| × Off-Game × × LegendaNarrazione«Dialoghi»Massì. Odio, potere, vendetta. in fondo-in fondo tutti quanti cercavano la stessa identica cosa; tutti la bramavano, ci arrivavano vicino, la toccavano, a delle volte lasciavano che il sapore della notte, che le sue note, toccassero la loro pelle. E poi... E poi fuggivano. Oppure si lasciavano andare. Il contatto con il sacro era assai strano per molti. Essi non lo sopportavano. Alcuni invece lo approfondivano. Altri ancora si lasciavano trasportare da esso, affinché un tocco diventasse un abbraccio forte e caldo, e quindi ancora più in la, più in profondo, fino ad approfondirne il tocco, arrivando sino all'essenza, quella sempre vera e presente, di ogni cosa sacra che sia mai esistita, o che, in ogni caso, ancora esisterà. E dunque Raven non si sorprese poi molto nell'osservare un'altra ragazzina innocua, una bambina e niente di più, arrivargli vicino, forse senza paura, magari scorgendolo, magari impaurendosi, forse non dando abbastanza corda ai suoi propri istinti, forse dimenticando cos'era la paura, oppure dimenticando soltanto che in quel frangente, con una sola mossa della bacchetta, ella sarebbe potuta rimanere secca. Raven, però, non fece nulla in risposta alle parole della bambine. Le motivazione, sì. Le motivazioni erano tanto diverse per tutti quanti, e non stava a lui giudicarli. Dunque, quel che fece fu leggermente scuotere la testa, e allungare il proprio braccio destro in avanti, quasi come a dire "dai, vieni da me, tocca questo braccio e non sarai mai come prima". Però, se qualcuno avesse pensato che in quei istanti Raven sarebbe stato zitto, avrebbe sbagliato. Guardando la ragazza, egli le avrebbe fissato gli occhi, come se fosse un lupo, e poi avrebbe parlato: «Prendimi la mano e vedrai un mondo nuovo.» - Disse. Nel caso lo avesse fatto, sarebbero scomparsi da Hogsmead, smaterializzandosi e materializzandosi altrove.
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