|
|
| Nicholas in teoria non avrebbe avuto nulla da temere. Il mantello della disillusione lo proteggeva dagli sguardi indiscreti, pochi avrebbero potuto riconoscere in lui il ragazzo che anni prima aveva abbandonato Hogwarts, le accuse sbandierate dai giornali mancavano della solidità delle prove. Senza contare che, ragione principe tra quelle già elencate, con ogni probabilità nessuno dei presenti avrebbe potuto avere ragione di lui, un vampiro. Un vampiro a digiuno, assetato, bramoso di sangue, ma pur sempre più forte del più nerboruto degli ospiti. La Testa di Porco, in effetti, era un ottimo posto dove andare a caccia. Molte persone finivano con l’avere le membra troppo ottenebrate dall’alcool per opporre resistenza, l’oste sembrava più interessato ai bicchieri che da anni puliva col medesimo strofinaccio sudicio, e ciascuno pareva intenzionato a isolarsi dagli altri, stringendosi nel proprio mantello e nei propri segreti. Se avesse scelto con cura il proprio obiettivo e lo avesse attirato a sé con il proprio fascino, come un ragno che aspetta che una mosca si posi sulla propria ragnatela - o se avesse agito di forza – probabilmente nessuno si sarebbe alzato a correre in soccorso della vittima designata. Eppure, le chiacchiere, ridotte ormai a borbottii sommessi di voci roche di fumo, ma non del tutto placate, avvertivano come sibille di sventura di non abbassare la guardia, indicando come un passo falso avrebbe potuto distruggere la caccia di Nicholas. Fu in quell’istante, mentre il vampiro rimaneva ancora in piedi, che una donna entrò con foga dalla porta principale, portando con sé una folata di vento, e nel muoversi alla ricerca di un tavolo, lo urtò. Dal cappuccio sfuggirono delle ciocche castane, prematuramente spruzzate di grigio. Trascorse un secondo. Curioso come le cose potessero cambiare in un semplice secondo. Il tempo di un respiro. Di un battito di ciglia. Un secondo. La donna si arrestò sul posto, ruotò sui tacchi fino a fissare Nicholas, ancora celato sotto al mantello. Si strofinò il braccio dove aveva involontariamente urtato l’uomo, poi gridò: “Chi c’è là?” OT. Ricordati di non modificare mai un post durante una quest. Se proprio necessario, devi sempre mandare prima un mp di spiegazioni al Master
|
| |