Tutto proseguiva.
L'eterno succedersi, alternarsi, ed infine confondersi del noto, e dell'ignoto.
Ying, e Yang? Bianco e nero? Musica, e pausa. Teoria ed azione. Era quello il punto?
Lo stava seguendo, certo, quanto coraggio supplementare avrebbe richiesto l'altra risposta?
Quanto sarebbe pesato il no? Innanzi al No, che piega avrebbe improvvisamente, inaspettatamente preso l'intera discussione? Da dov'erano partiti? Dove si erano andati a cacciare? Perchè? Era sua interamente la responsabilità, o c'era altro? Qualcosa di sinistro, che non visto si era insinuato serpentino all'interno del discorso? Il The era ancora lì, la teiera sonnecchiava sbuffando, le tazze ormai vuote, il tono soffice, vellutato, restio e quasi timoroso a destare dal sonno coloro che li avevano lasciati. Una soluzione era sempre possibile, il punto era solo avere l'idea per raggiungerla, quel connubio tra genialità, audacia, e follia. Dolo di quello, il problema delle apparenze, dei rischi, degli equilibri. Esisteva una soluzione tanto definitiva, quanto totalizzante ed olistica per risultati ottenuti? Quale sarebbe stato il modo migliore per scovarla? Che servisse semplicemente un'altra idea? E come procurarsela? Nn c'era soluzione? Aspettare, e sperare? Non c'era altra via? La fortuna poteva essere creata? Era tutto già scritto? O non lo era per nulla? Lui giocava a dadi con l'universo, o si limitava a dare un calcione di tanto in tanto per far ripartire la Musica?
E poi la reazione, quasi attesa, in orario, puntuale.
Anche quello faceva parte del copione. In fondo, era imprevisto.
Viaggi nel tempo, lo erano pur non essendolo allo stesso tempo.
L'ennesima burla, al termine di un singolare The? O c'era dell'altro?
Ed in che modo tutto quello poteva conciliarsi con un Corso di Storia?
Se era tutto falso, ed improvabile, che senso poteva avere interessarsene?
Erano la stessa precisa identica cosa, o non lo erano? Era tutta e sola teoria?
Era tutta solamente pratica? E che rischi si annidavano in una soluzione così radicale? In fondo, il meno folle di una brigata di folli avrebbe fiutato bruciato a distanza di decine di miglia. Il Tempo era un brutt'affare, un alleato volubile, imprevedibile, ancor peggio della fortuna. E la Fortuna, era davvero imperatrice del Mondo in quella nuova chiave di lettura? O era semplicemente un'altra variabile prevedibile lungo un sentiero costellato di tappe fondamentali? Come comportarsi di conseguenza? Non ci sarebbe mai stata una soluzione? Tappando una falla, era destino se ne aprissero infinite altre?
La pioggia non sembrava conciliare più di quel tanto il sonno del volatile poco distante, anzi, sembrava man mano indisporsi, al crescere della frequenza delle gocce sui vetri. Fuoco, ed acqua non dovevano essere particolarmente amici, forse lontani nel tempo sì, ma quell'acrimoniosa lotta per la supremazia non doveva aver giovato particolarmente. Dello stesso avviso erano una parte dei suoi assistenti. Ed essere intolleranti alla pioggia, vivendo in Scozia buona parte dell'anno, non doveva essere estremamente piacevole. Tra un sorriso divertito, ed un contegno degno del più puro degli stili del medioevo ellenico, infine si alzò, lasciando a sè stesso il The, quasi un congedo tacito, quanto sofferto. C'era altro nell'aria?
Penso si possa metterla così, semplificando molto, e rischiando quasi di distorcere una serie di postille non troppo marginali. Ma penso che possa essere una definizione accettabile, almeno per il momento. Eppure, badi bene, passeggiare per la Storia cela un'ampia serie di rischi, tutt'altro che trascurabili, pratici certo, ma non meno teorici. A differenza delle mie lezioni, è vero. Il peggior rischio che mi sovviene che potrebbe capitarle in Aula è forse battere la festa troppo forte sul banco, e spingere il Manuale ad un rapporto un po' troppo stretto con l'alluce. Certo, una considerevole dose di sfortuna, che difficilmente potrebbe passare inosservata, e che la porterebbe quasi certamente in ulteriori circostanze spiacevoli, ma tutto sommato priva di grossi rischi. Di contro, nell'altro scenario, tutto muta, non crede? Le vengono in mente dei rischi teorici, e pratici?
Il tramestio.
Far scivolare la seduta all'indietro, sopra un folto tappeto, destreggiandosi tra la tunica, ed il corto mantello, senza mandare a gambe all'aria le precarie pigne di carte, era sempre qualcosa che assumeva un che di epico. Un colpo alla botte, ed uno al cerchio, nella speranza che si dimostrasse, ancora una volta, sufficiente. Al termine del sermone, era libero, come un fringuello. Ma sorprendentemente si voltò alla finestra, schiudendola. Per viaggiare nel Tempo era necessario gettarsi da grandi altezze? Tentare la morte? Mineva, attenta, aveva seguito l'intera stramba, ma non troppo, vicenda. Pregustandone l'esito, evidentemente noto. Una volta che l'anta si schiuse a sufficienza, permettendone un agevole transito, scomparve aldilà della cortina pluviale. Alla ricerca di qualcosa, e del nulla. In fondo, non doveva essere nulla di troppo strano, ed infrequente. Uno sventolio di bacchetta in direzione della finestra, e tornò ad osservare sollevato la Tassorosso. Un'altra cosa fatta?
Temo che sentirmi parlare ininterrottamente tutta la giornata possa risultare eccessivamente pesante. Per quanto trovi incredibilmente piacevole il suono della mia voce, non tutti sono dello stesso avviso. Ma è abbastanza comprensibile, in fondo. Ma dicevamo? ...Ah! Ecco, Mademoiselle Lynch, provi a pensare per un momento di venire da una qualche lontana regione, tra cinquecento anni, della Cina, ed essere piovuta più o meno sfortunatamente in questa scuola, qui in Scozia. Incontrerebbe sicuramente una serie di ostacoli pratici, non saprebbe la lingua, e non è detto venga accolta a braccia aperte, personalmente rimarrei molto sorpreso, lei no? Ma anche molto altro, bene, sorvoliamo su questi dettagli. Per quanto avrebbe modo sicuramente di verificare e toccare con mano le fonti, divenendo addirittura lei stessa una fonte, si troverebbe confrontata ad una serie di ostacoli teorici quasi insormontabili, non crede?
Più facilmente che in precedenza riprese posto sulla solita poltrona.
Non era successo nulla.