cosa c'è dietro l'angolo??, per Colin

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Colin Barkley
view post Posted on 7/12/2015, 14:22




Erano arrivati a destinazione, l'entrata principale della biblioteca era proprio li, davanti a loro. L'ora era ormai tarda e, conclusasi quell'insolita faccenda, probabilmente, avrebbe controllato che niente fosse fuori posto con un ultimo giro di ronda, per poi recarsi lui stesso nei dormitori. In assenza di problemi, non c'era niente che prendesse più seriamente di una meritata nottata di sonno. Aveva maledetto, nel corso degli anni, decine di compagni di stanza e dormitorio incapaci di rispettare questo suo aspetto. La sua prospettiva, tuttavia, fu subito stroncata dalle parole della ragazza. Il suo lavoro, se in quel caso così lo si potesse definire, non era ancora finito.Nonostante dover far da balia a qualcuno per i corridoi del castello non era una prospettiva capace di fargli fare "i salti di gioia", la giovane aveva tutte le ragioni dalla sua parte.Difatti, solo poco prima, il prefetto serpeverde non si era forse preoccupato che qualcun'altro, magari meno indulgente, l'avesse trovata li, ad un passo dal varcare il limite che portava al reparto proibito? Il coprifuoco era scattato ormai da un pezzo e, probabilmente, non sarebbe stata tollerata la presenza di una studentessa per i corridoi. Se qualche professore o prefetto l'avesse trovata la situazione, per la ragazzina, non sarebbe stata delle più piacevoli. Per non parlare di Gazza. Il vecchio custode sembrava non avesse niente di meglio da fare che girare nella sua stupida vestaglia, ogni notte, in cerca di qualche studente, non autorizzato, in giro per i corridoi. Autorizzazione o meno, non che per il vecchio facesse differenza. Ogni volta che incrociava uno studente, anche se questo recava la spilla di prefetto o di caposcuola sulla propria divisa, ben esposta, non mancava di allertare l'intero castello:STUDENTI,STUDENTI NEI CORRIDOI. STUDENTI FUORI DAL LETTO! A nulla servivano le spiegazioni dei poveri malcapitati,poiché il guardiano, quasi non volendoli ascoltare, continuava a gridare sempre più forte fino all'arrivo di qualche insegnate.*Stramaledetto custode, sempre tra i piedi* Dunque, aveva forse scelta? Non poteva di certo lasciare che quell'innocua ragazzina si imbattesse in un certo individuo nel bel mezzo della nottata, sarebbe stato traumatizzante. Dunque, sorridendo alle sue parole, sospirando, rispose:

D'accordo, ti accompagnerò, non preoccuparti. D'altra parte i nostri dormitori sono entrambi nei sotterranei.

Fece una breve pausa per poi riprendere con il discorso:

Finché starai con me non ci dovrebbero essere problemi. Se beccheremo qualche docente, caposcuola o qualche altro prefetto mi inventerò qualcosa. Spero solo che quel maledetto custode, questa notte, non sia nei paraggi. Bene, seguimi.

Detto questo il giovane aprì il portone della biblioteca, cercando con la coda dell'occhio la ragazza, per poi abbandonare la stanza.
 
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view post Posted on 7/12/2015, 17:00
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Diciamo pure che era stato proprio l'atteggiamento indagatore e inquisitorio adottato poco prima da Colin a convincere Matty che fosse meglio chiedergli di accompagnarla. Insomma, se un suo coetaneo si comportava in quel modo alla sua vista in giro per il Castello di notte, non poteva proprio immaginare cosa sarebbe potuto succedere nel caso in cui a beccarla fuori dal letto fosse stato un Professore, o un Prefetto. Povera piccola, nonostante tutto ancora non si era decisa ad aprire gli occhi e notare il fatto che un Prefetto, in realtà, ce l'aveva già davanti.
Ad ogni modo, trascorse quei momenti d'attesa per la risposta di Colin con una certa ansia in corpo. Era legittimamente preoccupata, diciamolo: dopotutto non poteva sapere cosa si aggirava per i corridoi durante la notte. Men che meno poteva immaginarsi quanto potesse essere nervoso un ragazzo o un Prof costretto a fare le ronde notturne per controllare che i ragazzini restassero nei loro letti. La sola prospettiva di incontrare un nervosissimo proffessor Peverell la terrorizzava, anche se in realtà immaginarsi l'insegnante di Storia nervoso le riusciva abbastanza difficile. Forse era proprio per quello che il pensiero la innervosiva, a ben pensarci.
Quando il Serpino le disse di sì, un largo sorriso le si fece spazio tra le labbra, accompagnato da un sonoro sospiro di sollievo. Grazie a Merlino!
Con rinnovata tranquillità, annuì alle parole del moretto: il dormitorio dei Tassi e quello delle Serpi erano sullo stesso piano, cioè, nello stesso sotterraneo.. quindi la strada insieme l'avrebbero fatta comunque, in definitiva.

Grazie mille, Colin, davvero.
Proprio non capiva come facesse quel ragazzino a sopportarla. Non lo conosceva da nemmeno due ore e già lo aveva implorato due volte di accompagnarla da qualche parte.
Di certo di lì a poco le avrebbe tirato un libro in testa, altro che far conversazione ed essere paziente..
Il tempo di recuperare i suoi libri e -soprattutto- la sua ricerca di Storia della Magia su Ulisse dal tavolo su cui aveva studiato quel pomeriggio, che le parole di Colin la raggiunsero nuovamente. E la lasciarono un pò perplessa, anche, tanto che inclinò la testa da un lato e aggrottò le sopracciglia, fissando il Serpino come se avesse qualcosa tra i denti, quando in realtà stava semplicemente aprendo la porta.
Aveva sentito bene, vero? Le aveva appena detto che se l'avessero vista con lui non le sarebbe stato fatto alcun rimprovero... e aveva aggiunto che se avessero incontrato "altri" Prefetti avrebbe inventato qualche scusa.

Altri... Prefetti?
Domandò quindi, un tantino sorpresa, e finalmente le venne l'illuminazione divina.
Era anche ora, diciamo la verità.

Oh, quindi sei un Prefetto anche tu! Accidenti, come ho fatto a non accorgermene?
Le guance le si tinsero di un rosso così acceso da sembrare quasi violaceo, mentre si dava della stupida da sola. Fortuna che era sera, per non dire notte, quindi la luce soffusa delle candele e delle fiaccole un pò lo nascondeva, altrimenti si sarebbe vergognata ancora di più.
Ecco spiegato il motivo per cui quel ragazzino le aveva fatto l'interrogatorio, subito dopo averla vista vicino al Reparto Proibito! Ed ecco spiegato anche perchè fosse l'unico essere vivente rimasto in Biblioteca a quell'ora di notte. Un pò lo invidiava per il fatto di non dover pensare al coprifuoco collettivo, lo ammetteva, così come le sarebbe piaciuto poter andare a Hogsmeade quando le pareva, o farsi un giretto indisturbato nella Foresta Proibita... forse per questo si sentiva un pò in imbarazzo. Insomma, avere tutte quelle libertà -e responsabilità, anche e lei le trovava secondarie, al momento- lo rendeva una "persona importante". E poi, cavolo, era il primo Prefetto che conosceva, a parte le sue Concasate!

Scusami.. questa è l'ennesima dimostrazione della mia sbadataggine.
Un piccolo risolino d'imbarazzo le uscì di bocca, mentre Colin apriva la porta e lei gli si affiancava. Ma quanto accidenti le pesava, la borsa? Doveva aver consumato almeno la metà delle scorte di pergamena della scuola, c'erano fogli e foglietti di appunti che spuntavano dappertutto.
Sì, andiamo!
Era decisamente il caso di abbandonare quel posto. Sperava solo che la prossima volta, tra studio e ora tarda, fosse meno intontita e in grado di cavarsela da sola, anche senza essere costretta a tormentare qualche altro povero cristo di passaggio!
 
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Colin Barkley
view post Posted on 10/12/2015, 16:03




Alla fine il giovane serpeverde era stato costretto, dal susseguirsi degli eventi, a gettare la maschera. C'era da dire, che, in ogni caso, molto probabilmente la ragazza lo avrebbe scoperto poco dopo, anche per conto suo.Difatti il giovane non aveva alcuna intenzione di arrivare ai sotterranei nascondendosi dietro alle colonne o infilandosi in ogni pertugio nel caso avessero incontrato qualche "collega" lungo il loro percorso. Fare due più due diventava quindi estremamente semplice: o il giovane era completamente ignaro delle regole di quel posto, oppure non aveva di che preoccuparsi riguardo allo scoccare del coprifuoco. Tuttavia, nonostante avesse potuto vagamente intuire che in quel ragazzino c'era qualcosa di "strano", a causa del suo comportamento iniziale, non rimase sorpreso dallo stupore della giovane.Insomma, nessuno si sarebbe mai immaginato che un ragazzino di neanche 13 anni fosse prefetto di una casata. Probabilmente, se lo fosse andato a raccontare in giro, senza mostrare la sua spilla,che dimostrava inequivocabilmente le sue parole,nessuno gli avrebbe creduto. Sicuramente non considerava quella ragazza sbadata ma, questo, aveva già colto l'occasione per farglielo notare.Nonostante la ragazza insistesse sul contrario, il giovane non provò più a replicare, limitandosi a sorridere a quelle affermazioni.Insomma, il suo punto di vista l'aveva espresso e, di certo, non era compito suo cercare di far ragionare le persone sulle proprie qualità. Probabilmente, in quel caso, quel compito sarebbe spettato, prima o poi, a qualche concasato della bionda, capace di argomentare meglio le proprie tesi, arricchendole con complimenti di sorta.Fuori dalla biblioteca tutto era tranquillo. Solo qualche candela illuminava l'intero corridoio, alle cui estremità si trovavano le scale, capaci di farli salire o scendere a piacimento. I due giovani si diressero a passo svelto, cercando in ogni caso di fare il minor rumore possibile, evitando quindi di allertare chiunque si trovasse nei paraggi, verso una delle due rampe. Da li l'atroce attesa. Aspettare che le scale "cambiassero" nel modo corretto per poterli portare fino al piano terra fu davvero snervante. *Capisco tutto, capisco la magia ma era proprio necessario?* Effettivamente, un paio di rampe in più al posto di una singola mobile, avrebbe forse agevolato la velocità degli spostamenti da un piano all'altro. Dopo qualche minuto i due raggiunsero finalmente il piano terra. Di Gazza e della sua gatta, fortunatamente, pareva non esserci neanche l'ombra.Si chiese dove potesse essere quel gattaccio visto che ogni sera, a quell'ora, si trovava sempre a battere quel piano, con una diligenza da vero prefetto. Tra un pensiero e l'altro non si accorse, ormai, di essere giunto all'entrata che conduceva ai sotterranei. Eccolo li, il loro capolinea, almeno per quel giorno. Scese le scale assicurandosi che la giovane avesse tenuto il passo e fosse, effettivamente, ancora dietro di lui. Una volta "al sicuro", nel cuore dei sotterranei, dove le strade per i due dormitori si biforcavano, le rivolse nuovamente la parola:

Si, sono un prefetto, ma notarlo non sarebbe stato facile per nessuno, non serve che tu dia colpa alla tua sbadataggine.

Disse accennando una risata, per poi proseguire:

Eccoci qui, i nostri dormitori si separano in questo punto. Sarà meglio per entrambi andare a dormire, adesso, onde evitare ulteriori rischi. Fammi poi sapere i risultati della tua ricerca di Storia Della Magia, mi hai reso curioso.

Arrivati, il giovane serpino ormai non aveva altri pensieri che per il candore del suo letto.Quella serata era stata faticosa, anche per lui, e il giorno successivo era sempre più alle porte.Non restava che salutarsi e godersi, entrambi, un meritato riposo.
 
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view post Posted on 10/12/2015, 17:36
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Quando Tassina e Serpentello uscirono fuori dalla Biblioteca, gli ci volle un pò per potersi allontanare dal pianerottolo in direzione dei sotterranei. Le scale avevano deciso di fare le capricciose, come sempre, del resto, perciò li costrinsero ad attendere qualche minuto, prima di posizionarsi nella maniera giusta. L'attesa fece nascere un lieve sospiro alla ragazzina. Che razza di cosa strana: lei credeva che la Magia dovesse essere usata per facilitarsela, la vita, non per rendere complicato anche andare da un'aula all'altra! Ma non era certo il caso di recriminare o lamentarsi in quel momento, davanti a un Prefetto, poi.
Ok, d'accordo, era lo stesso identico ragazzino che le aveva fatto da guida in Biblioteca e le aveva detto che non la vedeva sbadata e stonata come lei credeva di essere, questo è vero. Ma chissà perchè, ora che sapeva che aveva un ruolo importante nella gerarchia della scuola, l'istinto di dar voce ai suoi pensieri lamentosi sulle scale mobili di Hogwarts si auto-soppresse nel giro di un nanosecondo. Molto meglio scendere ai sotterranei senza fiatare, sia mai che li vedesse quello schizzato di un Custode.
I passi dei due ragazzini riecheggiarono nel buio del Castello addormentato, tanto che Matty ogni tanto si spaventò per l'imponente eco che rimbombava un pò ovunque, specie nei punti più alti, e quindi più vuoti. Quando scesero al livello dei sotterranei l'atmosfera era molto diversa, non c'era quell'aura di maestosità e mistero che aleggiava negli altri luoghi, come l'atrio o le scale. Era tutto più raccolto e più tranquillo. C'erano anche più torce accese.
La cosa, unita al fatto di non aver incontrato nessun intoppo scomodo per strada, fece spuntare un sorriso rasserenato sulla faccia della giovane Greenleaf. Alla fine era stato un modo per godersi il Castello anche di notte, non poteva certo dire che le fosse dispiaciuto. Magari qualche fantasma in giro avrebbe fatto più effetto, ma ehi, c'era sempre tempo per cose di quel genere.

Ok, se lo dici tu..
Ridacchiò, la ragazzina. Davvero Colin non la vedeva come una sbadata stonata con la testa tra le nuvole? Anche se non aveva notato il suo essere Prefetto e non ci era arrivata nemmeno pensando al fatto che fosse l'unico essere vivente rimasto in Biblioteca a parte lei?
Beh, Colin... questa ragazzina ti è molto riconoscente per la tua comprensione, sappilo. Peccato che avesse anche la netta sensazione che un pochino il Serpino quelle cose gliele stesse dicendo per non farla sentire troppo stupida. Ma queste erano solo sensazioni.
Erano ormai arrivati al bivio in cui le loro strade si separavano: la Tassa si sarebbe dovuta dirigere verso le cucine, direzione botti per la sua Sala Comune. Il Serpino aveva invece una meta che stava esattamente dal lato opposto del sotterraneo. In effetti avrebbe voluto chiedergli come fosse l'ingresso alla sua Sala Comune (era curiosa come una scimmia), ma non le pareva quello il momento più adatto. Magari lo avrebbe fatto se si fossero incontrati in qualche altra occasione. Non pareva un'eventualità così improbabile, vista l'esperienza appena vissuta.

Grazie di tutto, Colin. Appena saprò il voto ti farò sapere. Buona notte!
Un ultimo sorriso stracolmo di fanciullesca gratitudine, un salutino con un cenno di mano, e la giovane Tassa si allontanò lungo il suo corridoio. Per la miseria, se era stato un lungo pomeriggio! Quando si era ritrovata da sola e persa davanti al reparto Proibito aveva quasi avuto il timore di essere costretta a mettere tende in Biblioteca, per quella notte. Ritrovare il suo letto comodo e le coperte sarebbe stato un piacere enorme.. sperava solo che Macchia almeno si fosse degnata di scaldarle il cuscino.

Grazie mille per la role, caroH, mi sono divertita un sacco xD Dobbiamo farne un'altra, prima o poi *-*
 
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18 replies since 10/11/2015, 17:23   146 views
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