Swish. Strike. Stratch!, Ordinazione

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view post Posted on 16/3/2016, 17:08
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Lady1
Sinistra, destra. Destra, sinistra. Sfffffiiiiuh. Kaboom. Slaloom tra i pedoni. E ancora sssswish. Mentre quell'insieme di suoni, rumori, pensieri e cose del genere creava un vortice senza eguali nella testolina del pennuto bianco come la neve, ecco che i suoi artigli per poco non graffiavano la nuca di uno dei tanti passanti intravisti per le strade di Diagon Alley. Riflettendoci, aver acconsentito alla richiesta di consegnare una missiva per Violet, la studentessa Corvonero che Oliver considerava tanto amica, non era stata una cattiva idea, non per Lady che in quel momento si stava divertendo come non mai. Era sfizioso poter volteggiare a pochi centimetri dai viandanti di quella cittadella magica così caratteristica: nessuno pensava che una civetta potesse essere tanto dispettosa quanto rapida, eppure lei era già riuscita a far cadere via tre cappelli, due visiere e addirittura un paio di occhiali grandi e neri come la notte. She's got the power, no? La frase riscosse un certo successo in quel cervello delle dimensioni di una nocciolina, facendo emettere al volatile dei versi talmente acuti da sembrare vere e proprie risate di una donna sull'orlo dell'esaurimento nervoso. Per i conoscenti di Oliver, immaginare che il ragazzo avesse una civetta del genere, così poco incline all'eleganza e al buon comportamento, poteva risultare uno scacco matto al bon ton, oltre che un modo per scoppiare a ridere e non finirla più. Per Lady, al contrario, quello stile assumeva un'unica valenza, qualcosa che si esprimeva con l'espressione della parola "vendetta". Oliver aveva scelto di non darle tutti i biscottini gufici che meritava... no, un momento, detto in quel modo, forse il giovane Mago aveva ragione, del resto la civetta non era esemplare nei suoi doveri di messaggera. Avrebbe dovuto rettificare in questo modo: Oliver aveva scelto di non darle tutti i biscottini gufici che voleva, anzi che pretendeva. Pensava di passarla liscia? Ovvio che no! Lady avrebbe scatenato l'inferno in quella giornata, non prima di aver effettuato la consegna a Violet alla Testa di Porco, ma solo perché la Corvonero le risultava simpatica e le offriva spuntini quasi sempre. Un altro stridulo, quindi il pennuto planò verso il basso per poi virare le ampie ali verso destra, raggiungendo l'ingresso del rozzo locale. Pochi istanti dopo si catapultò come un Bolide contro il bancone. STRIKE. Uno a zero per Lady.


Vì, ciao!
Come stai? E' da tempo immemore che non ci vediamo, mi mancano le nostre stravaganze! Nella speranza di incontrarti presto, volevo ricordarti di dare un'occhiata alla Spilla, domani nuovo incontro. Ti spiego meglio al castello, per il momento mi potresti spedire 15 BurroBirre? Anzi, se non risulta essere un problema, potresti portarle direttamente tu all'incontro domani? Capirai il perché. Se invece vuoi spedirle per posta, mi auguro che Lady ce la faccia, ma le ho ridotto la razione di biscottini gufici per non farla ingrassare come un pallone e ora credo ce l'abbia con me. Non mi fiderei troppo.

Con affetto,
Oliver



- BurroBirre (x15)
Totale: 30 Falci
 
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view post Posted on 16/3/2016, 21:39
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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Testa di Porco - La civetta arrabbiata -
Lavorare in quel pub, per Violet, stava diventando sempre più un piacere. L’idea che la sua vita si stesse scontrando ogni giorno di più con qualcosa di oscuro non le piaceva assolutamente però, in qualche modo, doveva imparare a destreggiarsi anche in quel mondo. Non sapeva bene cosa l’aspettava però doveva essere pronta e sapersela cavare in qualche modo.

"Per tua fortuna ci sono io…sono qui proprio per questo, non ti lascerò mai sola."


Quella era una delle rare volte in cui le parole della sua controparte non parevano una minaccia, al contrario, erano arrivate alla sua anima con una dolcezza pari solo alla determinazione che contraddistinguevano sia lei che Lucy. Sorrise appena mentre caricava il suo vassoio per servire un tavolo.
A distrarla, però, fu il cigolio della porta seguito da un fruscio di ali e, alla fine, da un tonfo provocato da qualcosa che si schiantava sul bancone a tutta birra. La ragazzina servì velocemente i due maghi avvolti in un mantello nero prima di correre verso la sua postazione e fissare una civetta bianca che si stava lentamente riprendendo. Un largo sorriso si aprì sul volto della ragazzina che saltellò sul posto.

«Ciao Lady! Che bello vederti…è un ordine da parte di Oliver?»


Chiese allungando la mano per prendere la pergamena e leggerla. La civetta la lasciò fare rimanendo ferma sul bancone a fissarla, quasi come se si aspettasse qualcosa.
La ragazzina ridacchiò davanti alle parole del suo amico e quando finì di leggere alzò lo sguardo sul candido animale.

«Tranquilla Lady, oggi facciamo uno strappo alla regola…Oliver non se ne accorgerà mai! Aspettami qui che torno subito.»


Corse un attimo sul retro per mettere le burrobirre in una borsa che Lady avrebbe potuto trasportare senza problemi e scrivendo velocemente una lettera al suo amico.

Ciao Oliver, che bello ricevere una tua lettera e un tuo ordine. Io sto bene e hai proprio ragione, dovremmo liberarci un po’ dai reciproci impegni per poter fare qualcosa insieme, anche a me manca passare del tempo con te.
All’incontro ci sarò, non temere. Le Burrobirre te le faccio portare da Lady dal momento che io potrei anche dimenticarmene con tutte le cose che ho in testa in questo periodo…mi raccomando tienile al fresco! Per quanto riguarda la tua civetta non farla dimagrire troppo, poverina, o potrebbe anche vendicarsi…e io potrei pure darle una mano. Ad ogni modo ci vediamo presto! Un abbraccio e tante fusa anche da parte di Coraline!
A presto
Violet Wilson.


Tornò poi dietro al bancone consegnando tutto alla civetta e prendendo i soldi dalla piccola saccoccia.

«E questi sono per te Lady, ottimo lavoro! Ma non dirlo ad Oliver mi raccomando, deve rimanere un nostro segreto!»


Con una strizzata d’occhio lanciò alla civetta quattro biscottini prima di vederla riprendere il volo soddisfatta e tornare alle sue mansioni con un sospiro.


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