Sulle orme di Tosca

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view post Posted on 29/6/2014, 22:11
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all that is gold does not glitter, not all those who wander are lost

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T6fxXce
Al sentir nominare Erbologia, Eloise spalancò gli occhi: poteva essere una connessione utile con il loro mondo, così se la appuntò mentalmente. Per ora, però, era tutto troppo fumoso per etichettare quell’informazione come rilevante o meno.
«Dev’essere qui da un po’, l’inglese con cui è scritto non è proprio contemporaneo… A meno che qualcuno non si sia sforzato per non farlo sembrare tale.»
Rispose Eloise alla domanda di Elhena, mentre pensierosa valutava i passi successivi che avrebbero dovuto affrontare. Molto sarebbe dipeso dal quadro e dalle informazioni che avrebbe fornito loro.
Mentre la compagna lanciava ipotesi una dopo l’altra, lei l’ascoltava distrattamente, mentre il suo cervello ricercava opzioni altrettanto valide. Si diresse a sua volta verso il tavolo più vicino: non tanto per il peso di quel libro non rilegato, quanto per il rischio di un’improvvisa visita di quello zuccherino che era la bibliotecaria. Pensava a Gwydion, agli alberi e a un’ipotetica storia con la buona e vecchia Tosca. Prima di poter arricchire l’elenco di supposizioni dell’altra Tassina con altre brillanti idee, il quadro le interruppe.
Eloise si fece tutta attenta, anche se a quanto pareva la memoria del ritratto andava ben distante da quella di un elefante. Fino a quel momento aveva fatto far loro passi da gigante nella loro ricerca, ma avrebbe saputo dare altre informazioni utili?
Questa domanda rimarrà in sospeso per sempre, perché proprio in quel momento la melodica voce della bibliotecaria si palesò alle loro spalle. La Lynch alzò gli occhi al cielo, interrogandosi su quale fosse il girone dell’inferno dedicato a coloro che interrompevano le questioni importanti sul più bello. Si girò, cercando di non assumere un’aria colpevole e, allo stesso tempo, di mettersi davanti al quadro, per non svelare che stavano avendo un’intensa conversazione con il suo ospite. Non che fosse vietato, ma si sentiva la coda di paglia.
Mentre la strega si buttava in una filippica interminabile, non se la sentì di interromperla: probabilmente sarebbe finita a catalogare tomi impolverati per il resto della sua carriera scolastica. Non appena pose loro una domanda, Eloise lanciò un’occhiata a Elhena e prese l’iniziativa, sperando così di permettere alla compagna di nascondere il foglietto – sempre che non l’avesse già fatto.

«Oh, nulla, cercavamo…»
Neanche il tempo di elaborare una scusa decente che venne di nuovo interrotta di nuovo – era proprio un suo vizio! Tanto meglio, ora non restava che togliersela di torno e trovare un modo di restare a conversare con il quadro. A quel pensiero, gli occhi corsero alla cornice alle sue spalle e – colpo al cuore! – l’uomo era sparito. Sentendosi mancare un battito, fece un cenno con il capo alla compagna e, rassegnata, si diresse verso l’uscita. Una parte di lei diceva di non abbattersi perché forse esisteva qualche amico da qualche parte che avrebbe potuto aiutarle: nonostante tutto quell’anziano signore aveva realmente altri quadri dove stare, e forse non era un caso che si trovasse lì proprio quando loro stavano passando.
Non appena furono fuori dalla biblioteca si girò verso Elhena. Finalmente avrebbero parlare con un tono di voce normale.

«Che sfortuna! Ma dove se n’è andato?! Magari avrebbe potuto dirci altro! Il foglietto ce l’hai tu?»
Chiese, fiduciosa, indicando la mano della compagna.
«Riguardo a questo Gwydion non mi viene in mente niente, in questo momento… »
Abbassò le spalle, sospirando. Avrebbe desiderato proseguire la ricerca, ora che bruciava di curiosità. Ormai mancava poco alla fine dell’anno, probabilmente non ci sarebbero stati progressi per tutta l’estate. Se ne sarebbe riparlato l’anno successivo.
Una cosa era certa: l’avventura era cominciata, ed era cominciata bene. Ora Eloise si sentiva parte di qualcosa, sapeva che la strada la stava portando in una direzione sensata, sapeva di avere una meta: risolvere quel mistero. E quale compagna migliore di Elhena, con le sue brillanti osservazioni, avrebbe potuto trovare? Le sorrise, sapendo che per ora avrebbero dovuto rimandare ulteriori progressi.

«Stavo pensando di andare a mangiare. Vieni con me?»
 
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view post Posted on 4/7/2014, 09:29
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Cadair Idris.

Il nome di quel luogo evocava scenari mitici, foreste nate col mondo, isole coperte di verde brillante le cui scogliere si tuffavano nelle acque color acquamarina, infinite brughiere spazzate dal vento. Il nome suggeriva che si trovasse - o si fosse trovato una volta - in Scozia, al nord, patria dei quattro fondatori di Hogwarts.
Non poteva essere un caso. Oppure in Irlanda, prima che l'isola venisse invasa, quando era ancora densa di leggende e gli antichi dei camminavano fra le sue colline.


"Dunque, sappiamo che un certo Taliesin ha scritto un poema su una battaglia svoltasi a Cadair Idris, ma non sappiamo se fosse presente o meno. Gwydion ne fu l'eroe, con gli alberi cui diede vita."


Giusto nel momento in cui completava la frase e forse sarebbe anche andata avanti, non solo arrivava trafelata la bibliotecaria, con un tempismo perfetto, ma il vecchio del ritratto ne approfittava per svignarsela.
Elhena si morse le labbra, magari un poco più forte del solito, quasi volesse trattenere un commento pungente che, comunque, mai sarebbe uscito dalle sue labbra. Tuttavia, si sentiva delusa ad aver perso la loro unica fonte d’informazioni, per quanto abbastanza confusionaria. Era pur sempre meglio di niente.
Chissà se il dipinto sarebbe tornato alla sua collocazione originaria se si fosse piazzata davanti al quadro, senza spostarsi di un centimetro per ore e ore. Purtroppo il desiderio di fare un appostamento in biblioteca si scontrava con una serie di regole scolastiche per superare le quali avrebbe avuto bisogno di una sfilza di permessi.
No, affidarsi alle conoscenze già accumulate come trampolino di lancio per una ricerca più approfondita, pareva un metodo infinitamente più semplice. Magari più lungo, ma più semplice.
Strinse sovrappensiero il post-it che ancora teneva nel pugno, piegandolo poi con cura e infilandolo nella tasca della gonna. Lo spinse sul fondo per evitare che uscisse a causa dei sussulti che ogni corpo produce quando si trova in movimento. Avrebbe camminato a larghe falcate, di sicuro. Camminava sempre così quando qualcosa la preoccupava o accendeva la sua curiosità.
Seguendo il consiglio – o, per meglio dire, l’ordine – della signora, s’incamminò verso l’uscita, sebbene una parte di lei bramasse per rimanere ancora in biblioteca. Voleva immergersi in tutti i volumi esposti e trovare delle risposte. L’identità di Gwydion era il mistero che più le premeva risolvere. Nella sua testa si figurava l’uomo come un guerriero giovane, bello e aitante, ma conoscendo Tosca e la sua storia, nulla vietata che si fosse trattato di un mago ormai in là con gli anni, saggio ma rugoso.

“Sì, ce l’ho io, tranquilla!”
rispose, non appena furono di nuovo sole con i loro dubbi e le loro domande. Ci volle qualche secondo per riabituarsi a parlare con un tono di voce che superasse gli 0 decibel.
“Non sono sicura che Cadair Idris esista ancora, ma se così fosse, potremmo chiedere al Capocasa di organizzare una… gita.”
propose, sperando che un sopralluogo sul campo potesse aiutare a togliere un altro dei tanti veli di Maya che avvolgevano la faccenda.
“Nel frattempo direi di concentrarsi su Gwydion. Qualcuno oltre a Taliesin deve pur aver scritto su di lui!”
esclamò, con le braccia che si allargavano improvvisamente per l’enfasi. Fortuna che a quell’ora il corridoio era praticamente deserto, altrimenti la Tassina sarebbe arrossita e si sarebbe pietrificata non appena si fosse accorta degli sguardi che aveva attratto con il suo gesticolare. Insomma, fortuna che in quel momento non c’erano sguardi da attirare.
“In effetti ho un certo languorino. Pranzare insieme mi sembra un’ottima idea”
acconsentì alla proposta di Eloise, chinando appena la testa, come a cercare sul pavimento un pensiero caduto, e abbozzando il mezzo sorriso di quando qualcosa le faceva piacere.

 
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31 replies since 2/9/2013, 20:14   601 views
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