By mistake, privata

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 3/9/2015, 14:15
Avatar

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
236

Status:


Doveva aver sbagliato qualcosa quel giorno Virginia. La pronuncia forse. Il suo accento francese, acquisito in anni di residenza a Cannes, doveva aver fatto il danno. La polvere volante, invece di portarla dal camino della sua casa fino ai Tre manici doveva aver fatto confusione e la strega si vide catapultata in un locale buio, affumicato e maleodorante.
Non che fosse abituata a frequentare locali di lusso ma le pareva proprio essere finita in una bettola di infima categoria.
Uscì dal camino scrollando la fuliggine con le mani diafane dall'abito, per fortuna grigio, che indossava guardandosi attorno.

Non c’era tanta gente. L’orario di pranzo era passato e i clienti, la maggior parte uomini, parevano interessati ai loro bicchieri molto più che al suo sbagliato ingresso.
Ora pareva brutto essere all’interno e uscire senza prendere nulla. Non era una snob e, per una volta, prendere qualcosa da bere in quella che aveva riconosciuto essere la Testa di Porco non l’avrebbe uccisa.
Indossò la maschera da dura e si avviò decisa allo sgabello davanti al bancone. Quello vicino alla porta. Pronta ad uscire veloce nel caso le cose si fossero messe male. Conosceva la fama del locale e, inconsciamente, forse era sempre stata curiosa di farvi una capatina. Avrebbe preferito farlo magari in compagnia ma ormai era lì e decise di approfittare della situazione per rendersi conto di persona.
Nella sua borsa Gideon si agitava nervoso. Avvertiva sempre lo stato d’animo della sua compagna e, anche in quel caso, doveva aver capito che non ero tranquilla.
Sicura di non essere osservata aprì la sacca per affondarvi la mano e accarezzare la creatura.

Shhhh..stai calmo. Non mi succederà nulla e poi c’è sempre la bacchetta.
Sussurrò alla bestiola grattandole la testa.
La sua fidata amica era nella tasca della giacca. Pronta all’uso ma pareva non ce ne fosse bisogno. Erano tutti anestetizzati da non sapeva quale liquido avessero nei bicchieri e neppure se lo chiese.
Mai e poi mai avrebbe osato mangiare in quel locale ma un bicchiere di the avrebbe rischiato di berlo. Sempre che servissero the alla Testa di Porco.
Mentre attendeva che qualcuno si decidesse, con comodo, a chiederle cosa volesse si soffermò a guardare i clienti.
Al tavolo di sinistra, quello più lontano dalla porta e che occupava l’angolo più scuro del locale, sedevano tre uomini e una donna. Potevano avere dai trenta a quarant’anni, non li vedeva benissimo. La donna si esprimeva a gesti e insulse risatine, evidentemente brilla, come i suoi compagni che bofonchiavano parole che Virginia non comprendeva.
Sulla destra, invece, più vicino al posto dove si era seduta, Una coppia di ragazzi stava mangiando una cosa alla quale era impossibile dare un nome ma che aveva un’odore nauseabondo. Stavano in silenzio. Ognuno assorto nel suo difficile compito.
Si sentiva parlottare anche dal fondo della sala ma era buio da quella parte e la donna non vedeva bene da chi provenissero le voci.
Preferendo ignorare tutto e tutti girò le spalle al pubblico e appoggiò, incautamente, il gomito sul bancone pentendosene immediatamente. Era appiccicoso e la manica della suo abito se ne accorse prima di lei.
Imprecando fra i denti tolse il braccio e lo mise in grembo. Appena avuto il suo the, sempre che qualcuno si fosse degnato di portaglielo, sarebbe sgattaiolata via in fretta.
Il cigolio della porta la fece voltare d’istinto. Qualche altro assetato stava per entrare nel peggior pub di Hogsmade.


Edited by virginia* - 5/9/2015, 14:19
 
Top
versus zero
view post Posted on 3/9/2015, 23:24






15 Anni - Studentessa II Anno - Scheda ()
Cadere dal letto, seguire lezioni tutta la mattina, cibarsi di fretta perché poi bisognava studiare e preparare i compiti prima di andare al lavoro.
E poi fatica... no, pace. Pensare solo a preparare due schifezze, servirle, sentire storie strane, era a casa.
Tantissimi chiamavano così il castello, pieno di amici, gioie e blablabla.
Lei preferiva i maghi strani, che le permettevano di ascoltare qualcosa di nuovo e interessante senza saper nulla di lei se non un paio di generalità di poco conto. Quando succedeva così, quando poteva ricevere e non dare niente di lei, si sentiva sicura e più esperta su i più svariati ambiti.
Il locale era abbastanza pieno, rispetto agli standard: ubriaconi, chiacchieroni, tutto nella norma.
Era in piedi accanto a una vecchiaccia che si atteggiava a nobildonna, mentre assomigliava più a una delle megere che ogni tanto passavano di lì. Stava ordinando qualcosa per lei e il suo... cos'era? Che razza di animale domestico era?

Dunque, una Vodka delle Ebridi per lei e una ciotola di Assenzio Gallese Verde per il suo.. cane?
Marito, prego.
La Grifondoro sbirciò sotto il tavolo, dove quello che sembrava un carlino vestito come un pagliaccio se ne stava rannicchiato accanto alla gamba della donna, semi nascosto tra le pieghe della sua lunga gonna dalla stoffa bitorzoluta. Cercò di non far notare la perplessità nel suo sguardo o nella sua voce, anche se doveva ancora lavorare sulle sue capacità di dissimulazione.
Giusto, altro?
No, grazie. Comunque sa, a lui piaceva fare esperimenti con i Fichi Avvizziti dell'Abissinia.
Uh, che genere di esperimenti?
Voleva creare una crema contro la vecchiaia ma...
Quello che doveva essere un racconto tanto bizzarro quanto divertente (il senso dell'umorismo della Rosso-Oro era assai bizzarro), si interruppe per l'irruzione anomala di un cliente.
Una rossa vestita di grigio si diresse al bancone facendo finta di non essere appena precipitata tra le ceneri di un camino che nessuno aveva mai osato sfiorare.

Perdonatemi, dobbiamo rimandare il racconto a più tardi, arrivo subito con le vostre ordinazioni.
Così si diresse al “nido” per sistemare la nuova arrivata. Appena le fu di fronte le si rivolse come se fosse entrata normalmente.
Benvenuta, vuole ordinare?
Una frase cortese, nessuno sguardo particolare, avrebbe servito lei e gli altri in fretta per poi tornare ai suoi affari.

❝ Quindi... il mio bene non è necessariamente anche quello degli altri. ❞

CODICE ROLE SCHEME © dominionpf

 
Top
view post Posted on 18/9/2015, 13:43
Avatar

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
236

Status:


E adesso come faccio a fare un’ordinazione consona alla situazione?
Pensai guardandomi attorno. Sul tavoli, nei bicchieri scompagnati appoggiati davanti ai più stravaganti clienti si potesse immaginare, c’erano bevande che minimo avrebbero fatto scoppiare un’incendio se solo qualcuno avesse provato ad avvicinare loro una fiamma.
La mia tolleranza all’alcol rasentava lo zero.
Non era proprio il luogo dove ordinare un succo di zucca equivaleva a passare inosservata mentre Virginia non desiderava affatto attirare l’attenzione più di quel che aveva già fatto cadendo malamente dal camino.
In quanto ad attirare l’attenzione però si rendeva conto di essere in ottima compagnia.
Aveva udito la ragazza che stava al banco scambiare il marito di una diversamente affascinante signora scambiarne il marito con un cane.
Da curatrice delle creature magiche sentir nominare un’animale aveva attirato la sua attenzione e il suo sguardo si era abbassato per osservare l’animale.
La rossa dovette fare davvero un grosso sforzo per non scoppiare a ridere. Nel regno animale la natura non aveva neppure mai contemplato di creare una razza canina così sgraziata.
Attese che venisse il suo turno per esser servita e poi decise di ordinare quello che ritenne fosse il minore dei mali.
Rivolse uno sguardo divertito e complice alla ragazza che era stata davvero carina a darle il benvenuto.


Buongiorno a lei signorina. Una burrobirra per favore. Vado di fretta.

Non era la verità ma cominciava a sentirsi un po’ troppo osservata in quell’ambiente.
Non appena la bevanda fosse stata servita l’avrebbe appena assaggiata e avrebbe infilato la porta per tornare a casa. Non era davvero stata una buona idea quella di aver sbagliato destinazione.
Appoggiò il contante necessario sul bancone per saldare il suo conto sperando che la barista capisse la sua urgenza.
 
Top
versus zero
view post Posted on 18/9/2015, 19:04






15 Anni - Studentessa II Anno - Scheda ()

Una donna distinta, quasi elegante (non ne sapeva molto di eleganza ma di certo non portava stracci o strani abiti da streghe eccentriche) che aveva appena fatto un’entrata insolita. Non sembrava ubriaca o sotto l’effetto di qualche strana pozione.
Una cliente tranquilla e nemmeno inquietante, quasi fuori luogo lì dentro, ne vedeva sempre più spesso, forse sempre più persone avevano bisogno di “staccare” dalla quotidianità, un po’ come lei. In realtà il Testa di Porco era un posto per tutti, davvero ogni genere di creatura. Una volta che facevano un’ordinazione e non rompevano la mobilia andavano bene anche i troll.
L’aveva squadrata velocemente, incuriosita: non era una megera, eppure era arrivata sola e non sembrava aspettare nessuno, o forse quel qualcuno non era arrivato?
Probabilmente aveva sbagliato camino, altrimenti che ci faceva lì? Entrare in un posto simile, in un quel modo, per un’ordinazione nemmeno particolare.
Sembrava trovar qualcosa divertente, forse aveva fatto caso a quella sua figuraccia con la vecchia dallo strambo marito. Ricambiò il sorriso, le piaceva trovare complicità con le persone, qualcosa su cui discutere o da raccontare dopo qualche tempo, anche se erano sconosciuti non importava, restava un buon punto di partenza.
Sogghignò (in realtà si trattenne a stento dal ridere) a quel “Signorina”, era la parola magica per eccellenza. Lo trovava così poco adatto a se stessa da considerarlo divertente. Chissà perché certi insistevano a dare certi nomignoli… parlava lei che dava a tutti e tutto soprannomi ancora più ridicoli o persino inopportuni.
Arrivo subito.
Non le ci volle molto per accontentare la cliente. Una Burrobirra normale, senza alcool, un’ordinazione che, da quel che si diceva, molti preferivano fare ai Tre Manici di Scopa, un locale “per ragazzini e mollaccioni” (così lo chiamava il BigBoss), situato poco più avanti. Purtroppo non sembrava in vena di chiacchiere, quindi evitò di farle perdere tempo servendola senza tante cerimonie.
Ecco a lei, due falci. Buona serata.
Disse con un tono meno socievole, da quella donna non avrebbe spillato altro, sembrava anche una di quelle che non tornavano, quindi era inutile ronzarle intorno. Prese il paio di monete levandosi di torno per poi servire la vecchietta e il marito incartapecorito, i veri bersagli della sua curiosità che pretendeva qualcosa di nuovo e divertente per non far diventare la serata noiosa e improduttiva come il solito.

❝ Quindi... il mio bene non è necessariamente anche quello degli altri. ❞

CODICE ROLE SCHEME © dominionpf



Burrobirra - (2 falci) - Risana 2 punti corpo (Recupero e non accumulo).
CORRI ROSSA LAGGIÙ, AL CAMINO NON CI PENSAR PIÙ!


Role (Trattativa) Conclusa
 
Top
3 replies since 3/9/2015, 14:15   80 views
  Share