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| Oliver non era nelle condizioni migliori per presentarsi per bene: ancora avvolto da strisce di polvere, i capelli arruffati come un matto e le caviglie rosse per lo sforzo fatto per liberarsi dall'impedimento delle scale, tutto questo lo rendevano un po' stralunato. Il carattere gentile, tuttavia, non era stato perso e Oliver cercò di darsi un contegno, sebbene fosse in tuta e la cosa non aiutava. "Oh, un'altra Grifondoro! Non ti ho mai vista in Sala Comune, sei arrivata da poco?" chiese, la curiosità che prendeva il sopravvento un'ennesima volta. Del resto, era stato smistato in quella Casa per un motivo valido. Scosse il capo in segno affermativo quando Brooke cacciò fuori la pallina da tennis gialla."Ti ringrazio! Tutta colpa delle scale, per caso ti ho colpita?" chiese, l'aria contrita e leggermente triste per questo ipotetico evento. Allungò una mano per recuperare l'oggetto fluorescente e quando le dita della sua mano destra sfiorarono quelle eleganti della studentessa, una strana corrente elettrica passò tra di loro, interrompendo di scatto il contatto. Era durato un solo istante, un unico secondo durante il quale qualcosa era scattato nella mente di Oliver. Il ragazzo riacquistò il controllo della situazione e si lasciò scappare una risata leggera, ma divertita."Non so cosa sia successo, scusami" concluse, troppo gentile per poter ammettere di non essere stata colpa sua. Aveva sentito parlare di questi strani episodi di contatti elettrizzanti, ma non aveva mai dato loro peso. Eppure, in quell'istante non poté che esserne colpito e meravigliato allo stesso tempo. Alla fine riuscì a recuperare la pallina da tennis: la seconda volta non accadde nulla. ****** Avevano parlato del più e del meno, Oliver si era anche divertito dopo quel piccolo inconveniente. Alla fine, ovviamente, aveva recuperato la pallina di tennis che aveva perso poco tempo prima, grazie anche all'aiuto della studentessa. Conoscere Brooke, d'altronde, era stato più che piacevole: oltre ad essere una bella ragazza, era una sua Concasata e, cosa più importante, era simpatica e gentile, caratteristiche che - si sapeva - il ragazzo apprezzava in chiunque più di qualsiasi altra cosa al mondo. Tuttavia, si era fatta una certa ora e lo stomaco di Oliver aveva ripreso a brontolare. Voleva mangiare qualcosa prima di tornare a studiare in Sala Comune, così sorrise alla studentessa per poi salutarla con tono cordiale. "Ci vediamo in giro, Brooke! A presto" concluse, infine girò su se stesso con un rapido movimento e, facendo rimbalzare la pallina gialla su e già, imboccò il corridoio che portava ai piani inferiori, sperando che le scale non giocassero ancora altri brutti scherzi.Nessun rammarico, nessuna critica: semplicemente, non mi piace bloccare il mio personaggio per troppo tempo in una role, considerando che siano passati due mesi interi. Per quanto durato, è stato piacevole, quindi ti ringrazio. A presto.
The End Edited by David J. Potter - 22/8/2015, 12:36
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