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| Sasha sembrava intontita dal sonno, non sapeva neanche che fosse pomeriggio. *Ma da quanto tempo è qui?!* La cosa preoccupò un po' la ragazzina; ma non appena la giovane serpeverde riprese coscienza e si destò dal sonno e la riconobbe, riprese il suo solito carattere burbero e scorbutico. A Jen però sembrò ancor più agitata di quando la conobbe giù nei giardini. Infatti con grinta l'aggredì verbalmente arrivando quasi ad urlare. La piccola corvonero era preparata a una reazione brusca, ma non così tanto esagerata. Rimase allibita mentre Sasha tentava di non urlarle contro. Non erano tanto le frasi o le parole che diceva a ferire Jenifer quanto la reazione animata e al tono di voce. *Che idiota sono stata, perché l'ho svegliata? ha ragione, avrei dovuto farmi i fattacci miei* pensò irritata tornando per un attimo con la mente all'incantesimo che l'aveva portata da quelle parti. Non sapeva che rispondere stava per scusarsi e andar via, quando la ragazza aggiunse la sua ultima ripicca sul disegno. In genere Jen era una ragazza molto paziente che non si faceva toccare da stupide ripicche come quella, ma forse per la situazione o per lo stato d'animo che le aveva procurato quell'ultima frase l'aveva colpita particolarmente. Quella ragazza le ricordava una bambina piccola molto capricciosa, e per quanto la ragazzina fosse gentile, buona ed educata, i bambini viziati non li poteva soffrire. Il sorriso si era ormai spento sulle suo volto e con sguardo freddo e ironico le disse: –Scusa non sapevo che ti avessero sfrattato dalla tua stanza. Probabilmente con il tuo caratteraccio non riesci a star bene neanche con tra le Serpi la guardò indignata mentre Sasha non riusciva più a reggerne lo sguardo. Per la seconda volta, stava per lasciarla lì e andare via, ma mentre si voltava si fermò. Chiuse gli occhi e inspiro *Ho detto una cosa orribile. Che sto facendo?!* Si pentì immediatamente delle parole acide che aveva sputato fuori un istante prima e sperò con tutto il cuore che non fosse troppo tardi. Si girò e con pochi passi fulminei tornò da quella ragazza sola e le si sedette accanto e le buttò le braccia al collo –Perdonami non pensavo quello che ho detto, ero solo nervosa per come hai reagito. Non avrei dovuto svegliarti. Scusami davvero Sperò davvero che l'altra ragazzina non la respingesse e si lasciasse abbracciare. Era la persona più lontana da lei che avesse mai conosciuto, eppure le ricordava terribilmente se stessa chiusa nella soffitta della piccola casa nel paesino di periferia. Era vero, con il suo carattere malleabile aveva lasciato che Hogwarts la cambiasse, l'aiutasse a non sentirsi più sola, ad essere più aperta e spontanea; ma se non ci fosse riuscita? Probabilmente sarebbe stata lì al posto di quella ragazzina. Sola e persa nei corridoi di quel grande castello. Non avrebbe smesso di provarci, anche se Sasha avesse respinto l'abbraccio, Jen aveva deciso che sarebbe riuscita a diventare sua amica. A tutti i costi.
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