Compleanni e Burrobirre, Ordinazione

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versus zero
view post Posted on 12/5/2015, 10:54




Era la prima volta che le capitava di festeggiare un compleanno con dei compagni. Nella scuola babbana portava qualche dolciume in classe, tanti scrocconi che arrivavano sorridenti a prender cibo e poi... chi si era visto, si era visto. La tristezza e anche il disgusto, non le piacevano molto quelle persone e portava quelle cose solo su obbligo della madre, a lei rimaneva l'approfittarne per strafogarsi anche a scuola. Per questo motivo mai si era sognata di far festicciole a casa propria, non le interessava molto dei regali di quei ragazzi, nemmeno sapevano i suoi gusti, nemmeno ci parlava se non per qualche partitella a calcetto, baseball o giochi meno seri e non erano molti quelli con cui, ogni tanto, passava il pomeriggio al parchetto vicino casa.
Non aveva idea di come si festeggiasse tra coetanei e meno, con gente con cui alla fine si mangiava ogni giorno, si dormiva ogni sera, si parlava spesso.
Una famiglia allargata, provvisoria, la sua vera stava a Caernarfon. Sua madre e suo padre, quella coppia no sense erano gli unici individui con cui aveva passato i compleanni. E le andava benissimo così. Sua madre si concedeva qualche incanto per farli divertire e suo padre faceva... il mongolo, come al solito.
Mentre camminava verso il Testa di Porco, sorrideva ripensando all'ultimo compleanno che aveva passato con quei due.
Il padre, seduto su una sedia, aveva insistito per farla levitare, con lui sopra. La moglie, pur di aver pace, ci aveva tentato col risultato di un grosso bernoccolo sulla testa del consorte. Idioti.
Entrò sghignazzando nel locale.
Prima di iniziare a lavorare aveva una richiesta da fare, un'ordinazione. E chi meglio della sua collega poteva servirla?
Si guardò attorno, una volta individuata la chioma rossa, le si sarebbe avvicinata ancora in preda dei sorrisi provocati da quel ricordo.

Buongiorno! Ho una festa in Sala Comune, secondo lei abbiamo sette Burrobirre non scadute o tossiche? Offro io e... ci penso io a consegnarle, non si scomodi a richiedere quell'adorabile squadra di maledett... di adorabili gufi e allocchi. Tanto è poca roba.
Perché le stava dando del lei? Perché era in vena di cavolate quel giorno, nel suo sangue scorreva quello del padre alla fin fine, qualcosa doveva pur influenzare.
L'ordinazione era per la festa di Oliver, un concasato che si era attivato per invitare la maggior parte di Grifondoro socievoli, quelli che più si davano da fare per la casata. Non proprio i migliori, sarebbe stato fin troppo arrogante da parte loro, però era qualcosa di simile. Insomma, non si poteva andare d'accordo con tutti. Era un bel modo per conoscere i suoi colleghi e un paio di persone che animavano la Sala Comune. Chissà se si sarebbe divertita. Magari c'erano anche Zoey e il nuovo Prefetto che voleva proprio conoscere.
Senza accorgersene stava tamburellando con le dita sui pantaloni, era felice a quell'idea? Non l'avrebbe mai ammesso.


Ordinazione: 7 Burrobirre che verranno utilizzate nella role del 15 Maggio per il compleanno di Oliver Brior.
 
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Audrey Halliwell
view post Posted on 12/5/2015, 11:44




Aveva passato la maggioranza della giornata a studiare e non era ancora affatto soddisfatta. Non era affatto sicura dell'essere riuscita a imparare totalmente i concetti studiati quella mattina a lezione. I compiti ovviamente erano stati assegnati per la settimana successiva ma lei voleva svolgerli immediatamente così aveva iniziato a leggere e rileggere le nozioni del libro tra un servizio ai tavoli e l'altro. Come faceva? Semplice. Girava tra i tavoli prendendo le ordinazioni, ripulendoli o recuperando bicchieri piatti e le famose posate inutilizzate mentre poi al ritorno verso il bancone riprendeva la lettura del libro che teneva saldamente ancorato al fianco tra i vestiti e lo straccio che teneva legato in vita, fino alla preparazione del prossimo ordine. Alla fine uno dei clienti fu anche tanto interessato da iniziare a raccontarle la sua vita scolastica ed una serie di aneddoti che volendo potevano anche sembrare interessanti, peccato che con lo studio della Storia della Magia e con gli Egiziani non c'entravano assolutamente nulla.
“Li conoscevo io gli Egiziani! Gran farabutti quelli lì.”
Sbottò quindi con convinzione il signor Fungus facendo scattare le sopracciglia della rossa in una pura espressione di scetticismo. Fece per parlare ma si zittì quando questo iniziò un racconto articolato me che ugualmente non credeva avesse molto a che fare con quello che stava cercando di studiare lei. Chissà come l'avrebbe presa il Professor Peverell qual ora gli avesse portato un tema extra con i racconti del Signor Fungus. Ah beh, meglio non scoprirlo. Ringraziato per l'interessantissimo racconto prese i bicchieri da sotto il suo naso poco prima che questo si addormentasse di sasso dando una craniata sul legno del tavolo facendo sussultare la ragazzina. Scuotendo il capo sospirò, ma perchè non si prendeva una stanza quel tipo? Visto come andava a finire ogni volta gli sarebbe anche convenuto. Di ritorno si accorse della figura della Rosso-Oro e la salutò dandole un breve colpo di anca sul suo fianco e facendo quindi il giro sul bancone facendo poggiando il libro in un angolo e facendo scivolare le stoviglie dal vassoio direttamente nei lavelli facendo attenzione a non scheggiare ulteriormente nulla.
“Festa? Cosa avete intenzione di combinare? Non credevo fossero ammesse feste nelle sale Comuni.”
Ridacchiò scuotendo leggermente il capo mentre iniziava a prendere un cartone vuoto dove avrebbe sistemato l'ordinazione delle Burrobirre così da agevolargliene il trasporto. Un incantesimo di levitazione sull'intero cartone e l'altra non avrebbe dovuto neanche faticare. Sistemandole una dopo l'altra si assicurò di aver messo tutto. Agitando le dita per contarle si rivolse all'altra alzando lo sguardo su di lei allungando un sorriso.
“Neanche ci sarebbe bisogno che ti faccio il conto tanto ricordi i prezzi a memoria no? Diciamo che vale come prova. Sono 2 falci a testa quindi 14 Falci in totale.”
Non era passato troppo tempo da quando aveva iniziato, ma hey, non era poi così male come credeva una volta abituata alle facce, i commenti poco carini, il vomito ed il bagno intoccabile.

Edited by Audrey Halliwell - 12/5/2015, 15:24
 
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versus zero
view post Posted on 16/5/2015, 14:57




Persa com'era non si era rasa conto che la domanda fosse rivolta a lei. Poteva rispondere sinceramente, dicendo che era una semplice festa di compleanno sorvegliata. Niente di che, niente che giustificasse il suo buon umore. Oppure poteva dirle che era qualcosa di più. Voleva fare la finta ribelle? Pensava davvero che, ai suoi occhi, sarebbe apparsa chissà come? Ebbene sì.
Nemmeno lei sapeva spiegare quell'atteggiamento che assumeva davanti all'altra. Il cervello le andava in blocco, si ingolfava, proprio come un catorcio mai curato.
Finiva sempre per atteggiarsi in modo strano, recitando ora la parte del cavaliere, ora della cliente ignorante.

L'importante è non farsi scoprire.
Certo, ovvio, era fattibilissimo fare una festa in piena Sala Comune senza farsi notare. Si nascondevano le torte dietro ai cuscini, le Burrobirre nelle maniche, le caramelle sugli arazzi. Magari si castava un Silencio e si cantava col “muto”. Ci sarebbe cascata di sicuro, ottimo lavoro. Ripigliati Versus. Fai la seria per una buona volta.
Scherzo, diciamo che è una cosa tranquilla per un compleanno. Io e la Caposcuola teniamo d'occhio i Grifi e si festeggia insieme.
Era già meglio, una cosa per volta e forse si poteva curare quel caos che aveva in testa. Osservò l'altra sistemarle tutto in un cartone, non ce ne era bisogno ma le faceva piacere che stesse prendendo la mano, anche se il posto non doveva essere il massimo per una così femminile. L'immancabile rossore fece la sua ricomparsa nel vedere il sorriso della rossa pronta per farle il conto. Ricambiò il sorriso facendo un cenno di assenso, era tutto perfetto, se la cavava meglio di lei con i conti, non che ci volesse molto a superarla.
Prova superata a pieni voti!
Disse alzando entrambi i pollici, avvicinarsi poi alla Verde Argento. Prese dalla tasca il solito paio di monete guadagnate al locale, porgendo all'altra il necessario. Un portafoglio, necessitava qualcosa di simile. Sistemato il baratto avrebbe nascosto il cartone in qualche angolo non troppo esposto. La mercanzia avrebbe atteso il giorno della festa. Chissà come le Burrobirre reggevano senza perdere la schiuma... meglio non pensarci. Il tempo della chiacchierata era purtroppo terminato, le toccava iniziare a lavorare mentre pensava al giorno in cui avrebbe potuto conoscere i due colleghi, forse. Era anche l'ora di farlo.
 
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2 replies since 12/5/2015, 10:54   63 views
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