First time.., Aperta a tutti i primini

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Joseph Sipret
view post Posted on 3/8/2015, 12:56




*Finalmente si parte* pensò Joseph quando la Prefetta Corvonero disse a tutti che la prima tappa sarebbe stata Mielandia.
Il suo sogno si stava concretizzando. Avrebbe fatto un giro nella città dei dolci di Hogsmith e avrebbe sicuramente fatto una spesa per un regimento di dolciumi di ogni genere.
Chissà se avevano anche le figurine delle streghe e maghi famosi.
Aveva voglia di iniziare questa collezione di cui aveva molto sentito parlare ma non aveva mai avuto modo di farla ne vederla.
Joseph aveva tutti questi pensieri. Pensieri finalmente felici dopo l'ultima settimana che aveva passato a ripensare alla lettera della madre e l'indifferenza del padre per lui.
Si sentiva in quel momento libero di pensieri e di timori.
Avrebbe continuato a vagare con il pensiero se non fosse stato per il battibecco di due Corvoneri li vicini.
Questo lo riportò alla realtà. Prese il suo sacchetto che aveva posato a terra quando era sceso dalla carrozza e se lo mise in spalla. A quel punto attese che la prefetta iniziasse a muoversi.


PS: Ho iniziato la Role quando ancora non ero Prefetto quindi continuerò a non esserlo fino alla fine per coerenza di game.
 
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view post Posted on 3/8/2015, 12:57
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Ovviamente ;)
 
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view post Posted on 3/8/2015, 23:28
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First time… - Responsabilità -

Jen aveva finalmente preso la parola e si esibì nella sua perfetta competenza. Era davvero ammirevole il fatto che si fosse fatta carico di tanti studenti accompagnandoli ad Hogsmeade, cosa da cui gli altri prefetti preferivano tenersi ben lungi, ma alla fine la responsabilità vera e propria era di quelli del primo anno. Sia lei che Oliver sarebbero stati liberi di scorrazzare come meglio preferivano, con una sola nota: niente stamberga strillante e, soprattutto, l’affidamento di Sophia e Mary alle cure della giovane Violet.
La ragazzina rimase quasi interdetta davanti alla cosa ma in fondo era sue amiche, sue compagne di stanza e sue personalissime stalker, di certo non poteva rifiutarsi inoltre aveva loro promesso di farle visitare il negozio quindi poteva solo accettare.

«Prometto di riportare Mary e Sophì al ritrovo tutte intere e sane e salve.»


Sorrise la ragazzina appoggiandosi la mano destra sul cuore. Poi passò lo sguardo sulle sue compagne.

«Che ne dite se andiamo prima a Mielandia con loro, poi passiamo da Zonko e alla fine ci appartiamo ai tre manici….come vi sembra come programma?»


Chiese alle due. Era contenta e in fondo lo sapeva che in quella gita non avrebbe mai trovato un po’ di pace. Ma in fondo era meglio così, la solitudine era brutta per tutti e in qualche modo era contenta di non sentirsi abbandonata da loro.


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view post Posted on 4/8/2015, 12:37
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*Hogsmeade....Hogsmeade....Hogsmeade....* Nella mente del giovane Grifondoro regnava solo quella parola. Pensava a quello da ore e ore e non poteva credere che finalmente avrebbe vistato il Villaggio di Hogsmeade. Quando glielo avevano detto per poco non sveniva, le gambe e le mani gli tremavano dalla contentezza..... Subito era corso dal migliore amico Oliver per dargli la notizia e obbligarlo ad andare con lui, anche se non ce n'era affatto bisogno. Fred aveva solo sentito parlare di Hogsmeade, sapeva che c'erano negozi incredibili come Mielandia, uno dei più famosi negozi di dolciumi. Spesso la mamma andava a comprargli le caramelle e poi gliele mandava con Horus, la civetta di Fred. Dalla contentezza Fred aveva iniziato a girovagare per il castello con un sorriso da ebete stampato in faccia, sognando ad occhi aperti di essere già ad Hogsmeade, ancora faticava a crederci. Quando tornò in camera notò ce era completamente deserta e così si mise a ballare una canzone babbana che a lui piaceva molto "Timber" che in quel momento suonava forte e chiaro nella sua testa mentre lui cantava le parole.

"It's going down, I'm yelling Timber.
You better move. You better dance.
Let's make a night, you won't remember.
I'll be the one, you won't forget..."

Aveva inventato il ballo dei giorni fa senza farsi vedere da nessuno. Aveva ancora vergogna e paura di farsi vedere mentre ballava, non perché non fosse bravo ma perché nell'altra scuola era stato preso in giro e non voleva succedesse anche lì. Finito di ballare si buttò sul suo letto e controllò l'ora. Non era tardi ma decise comunque di iniziare a prepararsi. Si mise un paio di jeans delle scarpe da ginnastica e una maglietta grigia a maniche corte, visto che faceva abbastanza caldo. M all'ultimo momento decise di portarsi anche una felpa bordeaux e se la mise in vita. Uscii dalla camera, mettendosi la bacchetta in tasca. La Sala Comune era piena di primini e non che sarebbero andati con loro ad Hogsmeade. Raggiunse Oliver e insieme di diressero alle carrozze incantate fuori al castello. C'erano già delle studentesse e tra loro il Grifo notò la Prefetta Corvonero, che aveva intravisto si e no tre volte. Sarebbe stata lei ad accompagnarli in quella gita scolastica al villaggio di Hogsmeade. Pochi minuti dopo arrivarono tutti e il giovane Grifo salì su una carrozza insieme ad Oliver e ad altri quattro o cinque studenti, le carrozze si riempirono tutte f finalmente furono tutti pronti a partire per andare ad Hogsmeade.


Per tutto il viaggio non aveva fatto altro che immaginare il villaggio che avrebbero visitato di li a pochi minuti. Una volta arrivati a destinazioni tutti gli studenti scesero dalle carrozze e come Fred la maggior parte rimase a bocca aperta per qualche minuto come in trans ad ammirare quello splendido Villaggio. A riscuoterlo fu la voce della Prefetta Corvonero, la quale disse agli studenti di avvicinarsi. Così Fred fece dei passi avanti insieme agli altri. Quando tutti furono abbastanza vicini per sentirla la giovane Covonero chiese dove volessero andare. *Ovunque* pensò il grifo che non vedeva l'ora di esplorare quel meraviglioso villaggio. Ancora una volta si distrasse e non sentì ciò che dissero gli altri studenti così aspettò che la Corvonero si movesse per seguirla ovunque andasse ed esplorare finalmente quel meraviglioso villaggio che sognava fin da piccolino.
 
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view post Posted on 5/8/2015, 12:20
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La canzoncina sembrava non finire più. La mente di Oliver, versata nell'arte musicale fin da bambino, continuava ad attingere a quella sua innata passione come se fosse la cosa più normale del mondo. Sorrise, mentre fischiettava altre note accompagnate da parole riguardanti Mielandia e tutti i dolci che il ragazzo avrebbe potuto assaggiare... ancora una volta. Il solo pensiero lo emozionava, scaricando un'onda di gioia senza eguali. Mormorò ad alta voce la canzoncina, quasi senza accorgersene, poi salutò Violet di nuovo.
"Ehi, andate da Mielandia?" domandò, sperando in una risposta positiva. C'era una bella folla di studenti quel pomeriggio, quindi Oliver non si era accorto di altre facce familiari. Accanto a sé, per fortuna, c'era il suo migliore amico e fu a lui che si rivolse in quel momento. "Fred, tu che proponi? Che ne dici di fare rifornimento di dolci? Mi piacerebbe anche visitare i Tre Manici di Scopa, dicono che lì la Burrobirra abbia un gusto diverso, migliore! E vorrei andare anche alla Testa di Porco, ci lavora Versus, potremmo salutarla" disse, riferendosi ad un'altra sua concasata. C'erano così tanti luoghi da vedere, da ammirare, da esplorare... così tanti bar in cui sedersi per prendere qualcosa da bere o da mangiare, soprattutto per rilassarsi. Il Grifondoro scosse il capo quando la Prefetto Corvonero esclamò:
"Solo una cosa: niente Stamberga strillante senza di me!"
Era una delle sue mete principali; nella lista che si era creato mentalmente, quella dimora infestata dai fantasmi si collocava al primo posto. Alzò il tono di voce per farsi sentire sui mormorii e il vociare dei suoi compagni, rivolgendosi all'incantevole studentessa [Jen].
"Mi scusi, ma davvero possiamo andarci tutti insieme?" chiese, notando un istante dopo di aver usato una forma di cortesia con una ragazza praticamente poco più grande di lui. A volte il bon ton lo rendeva bizzarro. Comunque, sperava che la Corvonero confermasse quella sua richiesta: ci teneva tantissimo, magari si sarebbero rivisti in quel punto dopo una passeggiata e una visita per il sobborgo magico, per poi andare insieme alla Stamberga Strillante. L'idea lo esaltava. Spettri urlanti, leggende inerenti spiriti antichi e dannati, di sicuro ombre ululanti, una dimora tetra e buia, forse un po' fatiscente: perfetto per un Grifondoro curioso come Oliver. Già fantasticava su alcuni versi per una futura canzoncina sull'avventura.
 
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view post Posted on 5/8/2015, 12:43
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Mitchell aveva appena finito di discutere con Bacchus, e stava ascoltando Jen in attesa che dicesse il programma della gita, quando Mary arrivò e mozzò di netto ogni discussione tra lui e Bacchus minacciandoli di legarli in piazza ad Hogsmade, Mitchell non seppe più che fare e l'unica cosa che riuscì a dire fu: "Scusa".
Alla fine della spiegazione di Jen, il ragazzino era indeciso sul da farsi, sperava di poter girare da solo o magari con qualcuno che gli fosse particolarmente simpatico, o comunque non con Bacchus perchè sicuramente avrebbe trovato da discutere, quando sentì Jen dire a Violet che poteva andare in giro con Sophia e Mary, allora MItchell, visibilmente imbarazzato si avvicnò alla ragazzina e disse: "Ehm scusa Violet, posso unirmi anch'io a voi o sono di troppo?".

 
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Aurora _ McDyson
view post Posted on 5/8/2015, 13:28




Aurora era rimasta in silenzio per tutto il tempo: si trovava un po' a disagio con tutte quelle persone che non conosceva, ma aveva deciso di sconfiggere la sua timidezza anche solo per una giornata; non si era pentita di aver preso parte alla gita e oltretutto sarebbe stato un ottimo modo per fare conoscenza con nuovi studenti.
La Prefetta aveva stabilito che avrebbero visitato Hogsmade tutti insieme: non avevano infatti ancora il permesso per girovagare da soli, essendo solo primini. Sarebbero andati nei vari luoghi proposti dagli altri studenti, partendo da Mielandia. Sarebbe stato un bel giro, Aurora ne era sicura.
Jenifer aveva dato il permesso a Mary e Sophia di fare un giro da sole con Violet, che essendo in seconda fungeva un po' da accompagnatore. Le sarebbe piaciuto unirsi a loro, ma non voleva far pesare sulle spalle di Violet una responsabilità troppo grande.
Era quasi decisa a partire con Jenifer e gli altri studenti, quando sentì Mitchell che si avvicinò a Violet e alle altre ragazze: anche lui era intenzionato a unirsi a loro.
La bambina doveva dire che il loro giro la allettava: tese le orecchie per sentire dove sarebbero andate: Mielandia, Zonko, I Tre Manici di Scopa... sarebbe stato divertente di sicuro. Se solo fosse riuscita a mettere da parte la sua timidezza in modo da poterglielo chiedere...
Ci mise tutta se stessa per impedire di farsi venire i rimorsi dovuti all'imbarazzo, ma alla fine si avvicinò al gruppetto:
- Ciao Mitchell, ciao ragazze. - un saluto era d'obbligo, sempre. Decise di arrivare subito al punto - Piacerebbe anche a me unirmi a voi.
In fondo, cosa aveva da perdere?
- Sempre che non vi dispiaccia, ovvio. - la bambina aveva visto Violet piuttosto turbata quel giorno, non sapeva se volesse restare da sola con le sue amiche. Era pronta ad un rifiuto, ma al contempo sperava davvero di passare un po' di tempo in loro compagnia.
 
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Cathleen Harvey
view post Posted on 5/8/2015, 15:00





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"ULTIMA CARROZZA PER HOGSMEADE! ULTIMA CARROZZA!"
Cathleen non era una ritardataria. Chi la conosceva bene lo sapeva, ma quel pomeriggio era stata "fortunatamente" beccata da Pix nel corridoio, che l'aveva riempito i capelli di una viscida sostanza di cui non sapeva il nome. Così i suoi programmi erano saltati in aria. In sala grande non si parlava d'altro! La gita per primini supervisionata dalla prefetta, nonché amica, della sua casata.
Aveva corso così tanto. Gradino dopo gradino, fino alla torre di Divinazione. Poi si era fiondata nel suo dormitorio per farsi una doccia molto molto veloce.

*Quel piccolo furfante, giuro.. giuro che gliela faccio pagare!*
Grazie al cielo aveva beccato l'ultima carrozza qualche secondo prima che partisse. Una volta seduta sul sedile tirò un sospiro di sollievo e si passò una mano tra i folti capelli rosso fuoco che sembravano quantomeno domabili.
Adesso poteva godersi il viaggio verso il villaggio che tanto aveva sognato di visitare.

Hogsmeade era bellissima. Molto pittoresco, era un piccolo villaggio formato principalmente da cottage con il tetto di paglia e tanti negozi in cui spendere i suoi preziosi galeoni. Proprio come aveva detto suo padre!
Cath si guardava attorno estasiata, tanto da non vedere la piccola folla che si era creata attorno a Jenifer. Molti volti erano sconosciuti, ma tra quelli riconobbe Alice, Mary, Sophia e Violet, con cui aveva condiviso molte avventure ultimamente.

- Jen! Alice! Ragazze! -
Salutò tutti con un cenno della mano e un gran sorriso, nonostante avesse ancora il fiatone per l'immensa corsa che aveva fatto quel pomeriggio. La ragazza notò che c'erano tanti altri Corvetti come lei, anche se non li conosceva tutti per nome, così come numerosi Grifondoro, con cui non aveva ancora avuto l'occasione di scambiare quattro chiacchiere.
Si avvicinò alle sue amiche, le uniche con cui aveva un po' di confidenza all'interno del castello e salutò con un sorriso anche gli altri ragazzi che non conosceva. Era forse una tacita richiesta di restare con loro?

- Voi dove volete andare? -
La sua risposta le si palesò proprio davanti gli occhi. Un grande, immenso, colorato negozio di caramelle. Ovviamente lei sarebbe andata da Mielandia! E ci sarebbe anche rimasta per molto, visto che non era una grande amante dei pub come i Tre Manici.
Adesso doveva solo pensare a cosa comprare.


Come al solito in ritardo, ma ci sono
 
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view post Posted on 6/8/2015, 15:25
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Alice Lastrange






I gruppi si definirono ed Alice cercava in tutti i modi di essere d'aiuto, benchè il suo unico desiderio fosse quello di camminare da sola per il fantastico villaggio di Hogsmeade. Ma non poteva mollare tutti in asso e fare i comodacci propri. Non era da lei, e non era da degna Corvonero qual'era. Quando tutti finalmente camminarono in direzione delle proprio mete Jenifer si avvicinò entusiasta alla sua concasata, chiedendole cosa le sarebbe piaciuto comprare. Jenifer sapeva bene che quando ci si metteva, Alice era una vera spendacciona, e che la cosa che amava di più era lo shopping. Ma dal canto suo Alice sapeva che non aveva granchè di urgente o necessario da comprare. In realtà c'era un unico e solo negozio che avrebbe voluto svaligiare da cima a fondo ad Hogsmeade, Bibliomagic a parte, ma sapeva bene chi lavorava li, e dato che Baccus quel giorno era li con loro, non vi era spazio ai dubbi. Così la ragazza si fermò di botto davanti la prefetta Corvonero, ed iniziò a stropicciarsi le mani nervosamente...
« Jen, io vorrei tanto andare da Oggetti ed Accessori, ma... non lo so, cioè ... insomma... hai capito, no? »
disse con un tono anche troppo insicuro per i suoi gusti. Aveva passato giorni e giorni ad evitare attentamente quella persona, erano mattine che si svegliava all'alba per trovare il momento giusto di filare via. Evitava la sala comune più che poteva e i luoghi i cui poteva incontrarlo. Non poteva certo piombare così nel "suo" negozio.
« Quindi...non lo so, decidi tu » aggiunse infine a conclusione del suo ragionamento, forse lo avrebbe svaligiato una volta finito il turno da Bibliomagic, quando sapeva che poteva entrarci senza problemi.

 
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view post Posted on 7/8/2015, 13:41
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First time… - All together -

Era destino di doversi portare appresso Mary e Sophì ma…perché anche tutti gli altri? A questo punto era inutile dire di voler stare da sola, a questo punto doveva solo tentare la fuga e abbandonare tutti al proprio crudele destino. Lo avrebbe fatto, dopo Mielandia.
Si voltò verso Oliver, il primo ad aver deciso di unirsi a loro anche se ormai era chiaro che al negozio di dolci sarebbero andati tutti insieme, che le divisioni si sarebbero fatti soltanto dopo, però il giovane grifondoro era decisamente il meno pericoloso degli altri perché c’era anche Fred e la sua attenzione era concentrata anche sul suo compagno, quelli davvero pericolosi erano i restanti della sua casata. Non poteva essere sgarbata con loro, non dopo che tutti si erano preoccupati da morire per lei e per il suo strano cambiamento, non dopo aver detto a tutti quei primini di chiedere il suo aiuto se avessero avuto problemi. No, doveva cercare di stare buona e darsi un contegno. Alzando gli occhi al cielo vide una piccola rondine chiamata libertà volare via con la sua gemella solitudine e sospirò. Tagliare la corda sarebbe soltanto stato scortese. Si rivolse quindi prima ad Oliver aprendo le sue labbra in un piccolo sorriso di circostanza, cosa che avrebbe probabilmente fatto per il resto della gita.

«Ma certo Oliver,penso proprio che andremo tutti insieme, Mielandia è molto consociuto e tutti desiderano andarci. Io personalmente vorrei prendere delle cioccorane e della pi frizzole…»


Annuì piuttosto convinta, mettendosi in marcia dietro la prefetta. Lanciò anche uno sguardo a Mitchell e Aurora, loro nuovi acquisti, che sembravano davvero voler andare insieme a lei e anche Cat sembrava dell’idea di volersi unire alla compagnia. Mentalmente fece il conto. Sette persone con tutta probabilità…era davvero un magnifico modo per rimanere soli, decisamente, avrebbe avuto tutta la privacy che desiderava e poteva continuare con il romantico appuntamento con il suo specchio magico.

«Ma si dai, andiamo tutti insieme….resterò da sola la prossima volta.»


Disse con un sorriso così dolce che sarebbe stato molto difficile capire se la sua fosse una critica oppure se realmente voleva stare con tutta quella gente. Una sola domanda le affiorò alla mente: come mai tanta gente desiderava la sua compagnia? Lei era cattiva, era la perfetta compagna di Lucy, come poteva avere tanta gente che desiderava stare con lei? Era pericolosa e meritava soltanto di rimanere sola.
Li guardò uno per uno. Oliver era un ragazzo solare, gentile e coraggioso, Catlheen sapeva sempre tirati su il morale e poi faceva dei biscotti che erano la fine del mondo, Mitchell era un giovane con tanta voglia di imparare, Aurora era dolcissima e sembrava una principessina, Mary era forte e Sophì…beh lei era Sophì. La migliore del mondo, quella che aveva accettato di prendersi un peso più grande di lei e con la quale avrebbe dovuto parlare della cosa, lo sapeva, la nonna glielo aveva detto però non era quello il momento e, inoltre, non ne aveva ancora il coraggio. Non voleva, lei l’avrebbe guardata sicuramente in maniera diversa.
Tutte queste persone erano speciali e quindi perché volevano stare insieme a lei?

«Vada Jen, tutti a Mielandia adesso….poi se mi è concesso mi porterei via anche Mitchell e Aurora….da quanto ho capito per quanto riguarda Oliver è autonomo giusto?»


Avrebbe quindi detto con un sorriso lanciando uno sguardo ai suoi amici quasi a volerli rincuorare che andava tutto bene e che potevano anche passarlo un pomeriggio tutti insieme.


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no'one
view post Posted on 7/8/2015, 20:13




Ed ecco che il suo piano andava a farsi benedire. Stava filando tutto liscio e poi, non sapeva come, perchè e quando, da tre si erano ritrovate in sette e puff l'occasione per poter parlare con Violet era sfumata.

"Ehi, andate da Mielandia?"
"Ehm scusa Violet, posso unirmi anch'io a voi o sono di troppo?".
"Piacerebbe anche a me unirmi a voi."
"Voi dove volete andare?"


NO! no, no, no e no! Cos'era tutta quella voglia di fare gruppo?! Cinque minuti prima però erano tutti ansiosi d'andare per i fatti propri, cosa diavolo mai era cambiato. *Ma andatevene un po' a casa vostra!*
Incrociando le braccia, iniziò a battere il piede velocemente, seguendo un ritmo serrato, simile a quello del cuore che batteva furiosamente, cosa che si era accorta di fare molto spesso, praticamente tutte le volte che la sua pazienza si trovava vicino ai limiti di sopportazione... limiti di per sé abbastanza scarsi. Non rispose alle domande fatte, si limitò ad un'occhiata secca che difficilmente nascondeva il suo malcontento, lasciando a Violet "la capogruppo" l'impegno di decidere cosa fare.
Che se la sbrigasse lei, non gliene fregava niente.
Scocciatori.

*Spero che quelle benedette caramelle vi rimangano sullo stomaco! Indigestione di massa. Che i fantasmi vi facciano diventare i capelli bianchi o peggio.* Andò avanti così per altri cinque minuti, mandando maledizioni a chiunque in quel momento le capitasse a tiro. Avrebbe dovuto fermare Violet in un altro momento, magari riuscire a staccarsi dal gruppo per poi sgattaiolare da qualche parte. Conosceva l'amica abbastanza bene da sapere che al primo segno di distrazione avrebbe tagliato la corda come aveva già fatto innumerevoli volte a scuola ma cascasse il mondo non le sarebbe sfuggita.

«Ma si dai, andiamo tutti insieme….resterò da sola la prossima volta.»

Che gioia. Che felicità.

«Vada Jen, tutti a Mielandia adesso….poi se mi è concesso mi porterei via anche Mitchell e Aurora….da quanto ho capito per quanto riguarda Oliver è autonomo giusto?»

*Fate come vi pare* veloce si affiancò a Violet, lasciando solo qualche centimetro di distanza... ancora un po' e le sarebbe finita in braccio.

 
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view post Posted on 7/8/2015, 20:35
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Doveva ammettere di aver capito "automa" in un primo momento, cosa che Oliver non riusciva ad afferrare. Lui non era uno stupido robot, uno di quei strumenti tecnologici con cui suo cugino Alex giocava di continuo, essendo piccolo ed essendo in parte di origini Babbane, Quando Sophia, un'altra ragazza Corvonero che lui conosceva e che aveva appena scorto tra la folla, ripeté la parola, Oliver finalmente afferrò al volo l'esatta pronuncia: autonomo. Fece un cenno del capo, sebbene non capisse subito perché lui dovesse essere autonomo e gli altri no. Forse perché era del secondo anno, anzi quasi sicuramente era così. Era stato un po' distratto fino a quel momento, perché i suoi pensieri si erano concentrati sull'idea di far visita al suo negozio preferito in assoluto: Mielandia. Per fortuna, la canzoncina che stava creando nella sua mente adesso si era temporaneamente fermata, dando lucidità al giovane Grifondoro. Affiancata Violet, si rivolse a tutti gli altri, felice di poter iniziare in gruppo quella gita scolastica.
"Io ci sto! Potremmo andare da Mielandia tutti insieme, fare rifornimento di tanti dolci e poi andare da qualche altra parte, per chi non volesse fermarsi lì tutto il tempo" disse, felice. E lui? Se ci fosse stata la possibilità di andare alla Stamberga Strillante, allora avrebbe abbandonato il paradiso di zucchero con piacere, altrimenti sarebbe stato difficile smuoverlo dalle vetrine strapiene di girandole gustose, di rane al cioccolato, rospi alla menta, piume di cannella, Mou Mollelingua, Api Frizzole... basta. Doveva fermarsi, onde evitare un collasso lì su due piedi. Cercò di fare un respiro per calmarsi, ma il suo sguardo luccicava di una nuova luce. Perché era così dannatamente goloso? Si diede mentalmente un limite di Galeoni da poter spendere da Mielandia, altrimenti il suo conto alla Gringott sarebbe stato prosciugato in un battibaleno: 10 Galeoni? No, troppo: i suoi denti bianchi e curati ne avrebbero risentito, quindi meglio non esagerare più del dovuto con zuccheri vari. 5 Galeoni? Be', quasi quasi, ci stava! Sperava di non lasciarsi prendere dalla mano, o meglio dallo stomaco. Nel frattempo, comunque, salutò altri studenti e poi sorrise in direzione di Sophia.
"Ma si dai, andiamo tutti insieme….resterò da sola la prossima volta."
Non proprio il massimo del galateo, ma quella ragazza era davvero simpatica.
Oliver si lasciò scappare una risata.
 
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Mary_Evans
view post Posted on 7/8/2015, 22:13






12 anni - Corvonero - 1° anno - scheda ()

Avevano appena ottenuto il permesso di staccarsi dal gruppo, quando gli altri Corvi chiesero a Violet di potersi unire a lei. Il piano di Soph era sfumato ed anche quello di Violet, visto che era passata dal “Voglio stare da sola” a doversi occupare di ben sette persone. Sophia era visibilmente furiosa e lampi di rabbia sprizzavano rapidi e violenti dalle delicati iridi azzurre, come piccole fiammelle pronte a divorare tutte le persone che le stavano attorno. Forse solo lei si sarebbe salvata da tutti gli improperi e i possibili insulti che stavano evidentemente balenando nella mente furiosa della concasata.
Violet invece sembrava essersi rasserenata, il secondo sorriso che le aveva addolcito il volto fece percepire alla ragazzina la presenza della compagna di scherzi come ancora presente sotto quella dura corazza di tristezza e malinconia di cui ultimamente si adornava. La ragazzina si era limitata ad osservare la scena dall’ esterno senza spiccicare parola riguardo agli ultimi eventi, anche perché in fin dei conti lei non c’ entrava nulla sebbene l' amica avesse cercato di coinvolgerla in quella missione stile “ Sophia Daver e la gioia della cornicorna perduta”. Quella era una questione che solo loro due sarebbero state capaci di sbrogliare e lei non avrebbe potuto fare altro che osservare il tutto dall’ esterno, senza contare che la sua presenza si sarebbe potuta rivelare addirittura controproducente, limitando il flusso della discussione tra le Corvette. Se voleva il bene di Sophia, ora doveva tirarsi indietro a basta, perciò disse con un sorriso ed inclinando leggermente la testa a destra : “Sentite, intanto vogliamo andare tutti da Mielandia no? Perciò direi che ora ci si può avviare in quella direzione, al massimo alla questione dei gruppi ci pensiamo dopo. E ora in marcia, altrimenti perdiamo l’ intero pomeriggio solo per decidere dove andare e non abbiamo più il tempo di andarci. ” , disse avvicinandosi poi a Sophia, che da bravo rottweiller da guardia si era attacata alla padroncina digrignando i denti contro coloro che volevano portargliela via. Si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò : “Non ti preoccupare. Se vuoi svicolare via con V hai il mio appoggio, ma non potrò seguirti. Tu pensa solo a portarla via, del resto mi occupo io.”

❝ Take my hand,
and I’ll promise not to ever let it go!❞

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view post Posted on 8/8/2015, 12:14
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First time… - Cambio di ruolo -

In tutto ciò aveva lanciato solo un mezzo sguardo a Sophì che, appena avevano ripreso la marcia, si era affiancata a lei, quasi volesse farle la guardia. C’era per caso stato un cambio di ruolo senza che lei ne fosse avvisata? Non era mica Violet quella che veniva presa in giro perché sembrava un cagnolino affettuoso? Certo, non poteva dire che la cosa le desse fastidio, almeno da parte delle sue compagne di stanza non l’aveva mai presa come una cattiveria e quasi le faceva piacere ma in quel momento non aveva molta voglia di scherzare e la sua amica nemmeno, sembrava decisamente sul piede di guerra. Peccato che non riuscisse a capire che quello da cui doveva difenderla non stava fuori, bensì dentro di lei.

«Sophì che hai? Ti si è annodata la bacchetta? Non potresti cercare di assumere un’espressione un pochino più contenta? Rischi di far scappare tutti, sembra quasi che tu voglia uccidere qualcuno.»


Le sussurro all’orecchio e lo fece così piano che nessuno potè sentire quelle parole. Nonostante tutto si accorgeva che l’apparenza era tutto, anche in una scuola come quella e di certo non poteva permettere alla sua amica di rovinarsi una bella giornata solo perché Violet non era più Violet e lei aveva un brutto carattere. Decisamente no, voleva che si divertissero tutto.

”A questo punto fingerò di divertirmi anche io.”


Pensò, prima di sospirare e tornare a guardare davanti a sé. Magari a furia di fingere, alla fine, si sarebbe divertita davvero, chi poteva saperlo?
Vide anche Mary correre verso di loro e sussurrare qualcosa all’orecchi di Sophì, provò a sentire ma non riuscì a capire nulla. Poco male, in fondo lei mica aveva l’esclusiva sulla Daver. Continuò quindi a camminare dietro a Jen cercando di non incrociare più lo sguardo di nessuno. Non voleva tradire le sue buone intenzione, non voleva proprio.


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Con un po' di confusione la prefetta seguì i movimenti di tutti. Insieme a Mary e Sophi si erano aggiunti altri primini a carico della povera Violet e poi il grifondoro che avrebbe trascinato sicuramente l'amico, era un gruppetto fin troppo corposo per lasciarli senza guida. Quando ancora stava valutando la situazione li aveva raggiunti anche la dolce Cath che si era unita ai corvetti. Fortuna voleva che tutti fossero decisi e concordi sulla prima tappa: Mielandia.

« Andiamo su »

Li esortò avviandosi per le stradine del villaggio, guidando il gruppo verso il negozietto di dolciumi. Nel tragitto notò Violet, Mary e Sophi inquiete; da essere tre si erano ritrovate in chissà quanti e la prefetta non aveva proferito parola a riguardo. Di certo non andava bene, ma si sarebbe espressa dopo che tutti avrebbero saziato la propria ingordigia.
Alice le aveva parlato di Oggetti ed Accessori.. Jen s'irrigidì leggermente. Da quella mattina sulla torre non aveva ancora chiarito col ragazzo. Lo evitava per quanto possibile, e per di più nel negozio in cui lavorava potevano acquistare esclusivamente i prefetti. Ricreare il rapporto con Alice era stato complicato e doloroso, e tutto voleva meno che ripetere gli errori. Doveva ancora risponderle che Mielandia si affacciò alle loro viste.


« Se te la senti di andare, andiamo.. »

Le rispose impassibile. La cosa non la metteva esattamente a suo agio, ma non poteva scappare per sempre.
Distolse lo sguardo e furono davanti all'ingresso del negozietto.


« Bene, eccoci qui.. questa è mielandia. Entrate su »

Li invitò con un sorriso. Non conosceva undicenne che non adorasse quel posto.. forse solo lei a undici anni avrebbe fatto volentieri a meno di dolcetti e leccornie. Quando tutti entrarono li seguì per supervisione.


OT. Chi è interessato ad acquistare, postasse in Mielandia, facendo accenno che ci sono io ad accompagnarvi ^^
 
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