| Vide Derek entrare nel Reparto Proibito e rimase senza parole. Era veramente un montato senza cervello, votato all’autodistruzione, gonfio di boria più di un pallone da spiaggia. Non ebbe però modo di pensare ad altro perché lo vide svanire come in un buco nero. Tutto nel Reparto Proibito era diventato scuro e non si vedeva più nulla, come se qualcuno avesse acceso una lampadina al contrario. Il pavimento, il soffitto, gli scaffali pieni di libri avevano ora lasciato posto al buio più assoluto. Derek era probabilmente ancora vivo ed era in piedi e cosciente ,altrimenti lo avrebbe sentito cadere a terra. Iniziò a ragionare velocemente. Se fosse entrata anche lei sarebbe stata inghiottita da quel buio innaturale e pericoloso e sarebbero stati in due a trovarsi nei guai, ma di contro non avrebbe mai potuto lasciarlo lì senza muovere un dito era scorretto…e , soprattutto, non lo avrebbe mai fatto perché , anche se era un imbecille che la trattava sempre malissimo, lei gli voleva bene e stava uno schifo solo all’idea che potesse succedergli qualcosa. Avrebbe dovuto trovare una soluzione più veloce della luce. Non poteva castare nessun incantesimo all’interno del Reparto Proibito perché avrebbe rischiato di colpire Derek per cui l’unica cosa sensata da fare era cercare di capire almeno dov’era e raggiungerlo. Aveva davanti agli occhi il punto dove era sparito e, se lo conosceva bene, il Corvonero non aveva mosso nemmeno un passo. Non aveva dubbi sul fatto che , al momento del buio, era rimasto immobile dove si trovava senza muovere un muscolo ed in ascolto. Era entrato nel reparto proibito in corrispondenza della terza mattonella da sinistra sul pavimento ed era entrato dritto per dritto. Ainhoa conosceva benissimo il modo di camminare di Derek. Passi lenti e cadenzati quindi se i suoi calcoli erano esatti non avrebbe dovuto essere a più di due passi da lei, nel silenzio più assoluto. Forse la cosa più razionale sarebbe stata correre a cercare aiuto ma durante la sua assenza Derek avrebbe potuto avere la peggio. Fare quei due passi significava non poter tornare più indietro, significava cacciarsi nei guai fino al collo. Ora la domanda era solo una… valeva la pena fare quei due passi? Anche la risposta era solo una …si, era disposta a farsi ammazzare per lui…anche se il Corvonero l’aveva mollata lì senza pensarci mezza volta e senza voltarsi indietro, per lui non contava nulla. Pensò a cosa significava effettivamente questo, e chissà se se lo sarebbe chiesto anche lui. Probabilmente no, era troppo impegnato ad insultarla per farsi certe domande. Ainhoa scavalcò la corda di separazione e fece quei due passi castando il suo incantesimo “Lumos Solem”. Sperò che gli occhi di Derek, ormai assuefatti all’oscurità, avrebbero potuto scorgere quello che i suoi ancora non vedevano. Non vedeva bene. Era passata dalla luce al buio e di nuovo alla luce. Si rivolse furibonda e preoccupata al suo compagno. Sapeva che era lì vicino a non più di un paio di passi . L’avrebbe sentita perfettamente anche senza parlare forte. “Hide ! Dove vai da solo!! Incosciente!! Che fai? Entri come se fossi il principe che arriva al ballo di corte ! Ma che ti dice il cervello ? …Stai bene? “– disse furiosa e allarmata al Corvonero pur sapendo che non era quello il momento. La sua reazione era dettata dalla paura che aveva avuto che potesse succedergli qualcosa – “Anche se pensi che sono una vigliacca, ricordati che ci vuole davvero coraggio a confessare ad una persona senza cuore come te di volergli bene . Ed ora dimmi che cavolo intendi fare!!Tieni presente che mi rimetto alla tua autorità solo perché sei un Prefetto! …E non azzardarti a dirmi di andarmene perché ti prendo a schiaffi, mi sono spiegata? Io qui da solo non ti ci lascio! "–proseguì - "Dobbiamo sfruttare il fatto di essere in due! Impara a collaborare una buona volta, qui non sei all’orfanotrofio! E se la persona o la cosa che sta qui dentro fosse uscita e me la fossi trovata io da sola alle spalle? …no, ma a te cosa importa! Pretendi rispetto per il ruolo che ricopri ma non ti comporti da Prefetto. Un Prefetto si preoccupa prima di proteggere chi ha vicino ma a te degli altri non importa nulla, tu ti ricordi del prossimo solo per addossargli le colpe di quello che hai passato. Pretendi rispetto da me ma tu mi tratti peggio di un elfo domestico. Pensi sicuramente che se ti ho baciato sia stata una mancanza di rispetto. Quello che provo per te lo trovi anche sul dizionario, cercalo…si chiama “amore”. Come può essere l’amore una mancanza di rispetto? Ti rendi conto o no che se lì dentro ti aspettavano bacchetta puntata, ad entrare come hai fatto tu, saresti già morto? Morto !!! Te ne rendi conto o no ???" – aveva voglia di prenderlo a schiaffi per quello che aveva appena fatto - "Io, d’istinto, ho pensato prima a te e poi a me, io …la codarda !! Che stupida, eh ? …tu invece mi hai mollata senza preoccuparti di quello che mi potesse succedere, l’importante era solo dimostrare che sei uno tutto d’un pezzo. Fatti un esame di coscienza! Ma che persona sei ??? Crescere non vuol dire solo aver avuto un’ infanzia difficile per avercela col mondo intero, ma imparare a conviverci con il mondo! E cresci una buona volta !! No guarda, dispiace a me per prima dirti queste cose perché so che non le vuoi sentire …soprattutto da me. Certi tuoi comportamenti però me le tirano fuori con le tenaglie. Da questo momento in poi non ti permetterò mai più di mancarmi di rispetto come hai fatto fino ad ora, mai più!!! ”. Ainhoa per la prima volta da quando era a Hogwarts era fredda, autoritaria e determinata. Era furiosa anche se i suoi sensi erano sveglissimi, intenti a captare qualsiasi movimento strano. “Ora dimmi esattamente dove sei e cosa devo fare. Forse la persona che ha creato quest'oscurità fittizia vede benissimo attraverso di essa e noi qui siamo un bersaglio facile. Tieni presente che sono ambidestra e posso castare con entrambe la mani e se ti fossi preso il disturbo di rivolgermi la parola ora lo sapresti, e sapresti anche come utilizzarmi al meglio”. – disse rilassando un minimo il tono della voce e passando la bacchetta nella mano destra. Sperò vivamente che Derek stesse scherzando sul fatto di non essere in grado di castare bene un incantesimo con lei attaccata al corpo. E se gli fosse caduto addosso qualcosa come avrebbe fatto a difendersi? Quel ragazzo era insopportabile oltre che un pazzo suicida. Riusciva a mettersi a fare l’altezzoso ed il polemico pure in un momento del genere dove rischiavano la pelle entrambi. Le avevano raccontato la storia di Derek ma lei non glielo aveva mai detto, e non lo avrebbe mai fatto se non fosse stato lui a farlo per primo. Le era scappata la parola “orfanotrofio” dalla bocca ma a Hogwarts tutti sapevano tutto di tutti, era come un paese dove non esistevano segreti ed i pettegolezzi erano all’ordine del giorno. Ora però lui doveva imparare a dirigere il suo rancore per la vita in altre direzioni perché ormai la rabbia dell’orfano maltrattato non aveva senso dato che nessuno lo trattava male o gli mancava di rispetto. Tutti avevano un’alta opinione di lui e non solo perché era un Prefetto e nessuno gli avrebbe fatto del male nella scuola, soprattutto Ainhoa che a lui ci teneva da morire, nonostante lui la trattasse come se fosse feccia. La Grifondoro pensava che fosse normale che quelle cose lo avessero segnato nel profondo ma sapeva anche che non era giusto che lui facesse pagare agli altri , e lei prima di tutti, la sua vita disgraziata. La rabbia verso il mondo è giusta e sacrosanta ma va riversata contro le persone che se la meritano e lei non se lo meritava quel trattamento. Lui lo sapeva perfettamente che lei gli voleva bene, anche se si rifiutava di accettarlo, e con lei si comportava esattamente come gli aguzzini del suo orfanotrofio, quelle persone che tanto disprezzava. Accettare il suo affetto ed il rispetto degli altri voleva dire dare una svolta nuova alla sua vita ma lui preferiva continuare a comportarsi così. Anche se le parole e gli atteggiamenti di Derek mostravano indifferenza e fastidio in realtà quel bacio che si erano dati dimostrava tutt’altro. Uno che ti odia e ti disprezza non ti bacia in quel modo, un bacio del genere non si da per sbaglio. Ora non si sarebbe più mossa da lì e qualunque cosa fosse successa sarebbe stata al fianco di Derek. Allungò le mani nel tentativo di toccarlo...
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