Ormai era fatta.
Il momento fatidico era sempre più prossimo, e mentre già la Zuccheriera si affannava già intorno alla tazzina, ecco piovere dal cielo la richiesta della giovane ospite. Tutto procedeva secondo quanto preventivato, tutto secondo il programma, e tale sarebbe anche rimasto? Di cosa avrebbe voluto mai discutere? Il candidato ideale era quasi sempre Merlino, i giovani Maghi ne subivano ancora l'influsso, lo avvertivano presente, notevole, imprescindibile. C'erano poi le Streghe, più vogliose di conoscere Morgana, un approccio diverso, un'altra Storia, ma non troppo differente. Rigirando pensieroso il cucchiaino nel liquido ambrato, meditabondo proseguiva tranquillo, assorto. Quell'operazione meccanica, tanto usuale, quanto famigliare, non richiedeva più particolari meditazioni, aveva un che di automatico, un riflesso puro e semplice. Ed ecco la Zuccheriera correre dall'altro lato del tavolo, inseguendo la collega di un'esistenza, affannandosi intorno ad una nuova tazzina, mulinando il cucchiaino. Qual fosse il tasso di conversione tra zollette, e cucchiaini, non doveva essere qualcosa di così incredibilmente scontato. Dopo i primi, ne aggiunse un terzo, e di sottecchi un quarto, incerta se procedere ad un quinto. Troppo? Troppo poco? Abbastanza? Pensierosa, agitando il cucchiaino, afflitta da quel dubbio metodico, e sistematico, non riusciva a decidersi se andare avanti, o smettere. Ed il suo tiranno non sembrava prestarci troppa attenzione, un po' come la giovane ospite, o forse no?
Morgana, era il momento di Morgana.
Nulla di eccessivamente strambo.
Tutta una questione di definizioni.
Ricominciava il gioco.
La solita Storia?
Vede, probabilmente dobbiamo fare un passo indietro. Come spesso accade è tutta una questione di definizioni, in secondo luogo lei, ed i suoi colleghi del II Anno siete ancora comprensibilmente inesperti in molti ambiti, ed è consigliabile evitare nuova confusione, laddove possibile. Mi segue? Quanto abbiamo avuto modo di discutere a lezione, è frutto dell'incontro di esigenze della Scuola, del Ministero, vostre, ed in ultimo anche mie. Come avremmo avuto modo di discutere la prima lezione, del I Anno, in realtà, bollare come oscuro qualcosa è un processo che per quanto istintivo, il più delle volte non ha nulla di intelligente, o istruttivo. Anche il più innocuo degli incantesimi può essere il più oscuro, e la più terribile delle maledizioni non esserlo. Quale crede che sia il discriminante tra l'uno, e l'altra? Il che ci riporta inevitabilmente all'origine di ogni domanda: cos'è la Magia? Ha una buona risposta a queste due domande? A seconda delle risposte, tutto è destinato a cambiare, così come a seconda delle domande che si pone, troverà risposte incredibilmente differenti. Il che non significa matematicamente che le une siano migliori delle altre, o che esista sempre una risposta corretta, esclusiva di tutte le altre, ma solo che siano differenti.
Vortici di vapore, ed essenza, si levavano vorticosi dalla cheta superficie ambrata.
Tra un rotacismo, ed un improbabile vocalismo, proseguiva.
Un sorriso, un leggero accenno qua.
Un dito ammonitore là.
Business as usual.