BOOMbear KABOOM!, Ordinazione

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view post Posted on 28/12/2015, 15:18
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Lady

"Lady, ricordi Versus alla Testa di Porco? Ecco, ora non ci sarà lei, ma Violet, la Corvonero gentile che ti regala sempre i biscottini! Bene, vola da lei con questa busta". Le parole di Oliver furono precise, chiare e scandite con un tono di voce abbastanza deciso. Un secondo dopo la civetta delle nevi alla quale il ragazzo si era rivolto spiccò il volo attraverso il grande arco di pietra della Guferia, spalancando le ampie ali per abbracciare i figli di Eolo. L'imponente figura del castello di Hogwarts cominciò presto a disperdersi man mano che la distanza aumentava, fin quando Lady - questo era il nome del bel volatile - non virò verso destra per planare in una direzione diversa, così da sfrecciare via dai confini della Scuola di Magia e Stregoneria. La richiesta che Oliver le aveva fatto non era difficile, del resto conosceva Violet e aveva consegnato diverse volte alcune missive del Grifondoro per lei, anche se quasi tutte nel dormitorio della Sala Comune della studentessa. Adesso, al contrario, la candida civetta doveva raggiungere Hogsmeade, meta da lei conosciuta ma dal tratto sicuramente maggiore rispetto alla Torre di Divinazione tra le mura della stessa Hogwarts. Impegnandosi per evitare di fare troppo tardi (quella sera c'era la vigilia di Natale con gli altri uccelli in Guferia, avevano preparato una torta di biscotti gufici da leccarsi le piume!), Lady aumentò la sua velocità per sovrastare colline e montagne innevate. Faceva freddo, purtroppo, ma il manto bianco e caldo che rivestiva il suo esile corpo la rendevano quasi immune a quella temperatura così bassa: fortunatamente, la sua pelliccia resisteva alle intemperie e al clima citato. Quando il sobborgo magico si palesò al suo attento sguardo, Lady planò verso il basso per immettersi in una stradina laterale e poco trafficata, dove il vento soffiava con maggiore forza e dove l'ombra regnava sovrana per i tetti alti e spioventi delle varie abitazioni e villette a schiera. Alla fine di quello strano tunnel, come ricordava per bene, Lady trovò la Testa di Porco e vi entrò subito grazie ad un passante che aveva appena aperto la porta d'ingresso. Superando diversi clienti, raggiunse il bancone in un vortice di piume, come se fosse una palla di luce bianca. Strillò senza eleganza, cosa che Oliver odiava tantissimo, quindi cercò Violet con lo sguardo per poterle poi consegnare la missiva che stringeva tra gli artigli della zampa destra, essendo la sinistra occupata da un sacchetto rosso che contenevano alcuni Galeoni per il pagamento dell'ordinazione richiesta. Sperava solo di riuscire a portare entrambe le bottiglie senza farle cadere. Doveva sbrigarsi, la festa in Guferia l'attendeva e Lady doveva essere la Regina del Volo di quella serata.





Edited by Oliver Brior - 28/12/2015, 21:33
 
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view post Posted on 28/12/2015, 17:42
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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BOOMbear KABOOM! - Una lettera inaspettata -
Cameriera_Testa_di_Porco
Aveva da poco iniziato a lavorare a quel locale. Non aveva abbandonato Zonko perché non le piaceva più o altro ma per il semplice motivo che aveva trovato da ridire con il padrone del negozio, su certe cose la vedevano troppo diversamente e poi lei era una che, esattamente come il vento, a volte aveva bisogno di cambiare, di trovare un luogo in cui sentirsi più a proprio agio.
Stava ripulendo il bancone dopo la visita dell’ultimo cliente quando le venne in mente che quel posto le si addiceva, era tetro, nascondeva cose oscure e, per molti, l’ingresso ne era pressoché vietato se non sconsigliato. Sapeva bene di non conoscere tutti i segreti di quel posto ma la gente che andava e veniva era più che sufficiente per comprendere il genere di clientela e quello che si faceva lì.

”A volte questo posto mi mette i brividi….”


"Non dire sciocchezze, questo posto è meraviglioso."


Effettivamente a Lucy era piaciuto subito ma questo non aveva stupito per niente Violet, anzi, era proprio per quel motivo che aveva accettato un lavoro come quello. Le permetteva di accontentare anche la sua parte “malvagia”.
Nonostante fossero nel pieno del periodo di natale non passava poi molta gente e, sicuramente, non erano persone felici di quel periodo e la cosa non le dispiaceva più di tanto. Non era obbligata a sorridere, fingere di essere contenta per quelle feste. Poteva anche rimanere ferma a mugugnare senza fare altro limitandosi ad eseguire il suo lavoro. SI, le piaceva molto.
Ad un certo punto la porta si aprì nuovamente e, insieme ad un cliente dalla lunga barba sale e pepe e l’aria minacciosa, si fece avanti anche una candida civetta che si appoggiò leggiadra sul bancone, proprio davanti a lei strillando come un’ossessa. Non aveva conosciuto molti altri animali ma, per la sua esperienza, poteva esistere una sola civetta in grado di urlare con tanta ferocia.

«Lady?!? Non mi dirai che il tuo padrone è un frequentatore di questo posto? Fammi vedere piccola pulce!»


Ridacchiò piuttosto contenta di vedere una faccia amica e prendendo fra le mani a sottile pergamena. La lesse con calma, senza alcuna fretta: era un ordine. Senza alcun tipo di indugio appoggiò il foglio sul bancone e iniziò a radunare le cose davanti a lei. Alla fine prese un foglio di carta e iniziò a scriverci sopra per metterlo insieme a tutti quegli oggetti in un sacchettino.


Ciao Oliver, è stato davvero un piacere ricevere un tuo ordine in questi miei primi giorni di lavoro. In tutto ho ritirato la somma di 10 falci per il Boombear e 5 falci per l’idromele barricato (ti ho messo la bottiglia migliore che ho trovato). Spero sia tutto di tuo gradimento e, mi raccomando, torna pure a comprare da noi.
A presto
Violet Wilson



Dopo aver scritto il tutto allungò la mano verso il sacchettino per prelevare i soldi e, alla fine, mettere le bottiglie in un sacchetto piuttosto robusto prima di porgerlo alla civetta.

«Mi raccomando Lady stai attenta a non rompere tutto. Ecco, questo è per incentivarti un pochino!»


Dalla tasca del grembiule tirò fuori un biscottino per civette e glielo lanciò letteralmente. L’animale lo afferrò al volo, prima di prendere anche il pacchetto e ripartire alla volta di Hogwarts. Gli occhi verdi della ragazzina fissarono il volatile uscire da lì in tutta fretta per tornare a casa dal suo padrone.


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