La raccolta oscura

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view post Posted on 11/3/2015, 22:19
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Semper Fidelis

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«Dialoghi»

Nascosto dal mantello, il volto celato dalla maschera argentea era contratto in una smorfia di curiosità e di concentrazione. Appoggiato al freddo muro di una delle tante case disposte in fila a Hogsmead, quel che attendeva era una bambina di 11 anni. Una di molte, dunque, nella famigerata ricerca del potere, del successo, magari delle avventure, forse non comprendendo il reale pericolo verso il quale stava andando, forse non conoscendo il significato della parola "morte", o forse, semplicemente, sospinta da storie, da tante quelle frasi del tipo "avevo sentito", "avevo fatto", "gli oscuri avevano fatto".
Nell'attesa di vedere la bambina, - il seme del fiore maligno, senza il quale niente sarebbe possibile in futuro, - Raven incrociò le braccia. Era tanto i giovani che si avvicinavano alla via oscura. Davvero tanti. Gli uni dopo gli altri, in pochi resistevano al Bene e al suo fascino. Invece ormai erano molti quelli che comprendevano quanto quel mondo fosse tratto in inganno. Quanto loro, i vari Pompadour, i vari Bennet, avevano manipolato la realtà, scambiando il bene con l male, e avvantaggiandosi in quella maniera. Il Re. Ecco cos'è era il Re. Erano loro. I bambini. Il futuro da proteggere e da gestire. Il seme che doveva crescere, un verme nel divenire farfalla.
Certo. Avrebbero rimesso tutto al proprio posto. Il Bene, quello vero, non quello ideologico, quell'indottrinamento che insegnavano ovunque nelle scuole, lui lo avrebbe rimesso al proprio posto. E il Male... Sì. Per il Ministro in particolare vi erano celle appositamente preparate nella sua stanza 101. Non meritava altro per il male che aveva combinato, per il dolore che aveva afflitto. Se era vero che un'Idea la si poteva sconfiggere unicamente con un'altra Idea, era oltremodo vero che lei avrebbe perso. Che il suo mondo. La sua visione... Tutto.
Tutto sarebbe caduto in un baratro oscuro. Nel dimenticatoio. E lei, quella bambina di cui a malapena conosceva il nome, sarebbe stata quella farfalla in grado di cambiare il corso di un fiume; di deviare, evolvere, splendere!
Il Docente di Volo sorrise, nascosto, sotto la maschera.
E incrociato le braccia, attese.
Prima o poi, in un modo o nell'altro, la sua futura farfalla sarebbe arrivata.


Yup!
Descrivi l'arrivo a Hogsmead e l'incontro con la figura incapucciata nel luogo indicato.
 
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Lucilla Degona Lancaster
view post Posted on 15/3/2015, 14:05




E così aveva deciso. Deciso di fare ciò che aveva fatto anche suo padre, la persona che più odiava al mondo. Ma come si poteva odiare qualcuno già morto? Se ti ha rovinato la vita, l'odio non ha fine, era così per la piccola e ingenua ragazzina.
Il suo cuore era stato forgiato dall'odio e dai rimorsi, la sua vita era stata rovinata fin dall'inizio, fin dal suo primo respiro suo padre l'aveva odiata, odiata per essere nata, per avergli portato via tutto ciò che di più caro aveva al mondo, l'amore.
Suo padre le aveva attribuito sempre la colpa di aver ucciso sua moglie, e a forza di sentirselo ripetere ci aveva creduto anche lei.
La piccola Serpeverde era convinta di tutto ciò che stava per fare, sapeva che era pericoloso, che avrebbe versato molto sangue, suo e di altre persone ma perché averne paura? Non avrebbe pianto nessuno per la sua morte tanto valeva battersi per una causa, una causa che a lei fin'ora non era stata a cuore.
Ma ora era tutto cambiato, l'odio contro le persone che la circondavano, contro le famiglie allegre che passeggiavano per i parchi, contro le coppiette felici, ormai l'odio l'aveva vinta.
Era il momento di battersi al fianco di persone che avevano i suoi stessi interessi, vendicarsi. Molti aspiravano al potere ma non lei, la sua era semplice vendetta.
Ormai non si tornava indietro, aveva deciso cosa farne della sua vita, la decisione era presa.
Camminava furtiva per le vie di Hogsmeade, oltre il coprifuoco della Scuola, in quel momento infrangeva decine su decine di regole ma che importanza aveva ormai? La frenava solo il fatto di aver promesso a Leia di fare del suo meglio, ma per quanto le volesse bene l'odio aveva vinto, e poi la sua tutrice e cugina non l'avrebbe scoperta, la piccola Lucilla non l'avrebbe permesso.
Si muoveva delicata come un farfalla per le vie del villaggio, in uno dei suoi tanti e lunghi mantelli, questa volta nero con le rifiniture argentee. I capelli lunghi sciolti le incorniciavano il viso nascosto dal cappuccio che le permetteva a malapena di vedere. La bacchetta a portata di mano pronta per ogni eventualità. E il viso glaciale come suo solito.
Il rumore dei suoi passi quasi non si udiva ma quando vide una figura incappucciata appoggiata al muretto di una casa, si fermarono per un secondo.
Ce la poteva fare, era sicura della sua scelta perciò prese un gran respiro e si avvicinò all'uomo. Non c'era ritorno.

 
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view post Posted on 17/3/2015, 21:43
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Semper Fidelis

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«Dialoghi»

Giovane stella, piccola promessa. Eccola ad arrivare, coperta dalla notte, assistita dalla luce delle stelle. Forse incompresa, forse con un'infanzia infelice alle spalle, forse con problemi, forse soltanto alla ricerca di un potere oscuro, quanto grande, tanto interessante e pericoloso. Sarebbe arrivata? Sarebbe senz'altro arrivata. Il Richiamo dell'Oscuro, il Richiamo di quella stella splendente fin dentro le oscurità più buie era magnetico, affascinante; chiunque puntasse a diventare stella propria, splendente del sé e fino al sé, non avrebbe potuto fare altro: raggiungere l'allegra combriccola di pirati, santi ed eroi che si era predestinata di cambiare il Mondo, e rendere quel Mondo un posto migliore. Scacciare via le Tenebre, uccidere chiunque si mettesse sulla loro strada, studiarli, arrestarli, imprigionarli, torturarli, porre fine agli omicidi e le varie rivalità, sempre infuocandosi, sempre splendendo, sempre Essere, combattendo.
Arrivata la giovane ragazza, Raven avrebbe fatto un cenno con il capo, la maschera argentea sopra il volto, e avrebbe sospirato. Poi avrebbe lievemente inclinato la testa, quasi come a voler studiare, squadrare la bambina dinnanzi a sé.
«Perché?» - Avrebbe chiesto.
Poi silenzio, in attesa di una risposta.


Yup!
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Lucilla Degona Lancaster
view post Posted on 18/3/2015, 15:51




Lo vide. Vide chi l'avrebbe condotta verso la via oscura, verso ciò che lei aveva odiato. Come poteva aver cambiato idea così in fretta? Era successo e basta, la gente iniziava a infastidirla, a farsi odiare, iniziava a volere vendetta, vendetta di cosa? La cosa più semplice era stata accusare i babbani e i maghi di ciò che era accaduto, non riusciva certo a credere che era accaduto per errori umani o a causa dei mangiamorte, non ce la faceva.
Era ormai a mezzo metro dall'incapucciato, non avrebbe cambiato idea, non ora ne mai più, o almeno era quello il pensiero di una ragazzina di tredic'anni.
Quando si fermò notò la maschera argentea sul suo volto e per un attimo rabbrividì, anche lei avrebbe avuto quell'aspetto?
Scosse leggermente la testa per scacciare ogni minima paura, pronta a rispondere alla domanda.
-Odio, vendetta, potere, questo.- la sua voce era glaciale e decisa, quasi da far venire i brividi, quella sarebbe stata la sua voce d'ora in poi.


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view post Posted on 22/3/2015, 18:58
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Massì. Odio, potere, vendetta. in fondo-in fondo tutti quanti cercavano la stessa identica cosa; tutti la bramavano, ci arrivavano vicino, la toccavano, a delle volte lasciavano che il sapore della notte, che le sue note, toccassero la loro pelle. E poi... E poi fuggivano. Oppure si lasciavano andare. Il contatto con il sacro era assai strano per molti. Essi non lo sopportavano. Alcuni invece lo approfondivano. Altri ancora si lasciavano trasportare da esso, affinché un tocco diventasse un abbraccio forte e caldo, e quindi ancora più in la, più in profondo, fino ad approfondirne il tocco, arrivando sino all'essenza, quella sempre vera e presente, di ogni cosa sacra che sia mai esistita, o che, in ogni caso, ancora esisterà.
E dunque Raven non si sorprese poi molto nell'osservare un'altra ragazzina innocua, una bambina e niente di più, arrivargli vicino, forse senza paura, magari scorgendolo, magari impaurendosi, forse non dando abbastanza corda ai suoi propri istinti, forse dimenticando cos'era la paura, oppure dimenticando soltanto che in quel frangente, con una sola mossa della bacchetta, ella sarebbe potuta rimanere secca.
Raven, però, non fece nulla in risposta alle parole della bambine. Le motivazione, sì. Le motivazioni erano tanto diverse per tutti quanti, e non stava a lui giudicarli. Dunque, quel che fece fu leggermente scuotere la testa, e allungare il proprio braccio destro in avanti, quasi come a dire "dai, vieni da me, tocca questo braccio e non sarai mai come prima". Però, se qualcuno avesse pensato che in quei istanti Raven sarebbe stato zitto, avrebbe sbagliato. Guardando la ragazza, egli le avrebbe fissato gli occhi, come se fosse un lupo, e poi avrebbe parlato:
«Prendimi la mano e vedrai un mondo nuovo.» - Disse.
Nel caso lo avesse fatto, sarebbero scomparsi da Hogsmead, smaterializzandosi e materializzandosi altrove.
 
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Lucilla Degona Lancaster
view post Posted on 22/3/2015, 21:59




Lucy continuava a guardare il professore, senza paura di morire o commettere errori. Ogni persona avrebbe detto che solo un pazzo non ha paura della morte. Ebbene si, magari lei era pazza o forse no, non sapeva la vera ragione per cui non ne aveva paura, forse perché non aveva mai avuto voglia di vivere, la sua vita non gliene aveva mai dato motivo.
Notò che Raven aveva scosso leggermente mosso la testa ma non ci fece caso.
Quando le aveva teso la mano, lei ricambio il suo sguardo puntando i suoi occhi azzurri negli occhi del Mangiamorte, con sicurezza e senza esitazione. Aveva tentato di farle paura ma non c'era nulla da fare.

«Prendimi la mano e vedrai un mondo nuovo.»

Lei mise sopra quella del professore, sicura ma delicata, il tocco c'era ma a malapena percettibile, quasi di seta, di seta come la piccola Serpeverde, delicata ma resistente.

 
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view post Posted on 23/3/2015, 21:41
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OT: Non sai che c'è Raven dietro la maschera.
A parte questo richiedi a Voldy l'accesso alla VIlla, e nel post di apertura descrivi l'arrivo: ti materializzi dinnanzi al cancello.
 
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Lucilla Degona Lancaster
view post Posted on 23/3/2015, 21:49




OT:// Certo scusa, ho chiesto l'accesso appena mi sarà concesso aprirò il post.

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7 replies since 11/3/2015, 22:19   150 views
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