Moonshadow, Per Walter - Aperta, forse

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 3/9/2015, 02:45
Avatar

"Correndo misuro la strada e misuro me stessa"

Group:
Mago
Posts:
422

Status:


I accept chaos, I'm not sure whether it accepts me.

eyvhw
Gli stivali di Gabrielle affondarono nel fango. Decine di gocce di pioggia finirono sul mantello autunnale che aveva deciso di indossare, in quel moto di impazienza che l’aveva condotta fin lì. Perché era ad Hogsmeade? Nostagia? Forse, ma non era questo il punto. Il problema di Gabrielle, da qualche anno a questa parte, era che non riusciva a stare per troppo tempo in un posto senza sentirsi travolgere dall’onda dei suoi pensieri. Ed era già passata una settimana da quando era stata assunta ad Hogwarts. Non che il suo lavoro non le piacesse, adorava insegnare. Ma il lavoro non aiutava a mettere ordine nel caos della sua testa, anzi; in qualche modo alimentava quel turbinio. Era venerdì sera, e non aveva le energie necessarie per continuare a correggere quella pila infinita di temi. Ma non poteva nemmeno stare a pensare nel buio dei suoi appartamenti, lavorando all’uncinetto l’intricata matassa delle sue preoccupazioni. Voleva solo una distrazione. Un bicchiere di vino elfico, forse due, una risata senza pretese con qualcuno che non avesse l’aria di voler giudicare troppo.
Sorpassò con passo svelto il Pub di Madama Rosmerta, coprendosi il volto con il mantello. Odiava i posti affollati, ed evitava nello specifico quelli alla moda. L’ultima cosa che voleva era passare la serata con qualche stupido e pomposo accademico, che le avrebbe fatto domande sui suoi studi, che avrebbe ostentato una falsa competenza e un falso interesse e che, soprattutto, sarebbe inorridito alla vista di un liquido che non fosse succo di zucca nelle mani di una rispettabile docente di Hogwarts. Stava cercando un posto dove nessuno avrebbe notato la toppa sul fondo del suo mantello, uno di quei posti in cui gli stupidi erano stupidi e non cercavano di sembrare altro. Per questo svoltò in una stradina laterale, e proseguì finché non si ritrovò di fronte ad un portone logoro. La testa mozzata di un cinghiale capeggiava sull’insegna principale. Era arrivata, finalmente.
Abbassò il cappuccio del mantello e andò a sistemarsi su uno sgabello libero, proprio di fronte al bancone. Il locale era frequentato da quelli che qualunque benpensante avrebbe chiamato “tizi poco raccomandabili”. Gabrielle si sentiva profondamente al sicuro. Dai benpensanti, s’intende.


Edited by Gabrielle Chambers - 7/9/2015, 22:42
 
Contacts  Top
Walter Brown
view post Posted on 3/9/2015, 19:03




L'eco dei miei passi era l'unico rumore che riuscivo ad udire nella deserta stradina che mi avrebbe condotto nei dintorni di Hogsmeade. Il mantello nero avvolgeva completamente tutta la mia figura, il cappuccio calato sul capo adombrava il mio volto e l'andatura frettolosa che faceva ondeggiare il lungo manto, mi faceva rassomigliare probabilmente ad uno strano Dissennatore.
Nessuno però se ne sarebbe preoccupato lì. Giravano malviventi di diverso genere, assassini, ricercati, maghi oscuri ed addirittura Mangiamorte. Era proprio per questo che mi ero addentrato in tali territori.
Avevo dei contatti, tutt'altro che raccomandabili, ma pur sempre dei contatti a cui rimanevo aggrappato come se da essi dipendesse la mia totale esistenza. Ed in parte era proprio così.
Da quando Helen e Alyssa mi erano state portate via il mio unico scopo era quello di rintracciare coloro che avevano compiuto tale gesto di fronte al mio sguardo impotente. Una furia cieca che mai prima della terribile notte mi aveva colpito, adesso mi accecava e stordiva, tendeva ogni muscolo del mio corpo, stringeva lo stomaco in una morsa dolorosa, bloccava la gola fin quasi farmi faticare a respirare. E poi, lasciava spazio alla disperazione. Erano oramai quasi sei anni che convivevo con queste tremende emozioni. L'ironia del destino voleva che solo grazie ad esse, adesso, sapevo di essere vivo. Erano la fonte di energia che mi spingeva ad andare avanti, alla ricerca di una vendetta tanto desiderata.
Quella sera l'incontro non era andato benissimo. C'era stato uno scontro ed io ne ero uscito immune quasi per miracolo, salvo per una lieve ferita sul braccio destro di cui, confuso dall'adrenalina del momento, non mi ero neppure reso conto. Volevo soltanto trovare un luogo appartato dove sedermi e possibilmente prendere qualcosa di abbastanza forte da stordirmi un po'. Bella impresa considerato che oramai perché un qualche alcolico mi facesse effetto, dovevo buttare giù diversi litri senza possibilmente toccare cibo.
In lontananza precepii il chiacchiericcio e qualche strimpellamento proveniente dai Tre Manici di Scopa, ma tirai dritto. Non avevo per niente voglia di buttarmi nel caos, faticare a trovare posto a sedere e vedere troppe facce allegre e spensierate. No, era un'altra la tranquillità che cercavo.
Continuai la mia marcia, un paio di figure losche mi superarono. A capo chino proseguii senza neppure voltarmi. Percepii un paio di lievi fitte dalla leggera ferita al braccio, ma non vi diedi peso. Essendo interessato alla Medimagia a casa avevo un paio di pomate che avrebbero rimarginato il taglio nel giro di una notte o poco più.
In pochi minuti raggiunsi la meta. La Testa di Porco. Buio, silenzioso, sporco. Nessuno si azzardava a farti domande, temendone le risposte.
Mi avvicinai al bancone, ma la conversazione sussurrata e fitta di due figure maschili poco distanti da me attirarono la mia attenzione. Avevo sentito semplicemente "quella ragazza", avevo seguito il loro sguardo senza farmi notare e avevo capito stessero puntando una giovane donna seduta ad un tavolino.
"...Sì buona idea, mi sembra abbastanza giovane perché possa cascarci..."
Avevo fatto in tempo a notare le dita ruvide e sporche dell'uomo con la voce gracchiante, lasciar cadere una goccia di non so che nel bicchierino stretto nella mano del compare, certi di non esser visti da nessuno.
"... Facciamole bere questa roba e divertiamoci con la pupattola.."
"Ssssh, parla più piano idiota, vuoi che ci senta?"

Non mi ci era voluto poi molto per capire cosa avessero in mente. Adesso avevo due possibilità, stare a guardare e far finta di niente, oppure intervenire prima che potessero fare del male a qualcuno. Purtroppo non faceva parte di me comportarmi come se nulla fosse e tapparmi gli occhi, non per nulla lavoravo al Ministero.
Aspettai che i due tipi si avvicinassero al tavolino della ragazza ed iniziassero a parlare. Non potevo sentire da lì, ma potevo ben immaginare. Quasi sicuramente la giovane avrebbe rifiutato, ciò però non avrebbe fatto desistere i delinquenti.
Calai il cappuccio sulle spalle e mi portai dietro di loro.

La ragazza è con me.

Asserii interrompendo uno dei due. Si voltarono nella mia direzione, gli occhi grandi e ben delineati della ragazza si puntarono su di me.
Come a conferma delle mie parole, mi sedetti sulla sedia accanto a lei.

Mi dispiace rovinarvi la festa, signori, ma credo proprio dobbiate andare ad importunare qualcun'altra.

I due si erano lanciati un'occhiata veloce, mi avevano fulminato con lo sguardo ed osservato la giovane come a sondare la veridicità delle mie affermazioni. Non percependo obiezioni, si erano allontanati borbottando.
A quel punto mi ero girato verso la ragazza, nel suo sguardo un'espressione che non riuscivo ben a decifrare.

Spero scuserà la mia invadenza, ma l'intruglio che quei due volevano propinarle non era esattamente acqua di rose, glielo posso assicurare.

Accennai un sorriso. Sicuramente se ne era accorta da sola, perlomeno però l'avevo tolta dall'impiccio di due malviventi che non si sarebbero staccati facilmente.
 
Top
view post Posted on 7/9/2015, 23:31
Avatar

"Correndo misuro la strada e misuro me stessa"

Group:
Mago
Posts:
422

Status:


Un forte puzzo di alcool stantio infastidì le narici di Gabrielle.
"Buonasera, bella signorina..."
"Vuole bere qualcosa con noi?"
Non che si aspettasse un principe delicatamente profumato, ma quei due tipi che si erano presentati alle sue spalle erano nauseabondi. Gabrielle si voltò verso i due, e quello che doveva essere un sorriso tirato si trasformò in una smorfia che tradiva tutto il suo disgusto.
Vi ringrazio. Sarà per la prossima volta.
Tono piatto, espressione eloquente. Sciò, via!
"Forza, non essere timida..."
"Un bicchiere in compagnia!"
"Su..."
Gabrielle si scostò. Una ciocca dei luridi capelli del primo che aveva aperto bocca le stava per sfiorare la guancia, mentre il proprietario della capigliatura faceva scivolare un bicchierino sul bancone.
*Che imbecilli. Con chi credono di avere a che fare?*
Forse non sono stata chiara.
Gelida ed evidentemente irritata, la giovane donna si era appena resa conto di essere incappata in un genere di persone tra le più fastidiose al mondo: i petulanti. Quei bambini troppo cresciuti, figli di madri incapaci di ignorare una richiesta insistente, dovevano aver fatto propria l'equazione "insistere=ottenere". Da Gabrielle, con un po' di fortuna, avrebbero ottenuto un pass gratuito per il San Mungo.
Ora voi due allontanate i vostri stracci da qui e togliete quel bicchiere fuori dalla mia vista.
"Ehi, non essere maleducata..."
Non ci poteva credere. Non si erano mossi di un millimetro! Infilò la mano in una fessura del mantello e afferrò la sua bacchetta, facendone vedere chiaramente la punta ai due, mostrando tutta la sua impazienza.
"Noi volevamo solo fare conoscenza e..."
Una voce maschile interruppe la frase e la stizzita intenzione di Gabrielle di trasfigurarli entrambi in topi di fogna.
La giovane donna si voltò in direzione della voce. Vide un uomo che doveva avere qualche anno in più di lei. No, non era vecchio. Le sembrò piuttosto affascinante, a dire la verità. Ma il confronto con quei due straccioni avrebbe messo in buona luce qualsiasi individuo che curasse l'igiene e avesse un'espressione che tradisse un'intelligenza almeno nella media.
L'uomo si sedette al fianco di Gabrielle; aveva fatto finta di conoscerla per toglierla da quella situazione. E ci era riuscito.
Non che Gabrielle fosse lo stereotipo di donzella da salvare dai lupi cattivi, ma doveva ammettere che le aveva fatto un bel favore: non sarebbe stato piacevole finire su tutti i giornali dopo aver perso la pazienza con quei due. E non se lo poteva più permettere, data la sua posizione.
Si voltò verso l'uomo, mostrando un'enigmatica espressione, che mescolava la tristezza per la consapevolezza della perduta libertà e un timido senso di gratitudine.

"Spero scuserà la mia invadenza, ma l'intruglio che quei due volevano propinarle non era esattamente acqua di rose, glielo posso assicurare."
Il sorriso dell'uomo fu ricambiato da uno di quei mezzi sorrisi di Gabrielle. Le labbra si piegavano soltanto da un lato, era un'espressione simpatica. Le veniva naturale, quando studiava una persona.

Già, avevo immaginato... E' strano come lo sguardo di un uomo, a volte, sia più eloquente della bacchetta di una donna, non crede?

Mentre parlava, sistemava la bacchetta in una fessura del mantello. In fondo, una piccola parte del suo orgoglio era stata ferita. Il pensiero successivo, però, ridiede colore al tono della sua voce, decisamente più gioviale:

Ma dati i soggetti, forse non mi dovrei stupire della loro idiota percezione della realtà! In ogni caso, la ringrazio, mi ha liberato da una bella scocciatura. Non doveva. Per sdebitarmi, posso offrirle qualcosa, signor..?

Scusami per l'attesa, gli ultimi giorni sono stati un po' "intensi" :wacko:
 
Contacts  Top
versus zero
view post Posted on 8/9/2015, 14:04






15 Anni - Studentessa II Anno - Scheda ()
Quella sera al locale non vi era niente d'interessante, qualche ubriacone e un paio di brutti musi, nulla di nuovo.
Sebbene molti ne parlassero male o pensassero ci fosse chissà che genere di traffici illeciti o criminali incalliti che molestavano tutti e tutto, lei non aveva mai avuto problemi.
Il locale, sebbene buio e sporco, era pur sempre gestito dal fratello del celebre Silente e buon sangue non mentiva.
Meno famoso, meno carismatico ma pur sempre un brav'uomo rimaneva, sulle sue e scorbutico ma capace di mantenere un locale simile senza sparatorie magiche o cadaveri sotto ai tavoli.
La gente, le creature e via dicendo, tutti si facevano gli affari propri e parlottavano tra loro o da soli.
Il segreto era proprio quello di concedere privacy a chiunque, infondendo la sensazione che si poteva dir di tutto, senza problemi e così era.
Informazioni, tante e la possibilità di tener sotto controllo la situazione dei lati meno belli del mondo magico. Mica era scemo quell'uomo.
La polvere, quella sì che era un problema, si accumulava fin troppo velocemente e si univa ai fumi untuosi della cucina. Le persone, inoltre, non si facevano problemi a portar sporcizia da fuori, o a sporcare durante i pasti e le bevute. Tanto nessuno vedeva, giusto?
Se c'era bisogno di un paio di garzoni, significava che una cura seppur minima del locale vi era, quindi niente immondizia o simili in giro, cose che rimanevo nell'immaginario di qualche prevenuto.
Star dietro a semi-troll e semi-giganti non era semplice, per fortuna la gente non arrivava in massa e certe visioni non capitavano spesso.
Probabilmente i clienti pensavano fosse la protetta del proprietario o il randello appeso ai fianchi faceva tentennare i molestatori; magari era l'aspetto mascolino, fatto stava che nessuno l'aveva mai importunata e, i pochi seri esseri molesti, finivano sbattuti fuori.
La Grifondoro se ne stava quindi in pace in un angolo del bancone, accanto a lei un giovane esemplare di Kneazle, seduto con una postura fiera sul ripiano, muoveva la coda leonina in modo leggermente irritato.
Il magico felino aveva individuato la presenza dei soliti alcolizzati ritardati che andavano dalle donne a fare i latin lover, tuttavia non li percepiva come pericolo per la padrona, quindi si lasciava distrarre dal discorso che la ragazzina gli stava facendo. Osservava con fare dubbioso degli untuosi ossicini di pollo, ordinati in una fila composta, per metà sgranocchiati e per metà ripuliti alla bell'e meglio con un paio di Gratta e Netta.

Guarda Mordicchio, ti faccio un Leviosa che 'sti ossicini ti ballano la samba davanti al muso.
Meeewwww... (Perché io?)
Te lo giuro! Guarda ora prendo la bacchetta e ti faccio vedere, ieri ne ho fatti levitare tre insieme!
Maaaaooow! (Basta!)
Sei un malfidato, ti mostrerò qualcosa di inaudito!
Mew. (Non hai da fare?)
Oh! Due clienti.
… (Ma dai.)

Quelle creature erano note per la loro intelligenza, purtroppo così non si poteva dire per la Rosso-Oro che, al contrario del micione (che qualcosa intuiva), non capiva che stava miagolando tutt'altro. Alzandosi da quello sgabellino che stava assumendo la forma dei suoi glutei, si avvicinò alla coppietta, aspettando il momento opportuno per aprire bocca.
Buonasera, volete ordinare?
Indossava una maglia a maniche lunghe nere con al centro un lupo-zombie, un paio di jeans normalissimi, il solito straccio attorno alla vita e i capelli spettinati tipici di chi, a fine turno, non era di certo al massimo dello splendore.

❝ Quindi... il mio bene non è necessariamente anche quello degli altri. ❞

CODICE ROLE SCHEME © dominionpf



Gabrielle Chambers evoca Versus Zero! La bamboccia appare in tutto il suo splendore. Gotta Drink 'Em All! *Lancia menù ai due picciotti.*
 
Top
Walter Brown
view post Posted on 10/9/2015, 02:06




Non riuscii a decifrare l'espressione della ragazza, per un attimo mi era però parso che fosse quasi delusa dal mio intervento. Beh, l'idea che in realtà non le sarebbe dispiaciuto sfogare i suoi nervosismi sui due molesti non mi aveva sfiorato, ma in realtà ci poteva stare. In ogni caso, se avesse avuto ancora la voglia, gli untuosi non si erano allontanati poi di molto. Erano al bancone che ci squadravano.
Ero arrivato alla Testa di Porco con la necessità di starmene solo in disparte ed invece, volente o nolente, ero stato proprio io a procurarmi la compagnia. Probabilmente le intenzioni iniziali della giovane erano le stesse mie ed io gliele stavo solamente rovinando.
Non ero ancora in grado di interpretare la sua espressione. Scocciata? Delusa? Grata o triste? Strano, di solito ero bravo a tradurre le sfumature nelle ombre delle iridi degli altri, ma lei forse, proprio come me, era abituata a nascondere le proprie emozioni e sensazioni al mondo esterno.
Avrei giusto bevuto qualcosina e poi avrei tolto il disturbo. Per l'appunto era arrivata la signorina a chiedere le nostre ordinazioni. Non dovevo neppure pensarci. Per me qualcosa di forte e sostanzioso, non mi sarei di certo accontentato di una Burrobirra. Anche perché bere una Burrobirra alla Testa di Porco, equivaleva bersi un bicchiere di aceto facendolo passare per un vino elfico invecchiato di altissima qualità. Meglio evitare se non si volevano fare incubi la notte, o peggio, trascorrerla seduto sul wc o con la testa praticamente affondataci dentro.

Per me un Whisky Incendiario, grazie.

Aspettai che anche la giovane ordinasse prima di risponderle. Non mi soffermai troppo ad osservarla, perché non volevo metterla in imbarazzo, però mi pareva molto giovane. Sicuramente molto più di me. Non avrei saputo dire quanto con precisione. La domanda comunque mi sorgeva spontanea. Che ci faceva da sola in un postaccio come quello lì? Non era di certo il luogo più sicuro da frequentare per una fanciulla, soprattutto di sera. Sì, non erano fatti miei e non la conoscevo neppure, ma la sua figura pulita e all'apparenza innocente spiccava in un locale tetro e lercio come la testa di porco. Magari glielo avrei domandato. Accidenti alla mia invadente ed insaziabile curiosità!

E' davvero così strano che l'occhiataccia truce di un uomo abbia più effetto della minaccia bella evidente di una graziosa donzella? Alcuni la potrebbero trovare eccitante, sa? Alcuni perversi, si intende.

Fosse mai fraintendesse le mie parole e mi associasse a quei viscidi e sporchi maniaci. Per me era la peggior specie di maghi esistenti, avessi potuto, invece di allontanarli gentilmente con un sotterfugio come avevo appena fatto, li avrei cruciati e ridotti a pezzettini in pochi istanti. Ah sì, che bella soddisfazione sarebbe stata. Al pari di assaporarsi un buon liquore, sulla proprio poltrona, in pantofole, avvolti dal tepore della propria casa mentre fuori imperversa un temporale o un'abbondante nevicata.

Brown. Lei è...?

Stavo quasi per darle la mano destra presentandomi, solo dopo però ricollegai ciò che era appena accaduto e sviai il gesto, poggiandola sul tavolino di legno, appiccicoso e unto.

Ah, non diamoci la mano. I due Troll laggiù ci stanno ancora guardando.

A quanto pareva si volevano assicurare ci conoscessimo davvero. Le loro espressioni poco vispe ma taglienti erano su di noi, in attesa di qualche indizio che rispondesse ai loro dubbi.

E comunque non mi deve offrire nulla. Anzi, quasi sicuramente l'ho solo disturbata. Magari era stata proprio lei ad aver puntato qualche bella preda qua intorno e le ho fatto saltare la copertura.

Sorrisi, tentando di essere il più naturale possibile, come se la conoscessi già da tempo e fosse abitudine farlo tra noi. Non sapevo se fossi davvero tanto bravo a recitare. Quasi certamente avevo l'abilità di una Mandragora che si improvvisa come sensuale cantante di successo, ma pazienza. Non avevo niente da perdere e mal che andasse.... avrei magari avuto l'occasione di darne di santa ragione a quei due viscidosi.
 
Top
view post Posted on 13/9/2015, 20:29
Avatar

"Correndo misuro la strada e misuro me stessa"

Group:
Mago
Posts:
422

Status:


Aveva notato una ragazzina con un grembiule avvicinarsi. Era giovane, il lavoro in quel locale doveva essere un modo come un altro per pagarsi gli studi. Anche lei aveva lavorato, quando frequentava Hogwarts. "Garzona al Serraglio Stregato, contratto part-tIme": aveva ottenuto quel posto subito dopo aver preso la Patente di Smaterializzazione. Tutto sommato, era stata una bella esperienza. Fu anche per questo motivo che guardò verso la ragazzina con una certa simpatia, una volta arrivata al tavolo. Voleva le ordinazioni, ovviamente.
L'uomo che le stava accanto ordinò immediatamente; le diede l'impressione di avere un'urgente necessità di quel Whisky Incendiario. Beh, quando si ordina un Whisky Incendiario se ne ha sempre la necessità...

*Chissà cosa ha nella testa.*
Era arrivato il suo turno; sorrise:

Per me un bicchiere di Vino Elfico, grazie.

Era una delle sue bevande preferite. Un vino rosso molto alcolico, dal sapore intenso. Ma non era la sola bevanda che apprezzava, in quella taverna...

E un Dobbychoc speciale!

Questa bevanda non era alcolica, era... particolare. L'aiutava a riordinare i pensieri, perché dava loro una forma.
Intanto, l'uomo iniziò a rispondere alle osservazioni di Gabrielle. Si voltò verso di lui.

*Graziosa donzella? Eccitante una bacchetta puntata? Vuoi vedere che questo qui...*

Già, alcuni perversi... Non tutti capiscono che quello che si desidera può essere velenoso.

Pronunciò quelle parole distrattamente. Quell'uomo non ci sapeva proprio fare, con le donne. Gabrielle smise di pensare che fosse affascinante nel momento esatto in cui pronunciò le parole "graziosa donzella". Donzella a chi?!
Finalmente, si presentò.
*Solo il cognome? Mah.*

Sono Gabrielle.

Fece per assecondare il movimento dell'uomo, tendendo la mano, ma fu subito bloccata da quest'ultimo. Come poteva essere così ingenua? I vomitevoli tipi che la stavano infastidendo erano ancora nel locale, e li guardavano ancora. Con che coraggio?!
Per fortuna, il signor Brown cercava di essere naturale, cortese...
*Cerca di dissimulare l'imbarazzo?*
Le ultime parole che pronunciò, però, crearono in Gabrielle una reazione ben precisa: una fragorosa e sincera risata.
*Crede che sia sotto copertura, in cerca di prede! Per chi mi ha preso? Forse è solo uno scherzo...*
Nell'ilarità, Gabrielle rispose. Forse era una battuta, possibile che quell'uomo facesse dell'umorismo inglese? Ma sì.

Sì, proprio in cerca di prede... Se fosse così, le avrei scelte meno untuose, non crede? In ogni caso, non amo molto la carne umana...

Sorrise.

Però insisto, dopotutto un favore va ricambiato.

A quel punto infilò la mano nel mantello, con un rapido calcolo afferrò alcune monete e si rivolse in direzione della ragazzina che aveva preso le ordinazioni, tendendo la mano con le monete.

Ehi, aspetta! Dovrebbero essere sufficienti... Tieni il resto.

A quell'ora, l'aspetto della piccola garzona non era dei migliori. Forse meritava un piccolo compenso extra. Alla sua età, Gabrielle probabilmente avrebbe speso tutto in libri, ma forse quella ragazzina sarebbe andata da Zonko. ll sorriso di Gabrielle si allargò ancora di più al pensiero che era possibile che quel denaro servisse per chissà quale brutto tiro; forse da adolescente non comprava scherzi, ma con tutti quei libri aveva imparato a fabbricarli!


Versus, ricapitolando:
-Un Whisky Incendiario
-Un bicchiere di Vino Elfico
-Un Dobbychoc speciale (A favor di role, ne specifico la particolarità: "assume l'iniziale di qualsiasi parola voi pensiate mentre lo bevete, per un massimo di dieci iniziali o simboli a bicchiere")

Tutto sul conto di Gabrielle: il prezzo delle bevande + 12 falci di mancia (per l'attesa, ma soprattutto per il richiamo alla sigla dei Pokemon in spoiler XD)

Che PG spendacciona che ho... <_<
 
Contacts  Top
versus zero
view post Posted on 14/9/2015, 14:22






15 Anni - Studentessa II Anno - Scheda ()
Mentre attendeva l’ordinazione, diede una rapida occhiata alla clientela: sembravano tutti a posto (ordinazioni parlando, di mente non le importava più di tanto). Il suo sguardo fu catturato da due signorotti un bel po’ ubriachi che fissavano i nuovi clienti che aveva davanti. Li aveva serviti o erano arrivati già conciati così? Era troppo stanca per ricordare tutti i visi e, finché non creavano grane palesi, poteva far finta di nulla. Si voltò verso l’uomo che aveva davanti, capelli di lunghezza più o meno media e occhi leggermente più scuri, non lo aveva mai visto, cosa che non si poteva dire per la donna accanto. Quella chioma mossa e quel viso… una prof eh, doveva essere quella nuova di Trasfigurazione. Anche loro avevano bisogno di staccare in posti simili a quanto pareva. Lei, ovviamente, non aveva visto nulla.
Perfetto, arrivo subito.
Dato che aveva di fronte una persona che avrebbe deciso i suoi voti (o che poteva vendicarsi in qualche modo a lezione), prese i bicchieri e la tazza più puliti a disposizione, ovvero quelli dalla pila che curava maggiormente (un modo per far finta di lavorare era proprio quello di mettersi la lavare cose a caso) e servì i due senza tante cerimonie, convenevoli o perdite di tempo.
In tutto sono…
* Cinque più due fa sette, sette più sei fa… sette per due meno uno…*
Dopo qualche secondo di panico dovuto all’eterna lotta titanica tra la Grifondoro e la matematica, la giovane riprese a parlare.
Tredici falci! Non si preoccupi, usi la mancia per ordinare altro la prossima volta!
Ogni volta tentava in tutti i modi di far tornare la gente, anche se non funzionava quasi mai. Tanti passavano solo per vantarsi con gli amici. “Son andato al Testa di Porco e son tornato vivo per raccontarvelo!” Che eroe, un po’ come alcuni suoi coetanei con quel Baccalà… Barcar… quel piscio con cui pretendevano di essere ubriachi. Lei ci mangiava addirittura quando non faceva in tempo a tornare per il pranzo o la cena in Sala Grande e stava benissimo. Forse.
Aveva riposto le monete in eccesso accanto al Dobbychoc, un’ordinazione che non facevano spesso e per questo le faceva piacere servire, giusto per cambiare un po’ i momenti.

Buona serata, se avete bisogno sono qui attorno.
Affermò con tono cortese prima di tornare da Mordicchio che l’attendeva mordicchiando uno degli ossi con cui stava giocarellando poco prima.
Ehi! Hai ucciso il soldato numero tre! Ora come ti mostro le mie arti magiche?
Meeeeew (che vuoi?)

Non restava che trovare un altro passatempo.

❝ Quindi... il mio bene non è necessariamente anche quello degli altri. ❞

CODICE ROLE SCHEME © dominionpf



Grazie ma la mancia a Versus non serve, guadagna sempre la stessa cosa.
Si tenga strette la monete. “Sono tempi pazzi, PAZZI!” (Cit.)

I punti sono solo di recupero e non di accumulo (se avete le stats immacolate non succede nulla). Potete comunque dire di stare meglio fisicamente, volendo.

1 Whisky incendiario - (5 falci) - risana 10 punti corpo --->Suggerimento: può recuperare le forze dovute al pestaggio (?), tutto a livello descrittivo.
1 Bicchiere Vino Elfico (2 falci)
1 Dobbychoc speciale, assume l'iniziale di qualsiasi parola voi pensiate mentre lo bevete, per un massimo di dieci iniziali o simboli a bicchiere (6 falci) - risana 2 punti corpo. ---> Suggerimento: può recuperare le ovaie che le son cadute causa "troll".

Se avete ancora bisogno, mandatemi un PM così non devo spiarvi tutto il tempo, sporcaccioni u///u

Se QUALCUNO osa ancora dire che serviamo solo schifezze in giro... vi farò sputare nei bicchieri la prossima volta BUAHAHAH *come far scappare clienti*
 
Top
6 replies since 3/9/2015, 02:45   139 views
  Share