Faith Diamond McAllister |
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| Tosse, raffreddore e mal di gola. Questi erano i sintomi di quella che preannunciavano l'influenza del secolo. Quel giorno la giovane strega non riusciva neanche a ragionare senza sentire un lancinante dolore a quella sua testolina bacata. Normale direte voi. Invece no, quello era il peggio del peggio perché sarebbe stato il caso di consultare qualcuno che ne sapesse più di lei. Medici, infermieri e via di scorrendo non le erano mai piaciuti, quell'aria saccente da chi pensa di sapere tutto nella vita. Escluse l'idea e si sistemò su una poltrona della sala comune rigorosamente verde e socchiuse gli occhietti azzurri cercando di catapultarsi in un mondo parallelo dove lei si sarebbe reincarnata in una creatura fantastica senza problemi di quel tipo. Avete mai visto un unicorno con l'influenza? Io non credo. Tutto inutile, i suoi vani tentavi la riempivano solo di totale disagio corporale. Si drizzò in piedi e decise di uscire per prendere un po' d'aria fresca (?) che l'aiutasse ad alleviare i sintomi maledetti. Si avvolse nel suo mantello e si lasciò la porta del dormitorio alle spalle, inoltrandosi per i corridoi. Era da poco passata l'ora di pranzo e gli studenti si erano riversati in ogni angolo del castello per sparlottare di qualche mal capitato insegnante che non andava troppo a genio. Camminò ed arrivò fino alla biblioteca senza problemi, oramai le sue gambe avevano preso l'abitudine e l'inerzia aveva preso il sopravvento. Passava più tempo in Biblioteca che in dormitorio, solo per cercare di allontanarsi dal mondo che la braccava ogni istante. Con le gambe tremolanti e instabili, la Serpe, si protrasse ancora per qualche metro e poi?
BUIO
Un buio che durò pochi istanti, nei quali non seppe minimamente cosa fosse successo e, quando riaprì gli occhi. Pochi istanti per capire ciò che fosse successo e per innalzare una preghiera che nessuno avesse visto la scenetta da oscar. Si fece scivolare lungo la parete e si sedette a terra per recuperare un minimo le forze.
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