| Per quale dannato assurdo ed incomprensibile motivo aveva accettato di partecipare a quell’evento? Continuava a domandarselo, ma la risposta era più che ovvia...dannata quella spilla e dannata la sua caposcuola e le sue manifestazioni di gentilezza, non c’era dubbio che in quel momento per quanto grata del regalo la stesse comunque odiando, ma...ma doveva lasciar perdere, avrebbero seppellito l’ascia di guerra no? Forse...ma almeno per una sera ci avrebbero provato. I trascorsi tra le due non erano esattamente dei più piacevoli eppure più di qualcosa le costringeva a tentare di andare d’accordo *E sia...* Il collega, dal canto suo, sembrava condividere la sua stessa avversione per il ballo, almeno era in compagnia, non si sarebbe sentita l’unica a non voler trovarsi in quella sala e se proprio la serata non si fosse volta al meglio avrebbero sicuramente avuto modo di ideare qualcosa per scappare o renderla meno noiosa. S’incamminarono tutti e tre senza proferir parola ed Arya si limitò a rispondere con un sorriso all’affermazione di Emily *Sorridi Arya, è stata carina, gentile, non puoi strangolarla, almeno non così davanti a tutti* erano infatti giunti finalmente nella sala da ballo, il ghiaccio regnava sovrano, ed ogni partecipante sembrava essersi calato perfettamente nell’atmosfera. “Eccoci qui. Ballate, bevete con moderazione possibilmente ed intrattenetevi con qualche ospite degno di nota.” La osservò per un attimo indispettita *E questo cosa sarebbe? Un consiglio, un ordine, l’augurio di una disastrosa serata?* ma non ebbe il tempo di replicare, qualcuno si era unito a loro, per fortuna o per sfortuna, dipende dai punti di vista, si trattava di Von Kraus, indubbiamente uno dei più temuti e rispettati rappresentanti di Serpeverde, nonché anche uno dei più ambigui e sotto molteplici punti di vista antipatici, ma quella sera sembrava un perfetto gentiluomo, nell’aspetto e nei modi. Rispose con un cenno del capo all’inchino del giovane, quella situazione evidentemente imponeva a tutti un certo tipo di comportamento, ma quanto sarebbe durato? Per quanto ogni studente, docente ed ospite avrebbe mantenuto la facciata? Ecco, forse quel pensiero la sollevò, in certe occasioni le persone danno il “meglio” di se, magari qualcosa di divertente sarebbe anche potuto accadere. Non fu necessario attendere a lungo per vedere il gruppetto serpeverde iniziare a disperdersi, a dare il via fu proprio la rossa “Vogliate scusarmi un istante, devo congratularmi a dovere con il professor Audley.” Già, il loro nuovo capocasa, in effetti non aveva nemmeno lei avuto ancora modo di fargli le congratulazioni e di dirgli quanto quella scelta la compiacesse, ma ne avrebbe avuta l’occasione, così magari lo avrebbe anche ringraziato per il piccolo favore del ministero, forse più per timore di eventuali domande che per altro non aveva più accennato all’argomento, ma quella sera non era decisamente il caso, d’ora in avanti avrebbe avuto molte più occasioni di incontrarlo. Bene, se non voleva passar la serata a fare il lupo solitario in un angolo della sala avrebbe dovuto tirar fuori il suo spirito di adattamento, ormai era lì, tanto valeva godersela. Iniziò a guardarsi attorno, osservando i vari studenti ed ospiti e non si accorse dell’arrivo di una sua conoscenza “Miss Von Eis, che piacere incontrarla anche qui. Sembra proprio che ultimamente non facciamo che frequentare gli stessi posti” non ebbe dubbi udendo la voce su chi fosse a proferir parola -Miss Dalton- disse voltandosi per guardare la sua interlocutrice -Il piacere è mio...- sorrise -Già, pare che ultimamente siamo destinate ad incontrarci spesso...eppure questa volta doveva aspettarselo...non può mica venire a casa mia sperando di non incrociarmi- stava quasi per mettersi a ridere, ma cercò di trattenersi “Spero che la serata sia di tuo gradimento e… i miei complimenti, sei davvero incantevole. Ora, scusami, vado a recuperare qualcuno, prima che cominci a trincare troppo” la guardò con aria disperata, come a lasciarle chiaramente intendere che si sarebbe voluta trovare ovunque tranne che in quel luogo, ma evitò di dirlo troppo apertamente -Grazie mille Miss Dalton, devo ammettere che nemmeno lei questa sera ha nulla da invidiare a nessuno- convenevoli...convenevoli...convenevoli...quando sarebbero finiti? -Ma suvvia è una festa...non sarebbe divertente se tutti restassero sobri- lo pensava davvero? Probabilmente sì. La osservò allontanarsi e seguendola con lo sguardo vide che si avvicinava alla professoressa Pompadur *Se poi ad eccedere sono gli insegnanti non potrebbe che essere più divertente* . La sala iniziava a riempirsi, studenti ed adulti varcavano il portone d’ingresso, chi già con una meta prefissata, chi invece più insicuro, ad attirare la sua attenzione fu proprio un ragazzo...quanti anni poteva avere? Sicuramente non era uno studente, eppure nel fare il suo ingresso sembrava completamente spaesato, si sarebbe aspettata un atteggiamento più convinto da parte di un adulto, ma in effetti anche il suo abbigliamento la diceva lunga, tutto avrebbe detto tranne che si stesse dirigendo ad un ballo...e loro che si facevano tanti problemi su come vestirsi. Forse osservare le persone non era proprio la cosa più educata da fare, ma non le interessava molto e quel tipo era abbastanza bizzarro da attirare la sua attenzione, si era fatto versare qualcosa nel bicchiere ed ecco che nuovamente si comportava da ragazzino *Cosa fai? Vai ad un ballo e ti nascondi?* stava fissando qualcosa, ma cosa? Cercò di seguire il suo sguardo e non potè non constatare che finiva esattamente nel punto dove Caroline si era avvicinata alla professoressa Pompadur. Congedandosi dai due concasati affrettò il passo verso la direttrice della Gazzetta fermandosi proprio accanto alle due -Miss Dalton...professoressa Pompadur- le interruppe con un sorriso -Credo che uno degli ospiti sia messo in soggezione da una di voi- e con un cenno del capo indicò lo strambo giovane. Forse non era stata la mossa più intelligente del mondo, ma se c’era la possibilità di divertirsi perchè non farlo? Se il ragazzo aveva qualcosa da nascondere avrebbe fatto meglio a starsene a casa, presentandosi lì aveva scelto di mettersi in piazza, dunque tanto valeva far notare la sua presenza proprio a chi stava tentando di celarsi *Arya se prendi Troll in Pozioni sai qual’è il motivo*
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