sola notte, quella del 21 ottobre dell'anno XXXX.
Ancor prima incidenti inquietanti nei villaggi e nelle città del medio-oriente, una scuola asiatica di Magia rasa al suolo, in una misteriosa avanzata verso il nostro Paese: al suo servizio mostri orribili, degni dei peggiori (o migliori, dir si voglia) racconti dell'orrore.
Creature demoniache quasi, come solo un Dio sa richiamare a sé, maligno o benigno che sia.
Ma Titulari, chi è in realtà?
È davvero Dio, come ama farci credere? Ha davvero la facoltà (e la ragione) di uccidere innocenti, giustificandosi dietro questa nomea?

No.


2. God: (in certain other religions) a superhuman being or spirit worshipped as having power over nature or human fortunes; a deity.
[Oxford Dictionary (British & World English)]



Certamente, Titulari ambisce ad elevarsi Dio. Dotato di incredibile potere (volente o nolente, il Mondo Magico se n'è accorto, a proprie spese), quest'uomo vuole premere sulle menti umane, vuole eleggersi a ciò che soltanto il popolo stesso può definire. Fin dall'antichità, infatti, è la Civiltà ad aver eletto gli Dei, non i singoli, per quanto avessero tentato.
Titulari è dunque un essere umano, un Mago che possiede poteri e Magie a noi sconosciute, certo, ma un Mortale. E come tale, può essere sconfitto.
La sua provenienza può essere solo ipotizzata (forse l'Oriente per via dei primissimi attacchi?), ma la sua nascita, persino i suoi obiettivi vengono eclissati da questo pensiero: Titulari può essere distrutto, così come possono essere distrutti i suoi Servi di pietra e rune.
A dimostrarlo, sono stati coloro che hanno combattuto ad Hogwarts, coloro che sono morti per proteggere i Vivi, coloro che hanno sofferto, ma che non sono caduti. Tutto questo annulla la Divinità e l'Immortalità di un presunto Dio: annulla la sua infallibilità. Questa caduta di pregiudizi, che la popolazione magica spaventata tende a voler credere, in poche parole, delinea la sua identità, sebbene ci manchino dettagli sulla sua vita.
Voci indiscrete associano questo misterioso nemico ad una figura che da sempre si nasconde nelle ombre del Mondo Magico, in attesa del momento giusto per la sua rivalsa. Stiamo parlando del Signore Oscuro: Mago altrettanto potente e misterioso, egli è l'unico a poter esser paragonato a Titulari in quanto a pericolosità.
E di punti in comune, Colui-che-non-deve-essere-nominato e Titulari, ne hanno abbastanza: supremazia sugli esseri umani, credenza nell'immortalità del nome e della propria figura, suggestione, violenza e paura come armi in grado di assoggettare la gente per i propri scopi.
È dunque facile provare a fare due più due e dire: sono la stessa persona!
Eppure, per quanto entrambe le figure siano così simili, allo stesso modo, sono assai diverse: Titulari dimostra uno spiccato desiderio a voler agire come il Dio che vuole dimostrare di essere. Non ha altri Maghi al proprio seguito, non è interessato al "Bene del Mondo Magico dalla pulizia dei Babbani", come gran parte dei Maghi Oscuri andavano asserendo. Egli si avvolge di Mistero, nasconde i suoi intenti ma non si fa scrupoli a radere al suolo tutto, pur di raggiungerli. Al contempo, tuttavia, lancia ultimatum (come quello che lanciò ad Hogwarts, secondo voci di corridoio) credendosi "misericordioso". Si mostra al mondo con le sue Creature che, come Dio, plasma lui stesso. Non assolda nessuno, se non la propria Magia.
Titulari è solo.
Ancora una volta, dunque, questo ci basta per poter prendere una decisione, per capire che il Nemico lo dipingiamo noi, più di quanto faccia egli stesso, con miti e congetture, cedendo al timore dell'Ignoto.
E se il popolo crea gli Dei assoggettandosi ad essi, altrettanto si può dire che il popolo può negare quegli stessi Dei, abbattendo i suoi templi, rendendoli umani.
Qui, di nuovo, il concetto di tutto ciò e il bisogno di sfatare la paura di quell'Ignoto:

Chi è Titulari?

Un umano, un nemico. Da sconfiggere.



3. God: (figurative) an image, animal, person or other worshipped as divine or symbolizing as god by others.
[Oxford Dictionary (British & World English)]



Horus R. Sekhmeth




Edited by Il Gufo Espresso - 25/8/2013, 22:37
 
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Melody Jackson
view post Posted on 27/8/2013, 13:49




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La situazione non esitò a capovolgersi. Ciò che per lei era una semplice domanda, per Chris si dimostrò essere una specie di affronto. Ci fu un piccolo scambio di battute tra i due serpeverde, poi, il ragazzo, la guardò, quasi con compassione, anche se, agli occhi di Melody, quello sguardo poteva essere interpretato come una specie di 'Non centri nulla tu, tieni il becco chiuso'. Dove aveva sbagliato ? Era stato lui a concedere quelle pause, non voleva forse sentirsi fare delle domande ? A Melody era sembrato 'felice' quando Arya gli aveva riversato quei dubbi.

Jackson... Sei sicura di aver seguito il mio discorso?
Non che voglia esser scortese, ma le questioni che mi poni, portano alla mia attenzione argomenti da me mai pronunciati.
La risposta ad ogni tua domanda è no, comunque.


Melody inclinò il capo verso il basso, gli occhi fissi su Chris. Lui, sembrò ignorarla rivolgendo a Arya qualcosa del genere 'Continuiamo da un'altra parte'. Certo, Melody non era ai loro livelli. Uno che parla dando del 'voi' e del 'lei' deve essere uno che non gradisce la compagnia di chi non è all'altezza. Avrebbe dovuto capirlo. Rivolse uno sguardo compassionevole a Arya che si alzò, dicendo che magari potevano fare anche amicizia. Con lei era più facile. Lei non sembrava essersi irritata della sua presenza. Melody annuì alla sua affermazione, quindi le rivolse un silenzioso 'Ciao' mimandolo con le labbra. I suoi occhi gelidi andarono poi a soffermarsi su Chris. Pensavo di poter passare un pomeriggio piacevole, di non essere scossa da vari pregiudizi e per i primi tempi ci sono riuscita, anche piuttosto bene. Non capisco da cosa deriva questa tua ....antipatia nel miei conronti, ma mi pare inutile chiederlo. Probabilmente provieni da una nobile famiglia, anzi, non probabilmente, visto che discendi dagli Hyde, come tu stesso hai detto.

Piccola pausa, la corvetta andò a diluire le labbra. Voleva restituire la carta a Chris, ma non ancora.

E la tua nobile famiglia ti avrà insegnato a non proferire parola con chi non è degno e io probabilmente non lo sono. Ma sappi che ho seguito l tua storia, e le mie domande non erano a senso maligno , ci mancherebbe altro. Solo curiosità. Ma visto che a te irrita anche quello, potevi dirmelo.

La ragazzina guardò a fondo il serpeverde .

Sei stato fin troppo gentile con me Chris, ma non cè bisogno di mezzi termini per dirmi che ti sto sulle scatole.

Aveva alzato leggermente la voce, ma stava parlando più calma che poteva, anche se la reazione di Chris le stava causando un raptus nervoso.

Fà pure il serpeverde perfettino, io farò la corvonero. Il cappello parlante ha sempre ragione.

Scusatela, ma è irritabile quando la si ''provoca'' . Scusatemi :fru:







 
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Lady Vengeance
view post Posted on 29/8/2013, 18:06




Chrisalide osservava Arya congedarsi, annuendo in sua direzione, sperando, inconsciamente, di rincontrarla al più presto.
Quanto alla corvonero, la giovane Lovecraft sorrise malignamente, ascoltando la sua reazione impetuosa e totalmente fuori luogo.
Melody le stava dando corda, e quella scenata di vittimismo non faceva altro che divertirla ed istigarla di più .
Quando la corvetta isterica sembrò aver finito, Chrisalide finalmente ebbe la parola, una mano passò tra i sottili capelli castani, per poi unirsi all'altra sul tavolo.


« Mi avevan detto che i corvonero sono sclerotici, ma non mi aspettavo di certo così tanto.»

Sorrise pacifica ancora, per poi voltarsi a guardare dietro di lei.

«Ti ricordo che siamo in una biblioteca...e che non è affatto decoroso per una giovane fanciulla, scomporsi a tal modo. »

Diventava a poco a poco sempre più pungente. Melody aveva osato alzare la voce contro di lei?
Ora ne avrebbe pagato care le conseguenze.


« Potrebbe esser assai divertente richieder l'attenzione di un prefetto che te ne pare?»

Ma il sorriso ben presto mutò, mentre la mano destra prendeva la bacchetta magica dal mantello e la posava sul tavolo continuando a reggerla.
L'espressione sul suo viso ora era fredda ed impassibile, carica di odio.


« Oppure potrei semplicemente chiudere i tuoi lamenti con un incantesimo.. Ne conosco molti sai, e non tutti sono innocui.»

Un'altra pausa e poi continuò con aria sprezzante.

«Non osare nemmeno tentare di giudicare me, piccola stupida.
Non hai la più pallida idea io chi sono, niente ti da' il diritto di fare la saccente e creder di poter etichettarmi. »

Iniziò dunque a sussurrare velenosa.

«Non permetterti mai più di rivolgerti a me con quel tono, se non vuoi ritrovarti senza lingua.
Sei meno di niente, non sei buona nemmeno a capire una storia. »


Era una minaccia? Esattamente.
 
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Melody Jackson
view post Posted on 29/8/2013, 20:04




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E così, Melody aveva mancito una manciata di foglie secche sulle fiammelle che si stavano formando nella legna. Il risultato ? Una vampata enorme. Chris si era scaldato parecchio. La corvonero alzò le sopracciglia battendo nervosamente le dita sul tavolo. La biblioteca, già completamente avvolta nel silenzio, sembrava essersi ancora più zittita. Gran parte degli alunni presenti adesso guardavano loro. Melody non se ne curò troppo, forse anche Chris se n'era accorto. Il serpeverde aveva assunto un'aria spavalda, suggerita anche dal sorriso che aveva sul volto. Le sopracciglia si inarcarono ancora una volta quando il ragazzo prese la parola.

« Mi avevan detto che i corvonero sono sclerotici, ma non mi aspettavo di certo così tanto.»


Non si scompose. Era il turno del ragazzino, ma voleva dirgliene quattro. Ma per ilmomento doveva stare in silenzio, e sembrava che le pause programmate dal ragazzo durante il bel racconto adesso non esistessero più, ma fossero solo a scopo di 'riprendere fiato'. Intanto, Chris continuava a ribattere e Melody soffocava a stento una risata. Lei era più grande, e non si voleva di certo abbassare ai livelli del serpeverde che tentava di non abbassarsi ai livelli di Melody, in parole contrarie di non 'alzarsi' ai livelli di Melody. Si, perchè Melody era molti livelli più in su. Lo scrutava, ascoltava impercettibile le parole dell'altro. Ma poi partirono el offese. E qualcosa dentro di lei si scatenò, qualcosa misto a rabbia.

«Ti ricordo che siamo in una biblioteca...e che non è affatto decoroso per una giovane fanciulla, scomporsi a tal modo. »


Sarebbe 'decoroso' quindi per un giovane fanciullo scomporsi a tal modo dinnanzi a una giovane fanciulla ? No. Le suonava buffo il modo con cui parlava, il gergo strano e affatto comune. Ma non voleva criticare troppo sulla famiglia, almeno, per lei valeva il detto 'Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te'. E secondo Melody, la famiglia non si tocca. quindi, l'argomento 'famiglia' di Chris era escluso. Avrebbe giocato altre carte, a lei veniva spontaneo cosa dire e non aveva paura di Chris, un ragazzino educato severamente ma bambino.


Ora lo guardava pietosamente, specie quando lui isse che forse avrebbe fatto bene a chiamare un prefetto . Melody sogghignò, aveva paura ? Da quanto si dimostrava si. Rise quasi silenziosamente, quindi incrociò le mani sopra la testa . A crhis che effetto avrebbe fatto la sua indifferenza ?

« Oppure potrei semplicemente chiudere i tuoi lamenti con un incantesimo.. Ne conosco molti sai, e non tutti sono innocui.»



Tsk, adesso osava minacciarla ?

*Che strategia stai usando, Chris ? *

Pensò la ragazza. L'occasione le si stava servendo su un piatto d'argento, e lei la colse al volo.

Oppure preferisci sapere che sono al secondo anno, e di incantesimi forse ne conosco più di te ?

Si, lo stemma corvonero ora non valeva molto. La sua lingua era slitata come quella di un serpente. Ma continuava a sorridere, te3sta alta e superiorità. Quella situazione non era del tutto piacevole, avrebbe preferito rimanere in sala comune a farsi i fatti suoi piuttosto che avviarsi verso una litigata più che sicura. In un certo senso le dispiaceva.

«Non osare nemmeno tentare di giudicare me, piccola stupida.
Non hai la più pallida idea io chi sono, niente ti da' il diritto di fare la saccente e creder di poter etichettarmi. »


Melody inarcò ancora più in alto le sopracciglia. Che effetto le faceva quel Chris ? Timore, in un certo senso si. Se era davvero entrato nella bara di una famiglia maledetta senza alcuna paura forse era davvero il caso di stargli alla larga. Soprattutto se lui stesso discendeva da quella famiglia maledetta. Un brivido trapassò in lungo e in largo per tutta la schiena della ragazzina.

E' vero, Chris Alide, non so chi sia tu e neanche che cavolo vuoi da me. Hai detto una storia, ho ascoltato e fatto una domanda. Però, per il momento, sono in grado di etichettarti. Tu non hai già messo il mio nome in qualche lista nera ?

Melody andò a mordersi il labbro finchè non sentì il sapore amaro del sangue scorerle nella gola. In un certo senso, anche il sapore del suo stesso sangue
era, in un certo senso.. inquietante. Soprattutto in quel contesto.

Si, penso che tu mi abbia già etichettato. Melody, la pazza inferiore non ai livelli del giovane Chris, coraggioso e impavido.. Ma sai cosa ?

Melody rise silenziosamente come aveva già fatto, mentre un ciuffo le cadeva sugli occhi. Trovò interessanti le sue unghie, passandosele in rassegna dallo sguardo gelido ora divenuto curioso.

Non me ne importa molto delle chiacchere di un primino che mi minaccia. Per curiosità Chris, che incantesimi conosci ?

Sorrise guardando il serpeverde montato dritto negli occhi

Con quali incantesimi vorresti punirmi ?

Un apis ? Un oppugno ? Quali incantesimi conoscevano i purosangue che si vantano di essere entrati in una tomba maledetta quando probabilmente avevano avuto chissà quali scorte, mappe ?

Un lumos ?

Okay, la sua ligua stava serpeggiando. Ma si stava divertendo.

«Non permetterti mai più di rivolgerti a me con quel tono, se non vuoi ritrovarti senza lingua.
Sei meno di niente, non sei buona nemmeno a capire una storia. »



A lei, sinceramente, che ne importava di lui, della sua opinione ? Uno che ti rompe i bolidi in tre secondi ? Niente.

Come me la tagli la lingua ? Con l'accetta ?


 
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Lady Vengeance
view post Posted on 31/8/2013, 18:51




La corvonero cadeva nella sua trappola, come una stupida ed inscosciente mosca finisce nella tela del ragno.
La sua aria spavalda e il suo rinfacciarle che era al secondo anno non la toccava nemmeno di striscio, anzi, Chrisalide scoppiò a ridere di gusto.
La guardava provandone pietà, di sicuro Melody non si stava dimostrando superiore con quelle risposte da bambina dispettosa e fessacchiotta.
Rimase a guardarla in silenzio per tutto il tempo che lei ebbe qualcosa da dire. La rabbia era scivolata in secondo piano, punto primo perché era appena arrivata ad Hogwarts, non era il caso di far scoppiare un duello in biblioteca; punto secondo le nuove risposte della corvonero erano a dir poco ridicole.
Chrisalide se ne stupì parecchio, credeva che i corvonero fossero una casata intelligente, e che forse avrebbe potuto farci amicizia, ma Melody di sicuro non sembrava tanto brillante.
Con la mano che passava dinanzi alla bocca simulava uno sbadiglio annoiato.


« Sinceramente Jackson?
Non mi interessa nemmeno un po' quello che hai da dire.
Ho tanto di meglio da fare che vedere quanto sei patetica e quanto disonore tu possa portare alla tua famiglia.

Sorrise ancora più cattiva, alzandosi e sistemando l'anello sul dito, riponendo la bacchetta magica in tasca.

«Howard aveva senz'altro ragione riguardo tuo nonno... »

Fece spallucce, e senza fregarsene più di tanto fece dietro front, avvicinandosi ad una delle scaffalature, per prendere un libro e poi dirigersi verso l'uscita.
Avere qualcuno su cui sfogare tutta la rabbia repressa era di sicuro allettante e soddisfacente.
 
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Melody Jackson
view post Posted on 6/9/2013, 09:14




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Chris la liquidò con uno sbadiglio che portò solo rabbia. Un sentimento represso e che stava sempre dando di più cenni di esplodere. Un sentimento che scuoteva tutto il corpo della ragazzina, che infatti si sentì scossa da un tremito tanto forte era la rabbia che stava provando verso Chris. Voleva che fosse lui a patire della sua indifferenza, ma ora la sua 'carta' si stava rigirando verso di lei. Sicuramente Chris Alide era 'addestrato' a mantenere la calma, e ciò stava infuriando la corvonero. Che razza di serpe era se non ribatteva ? Era tutto qui il divertimento di un litigio che tutti descrivevano ? ''Non hai idea di quanto ci si diverta a litigare, soprattutto se hai sempre la risposta pronta'' Melody l'aveva avuta, la risposta pronta, sempre. Ma Chris aveva sfoggiato l'arma che più le stava dando noia, arma che aveva provato a usare anche lei. Si inubidì le labbra risucchiandole all'interno della bocca secca. Un'ondata di saliva le pervase il palato, senza darle tuttavia la bella sensazione di fresco che si aspettava. Rimase un po' delusa da ciò, ma non più di quanto fosse arrabbiata. Voleva tanto alzarsi da quella sedia ormai diventata scomoda, alzarsi e schiaffeggiare ripetutamente Chris. Era un comportamento, il suo, che non riusciva a concepire, a compatire o, peggio, a capire. Non lo odiava, il bravo narratore che era capace di catapultarti in un altro mondo tramite tante belle parole. Ma non lo sopportava, e alla calma, alla pace, alla tolleranza c'è sempre un limite. Strinse i denti, i pugni sotto al tavolo, le ginocchia.. Si stava contenendo. Nessuno aveva mai fatto infuriare la Jackson in poco tempo. Forse perché tutti tolleravano, chi più chi meno, Melody . Invece ora si presentava questo Lovercraft, amante delle avventure e dell'horror, con uno stile alquanto strano, con una storia e sbalzi d'umore. No, era Melody che era sbalzata di umore. Sembrava che potesse essere un bel pomeriggio in biblioteca, quello.

« Sinceramente Jackson?
Non mi interessa nemmeno un po' quello che hai da dire.
Ho tanto di meglio da fare che vedere quanto sei patetica e quanto disonore tu possa portare alla tua famiglia.


Famiglia. Chris alzava l'argomento a lei più delicato, quello che aveva accuratamente evitato con il suo nuovo non amico. Che cos'era Chris ? Un umano ? Un amico ? No. Un nemico ? Ci si stava avvicinando. Però, sembrava non voler controbattere. Non aveva risposto a nessuna delle affermazioni taglienti della piccola corvonero, che a detta di alcuni si sarebbe dovuta sciacquare la lingua con il sapone. Parole troppo grandi, persino per lei. Ma non aveva esitato a sputarle in faccia a Chris. Sputare in faccia. Ecco quello che avrebbe fatto in quel momento se non che le restava un po' di dignità da mantenere. Era pur sempre una ragazza e, anche se non ai livelli di come Chris vedeva una signorina, aveva un nome e un certo aspetto. Anche se, se, e dico se, i suoi incontri si sarebbero mantenuti su quella scala di antipatie che racchiudeva Chris, Melody sarebbe diventata una cosa che sputa in faccia. Ma per il momento, feriva solo con la lingua. Chris, oltre a pronunciare quelle parole di indifferenza, si era alzato, nella più totale tranquillità, sistemandosi per bene l'anello al dito.

*Vuoi sembrare più ordinario di quello che sei ? Beh, risparmiati, sei fin troppo precisino. *

Pensò velocemente Melody. Ora gli sguardi della biblioteca si erano concentrati su di loro, pochi erano quelli che ancora mantenevano i loro occhi lontani . Forse si aspettavano una buona alias cattiva reazione da parte della corvetta, che invece restava lì, a fissarlo con più cattiveria e 'non ti capisco' possibile. Lo studiava, guardava le sue mosse, restava meravigliata alla sua indifferenza. Io dico, si può essere più rompiboccini ? No, perché seriamente, a Melody i boccini erano saltati da un bel pezzo.

Che hai intenzione di fare ? Fuggire ? Sei un codardo. E il tuo nobile nome, Lovercraft, verrà infangato.

Si morse un labbro. Stava seriamente delirando. Non era da lei, Chris stava tirando fuori qualcosa che a lei non piaceva, qualcosa di lei brutto e terribile.

Si, un Lovercraft non riesce a rispondere a una Jackson.

Alzò il volume della voce. Non voleva disturbare, voleva solo vedere le guance di Chris tingersi di rosso. Le sue lo erano già, e ora aspettava che lui le tirasse uno schiaffo, che reagisse ! Invece, si diresse verso uno scaffale, prese un libro non prima di aver detto una frase che trafisse Melody più di cento spade.

«Howard aveva senz'altro ragione riguardo tuo nonno... »

Suo nonno. Chi ? Sicuramente non un Crey, ma un Jackson. Quindi giravano pettegolezzi su di lui ? La persona più nobile d'animo che esistesse ? Colui che rispettava tutti, sicuramente non doveva essere vittima di pettegolezzi. Se l'avesse saputo si sarebbe infuriato, perché lui era come Melody. Un tipo con cui non si scherza mai, disposto a fare a botte. Ma dolce di cuore in una maniera quasi stressante. A detta di alcuni ingenuo. Un sorriso si dipinse sul volto della corvetta al ricordo del volto raggiante, quasi privo di rughe e dai capelli bianchissimi e gli occhioni verdi che l'aspettava a casa. Poi si ricordò di Chris. L'odiato Chris. Si, perché nessuno poteva parlare male di suo nonno. Scattò in piedi, con così tanta forza che la sedia strusci rumorosamente sul pavimento. Si alzò, passo lento e calmo, fino a raggiungere Chris.
Ascoltami nano. Chi ti credi di essere ? O chi si crede di essere tuo nonno per insultare il mio ? Mio nonno è la persona più buona che esista. Ma se lo conosci sai che nonè un tipo con cui si scherza. Sicuramente avrà procurato un paio di occhi neri al bello scrittore tanto che non lo si riconosce più, vero ?

Nano, quasi rideva all'epitaffio che gli aveva assegnato. Ma doveva restare seria. Doveva mettersi in testa che Chris non era nessuno, e Chris doveva mettersi in testa che Melody non aveva paura di ridicolizzarlo davanti a tutta la biblioteca. O davanti a tutta la scuola.

O forse vuoi dire cosa dice tuo nonno sul mio ? Avanti, parla. Ti ascoltiamo.

Era un tono così sbeffeggiativo che Chris poteva fare solo due cose. Andarsene o risponderle. In ogni caso, la vincitrice sarebbe stata Melody.

Puoi offendermi quando ti pare. Ma non toccare la mia famiglia.

*E mettiti du' tacchi*

Stava esponendo il suo debole guscio. La sua famiglia. Nessuno gliela toccava.

E guardati la tua, sulla quale avrei un sacco di cose da dire, ma non c'entrano i Lovercraft . Centri tu, è una cosa tra me e te.



 
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Lady Vengeance
view post Posted on 7/9/2013, 17:29




La giovane e alquanto divertita serpeverde cercava di trovare nei libri, suoi amici, una possibile fonte di distrazione da quella noiosa e patetica corvonero.
Ma lei non sembrava desistere, anzi, ora pareva infuriarsi.
Chrisalide assunse un' espressione così pacifica e beata da fare invidia persino ai monaci buddhisti.
Si volse verso Melody, guardando per un secondo fuori della finestra, dove il vento solleticava le chiome degli alberi della foresta proibita che si eregeva in lontananza.
Classe e compostezza, da sempre la caratterizzavano.
Pose il proprio sguardo di ghiaccio sulla corvetta, con le sopracciglia inarcate, come ad esibire uno sbalordimento totalmente ironico e sarcastico a tutto quel veleno che Melody credeva di sputarle addosso.

Chiuse il libro che aveva tra le mani con lentezza ed eleganza, per poi posizionarlo sul primo ripiano che le capitò.
Le veniva da ridere, immensamente, aveva la sua conferma al poco cervello di quella corvonero, che tre volte aveva fatto il suo cognome e tutte e tre l'aveva pronunciato errato.
Un sorriso divertito apparve sul suo viso e non potè contenere una risata, quella lì doveva fare la comica, non diventare strega.

Dopo quella prima risata, mimò il gesto di guardarsi alle spalle: prima a destra e poi a sinistra, per poi guardarla ancora, le era superiore di gran lunga.


« Mmh... Parli con me? Perché non vedo nessun LoveRcraft in giro...

se ti riferivi a me è LOVECRAFT,
L,O,V,E,C,R,A,F,T
e si legge come Lovcraft. »


Sorrise con una dolcezza inaudita e tanta pietà .

« Errore mio, non credo di poter pretendere troppa intelligenza da una sciaquetta come te...»

Sospirò dunque teatralmente.

« È chiaro che il cappello parlante non avendo una casata di ritardati, ti ha smistato in una a caso...

E ancora, no piccola, non vengo infangato affatto, perché non mi chiamo LoveRcraft. »


Incrociò le braccia sul petto, con fare annoiato.

« Qualcuno non ha avuto abbastanza attenzioni in famiglia devo dire... » Fece un'espressione dispiaciuta. « Oh cara, se proprio necessiti tanta attenzione mi sento caritatevole, posso ascoltare il tuo esaurimento nervoso tutto il giorno.»

Oh oh oh e adesso lei la insultava, deridendo la sua statura minuta.
La corvonero diventava più patetica ogni minuto che trascorreva.
Chrisalide l'ascoltò attenta, come si fa con i bambini piccoli che richiedono soddisfazione.


«Capisco... Sai cosa? Ho letto sulla gazzetta del profeta, proprio poco fa, che cercano manodopera per andare a raccogliere i fichi sugli alberi.
Se ti senti tanto alta dovresti rispondere all'annuncio.
Ah no, aspetta, cercano professionisti, non fanno da parco giochi ai deficenti. »


Scrollò le spalle e poi esibì un'espressione stupita.

«Non comprendo il motivo per il quale tu ti stia scaldando a quel modo... Le mie labbra non hanno mai detto niente di male su tuo nonno...
Punto primo. Cito me stesso : mio nonno aveva ragione su tuo nonno.
Dov'e' l'insulto ? »
un altro sorriso gentile.

« Punto secondo: chi ha mai detto che mio nonno era bello ?
E per tua informazione, è passato a miglior vita da tempo, ovvio che nessuno lo riconoscerebbe nei panni di un morto vivente!
»


Chrisalide rise di puro cuore, oramai aveva le lacrime agli occhi tanto che si stava divertendo, e questo suscitò le risatine di parecchi nella grande biblioteca, probabilmente perché Chris era incredibilmente abile a mettere chiunque al proprio posto, senza scomporsi, alzare la voce, fare sceneggiate, o simili.

«Ahahah, sei uno spasso, parlo sul serio!
Vedi che ho ragione io?
Non capisci un emerito poltergeist di quello che dico... Fai di testa tua e monti un cortometraggio nel tuo cervello...
E ovvio che i LoveRcraft non c'entrano niente, io mi chiamo Lovecraft, per l'ennesima volta.»


La mano sinistra prese l'orologio da taschino nella mano, controllando l'ora.

« Hai già preso le tue medicine Jackson? Se non ti senti troppo bene posso sempre accompagnarti in infermeria...»

Sorrise di nuovo, specialmente nel vedere un paio di grifondoro ridacchiare e uno dei due tamburellare sulla propria tempia sinistra, riferendosi alla corvonero ed al suo mentalmente instabile Exploit.
 
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Melody Jackson
view post Posted on 15/9/2013, 19:55




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Ed ecco che, inevitabilmente, il primo sbaglio di Melody fu colto al volo dal giovane ragazzino che evitò tutti i perfetti azzeramenti della ragazzina. Dai, che cacchio, sentiti ganzo per una R in più, una R in meno. Che poi, il suo cognome non è che fosse così importante che tutti lo dovessero conoscere. Però la cosa irritò la ragazzina, tanto da farle venire quasi la voglia di ridere per non vomitare. Possibile che Chris si sentisse al pari della situazione ? Con le sue battutine che minimo minimo facevano ridere una iena col singhiozzo ? Beh, a quanto pareva si sentivaun grande, il meglio, il pezzo grosso che, una vlta uscito dalla biblioteca tutti avrebbero applaudito. Se avessero applaudito, sarebbe stato perchè finalmente se n'era andato, e non perchè lo consideravano un grande. Ma lasciamoli credere quello che vuole. Però cavolo se rompe la sua certezza di essere il migliore, il più bello, il più figo e il più azzera melody e ridete tutti del secolo. Poverino. Ma erano queste teorie sbeffeggiative che tenevano Melody coi piedi per terra e la trattenevano dal prendere a pugni il serpeverde dal nome che se lo sbagli te lo spiaccica in faccia come se avessi commesso chissà quale sbaglio. E pensare che poteva essere un 'buono' compagno di lettura, per scambiarsi pareri.. E ora si tritrovava a litigare con questo compagno di lettura davanti a tutta la biblioteca. Non conosci mai abbastanza le persone per prevedere come andranno le cose. Ma non poteva certo andarsene e dimostrarsi la più debole. Ma nemmeno continuare a fare degli sbeffeggiamenti perfetti che continavano a essere evitati dal ragazzo alias moccioso alias rompiboccini. Decisamente no. Melody si ritrovò a squadrare in tutta la sua altezza (si fa per dire) Chris. Non sapeva se ridere o piangere. Perchè un primino se la sentiva così tanto ? Manco avesse chissà che. Manco avesse una firebolt. Manco avesse l'autografo di qualche giocatore famoso. Cosa aveva lui ? Il potere di sentirsi perfettino, parlare a perfettino e camminare a testa alta almeno finchè non si ritrovava impantanato.

« Mmh... Parli con me? Perché non vedo nessun LoveRcraft in giro...

se ti riferivi a me è LOVECRAFT,
L,O,V,E,C,R,A,F,T
e si legge come Lovcraft.
Errore mio, non credo di poter pretendere troppa intelligenza da una sciaquetta come te...»




Aprì la bocca stupita, come se non avesse mai sentito una sciocchezza più stupida di quella. Ma la sua espressione era ' O MIO DIO, NON LO SAPEVO ' . Ovviamente iù ironica della barzelletta dell'elefante il cui migliore amico è un topolino bianco. Andiamo, si sa che i topi fanno paura agli elefanti. Ironia o no, la faccia di Melody faceva scoppiare un sorriso divertito. Ma era la frase che si materializzò in seguito a dare maggiore enfasi alla situazione.

Oh mio dio scusa Chris, non avevo mai sentito il tuo famosissimo cognome !

La bocca si riaprì in una 'O' di stupore ironico.

Mi dispiace un sacco che la mia bocca abbia portato una vergogna inserendo una piccola 'R' in più. Ma vedi, non avendo mai sentito il tuo famoso cognome è venuto così naturale sbagliarlo. Se ti fossi chiamato Jackson tutto questo malinteso non sarebbe successo .

Seh, Chris non potrebbe mai essere un Jackson. Semplice e allegra, la famiglia Jackson era il contrario dei Lovecraft.

Errore mio, non pensavo di incontrare in biblioteca certi montati.. Non pensavo realmente che si potesse fare questi brutti incontri..

Gli rivelò ironicamente dispiaciuta.

« È chiaro che il cappello parlante non avendo una casata di ritardati, ti ha smistato in una a caso...

E ancora, no piccola, non vengo infangato affatto, perché non mi chiamo LoveRcraft. »



Casata dei ritardati aveva detto ? E che ci dovesse finire lei ? Sbuffò ridendo ancora una volta, mentre sentiva gli occhi degli studenti bruciarle addosso. Ora era lei che comandava quella specie di gioco, ma doveva rispondere a tutte le battutacce di Chris e doveva farlo senza irritarsi. Solo così avrebbe vinto quella specie di sfida che le stava dando noia . Che senso aveva quello che stavano facendo ? La scuola era grande, se si odiavano potevano semplicemente evitarsi .. erò era bene sfogarsi e dirsi le peggio cose in faccia, ma almeno, quando si sarebbero rivisti non avrebbero fatto a botte.. o almeno si sperava.

Se esistesse una casata di ritardati un Lovecraft sarebbe il fondatore. E si sa che con ogni possibilità gli eredi di un fondatore finiscono nella casata fondata. Tu porteresti perfino il cognome..

Ipotizzò con un sorriso. Non era forzato, ma era ovvio che era per prenderlo ancora di più per il sedere.

«Capisco... Sai cosa? Ho letto sulla gazzetta del profeta, proprio poco fa, che cercano manodopera per andare a raccogliere i fichi sugli alberi.
Se ti senti tanto alta dovresti rispondere all'annuncio.
Ah no, aspetta, cercano professionisti, non fanno da parco giochi ai deficenti. »



Sai tu cosa ? Non mi sento tanto alta e neanche lo sono. Sono nell'altezza media, sei tu che sei tappo.
E non mi interessa ma se facessero da parco gioco ai deficenti potrebbe essere un'idea interessante.. Se ti trovo un articolo del genere te lo invio, almeno passerai un pò di tempo tra i tuoi simili.




NAH, NESSUNO ERA COSì ROMPIBOCCINRICOSTRUISCILIERISPACCALICOME cHRIS. Lo lasciò parlare, anche se la faceva infuriare il fatto che Chris fosse così fottutamente fottutamente attento a ciò che Melody diceva e che li stesso diceva, tanto da rinfacciarglielo. Melody non ricordava certo ogni virgola e ogni punto delle sue frasi.

Beh, allora dimmi che cosa ha di così interessante da dire su mio nonno. Ti ascoltiamo.

Le sue parole non suonarono nuove, erano state già dette. Ma visto che Chris non sembrava averle comprese Melody ripetè.

Visto che sei tanto attento a tutto ciò che dico, saprai che non mi sono infiammata e anzi ti ho detto di dire che cosa abbia di così tanto interessante tuo nonno da dire su mio. E non conosco il nobile lovecraft da dire se sia bello o meno.. Ma so che hai detto che tutti dicono che assomigli molto a tuo nonno.. Beh, allora si dovrà coprire con una busta per uscire di casa..

Non sapeva se Chris avrebbe colto il senso della sua frase superiore. Ma la verità era che Melody voleva spostarsi dall'argomento famiglia, perchè sapeva che lì sarebbe scattata e avere un cadavere in biblioteca no era conveniente per nessuno.

« Hai già preso le tue medicine Jackson? Se non ti senti troppo bene posso sempre accompagnarti in infermeria...»



Aridaje, insisteva con le attutine che saltavano fuori come funghi ubriachi. Peccato non essere in un fumetto, all'ultima vignetta e dire 'Vai a casa Chris, sei ubriaco'. E poi disegnata la faccia del ragazzo che piangeva e faceva cenno di tornarsene a casa, nel fumetto ilustrata come una cuccia per un cane attorniata da vecchie tombe.

I ti consiglio di prendere un bicchier d'acuqa.. Dicono che l'acqua faccia passare la sbornia..
 
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