| Namesia. Oliver si ritrovò inconsapevolmente a soppesare quel nome per l'ennesima volta, sibilandolo sulle labbra come se fosse una dolce caramella. In effetti non era certo si fosse capito, ma lo apprezzava particolarmente, gli piaceva tanto. Oltre ad essere originale, aveva un tocco di eleganza fuori dal comune e il richiamo alla mitologia greca fece capolino nella sua mente, unita ai ricordi dei racconti di suo zio Albert durante le loro escursioni in natura, quando facevano campeggio. "Bel nome, davvero. Mi fa pensare alla dea Nemesi, che tutti credono sia simbolo di vendetta. In realtà, rappresenta la giustizia divina, una sorta di dea dell'equilibrio. E' singolare che tu abbia una civetta, come dire, equilibrata. Di sicuro più della mia, comunque" fece, lasciandosi scappare un'altra risata divertita. Aver scelto di passare del tempo con quella ragazza non era stata una cattiva idea, al contrario si stava rilassando e la situazione presente era una delle migliori, placide e piacevoli, che avesse mai sperimentato da tante settimane. Era felice, dunque, di aver staccato la spina dalla sua stancante routine. Se solo avesse rivolto la sua tacita attenzione verso i doveri da svolgere entro la serata, allora una stretta alla gola lo avrebbe afferrato come un Gigante invisibile pronto a sgozzarlo. E la metafora, purtroppo, suonava molto realistica. Come se avesse letto la sua mente, rintracciando gli articoli che ancora doveva scrivere per la Gazzetta, Ayumo puntò il discorso proprio circa quell'argomento e Oliver ne fu elettrizzato. Carta, inchiostro, chitarra e dolci avrebbero sempre rappresentato i suoi punti forti, non necessitava di altro se fosse naufragato, tanto per dire, su un'isola deserta. Scartò una caramella per poi mangiarla, giusto per evitare che i pochi zuccheri ingurgitati con la fetta di torta non avessero più alcuna compagnia nel suo stomaco. "Eri anche tu una giornalista, quindi? Io mi occupo di una rubrica musicale: segnalo date di concerti di artisti in voga, album in uscita, successi imminenti dei cantautori del Mondo Magico, spesso perfino delle vere e proprie interviste. Sono stato molto fortunato a ricevere questo compito, inizialmente credevo che bocciassero l'idea sul nascere, invece è andato tutto liscio cone l'olio e sono... sì, sono felice. Adoro la Musica, è il mio pane quotidiano, o forse dovrei dire la mia torta quotidiana" scherzò, aggrappandosi con le mani al tavolino al quale erano seduti, onde evitare di volare via a causa delle Api Frizzole che stava mangiando l'una dietro l'altra. Apprezzava anche quel potere legato ai Pungiglioni di Celestino. "Ho avuto modo di incontrare alcuni dei miei più grandi idoli: Celestina Warbeck e le sue Banshee, il Vampiro Baritono, Emily Vannet... che, tra l'altro, fu protagonista di uno scandalo poco tempo fa, forse ne hai sentito parlare. Riguardava proprio queste" esclamò, stringendo un'ennesima Ape Frizzola tra le dita. Sorrise, incerto se continuare o meno. Quando si parlava di argomenti a lui tanto cari, non era sicuro di poter frenarsi.
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