Read between the lines, Privata: Per Amber Serenity

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view post Posted on 12/4/2015, 21:49
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Adelaide Van Strooker x

Tassorossso - I Anno

RtoQ4XJ
L'indipendenza è dono e castigo,
i segreti tuoi pregi alla meta io dirigo.
Mille sono i pensieri che circondano la mente di ognuno di noi. Riflessi su mille specchi come se esposti ad una sfilata dove gli unici dove posso ammirarsi sulla passerella del loro essere, sono solo loro. Vanitosi di essere loro, nella loro bellezza e bruttezza. Nel dare una forma alle emozioni negli occhi di un altro, incaricandolo di una carica che non dovrebbe avere. Ma perchè dirsi tutto questo? Questo rigirarsi sofferente sul solo ammettere che i pensieri, spesso hanno la meglio sul singolo, che ora si inginocchia al cospetto di quel sé represso e nascosto all'occhio dell'ingenuo, timoroso nella sua insormontabile incapacità di accettare sè stesso. Ora, è lecito chiedersi: questo sermone, a che serve?
Beh, forse adesso potrete capire meglio lo sguardo di Alina, adesso china nel cercare una qualsiasi risposta razionale e plausibile a quel incontro con quel suo concasato Tassorosso. Era stato un incontro comico in cui però, sembrava esserci stato di più. Non era avvenuto nessun evento da grande film, eppure...quel ragazzetto rotondetto aveva qualcosa che l'aveva colpita molto. Aveva colto qualcosa di particolare negli occhi di quel goffo e impacciato ragazzo che aveva incrociato nel giardino di Hogwarts, alcuni mesi prima. Da allora, aveva sempre sotterrato il pensiero con mille altre faccende, nemmeno la notte ci pensava. Eppure, era un periodo che rimembrava bene quel giorno e alle volte,incrociava di sbieco quel ragazzo, nei corridoi. Non sapeva che fare, non sapeva con chi parlare. Si malediva ogni singolo giorno di aver un carattere così terribilmente introverso e restio ad avere contatti con il prossimo. DI certo i suoi compiti non sembravano risentirne affatto di questo ma, il suo esile corpicino non sembrava essere d'accordo. Ora che la primavera era arrivata, ma nel cuore di quella bambina albergavano nuvole di tempesta.
Adelaide, era sempre seduta al suo solito posto in biblioteca. Leggeva e rileggeva i suoi ultimi compiti con il suo solito fare meticoloso. Aveva riscoperto un sottile amore per la Storia della Magia...e un sacro terrore di salire sulla scopa nelle lezioni di Volo. La sola vista di quel arnese, le faceva tremare le gambe. Era dura stare dietro ad una bacchetta, ma fin tanto che sei tu che la gestisci è tutt'altra storia. Ma quando si trattava di fidarsi di un oggetto inanimato di così poco spessore sul quale però, pendeva la tua vita, come bisognava comportarsi? Quando si è in balia di qualcosa ben lontana dalla ragione, come bisogna comportarsi? Ed eccola qui, a maledirsi di nuovo come come un cane troppo stupido per capire che è inutile inseguire quella coda, era inutile darsi una definizione e una singola e ceca risposta; che quelle emozioni erano un segmento di sé. Facevano parte di quei pensieri che, ancora, si ostinavano a camminare su quella passerella come regine mentre lei, si ostinava a guardare in terra. Vittima di quella sua dannata razionalità, di quella sua strana ossessione, di dover dare un nome a tutto...per sentirsi meno umana di quel che fosse.

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view post Posted on 15/4/2015, 08:38
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Amber S. Hydra▪13 anni ▪Tassorosso▪
Quelle poche ore trascorse al Villaggio in compagnia del Caposcuola, le avevano risollevato il morale, la prospettiva di passare il suo tredicesimo compleanno a scervellarsi sul libro di pozioni tutto il giorno non le piaceva per niente, almeno aveva fatto il pieno di dolci, poteva ritenersi soddisfatta.Fare la conoscenza di Horus, per quanto poco, l'aveva piacevolmente scombussolata, era incredibilmente affascinante ed il solo pensiero la trasformava in un peperone da quanto arrossiva.. non poteva che confermare ciò che le avevano detto di lui. Al contempo doveva rinchiudere quei pensieri in un angolino remoto della sua mente, altrimenti più che un Decotto al Dittamo, le sarebbe uscito un Decotto al filtro d'amore.. probabilmente mortale.
Si costrinse di mala voglia ad alzarsi dal lettone del dormitorio su cui si era fiondata direttamente tornata dal Villaggio, doveva studiare..era indispensabile che facesse i compiti e li concludesse entro quella serata!
Eveline sussultò quando si alzò di scatto, e miagolò stizzita spostandosi nella sua cuccia comoda e stabile.. di certo quella non si sarebbe mossa !
Amber si limitò a farle una carezza prima di prendere in mano il pesante tomo di pozioni, l'occorrente per scrivere ..e un pò di dolciumi di mielandia, giusto per sopportare un pomeriggio in biblioteca. Mise tutto nella sua tracolla di pelle e si diresse fuori dal suo dormitorio.
Superò la sala comune dei Tassorosso con molta tranquillità, era piuttosto affollata, ma ci aveva fatto il callo, chiuse dietro di se il vecchio portone.
La biblioteca si trovava sullo stesso piano del Club dei Duellanti, dal tempo del suo primo duello con William Black era passato quasi un anno..eppure ricordava tutto con estrema nitidezza.Passando davanti alla porta del Club poteva sentire alcuni ragazzi urlare incantesimi che al tempo non conosceva nemmeno, ma che ora aveva studiato. Quella pedana aveva iniziato il lungo processo di cambiamento di Amber, l'aveva resa più sicura.. e forse un giorno avrebbe davvero affrontato le sue paure con coraggio.
Il portone della biblioteca era abbastanza pesante, ma riuscì a spostarlo e si trovò davanti una stanza che già conosceva ma che spesso evitava per via del sovra affollamento durante gli esami. Quel giorno però era diverso, sentiva il richiamo di quel luogo per concentrarsi al meglio, forse Pozioni le sembrava troppo difficile.. forse in qualche modo era li per trovare qualcuno nella sua stessa condizione.
Passò tra i vari banchi.. indecisa su dove sedersi.. almeno finchè non vide una chioma rossa alquanto familiare.. non la vedeva da un p di tempo, probabilmente anche lei era stata vittima degli studi .. *Alina*. Dalla prima volta in cui si erano viste avevano capito che i loro caratteri così simili e così schivi, le avrebbero unite.
Un sorriso si dipinse sul volto di Amber, mentre si avvicinava alla ragazza, intenta a studiare .. c'erano molti posti liberi accanto e davanti a lei, e la tassina scelse di sedersi di fronte alla rossa, in modo che entrambe potessero espandersi con i libri lateralmente senza ridurre i loro spazi.
Sussurrando per non fare troppo rumore, Amber la salutò
« Psss Alina! Ciao! » tirò fuori il libro di pozioni, la piuma e la pergamena nuova, « .. ti dispiace se mi siedo qui?, ho un estremo bisogno di studiare Pozioni o non riuscirò a fare l'esame in tempo .. » aggiunse con un aria leggermente mortificata, e sperando che non le dispiacesse la sua presenza, con lei quel giorno sarebbe migliorato ulteriormente!
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view post Posted on 15/4/2015, 09:12
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Adelaide Van Strooker x

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I babbani, per quanto privi di magia, hanno imparato ad affinare la fantasia e il loro ingegno. Uno di questi esempi erano le carte, gli scacchi o qualsiasi tipo di gioco logico voi immaginiate. Prendiamo sette e mezzo: È un gioco in cui il banco vince sempre o meglio, quasi. È lui che ti dona le carte, sei tu che devi sapertele giocare. E in quel caso, il banco era stato magnanimo con la piccola Volpe, ora china ad arrovellarsi se era giusto scrivere che il "Tranello del diavolo" era reputabile creatura o meno per usare un "Lumos Solem" o un "Lumos Maxima" o se Camillo magari aveva sentito vagamente qualcosa nei suoi confronti, o forse era lei che vivava in un magico castello di carta, con la sua coroncina di carta dove il gioiello più bello, era un bel due di picche ben esposto. Alzò la testa, incrociando lo sguardo verso una ragazza, che conobbe praticamente all'istante: Amber. Una bambina schiva, una che si metteva subito sulla difensiva ed Alina, si era sempre chiesta il perché. Ma sarebbe stato opportuno chiedere il motivo di questo attaccare per difendersi? Forse per il momento no. Il banco le stava dando un sette e mezzo: un modo in cui esporsi, sentendosi tranquilla nella sua piccola e quadrata logica. Lo studio a lei piaceva, era una sua forma di riscatto e suo rifugio. Era il suo sette e mezzo, da poter usare per non esporsi e sembrare una stupida. Per non sballare. Il tono mortificato con cui la concasata si era esposta, l'aveva colta in pieno, lanciandole uno sguardo come per dire "Tranquilla, non mi disturbi."

« Amber-sussurrò, sorridendo-...non preoccuparti affatto. Mi fa piacere rivederti »

Ammise, sottovoce, abbassando lo sguardo con imbarazzo ma senza perdere il sorriso. Poi , si fece coraggio e riprese a parlare:

« Se ti va, ti dò volentieri una mano. »

Affermò, tralasciando un po' di sicurezza.
Avrebbe vinto al banco o avrebbe "sbarellato"?

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view post Posted on 20/4/2015, 08:24
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Amber S. Hydra▪13 anni ▪Tassorosso▪
La ragazzina attese che la sua compagna le accordasse di sedersi prima di poggiare anche il pesante libro sul bancone in legno solido «Amber...non preoccuparti affatto. Mi fa piacere rivederti» Amber le rispose con un sorriso, era la prima dopo tanto tempo , che le dicesse una cosa simile .. si sentì apprezzata quel tanto che bastava ad aggiungere gioia a quella giornata così diversa.Sedendosi sentì chiaramente un paio di sacchettini rumoreggiare nella sua tasca, aveva portato con se alcuni dolci da Mielandia, tranne per le cioccorane e le due fette di torta, che per altro le aveva offerto Horus. Ripensare ancora una volta al Caposcuola le strinse lo stomaco. Ma fu sempre Alina a riportarla alla realtà.. « Se ti va, ti dò volentieri una mano. », si offrì. Amber girò il libro verso l'amica, in modo che lo potesse vedere dal lato giusto, e lo apri in un pnto poco prima della metà. Il titolo del capitolo recitava

UNGUENTI, INFUSI, TISANE, DECOTTI, ELISIR, PASTE, DISTILLATI

e con un sospiro poi aggiunse « pensavo che Pozioni fosse una materia interessante, e lo è.. nella parte pratica, ma la teoria..a volte è .. soporifera!» cercò di capire a suo tempo cosa stesse studiando la sua compagna , chissà per altro da quanto tempo era li Alina. « .. inoltre dopo quello che è successo stamattina.. non so nemmeno se riuscirò a concentrarmi.. più che una mano, me ne servirebbero due!» aggiunse sempre sottovoce per non disturbare gli altri studenti, sicuramente più volenterosi di lei, quel giorno.
« a te serve una mano in qualcosa? Magari possiamo aiutarci a vicenda..»
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Edited by ˜Serenitÿ - 23/4/2015, 08:45
 
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