Non toccare., Per Fiammumski.

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Megan A. Autumn
view post Posted on 18/11/2015, 20:31




TKD1wGoEra il primo giorno che Megan passava in quella scuola. Aveva trovato persone di tutti i generi, di tutti i ceti. Ognuna con un carattere diverso. Una cosa era certa:Megan aveva trovato i serpeverde di gran lunga migliori rispetto ai membri di tutte le altre casate. Aveva guardato con astio i piccoli grifondoro che correvano spensierati per il giardino. Aveva deriso qualche ragazzino della sua età proveniente da tassorosso.
Non si poteva certo dire che Megan non si credesse superiore:guardava in modo altezzoso tutti, screditando dei ragazzini che sembravano così felici.
Sul tardi decise di dirigersi verso la biblioteca. Prese Muriel tra le pallide braccia, notando il contrasto tra il grigio scuro del felino e il bianco della propria pelle diafana.
Mentre entrava nella stanza si accorse di una presenza dalla massa di capelli rossicci, forse l'unica nell'aula. Decise di non farci caso e si diresse verso gli scaffali, scegliendo accuratamente dei libri mentre Muriel le stava seduta ai piedi.
Con la coda dell'occhio notò un libro scuro su cui vi era incisa la scritta ''non toccare''.
Fece un ghigno.


Edited by Alcya - 20/4/2016, 13:05
 
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view post Posted on 20/11/2015, 19:59
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Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo.

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Flaminia fece un respiro profondo mentre saliva cauta le scale che portavano dai sotterranei alla Biblioteca. Aveva appena finito la solita solfa di quella che doveva sembrare una lezione di Pozioni, e si era diretta subito fuori dall'Aula con la chiara intenzione di sfuggire ai vari calderoni e ingredienti disposti sui tavoli. Ora Hogwarts le era molto più familiare e, invece di perdersi come quella volta in cui aveva conosciuto Mike, la Grifa imboccò senza problemi i corridoi che la condussero al Primo piano. Inspirò a pieni polmoni. Le era mancata quell'aria, o meglio, l'aria in generale. I suoi principi di claustrofobia sembravano non volersi arrestare, e la Studentessa ancora non accennava ad accorgersene. Pensava fosse ansia di studio per via di Pozioni e non che il problema fossero i luoghi chiusi. Prese a correre, quasi a scappare dai suoi pensieri, quando si accorse che diversi sguardi le si erano piantati addosso. Un punto interrogativo le si formò in faccia. Sguardi? Lei? *Devo avere qualcosa tra i capelli...* si disse ma, mentre la mano correva alla folta chioma, gli occhi le caddero su uno strano oggetto luccicante sulla divisa; una spilla. Era Prefetto. Eh si, quella mezza spagnola mezza inglese era diventata Prefetto della Casata Rosso-Oro al primo anno e in un tempo che nemmeno lei riusciva a concepire. Ecco tutti quegli sguardi, ecco perchè. *Prefetto* pensò la Rossa e quel pensiero l'assillò per tutto il tragitto dal Primo Piano alla Biblioteca, l'unico luogo in cui, paradossalmente, riuscisse a spegnere il cervello. Entrò quasi con il fiatone, la borsa a tracolla stretta in mano. Prese un libro a caso e si sedette in fondo, vicino al Reparto Proibito, la testa china e le mani nei capelli. Era immersa totalmente nella lettura e in ciò che significava la parola "Prefetto", che non si accorse dell'entrata in scena di una ragazza, della sua stessa età. Fu un miagolio a risvegliarla dallo stato di coma da lettura in cui si trovava. alzò la testa di scatto cercando la fonte di quel piacevole suono e si ritrovò a osservare la ragazza che poco prima non aveva nemmeno sentito entrare. Scrutò meglio la scena, come se vi fosse qualcosa di sbagliato, ed effettivamente..*Ma quello è il Reparto Proibito!* pensò Flaminia e, chiuso il libro delicatamente ma velocemente, raggiunse svelta e con aria calma, la Strega dai lunghi capelli di un rosso, così diverso e più bello del suo, e le bloccò cautamente la mano, allargando le lunghe dita in una sorta di segnale di stop. "Ah ah" esclamò in segno di rimprovero la Prefetta, rivolgendo poi l'indice sulla scritta ben esposta. "C'è scritto non toccare!" disse poi, con nemmeno l'ombra di superiorità nella voce, ma solo con il tono di chi vuole collaborare che il suo ruolo le imponeva. Abbassò poi, le strane iridi azzurro-viola sulla palla di pelo a piedi della Rossa e accarezzò il gatto, ricordando che anche lei, se non avesse visto Minerva, ne avrebbe preso uno.
 
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Megan A. Autumn
view post Posted on 21/11/2015, 22:14




TKD1wGoScrutò da capo a piedi la ragazza, trovando subito una risposta acida da darle per farla stare zitta. Aprì la bocca per sentenziare quelle algide parole ma notò la spilla sul petto del ragazzo.
*Non voglio passare dei guai durante la mia prima settimana, e di certo non per mezzo di una neo prefetta di Grifondoro.*
Si disse, posando il libro sullo scaffale da dove l'aveva preso.
Non avevo letto bene e stavo cercando di capire, scusa.
Mentì con la sua solita abilità, prendendo Muriel tra le braccia ed andandosi a sedere al suo tavolo, aprendo il libro di pozioni. Si ricordò di quante voci girassero sulla ragazzina dai capelli rosso fuoco nella sala comune degli adepti di Salazar.
E così sei tu la neo prefetta di cui tutti parlano?
Chiese in modo retorico, scrutandola dall'alto verso il basso. Afferrò una ciocca e inizio ad avvolgerla intorno ad un dito, tamburellando con l'altra mano sul libro di pozioni.


Edited by Alcya - 20/4/2016, 13:06
 
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view post Posted on 22/11/2015, 12:51
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Flaminia si beò della sensazione che il morbido pelo, creava al contatto con la sua pelle. Sembrava quasi avere un effetto rilassante, che risultava essere l'unica cosa di grande valore in quel periodo per la Grifa. Per quanto l'entrata in scena dell'altra ragazza l'avesse distolta leggermente dai suoi dubbi, il cruccio di essere Prefetto le era fisso in testa come il quadro della Signora Grassa nella Sala Comune. A proposito doveva assolutamente andarla a trovare. Dopo l'investimento della carica, non aveva avuto modo di parlare con il ritratto e ne sentiva un disperato bisogno. Il dipinto, infatti, aveva la grande capacità di consolare e di tirar su di morale; una capacità che in poche persone era facile riconoscere. La voce dell'altra Rossa nella Sala risvegliò Flaminia dai suoi solito complessi mentali. La Neo-Prefetta resistette all'istinto di fare un commento sarcastico e, come suo solito, si impose di non sorridere. *Non aveva visto? Ah si e io sono la Regina di Inghilterra! Pensa di essere l'unica qui a saper mentire?* pensò la Grifondoro, seguendo i movimenti dell'ultima arrivata come un animale che studia l'altro, per capirne capacità e debolezze. *Mi ci scommetto che è Serpeverde* si disse cercando di stringere un contatto visivo con la "trasgreditrice", che però si girò e prese posto ad un tavolo, con in braccio il micio. *Hey ma lo stavo accarezzando!* avrebbe voluto urlare Flaminia ma le parole della Serpe quasi non la fecero cadere, da ferma tanto per specificare. Lei? La Neo-Prefetta di cui parlano tutti? Il viso della Grifa assunse un'espressione di punto interrogativo. No, la Serpina non stava scherzando, o meglio il tono era di un fine sarcasmo ma non da chi mente spudoratamente. La ragazza dai capelli di fuoco volle giocarsela a suo favore. "Così sembrerebbe, almeno la prima parte. Dove avresti sentito di questa Prefetta mh?" disse infine Flaminia, sedendosi su una sedia allo stesso tavolo dell'interlocutrice che intanto si avvolgeva una ciocca rossa intorno al dito, come se nulla stessa accadendo. Un sorriso si creò nella mente della Prefetta. Lei e la ragazza si somigliavano molto. Solo che rispetto alla Serpe, lei tendeva a nascondere alcuni comportamenti scontrosi solo per la sua bipolarità e la carica, mentre la "Rossa Chiara", poteva permettersi di mostrarsi come era essendo una perfetta Serpeverde. Rossa Chiara? Okay non era un ottimo soprannome ma più calzante di quello al momento, non ce ne erano molti. Gli occhi azzurro-viola si soffermarono per un po' sulle ciocche della ragazza che si trovava di fronte. Un rosso delicato, quasi nobile, tendente al castano. Un tipo di rosso caldo che ti ricorda i campi di grano e la campagna. Un filo d'invidia attraversò Flaminia. *Un rosso nobile, regale. Non una testa di Fuoco* pensò e dopo quegli aggettivi, dei nomi iniziarono a balzarle in testa. Una Serpe dai capelli rossi, purosangue. L'aveva vista di sicuro ed ecco che la voce della vice-preside le rimbombò in testa. "In ogni caso ti sconsiglio di entrare nel Reparto Proibito. Questa volta sei stata fortunata. Alcya" disse infine la Grifondoro, facendo scivolare quel nome tra le labbra a dare l'impressione che lei sapesse qualcosa sulla ragazza che si trovava di fronte, mentre non si poteva dire lo stesso dell'altra.
Scusa il post schifoso l'ho scritto di corsa xD


Edited by Fiammumski - 22/11/2015, 21:49
 
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Megan A. Autumn
view post Posted on 23/11/2015, 18:55




TKD1wGoAnalizzò con cura le azioni della ragazza, soffermandosi sullo sguardo stupito che aveva fatto quando aveva chiamato Muriel e sorridendo, notandola pensierosa. Con attenzione elaborò le informazioni che la ragazza, anche se implicitamente, le stava fornendo. E, da buona lingua di fuoco, non ci pensò due volte a parlare.
In giro per la scuola, durante il pranzo.
Dichiarò vaga, portando istintivamente le mani intorno al corpo della gattina e facendola sedere sulle sue gambe mentre le accarezzava il morbido e fulvo pelo.
Osservò attentamente il volto della ragazza, che le pareva scosso, fin quando ella non disse, con aria di chi sa tutto, quelle poche parole. Solitamente avrebbe fatto un commento sarcastico sul suo tono senza pensarci molto, ma ciò che aveva detto(insieme al fatto che avesse davanti una prefetta) la fecero riflettere.

Come fai a sapere il mio nome?
Le chiese, inclinando di lato la testa ed osservando con fare inquisitore la ragazza. Era della sua stessa età ma aveva dei tratti meno sottili e nobili rispetti ai suoi e la ragazza si ricordò di quella gita che aveva fatto con la scuola babbana una volta. Proveniva sicuramente dalla spagna, quel rosso infuocato era caratteristico e possedeva anche forti tratti mediterranei. Non del tutto:aveva forse una parte di sangue inglese o addirittura nordica, che Megan non riusciva a definire.
Pensò di chiederlo anche se, si disse, sarebbe stato meglio non farlo, onde evitare strane reazioni della ragazza dai capelli simili al fuoco ardente.


Edited by Alcya - 20/4/2016, 13:07
 
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view post Posted on 25/11/2015, 20:03
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Diceva suo padre alla madre che le bionde erano belle per tutti, ma giusti per pochi. Che le more colpiscono e rapiscono, che sia loro che le bionde erano da sposare. Ed il copione era sempre lo stesso. Una piccola Flaminia alzava la mano ed esuberante chiedeva "Papà papà! Y le rosse?" Il padre la guardava come se non aspettasse altro che la sua domanda, mentre sua madre alzava gli occhi al cielo già conoscendo la risposta del marito. "Le rosse? Le rosse non si possono gestire tesoro!" Se in altri momenti lo aveva guardato scettica, ora gli avrebbe sicuramente assegnato un premio Nobel. Alcye e Flaminia, due rosse, una situazione divertente ma incontrollabile allo stesso tempo, per gli altri. La Grifa piegò la testa di lato all'esclamazione della Serpe, ma preferì lasciare cadere il discorso, così da non sembrare troppo interessata. Osservò il gattino che si trovava di fronte e immaginò di poterlo accarezzare anche se, subito dopo, scartò l'idea di chiedere alla proprietaria dell'animale di coccolarlo. *Pensieri per i prossimi giorni? Piano per rapire quella meravigliosa palla di pelo!* pensò Flaminia, convintissima di poter appropriarsi di un gattino sconosciuto. Quasi non scoppiò a ridere all'espressione che Alcya aveva assunto, chiedendo delle informazioni che poco prima la Rosso-Oro aveva sperperato senza troppi complimenti. Avrebbe voluto rispondere nello stesso tono sarcastico che la Serpe aveva usato poco prima, ma decise di sembrare più amichevole, almeno per non mettere la sua interlocutrice in condizione di sbatterle un libro in faccia, fregandosene altamente della sua "carica". "Ero presente al tuo Smistamento" rispose tranquilla, per poi fissare gli occhi azzurri di Alcya. "Allora..ti trovi ehm bene tra i Serpeverde?" chiese un po'impacciata, sperando di non spaventare la nobile che aveva di fronte.
 
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Megan A. Autumn
view post Posted on 27/11/2015, 21:43




TKD1wGoRisposta scontata, di cui Megan non si fidò del tutto anche se preferì non ribattere. Quella ragazza la faceva rimanere senza parole, cosa fino a quel giorno mai successa. La serpina aveva sempre avuto una lingua di fuoco e una risposta spontanea eppure la fiamma spagnola
*Non sapevi trovare un soprannome migliore?* *Oh, taci.*
(ignorò la vocina nella sua mente contorta) davvero la lasciava esterrefatta. Accarezzò per un po' Muriel, facendole fare le fusa, ridendo poi e lasciando che il felino scendesse a terra. Appena sentì la voce della grifa alzò lo sguardo.
In realtà benissimo. E invece cosa si prova ad essere prefetto?
Chiese, cercando di non sembrare sarcastica o ironica. La domanda si era formata nella sua mente e prima che ci riflettesse la lingua l'aveva già dichiarata:bella, forte, coincisa.
Una domanda ridicola, dal sapore di sarcasmo. Eppure il tono non era stato poi così esplicito, eppure Megan pensò bene di chiarire.

Non ironizzavo.
*Figuraccia al quadrato.* *Zitto.*
E rieccole, quelle vocine nella sua testa:erano solamente i suoi pensieri che contrastavano fra loro-.


Edited by Alcya - 20/4/2016, 13:08
 
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view post Posted on 7/12/2015, 17:09
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Parlare con qualcuno col carattere simile al suo, era sempre sembrata un'impresa impossibile agli occhi di Flaminia. Eppure, finalmente, la Dea Bendata aveva fatto il suo gioco, facendo incontrare due persone problematiche in Biblioteca. Megan, un ottimo esempio di Serpeverde e Flaminia un ottimo esempio di neanche lei sapeva cosa. Forse l'unico lì in mezzo che riusciva a salvarsi era il gatto della Serpe che, fortunatamente per lui in quel momento, non era dotato di parola. Le frecciatine che continuava a lanciarsi, infatti, sembravano poter ferire persino i libri della Biblioteca. Ma a nessuna delle due dava molto fastidio. La Mezzosangue non aveva ricevuto insulti anche considerando la spilla da Prefetto e la Purosangue non aveva avuto il piacere, o il dispiacere, di assaporare qualche maldicenza dalla bocca della Strega. Che dire, nessuna delle due sembrava essere totalmente felice di fare conoscenza ma nè l'una nè l'altra accennavano a voler rinunciare. Che fosse uno scherzo della psicologia? Solo il tempo lo avrebbe detto. La Rossa seguì i movimenti eleganti del gatto, per poi alzare lo sguardo sull'interlocutrice abbozzando un sorriso. Naturale che avesse specificato il non ironizzare. Con tutto il sarcasmo che aleggiava intorno a quel piccolo tavolo della Biblioteca, chiunque lo avrebbe fatto. Cosa si provava ad essere Prefetto? Flaminia avrebbe voluto scatenare un fiume di parole che avrebbe allagato l'intera Sala.*Beh devi sapere che le responsabilità ti pesano un po' ma ti senti felice del fatto che qualcuno creda in te. Inizialmente le persone ti guardano ma poi ci fai l'abitudine anche se in casi come i miei, non credi che ce la farai mai. Ti sembra un po'strano controllare che tutto vada apposto specie se devi apostrofare qualche tuo compagno. Quindi nel complesso non saprei che dire...ti senti felice, impaurita, umile, fiera...* E invece si limitò a poche parole. "E' un po' strano" disse mordendosi il labbro con la tipica espressione di chi pondera e aprendo il libro di Pozioni con un po'di sicurezza in più. Forse con la presenza di una Serpe, il libro avrebbe captato i colori che contraddistinguevano la sua Casata, facendo risultare così, calcoli e ricette molto più semplici in modo che...*No, Flaminia,no.* Pensò la Rosso-Oro, scuotendo impercettibilmente il capo.
 
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Megan A. Autumn
view post Posted on 19/4/2016, 14:30




TKD1wGoAll'ascolto delle parole della grifondoro Alcya si tirò una ciocca bionda dietro l'orecchio, abbastanza confusa. Perchè aveva chiuso così presto il discorso? Perchè aveva dato una risposta così breve senza soffermarsi neanche un attimo? C'erano sicuramente tante cose dire, cose che la stessa serpina avrebbe detto se fosse stata un prefetto, eppure la ragazza aveva deciso di fermarsi a ''è un po' strano'', non ''ti riempie di orgoglio e di responsabilità'', ma semplicemente ''strano''.
Che aggettivo stupido, vago, inutile, generico. La bionda l'aveva sempre odiato.
Forse era quella la semplicità dei Grifondoro, rinomati si per il coraggio per certamente non per l'astuzia o l'intelligenza.
Fu solo a quel punto però che Alcya realizzò che quella che stava sbagliando e facendo la stupida non era l'altra, ma lei. Che sicuramente la mediterranea voleva dirle un fiume di parole anche se aveva poi preferito star zitta.
Allora abbozzò un sorrisetto, decidendo astutamente di alzare la posta in palio.

-Ed è anche così noioso?
La tecnica della serpe era ora la stessa di Flaminia:breve, coincisa, per nulla logorroica. Non si era soffermata ad allungare il discorso, le aveva semplicemente buttato lì due parole.
Quel discorso era diventato in realtà una specie di tira e molla, la tensione faceva da padrona nell'aria e nel frattempo la bionda, silente, afferrato il gatto, lo accarezzava con un movimento automatico, in cui non vi si leggevano nè tranquillità nè puro affetto.
 
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8 replies since 18/11/2015, 20:31   160 views
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