Girovagando.., Per Jenifer e chiunque voglia unirsi

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view post Posted on 29/4/2014, 15:38

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Alle scale piace cambiare, queste erano le parole che le tornarono in mente. Le aveva sentite da un gruppo di ragazzi qualche giorno prima, al momento pensò che pur essendo ad Hogwarts le scale rimanevano scale.. e quindi oggetti inanimati, ma si dovette ricredere. Non solo si era persa ma non sapeva nemmeno quante volte aveva percorso lo stesso corridoio. Stanca di girare a vuoto si sedette sul davanzale di una finestra e ripensò ai suoi giorni in quella scuola. Le era sembrato tutto così grande, maestoso, misterioso ma si sentiva terribilmente sola. Non che avesse mai avuto molti amici anzi ne aveva solo 2 ma con loro si sentiva bene, si capivano. Negli ultimi due giorni però non faceva altro che pensare a come li avesse traditi... non aveva avuto il coraggio di raccontargli di essere una strega, di andare ad una scuola di Magia e la cosa che più le metteva tristezza era di non poter loro scrivere. Per i Babbani non era normale mandarsi delle lettere attraverso i Gufi bensì utilizzavano la così detta tecnologia, purtroppo però questa ad Hogwarts non funzionava. Ripensava poi a quei giorni trascorsi in quel castello , non aveva ancora conosciuto nessuno, nessuno tranne la corvonero ovviamente e ancora si chiedeva perché mai le avesse lasciato quel disegno era un mistero... Tra un pensiero e l'altro si assopì
 
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view post Posted on 29/4/2014, 18:45
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Per l'ennesima volta in quella estenuante giornata Jen stava scendendo gli innumerevoli gradini che componevano le scale di Hogwarts. Si stava dirigendo nell'aula d'incantesimi, al terzo piano, per procurarsi alcuni manuali utili che davano cenni su "Accio", un incanto comune e molto usato che però non era presente nel suo piano di studi per quell'anno. Aveva visto delle sue compagne di casata usarlo e se ne era perdutamente innamorata; consisteva infatti nel far venire degli oggetti a sé senza la necessità di andarli a prendere. *Chissà se così potrò evitare di fare le scale quando vado a studiare in giardino e mi servono libri che stanno ancora in camera.* La ragazzina scendeva le scale sovrappensiero immaginando a come sarebbe stato bello e utile apprendere quell'incanto, anche se forse le avrebbe richiesto un po' di sforzi visto che era autodidatta.
Finalmente anche l'ennesima scalinata terminò e la piccola corvonero cominciò a intrufolarsi per i corridoi del terzo piano. Indaffarata com'era con la mente, quasi non si accorse della figura che giaceva sul davanzale di una finestra; infatti l'aveva quasi superata, quando la ragazzina si fermò di scatto. Si girò verso quella che riconobbe come una sua coetanea assonnata e le si avvicinò con passo felpato. Quando finalmente riconobbe Sasha, la ragazza serpeverde che aveva incontrato ai margini della foresta proibita qualche giorno prima, ne rimase stupita –Ma guarda un po' chi ho trovato sussurrò tra sé divertita. *Sarà il caso di svegliarla? Ahaha si dice: non svegliar il can che dorme.. lei è una Serpe ma penso che non cambierà molto la reazione* Non aveva davvero intenzione di svegliarla, sapeva bene che la sua reazione non sarebbe stata affatto piacevole, però la curiosità di scoprire quest'ultima e un po' di preoccupazione, la spinsero a fare quel che non avrebbe mai osato fare. La ragazzina si schiarì la voce: –Sonnellino pomeridiano? chiese gentilmente aspettando che la ragazza si risvegliasse. La guardò in attesa di qualche risposta "carina" a modo suo.


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view post Posted on 29/4/2014, 19:38

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*Sonnellino pomeridiano?* a tali parole la serpeverde chiuse e riaprì gli occhi lentamente le palpebre, finché non si rese conto del significato di quelle tre parole spalancò gli occhi e balzò giù dal davanzale :
Hai detto pomeridiano? ma che ore sono?
chiese con un po' di apprensione nella voce mentre si voltava verso il suo interlocutore, o meglio interlocutrice: Oh sei tu.., disse senza particolare espressione nella voce, *Ma perché tra tutti quanti proprio lei mi doveva svegliare?* pensò affranta, *dovrei pure ringraziarla* rifletté leggermente nauseata anche solo dall'idea di farlo. Tornò a guardarla era così tranquilla, spontanea si vedeva che era serena, a differenza sua, aggiunse malinconicamente. Forse il motivo per cui risultava molto scontrosa con quella corvonero era perché la invidiava tal pensiero la infastidì molto e istintivamente aggredì la ragazzina Si può sapere perché mi hai svegliata? Non riesci proprio a farti gli affari tuoi? E poi quel disegno, tra l'altro bruttissimo dovevi per forza darmelo? quasi urlò Sasha ma sapeva che none c'era niente di vero in quelle parole piene di rabbia e frustrazione.. non ebbe più il coraggio di guardarla ed abbassò lo sguardo a terra mordendosi il labbro inferiore, in quel momento si sentì cattiva, sapeva che probabilmente avrebbe ferito Jenifer ma il suo orgoglio per ora era troppo forte per cercare di porre rimedio
 
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view post Posted on 29/4/2014, 23:15
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Sasha sembrava intontita dal sonno, non sapeva neanche che fosse pomeriggio. *Ma da quanto tempo è qui?!* La cosa preoccupò un po' la ragazzina; ma non appena la giovane serpeverde riprese coscienza e si destò dal sonno e la riconobbe, riprese il suo solito carattere burbero e scorbutico. A Jen però sembrò ancor più agitata di quando la conobbe giù nei giardini. Infatti con grinta l'aggredì verbalmente arrivando quasi ad urlare. La piccola corvonero era preparata a una reazione brusca, ma non così tanto esagerata. Rimase allibita mentre Sasha tentava di non urlarle contro. Non erano tanto le frasi o le parole che diceva a ferire Jenifer quanto la reazione animata e al tono di voce. *Che idiota sono stata, perché l'ho svegliata? ha ragione, avrei dovuto farmi i fattacci miei* pensò irritata tornando per un attimo con la mente all'incantesimo che l'aveva portata da quelle parti. Non sapeva che rispondere stava per scusarsi e andar via, quando la ragazza aggiunse la sua ultima ripicca sul disegno. In genere Jen era una ragazza molto paziente che non si faceva toccare da stupide ripicche come quella, ma forse per la situazione o per lo stato d'animo che le aveva procurato quell'ultima frase l'aveva colpita particolarmente. Quella ragazza le ricordava una bambina piccola molto capricciosa, e per quanto la ragazzina fosse gentile, buona ed educata, i bambini viziati non li poteva soffrire. Il sorriso si era ormai spento sulle suo volto e con sguardo freddo e ironico le disse: –Scusa non sapevo che ti avessero sfrattato dalla tua stanza. Probabilmente con il tuo caratteraccio non riesci a star bene neanche con tra le Serpi la guardò indignata mentre Sasha non riusciva più a reggerne lo sguardo. Per la seconda volta, stava per lasciarla lì e andare via, ma mentre si voltava si fermò. Chiuse gli occhi e inspiro *Ho detto una cosa orribile. Che sto facendo?!* Si pentì immediatamente delle parole acide che aveva sputato fuori un istante prima e sperò con tutto il cuore che non fosse troppo tardi. Si girò e con pochi passi fulminei tornò da quella ragazza sola e le si sedette accanto e le buttò le braccia al collo –Perdonami non pensavo quello che ho detto, ero solo nervosa per come hai reagito. Non avrei dovuto svegliarti. Scusami davvero Sperò davvero che l'altra ragazzina non la respingesse e si lasciasse abbracciare. Era la persona più lontana da lei che avesse mai conosciuto, eppure le ricordava terribilmente se stessa chiusa nella soffitta della piccola casa nel paesino di periferia. Era vero, con il suo carattere malleabile aveva lasciato che Hogwarts la cambiasse, l'aiutasse a non sentirsi più sola, ad essere più aperta e spontanea; ma se non ci fosse riuscita? Probabilmente sarebbe stata lì al posto di quella ragazzina. Sola e persa nei corridoi di quel grande castello. Non avrebbe smesso di provarci, anche se Sasha avesse respinto l'abbraccio, Jen aveva deciso che sarebbe riuscita a diventare sua amica. A tutti i costi.

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view post Posted on 1/5/2014, 18:06

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Il senso di colpa di Sasha durò ben poco, esattamente fin quando le parole di Jenifer non raggiunsero le proprie orecchie. In un primo momento le sue parole la ferirono, successivamente, però notò che per la prima volta, da quando la conosceva, le aveva risposto per le rime il che la divertì molto, e dopo averle rifilato un occhiata gelida le venne spontaneo un sorrisetto *Allora non è docile come sembra, ha carattere* osservò la giovane serpeverde mentre il sorriso si tramutò in un piccolo ghigno. Presto però scomparve lasciando spazio ad un'espressione di puro stupore e sgomento, si ritrovò la corva attaccata addosso *E ora come me la scrollo?* pensò affranta sospirando. Non amava quegli slanci di affetto, figuriamoci poi da un persona con cui non faceva altro che litigare...Non voleva offenderla nuovamente, ma non si lasciò abbracciare a lungo scostandosi le disse Ok, tranquilla diciamo che mi sono meritata quella risposta da parte tua, ti prego questi gesti d'affetto tieniteli per te> rispose gentilmente, guardando di sottecchi la ragazza...
In quel momento avrebbe voluto porle tante domande, c'era davvero una cosa che non capiva:
Qual era il motivo che l'aveva spinta a tornare sui suoi passi? Perché mai sembrava volesse a tutti costi diventarle amica?Sasha non aveva la minima idea del motivo per cu non se n'era semplicemente andata lasciandola lì..
Questi erano solo alcuni dei quesiti che in quei momenti tormentavano la ragazzina, che aveva momentaneamente dimenticato i motivi che l'avevano spinta ad addormentarsi rannicchiata sul davanzale del terzo piano..
 
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view post Posted on 2/5/2014, 18:52
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Jen le rimase abbracciata fin quando la sua coetanea non le rispose chiedendole in modo esplicito ma comunque gentile di staccarsi da lei. Neanche la piccola corvonero era abituata a questi attacchi di estrema dolcezza ed era difficile che le riuscissero così spontanei, infatti non appena la liberò dalla sua stretta, se ne vergognò un po' di quel gesto così affettuoso e sfrontato. Anche Sasha sembrava un po' in imbarazzo, perciò Jenifer per non far cadere la situazione in un silenzio ancora più imbarazzante, decise di rompere il ghiaccio ancor prima che si creasse. –Okok si hai ragione.. disse staccandosi e subito le chiese incuriosita –Ma che ci facevi qui addormentata? In effetti la ragazzina era stupita di trovare qualcuno addormentato sul davanzale di una finestra del terzo piano e, ancor di più perché era lei. Quella ragazza sembrava in gamba e con i sensi apposto, una cosa del genere se la sarebbe aspettata di più da quella svampita di Luna Lovegood, sua compagna di casata o da qualcun'altro di quel genere. Le tornò un flash alla mente di quando la ragazzina dai lunghi capelli biondi aveva perso una scarpa nella sala comune e poi l'aveva ritrovata ai piedi della statua di Priscilla Corvonero. Il pensiero la fece sorridere distogliendola per un'attimo dal presente.

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view post Posted on 3/5/2014, 10:12

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La corvonero non sembrò infastidita bensì imbarazzata dal suo stesso gesto *Si probabilmente un po' matta lo è* pensò tra sé e sé . ovvio io ho sempre ragione le rispose inarcando le sopracciglia con un piccolo sorriso. Si alzò da terrà per sgranchirsi le gambe e guardò la corvonero dall’alto in basso Forse sei pazza, ma non credo stupida…le rispose puntando il suo sguardo negli occhi della ragazza sai vero che non risponderò alla tua domanda? chiese mentre un sorriso furbo le increspava le labbra. Si assentò per qualche attimo tornando a qualche ora prima, quando si era ritrovata sola e pensosa nei meandri di quel castello, di certo non ne voleva parlare, e non ne avrebbe parlato con quella ragazzina. Non che avesse voglia di litigare ancora non che avesse voluto diventarle amica bensì porre una specie di tregua, che durasse solo per una manciata di minuti o per sempre non lo sapeva, aveva un carattere alquanto scontroso e imprevedibile in molti l’avrebbero definita lunatica e probabilmente avevano ragione… No decisamente non era quello il momento di porle i suoi quesiti, forse in un futuro lo avrebbe fatto.
 
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view post Posted on 3/5/2014, 11:24
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Jenifer rise quando la ragazza affermò alzandosi che non le avrebbe risposto.
–Certo disse ancora ridendo. Scosse il capo rassegnata e si alzò a sua volta. Istantaneamente le tornò alla mente il motivo per cui si trovava al terzo piano. *Accio, l'incantesimo, il manuale* Jenifer guardò per un attimo quell'imprevedibile ragazzina. Era inaspettatamente riuscita a non risponderle male per addirittura gli ultimi 5 minuti e, si chiese se fosse stato il caso di cominciare una conversazione o qualsiasi gesto o parola da lei proferita, avrebbe fatto tornare Sasha quella di sempre che le avrebbe garantito altre risposte ironiche e acide. Alla fine concluse che lei non aveva nulla da perdere e che avrebbe potuto provarci ancora una volta. Sentiva che, qualcosa, anche se in minima parte, era cambiata. Aveva ormai intuito che con lei sorrisi e gentilezza servivano solo a farla irrigidire, quindi provò qualcosa di un po' diverso. Dopo essersi alzata e averla guardata infatti, si avviò verso il corridoio lasciandola lì per qualche secondo. Dopo tre, quattro passi, si fermò e le rivolse un cenno: –Che fai, non vieni? chiese senza voltarsi del tutto a guardarla ma aspettandosi una risposta o meglio che comparisse al suo fianco.
Che Jenifer ricordasse, non aveva visto la ragazzina alle ultime ore di lezione delle giornata e non era neanche stata presente al pranzo in sala grande. Dalla risposta che le aveva dato, intuì che era in giro per il castello già da allora e probabilmente se lei non fosse passata a svegliarla, sarebbe rimasta seduta su quel davanzale a dormire ancora per un bel po'. Quindi era improbabile che adesso avesse di meglio da fare che seguirla, o per lo meno era quello che pensava Jen. Non voleva lasciarla sola ma non sarebbe rimasta lì a imporre la sua presenza e ad aspettare che ricominciasse a prendersela con lei ancora una volta.


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view post Posted on 18/5/2014, 12:03

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Sasha sbuffò contrariata, scuotendo la testa al suono della risata della corvonero, *quelle sue risate sono davvero inopportune*. Portando nuovamente lo sguardo alla sua figura , la vide assorta *chissà a cosa pensa* si domandò, improvvisamente si rese conto di non aver pranzato quel giorno, istintivamente si portò la mano sullo stomaco, si ritrovò così nuovamente a guardare la finestra .Assorta nei suoi pensieri non si accorse che nel frattempo Jenifer si fosse alzata e diretta lungo il corridoio *Ma che modi sono, ora..* non ebbe il tempo di finire il pensiero che la ragazza le disse :
Che fai, non vieni?
Ed ora cos'avrebbe fatto l'avrebbe seguita o sarebbe rimasta lì, la sua indole le diceva di rimanere in quel corridoio, ma la parte più razionale le consigliava di seguirla ricordandole che se si trovava in quel luogo non era per diletto bensì perché si era persa, nello stesso tempo però non voleva dare la soddisfazione alla corvonero ,alla fine optò di prendersi un po'di tempo e alzando leggermente la voce per potersi far sentire le chiese :
-Per andare dove?-
 
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view post Posted on 23/5/2014, 16:41
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La figura esile della piccola corvonero si stagliava nel corridoio quasi totalmente deserto. La ragazzina sbuffò voltandosi verso l'amica serpeverde. Era incredibile come, Jenifer guardandola da lontano, notava la somiglianza che sentiva con quella ragazza.
Le bastò uno sguardo veloce per cambiare improvvisamente i suoi piani. Sarebbe dovuta andare nell'aula d'incantesimi e invece le chiese –Tu hai mangiato? le parole le uscirono senza neanche essere state formulate nella mente. Spesso le capitava di lasciar fare al suo istinto, si fidava della propria immediatezza. Certo, credeva fermamente che spesso sarebbe stato più saggio da parte sua, pensare prima di agire o di parlare, ma alla fine si lasciava andare alla propria imprevedibilità. A volte le capitava che le sue azioni o le sue parole sorprendevano anche lei. Si fermò in attesa della risposta della ragazzina. Era ancora intenzionata a non lasciar perdere Sasha, anche se il suo atteggiamento era sicuramente cambiato: nessuna forzatura, nessuna pretesa. Non aveva alcuna intenzione di farsi trattare male da quella ragazzina che all'apparenza voleva sembrare forte e superiore, tuttavia sperava che la ragazzina decidesse di sua spontanea volontà decidesse di aprirsi e di cessare la guerra fredda di ostilità futili.


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view post Posted on 27/5/2014, 15:32

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Jenifer interruppe lo scorrere dei pensieri della piccola Serpeverde , *No che non ho mangiato* pensò nervosa ragionando, però, pensò che probabilmente la corvonero sapeva dov’era situata la cucina , mentre rifletteva si passò una mano tra i lisci capelli. Se da un lato la fame le diceva di essere gentile e chiederle se poteva accompagnarla a mangiare qualcosa, dall’altra l’orgoglio le suggeriva di aspettare che fosse sera altrimenti sarebbe stato come ammettere che la sua compagnia le faceva piacere..
Non so se conosci le buone maniere, non si risponde ad una domanda con altra dopo una piccola pausa accompagnata da un sospiro aggiunse Effettivamente non dovrebbe sorprendermi visto che pochi secondi fa ti sei alzata e voltandomi le spalle stavi per andartene via... e non è nemmeno la prima volta finì inarcando le sopracciglia, mentre lentamente le si avvicinava fermandosi esattamente di fronte alla sua figura dove guardandola negli occhi con un sorriso di scherno aggiunseEssendo io una ragazza molto educata.. diceva ponendo particolare accento sull'ultima parolasono abituata a dare una risposta alle domande che mi vengono poste, quindi no non ho pranzato oggi Alla fine non era stata particolarmente dura o cattiva, aveva anche usate un tono abbastanza neutro per i suoi canoni, benché un po' di ironia sembrava aleggiare tra quelle oche parole Fatto sta che se quel che pensava fosse vero , era solo una manciata di minuti che la divideva da un pasto caldo..



Edited by Sasha Wibber - 27/5/2014, 17:10
 
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view post Posted on 2/6/2014, 10:19
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La piccola corvonero alzò gli occhi al cielo esasperata quando sentì Sasha parlare di buone maniere e istintivamente si girò a guardarla mentre l'accusava di essere una maleducata. Lasciò che la ragazza finisse la ramanzina e le rispondesse. Forse era vero, non si era comportata proprio in modo del tutto ortodosso con lei, ma è anche vero che per sopportarla e subirla ci vuole una divina pazienza, perciò la ragazza non se ne fece una colpa del suo comportamento leggermente fuori dalle righe e dai luoghi comuni della buona educazione. *Mia cara, se io son maleducata nei gesti, tu lo sarei sicuramente nelle parole* ma Jen tenne per sé quel pensiero, non voleva accendere un nuovo fuoco e in parte la ragazza aveva ragione. Finalmente, dopo il discorsetto, disse le uniche parole che Jen avrebbe preso in considerazione per risponderle <<...quindi no non ho pranzato oggi >>. Jen non si fece abbattere dalle sue parole che tra l'altro erano state molto tranquille rispetto al suo solito e colse al balzo quell'ultima frase. –Perfetto! risponde invece annuendo –Ti stavo giusto accompagnando in Sala Grande a prendere qualcosa di caldo da mangiare. rispose la ragazza senza moine o sorrisi. –Sempre che tu abbia fame o che desideri la mia compagnia, altrimenti ho altro da fare aggiunse poi sbrigativa distogliendo i suoi occhi dagli occhi di lei e puntandoli verso un punto ignoto oltre la finestra alla destra della ragazza. Qualcosa le diceva che Sasha avrebbe preso quell'ultima precisazione "altrimenti ho altro da fare" per farle una ripicca, questo ovviamente se aveva intenzione di continuare a fare storie. Jenifer si chiedeva quando si sarebbe arresa e avrebbero cominciato a parlare come persone normali (dire "come amiche" è troppo) che non hanno in corso una mezza guerra fredda tra i propri spiriti.

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