Quanta allegria

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view post Posted on 21/4/2015, 21:13

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Era un pomeriggio buio e piovoso, di quelli che in un certo senso ti opprimono; la mattinata era stata pessima e da come era cominciata stava finendo anche peggio. Flammy non era per nulla di buon umore, le piaceva la pioggia ma quelle nubi così fitte e cupe rappresentavano perfettamente il suo stato d'animo, stentava a sopportare la sua ombra, figuriamoci qualche studente. Decise così di fare come se fosse a casa sua, perchè in fondo Hogwarts è un po' la seconda casa di ogni mago, e si rifugiò in biblioteca; i libri la facevano stare meglio, non direttamente certo ma la cultura che contenevano, le storie che raccontavano, la sapienza di centinaia di persone vissute nel passato che hanno avuto il desiderio di trasmettere qualcosa alle generazioni future nella speranza che qualcosa potesse migliorare. Questo la faceva stare bene, le faceva pensare che in fondo qualcuno a lei ci aveva pensato. Scese così rapidamente le scale che ebbe più volte la sensazione di cadere, percorse a grandi falcate i lunghi corridoi della scuola, guardando a terra, non avrebbe sopportato lo sguardo di qualcuno in quel momento. Socchiuse la porta della biblioteca e sgattaiolò dentro. Percorse uno dei tanti corridoietti che separavano uno scaffale dall'altro, senza sapere dove stesse andando, l'importante era arrivare in fondo e trovare la calma in qualche antico volume. Osservò qualche libro quando finalmente giunse alla parete opposta alla porta prendendone un'alta pila, si sedete con la schiena contro al muro, sotto una grande finestra, un libro in braccio e gli altri accanto a lei a leggere una storia che parlava di draghi.

Edited by Fanny Snowleaves - 9/5/2015, 22:36
 
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Simone.
view post Posted on 7/5/2015, 14:21




Peter aveva terminato da poco di studiare e sedeva annoiato in Sala Comune. Tutti i suoi compagni erano immersi nei libri di scuola e non voleva disturbarli con le sue chiacchiere; decise di fissare il muro intensamente, nella speranza che prendesse vita.
Non avrebbe sopportato oltre quel far nulla, perciò si alzò in silenzio e si diresse verso il ritratto del muro; poco dopo, si ritrovò nel corridoio, indeciso su dove andare.
Gli sarebbe tanto piaciuto fare una passeggiata all'aria aperta per distrarsi un po', ma il tempo non sembrava dalla sua parte. Era uno di quei pomeriggi scuri, come sono in Inghilterra sanno essere, e la pioggia non sembrava intenzionata a smettere.
Pensò un attimo alle stanze che aveva visitato in quei pochi giorni di permanenza a Hogwarts, e si rese conto di non essere mai andato a dare un'occhiata in biblioteca, benchè ne avesse sentito parlare così tanto, da sapere come arrivarci anche a occhi chiusi.
Si incamminò, fischiettando una canzone di musica folk, ispirato dal forte temporale; prima di quanto avesse creduto, varcò la soglia della biblioteca e si guardò intorno. Il locale era pieno di scaffali, sui quali innumerevoli volumi riposavano da tempo; alcuni scritti in epoche troppo remote da poter essere ricordate, altri pubblicati da poco.
Impressionato, cominciò a vagare per i piccoli corridoi che separavano gli scaffali, in cerca di qualcosa da sfogliare, magari una lettura non troppo pesante che raccontasse di creature magiche. Intanto, continuava a canticchiare sommessamente:


"..Again she fled, but swift he came.
Tinúviel! Tinúviel!
He called her by her elvish name;
And there she halted list...
...OOPS!"
-concluse in un'esclamazione, cercando di non perdere l'equilibrio; non ci riuscì e si ritrovò con il sedere per terra.
"Ma cosa diavolo..." - disse, rimettendosi in piedi e cercando di capire contro cosa avesse urtato. Finalmente, trovò ciò che stava cercando: una ragazza dai capelli rossi lo osservava con i suoi occhi verdi, con un'espressione evidentemente infastidita sul volto lentigginoso.
"Oh, ehm.. scusa... Non ti avevo vista" - si affrettò a dire, imbarazzato.
 
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view post Posted on 7/5/2015, 19:53

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Era immersa nelle pagine del libro che aveva fra le mani, e forse ancor di più nei suoi pensieri, quando sentì una sommessa voce maschile che canticchiava una canzone di un genere non troppo nuovo alle orecchie della ragazza; chiuse gli occhi leggermente infastidita, dopotutto quella non era una delle sue giornate migliori e soprattutto si trovava in biblioteca, si concentrò sulla melodia e senza rendersene conto il suo piede sinistro batteva il tempo dando dei piccoli colpi nell'aria mentre la sua testa seguiva il ritmo con impercettibili movimenti continui, chiunque stesse cantando aveva colto inconsapevolmente nel segno. Stava quasi per sorridere, aprire gli occhi e cercare fra gli scaffali colui che stava cantando quando qualcuno la urtò interrompendo la melodia con un'esclamazione decisamente sonora. *Se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto* pensò cercando di trattenersi dal ridere, si concentrò e fece l'espressione più infastidita che le potesse riuscire in quel momento, si voltò e fissò un ragazzo abbastanza impacciato che si guardava attorno confuso, finalmente si accorse di lei chiedendo rapidamente perdono; era abbastanza divertita dalla situazione ma ebbe quasi l'istinto di zittirlo, e vista la situazione non avrebbe nemmeno avuto tutti i torti, ma rimase immobile per qualche secondo, fissando i suoi occhi verdi in quelli azzurri del ragazzo, il suo cuore cominciò a battere più rapidamente e si stava innervosendo.
*'Stai calma, respira, è solo un ragazzo, solo un ragazzo.' <si però hai visto CHE ragazzo.> 'Zitta lo vedi anche tu, è un grifondoro!' <e allora?> 'E allora? Noi li odiamo, ricordi?' <sto cominciando a cambiare idea>*
Nella sua mente era cominciata quella che poteva prevedersi una lunga, lunghissima discussione fra la sua parte profondamente serpeverde e quella completamente indifferente alle casate d'appartenenza. Scosse il capo sbattendo le ciglia e tornò a concentrarsi sul Grifondoro che le stava davanti, chissà da quanto tempo lo stava fissando, cominciò ad arrossire

N-no niente, cioè si.. volevo dire no.. insomma non fa nulla, t-tranquillo Cominciò a sussurrare balbettando, si fermò, prese fiato e appoggiando a terra il libro si alzò a sua volta, notando immediatamente che era più alto di lei di almeno una ventina di centimetri, il cuore continuò a battere ancora più velocemente senza che lei fosse in grado di capire, in quel momento, cosa le stesse succedendo. Si morse il labbro imbarazzata, doveva sembrare un'idiota
Cerchiamo di non disturbare qualcun altro qui dentro e andiamocene, sempre se sei d'accordo. Ah io sono Flammy
Sussurrò e si stupì di sè stessa quando s'accorse di aver parlato finalmente come una persona normale, fece un altro grande respirò e rimase ad osservarlo attendendo una risposta.

Edited by Fanny Snowleaves - 7/5/2015, 21:31
 
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Simone.
view post Posted on 7/5/2015, 20:36




La ragazza lo fissò per un po' senza aprire bocca, il tempo necessario a far credere a Peter che stesse preparando il suo insulto migliore. Quando parlò balbettando, Peter intuì che dovesse essere in leggero imbarazzo; un tenue rossore sul volto confermò il suo sospetto.
*E dire che l'imbarazzato dovrei essere io*- si disse, sentendosi colpevole per averla messa a disagio.
La ragazza si alzò, appoggiando il libro per terra. Una volta in piedi, a Peter sembrò di vederla per un attimo barcollare; aveva quasi deciso di chiederle se si sentisse bene, quando lei lo precedette:

"Cerchiamo di non disturbare qualcun altro qui dentro e andiamocene, sempre se sei d'accordo. Ah io sono Flammy"
Rimase a osservarla per qualche secondo, indeciso; poco prima di cadere, aveva trovato un libro che gli sembrava interessante e stava meditando di perdercisi dentro. Dopo una breve esitazione, decise stranamente di seguirla. Era la prima volta che una ragazza aveva vinto su un libro, dato lo scarso amore che Peter provava per l'altro sesso o, per riportare il nome che era solito dar loro, per "quelle rompiscatole impiccione non-importa-che-siano-fatti-tuoi-ora-sono-anche-miei". E da quando era arrivato a Hogwarts, l'unica trasformazione era il "rompiscatole" che si era tramutato in "rompigobbiglie".
"Oh, ehm, si.. Certamente. Io sono Peter. - si affrettò a dire, con un sorriso, cercando di stringerle la mano.
Flammy le stava simpatica.

*Strano* - pensò.
 
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view post Posted on 7/5/2015, 21:26

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Stava cominciando ad agitarsi, il ragazzo ci aveva messo un po' di tempo a risponderle e pensando di aver fatto una figuraccia cominciò a rassagnarsi quando finalmente le rispose. Aveva accettato. *'È un si, è un si, ah ah, ah ah' <mi puoi spiegare cosa staresti facendo?> 'Chi? io? ehm.. ecco..' <ti ho capita sai, ti conviene smetterla, è un grifondoro!> 'un giorno la sopprimo quella...'*
Le era successo di nuovo, doveva controllarsi o probabilmente quel ragazzo l'avrebbe evitata per il resto della loro vita. Fece un gran sorriso e nonostante il tempo non desse per nulla segno di voler migliorare le si rasserenò giornatà. Fece qualche passo fra gli scaffali per poi tornare immediatamente indietro a prendere i libri che erano rimasti a terra, erano un bel po' di volumi e quasi le coprivano l'intero viso, alzò le spalle facendoli scivolare lungo le braccia e guardando il ragazzo riprese ad avviarsi verso la porta. In quel momento un turbinio di emozioni l'assalì, aveva voglia di ridere, urlare, correre, volare, ciambelle... beh effettivamente le ciambelle non erano un sentimento però ci pensava spesso; fece giusto un passo oltre la porta e si girò di scatto

A te piacciono le ciambelle? io le ADORO
Fece una risatina guardando a terra, solitamente non si comportava così con chiunque, o meglio, quasi con nessuno, era spesso fredda, distante ed indifferente quando si trattava di qualcuno che non conosceva, specialmente se quel qualcuno era inciampato su di lei, però quel ragazzo era diverso, da quando l'aveva guardato negli occhi qualcosa in lei era cambiato e lo sapeva bene, non era più infastidita da quella tediosa giornata e nemmeno dal fatto che probabilmente sarebbe diventata amica di un grifondoro, cosa per lei inconcepibile, ora era serena e anche a suo agio, sperava solo di non spaventare il ragazzo con il suo comportamento.
 
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Simone.
view post Posted on 7/5/2015, 22:00




Peter si stava chiedendo se i volumi che trasportava non pesassero più di lei, quando la vide voltarsi e chiedergli se gli piacessero le ciambelle.
Peter aveva una passione per i dolci in generale: poco gli importava se quello che metteva sotto i denti venisse chiamato bignè o
ciambella, l'importante è che contenesse zucchero. Al sentir nominare le ciambelle, il voltò gli si illuminò e si rese conto di avere una fame pazzesca.

"Piacciono molto anche a me" - disse, sorridente "In realtà io adoro qualunque dolce mi passi sotto il naso. Mia madre me li preparava in continuazione.." Sua madre, già. Non ne aveva sentito molto la mancanza in quei giorni, impegnato a far conoscenza con la nuova scuola. Ora che l'aveva nominata, avvertì un po' di nostalgia di casa. Scacciò rapidamente il pensiero, pensando di poter annoiare Flammy.
"Conosci un posto dove possiamo trovarne?" - riprese, contento di avere qualcosa in comune con la ragazza.
Peter non poté fare a meno di notare che aveva già scoperto di poter condividere qualcosa con qualcuno, in quell'enorme castello; qualcuno che gli stava molto simpatico, tra l'altro. Così come non poté fare a meno di notare ancora una volta i volumi.

"Ehm, scusa.. Ti posso dare una mano? - disse, ammiccando in direzione dei libri e rivolgendo un gran sorriso alla ragazza, che intanto aveva smesso di guardare a terra e aveva rialzato la testa.
Si chiese se non fosse ancora imbarazzata.
 
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view post Posted on 7/5/2015, 23:18

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*'L'hai sentito? L'HAI SENTITO?! <placati, ho sentito, e non è nulla di buono> 'Si che è buono, quasi quanto le ciambelle' <tu hai bisogno di uno psicanalista..> Il suo sorriso divenne ancora più grande quando il ragazzo le rivelò di amare i dolci, lei viveva per i dolci... e per la musica.. ma anche per i dolci, il suo umore era decisamente migliorato negli ultimi minuti, la sua presenza la faceva stare meglio anche se tutto sommato era uno sconosciuto, carino, ma uno sconosciuto.. però era carino.. non aveva mai fatto questo genere di pensieri, solitamente le ronzavano per la mente solo studio, musica, animali e CIBO ma mai ragazzi... ora invece si stava comportando in una maniera quais innaturale per quanto bene si stesse sentendo. *'Uh un posto dove trovare delle ciambelle.. semplice, nel mio dormitorio!' <non dici sul serio, vero?> 'Assolutamente si, anzi se sei contraria ci andiamo subito'* si chiese solo se non fosse proibito
Beh un posto lo conoscerei anche però non so se si possa effettivamente fare.. sarebbero tutte nel mio dormitorio, per quanto sia assente mia madre me ne manda una scatola bella piena ogni settimana... sono la mia droga
Scoppiò a ridere mentre i libri lentamente scivolavano lungo le sue braccia, il grifondoro le chiese se potesse aiutarla e i suoi occhi divennero come quelli di un cucciolo felice, sorrise guardandolo negli occhi e per l'emozione i libri le caddero dalle mani, fece un balzo indietro portandosi una mano sulla bocca
Sono un disastro, scusami
Si mise subito a raccogliere i libri passandone due o tre al ragazzo, si rialzò e lo guardò divertita nonostante fosse imbarazzata più che mai Grazie mille, per esserti offerto di aiutarmi, anche per aver accettato la compagnia di una pazza maniaca Ridacchiò spostandosi dietro l'orecchio una ciocca rossa che le era finita sul viso mentre raccoglieva i libri da terra Beh se vuoi potremmo andare
 
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Simone.
view post Posted on 8/5/2015, 14:30




Flammy sembrò pensarci qualche secondo, poi rispose ridendo:
"Beh un posto lo conoscerei anche però non so se si possa effettivamente fare.. sarebbero tutte nel mio dormitorio, per quanto sia assente mia madre me ne manda una scatola bella piena ogni settimana... sono la mia droga"
Peter si ricordò ancora una volta di sua madre, e si chiese se avesse dovuto scriverle una lettera, dirle che andava tutto bene; si disse che ci avrebbe pensato dopo.
Non fece in tempo a mandar via il pensiero, che a Flammy caddero i libri dalle mani; forse avrebbe dovuto ricordarsi di aiutarla un po' prima. La ragazza li raccolse subito e gliene passo tre, rialzandosi. Con un sorriso gli disse:

"Grazie mille, per esserti offerto di aiutarmi, anche per aver accettato la compagnia di una pazza maniaca.."
"Oh, ma figurati.."
- si affrettò a risponderle Peter. *Perché crede di sembrare pazza?*
Flammy gli propose di andare, ma Peter non poté fare a meno di chiedersi se fosse permesso andare in un dormitorio di un' altra casata. In quello delle ragazze, per giunta. No, di questo era certo: i ragazzi non potevano entrare nel dormitorio femminile a causa di un incantesimo glisseo; lo aveva letto nel regolamento della scuola, e decise di ricordarglielo:
"Noi ragazzi non possiamo entrare nel dormitorio delle ragazze.. Le scale diventano uno scivolo, quando proviamo a salirle.." Sperava che non ci rimanesse male. Magari sarebbero potuti andare in un altro posto, dato che il castello era enorme.
"Possiamo andare da qualche altra parte, se vuoi.." propose speranzoso.
 
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view post Posted on 8/5/2015, 16:05

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Che idea stupida le era venuta, eppure lo sapeva bene che era vietato, si sentì un'altra volta molto imbarazzata, solitamente si comportava diversamente, i suoi ragionamenti includevano ogni dettaglio e tutto era programmato perfettamente, ma per quale strano motivo i suoi pensieri divennero confusi e privi di logica
Hai ragione, non ci avevo per nulla pensato.. sarebbe divertente vedere la scena però Ridacchiò scuotendo la testa, lo trovava effettivamente divertente, più si immaginava la scena e più rideva; il ragazzo aveva detto qualcos'altro, smise di ridere riprendendo a respirare E c'è bisogno di chiedermi se voglio?!
*<ma che fai?!> 'zitta' <ti rendi conto di che figura ci fai fare? cerca di sembrare almeno un po' distaccata, santo cielo!> ' non posso.. è troppo carino..' <oh santo Salazar, aiuuuto>* Aveva il sorriso stampato in faccia e non poteva fare a meno, al posto di camminare normalmente, come quasiasi persona sana di mente, di saltellare, si sentiva felicissima nonostante tutte le cose stupide che avesse detto fino ad allora e sapeva che tutto sommato, probabilmente, al ragazzo non davano poi tanto fastidio... se ne sarebbe già andato altrimenti, ne aeva avuto l'opportunità. Fece un gran respiro e si voltò per essere sicura che il ragazzo la stesse seguendo, doveva andare a prendere le ciambelle ma ora che ci pensava questo lui non lo sapeva, salì la scalinata saltando gli scalini a 2 a 2 e si fermò in cima ad aspettarl
Mi sono scordata di dirti che prima devo prendere le ciambelle e magari anche lasciare i libri dato che, personalmente, non mi va di portarli per tutto il castello. Ah e scegli tu dove andare visto che rischierei di fare un'altra proposta stupida e... beh non è il caso
Continuava a straparlare e questo non le piaceva affatto, la faceva sentire a disagio, ma cercò di non farlo notare al ragazzo; si stava comportando in modo davvero strano cominciando improvvisamente a sentire un gran caldo guardando gli occhi del ragazzo, di un azzurro così intenso che smise di pensare, ascoltare e respirare, perdendosi a guardarli .
 
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Simone.
view post Posted on 8/5/2015, 17:16




Peter pensò al primo povero disgraziato che era finito con il sedere per terra, provando a intrufolarsi nel dormitorio femminile, e iniziò anche lui a ridere.
"E c'è bisogno di chiedermi se voglio?!" - esclamò Flammy, rispondendo alla sua domanda. Peter era felice che avesse accettato e cercò di starle dietro, dato che la ragazza aveva cominciato a camminare; in realtà, a Peter sembrarono più saltelli che passi quelli che faceva, e si chiese se camminasse sempre così.
*Dovrei provarci anch'io* - si disse, notando la velocità con cui Flammy si allontanava. In cima alle scale, si fermò ad aspettarlo e, quando la ebbe raggiunta, gli disse che sarebbe andata a prendere le ciambelle e a lasciare i libri, chiedendogli di proporre un luogo dove andare, data la sua pessima idea.
"Capita a tutti di sbagliare.." - cercò di rassicurarla Peter - "In realtà a me è tornato in mente per caso. Non è facile ricordare tutte le regole di questo posto.."
Pose a Flammy i tre volumi che aveva in mano e propose:
"Ci vediamo in Sala Grande, allora.. Decidiamo lì cosa fare, d'accordo?"
Attese una risposta, guardando per terra a causa dell'imbarazzo. Si rese conto che il volto cominciava a infiammarsi.
Cosa c'era che non andava? Perché gli succedeva una cosa del genere? Sperava solo che Flammy gli rispondessi in fretta con un "sì", per togliersi dall'imbarazzo e poter riflettere un po'.
 
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view post Posted on 8/5/2015, 21:16

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Vide distrattamente le labbra del ragazzo muoversi mentre era ancora intenta a guardare i suoi occhi, capì poco di quello che aveva detto precedentemente e, ricordandosi di respirare, sentì le ultime parole che aveva pronunciato; aveva cercato di farla stare meglio e questo Flammy l'aveva capito benissimo. Nonostante una parte di lei riservasse molti pregiudizi verso i grifondoro lui le stava particolarmente simpatico *<comunque, tesoro, non sono pregiudizi ma fatti> 'La vogliamo smettere? allora!'* fece un gran sorriso prendendo i libri che le stava porgendo cercando di non farli cadere un'altra volta, magari lungo tutta la rampa di scale, le disse che si sarebbero incontrati in sala grande e questa era decisamente un'idea migliore della sua. S'accorse, mentre il ragazzo spostava lo sguardo sul pavimento, che un legero rossore stava invadendo le sue guance *'sta provando quello che proviamo noi, STA PROVANDO QUELLO CHE PROVIAMO NOI!!!' <yeee.. datti una calmata però>* le sembrò impaziente di avere una risposta
Perfetto, farò il più in fretta possibile.. spero di non far cadere anche le ciambelle, sarebbe una tragedia
Aveva risposto subito, dopo avergli dato un'ultima occhiata, non voleva che si sentisse in imbarazzo;fece una risatina e si girò riprendendo a saltellare verso la sala comune Corvonero, non le era mai capitato di sentirsi così felice da quando era arrivata ad Hogwarts, escludendo il momento in cui aveva conosciuto gli atri membri della casata, mai. Arrivata in fondo al corridoio si voltò un'ltima volta prima di scomparire nel dipinto, quel ragazzo le stava facendo un'effeto piacevolmente strano.
 
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Simone.
view post Posted on 8/5/2015, 22:11




"Perfetto, farò il più in fretta possibile.. spero di non far cadere anche le ciambelle, sarebbe una tragedia." - rispose Flammy.
Peter le rivolse un sorriso, vedendola sparire su per la scalinata in direzione di quella che pensava dovesse essere la strada per la Sala Comune dei Corvonero.
Il colorito scarlatto che si era impossessato delle sue guance svanì lentamente e, dopo qualche secondo di attesa, Peter si voltò e si incamminò alla volta della Sala Grande. Come suo solito, iniziò a canticchiare un motivetto:

*Take your rest and stay..*
*Simpatica Flammy.. Chissà perché si imbarazza sempre però*
- fece, portando avanti due pensieri contemporaneamente.
*.. in the bower of lost play..*
*Forse è colpa mia..*
*.. as the sun goes down..*
*E poi perché io ero imbarazzato?! Non mi succede praticamente mai.*
*.. in the bower of lost play..*
*Le piacciono le ciambelle.*
*.. as the sun goes down..*
*E i libri, a quanto sembra*
- involontariamente, si toccò il braccio un po' addormentato per il peso dei volumi che aveva trasportato.
*Però, abbiamo delle cose in comune.. *
*.. past the gemmed evanescent town..*
*Peccato che non sia una Grifondoro..*
*Traveller, traveller co..*
*INSOMMA, PERCHE' NON LA SMETTO DI CANTICCHIARE COME UN DEFICIENTE ?! NON RIESCO A RIFLETTERE*
- pensò, cercando di urlare a se stesso.
*Così va meglio. Peter si chiese se non stesse impazzendo.Riprese:
Peccato che non sia una Grifondoro.. Ma alla fine che importanza ha? E pensare che ho sempre odiato le ragazze.. - fece una breve pausa, fermandosi nel bel mezzo di un corridoio. Poi riprese a camminare e a riflettere:
*Si ma questa è.. diversa.. Diversa? Sì, diversa. E' simpatica. Non avrei mai creduto che una ragazza potesse essere simpatica. Ma perché allora la mia faccia sembrava il tappeto della Sala Comune prima?*
Si fermò nuovamente, e i suoi pensieri si bloccarono. Peter si chiese se il suo cervello non fosse comandato dai suoi piedi, e si mosse di nuovo.
*Sarà per le ciambelle? Ma se non le ho ancora nemmeno assaggiate!*<i> Fu come se avesse visto realmente Flammy solo in quel momento. Il volto della ragazza gli si parò davanti: i pensieri si fermarono, le guance gli si incendiarono; si arrestò di colpo, facendo quasi cadere il ragazzo che si trovava dietro di lui in quel momento. Non gli chiese nemmeno scusa, dato che la bocca era diventata secca e le labbra si erano sigillate; riuscì a chiedersi se prima o poi sarebbe stato capace di schiuderle.
*E'.. carina.*<i> - la parola gli risuonava nella testa: carina, carina, carina... Cominciò a camminare a passo spedito, quasi correndo. Non aveva mai usato quell'aggettivo. Non per un'altra persona, almeno. Cosa gli stava succedendo?
Arrivò in Sala Grande e si sedette, cercando di fare mente locale. Tutto quello che riuscì a concludere fu che sperava di non fare la figura dell'idiota, quando sarebbe arrivata.
 
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view post Posted on 9/5/2015, 17:37

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Saltellò allegramente fino al suo dormitorio, rischiando più volte di incampare e cadere a causa dei libri che le stavano limitando vista e movimenti; li lanciò sul letto provocando un gran rumore, le venne voglia di ridere e, lasciandosi cadere accanto ai volumi, lo fece. Era immensamente felice e dire che quella mattina sarebbe stata in grado di uccidere qualcuno anche solo per un respiro di troppo. Si rialzò sistemandosi i vestiti, prese la spazzola e si sistemò i capelli dato che, probabilmente, erano in una condizione pietosa e li legò di lato con un nastro blu. Cercò di contenere l'emozione, fece un respiro profondo e prese la scatola ancora colma di ciambelle dal suo comodino, si meravigliò di averne ancora tante, ma quella settimana era stata così impegnata da non aver avuto tempo nemmeno per ingozzarsi di dolci. Scese rapidamente le scale tenendo con entrambe le mani la scatola a righe bianche e rosa, si fermò lungo il corridoio e contò le ciambelle, avrebbe voluto aspettare di arrivare dal ragazzo prima di mangiarne ma moriva dalla voglia di farlo così ne addentò una, ne rimanevano 15. Scese l'ultima rampa di scale e, intravedendo la porta della sala grande, il suo cuore cominciò a battere così velocemente che per un momento la ragazza ebba paura che sarebbe potuto esplodere da un momento all'altro, cercò di concentrarsi e di respirare mente lentamente s'avviava verso la stanza in cui Peter la stava aspettando
*'Ah, che bel nome Peter' <provo una grande pena per te in questo momento, sai?> 'Tu sei solo gelosa, e acida' <cosa sono io scusa?!> 'Aah PEEETER' <questa ci ha abbandonati definitivamente, RIPIGLIATI!>*; arrivata davanti alla grande porta cercò di sembrare il più disinvolta possibile e probabilmente ottenne l'effetto contrariò visto che continuava a sorridere come un'ebete quando i suoi occhi incontravano quelli del ragazzo, si sedette accanto a lui aprendo la scatola

Lo ammetto, lungo la strada non ho resistito e ne ho mangiata una disse con tono colpevole nonostante in fondo sapesse che al ragazzo non sarebbe importato poi così tanto.
 
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Simone.
view post Posted on 9/5/2015, 22:58




Abbandonato su una panca, Peter continuava a riflettere. Sul suo volto, rosso e rosa si alternavano a velocità spaventose.
Dopo quello che gli sembrò un tempo troppo breve, vide Flammy entrare in sala, sorridente.

*Perché il tempo passa così veloce, quando ho bisogno di riflettere?* - pensò. Tentò di vincere l'imbarazzo con un sorriso, sperando di non sembrare un idiota.
"Lo ammetto, lungo la strada non ho resistito e ne ho mangiata una." - disse Flammy sedendosi, con aria colpevole.
Peter si sentì divertito dall'amore della ragazza per le ciambelle: ce n'erano ancora un sacco! Pensava davvero che gli sarebbe dispiaciuto? Ma no, stava solo scherzando.. vero? Non gli era mai accaduto di farsi tante paranoie.
"Non ne sentiremo la mancanza, no?" - rispose ridendo.
La ragazza lo osservava con i suoi occhi verdi.
*Verde.. che bel colore.* - pensò, ridivenendo rosso in volto. Oh, insomma.. Perché non riusciva a controllarsi?! In ogni caso, sarebbe stato meglio pensare velocemente a un posto dove andare. Se n'era completamente dimenticato, immerso negli altri pensieri; si disse che sarebbe stata una scelta facile, ma ora che era giunto il momento, non gli veniva nulla in mente.
"Dove vogliamo andare?" - chiese, cercando di guadagnare tempo. Era così difficile trovare un posto.. Notò che aveva smesso di piovere, e un'idea gli balenò in testa.
"Sembra che abbia smesso di piovere.. usciamo un po' fuori, ti va?"
 
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view post Posted on 9/5/2015, 23:38

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"Non ne sentiremo la mancanza, no?" A quella risposta il suo volto si illuminò e fece un sorriso talmente grande che gli angoli della sua bocca sembrarono toccare le orecchie, osservò il ragazzo notando che, dopo averla guardata negli occhi, le sue guance parvero prender fuoco, sapeva cosa stava provando e pensò che non aveva mai trascorso una giornata così bella. Evidentemente però non aveva ancora pensato ad un luogo dove rifugiarsi per fare strage di ciambelle vista la sua domanda, ebbe paura anche solo di pensare di proporre un luogo data la prima idea quindi aspettò che il ragazzo si tirasse fuori da quella situazione da solo; Peter notò che aveva incredibilmente smesso di piovere e propose di uscire *'È come se il tempo atmosferico dipendesse dai miei sentimenti' < EGOCENTRICA! > 'ZITELLA' < Ehi... quella cattiva dovrei essere io... >* L'idea le stava bene, l'odore dell'aria dopo la pioggia le piaceva molto, le ricordava quando era a casa, sotto all'albero in giardino, a leggere e mangiare *< Certo che tu non fai altro che ingozzarti > 'Guarda che siamo sulla stessa barca TESORO' < Diamine.. >* Annuì guardando maliziosamente le ciambelle sul tavolo
Certo, adoro uscire dopo la pioggia, a parte per la terra bagnata.. però l'aria ha un buon odore... non vedo l'ora di fare uno sterminio di massa Stava ancora fissando i dolci e la sua bocca cominciò a riempirsi di saliva, scosse la testa e tornò a gardare il ragazzo, non era certa di poter dire quale delle due cose la facesse impazzire di più, così decise che probabilmente, prima o poi, avrebbe spiaccicato una ciambella in faccia a Peter per non doversi più porre il problema, pensando a questo scoppiò a ridere come una psicopatica tanto che, rischiando di cadere dalla panca, si sbilanciò in avanti finendo con il viso sulla splla del ragazzo mentre ancora rideva.
 
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