Amber Serenity Hydra
Prefetto Tassorosso ♫ 15 Anni ♪ Scheda
Non le sembrava il caso di ammettere realmente di temere quel posto, per la maggior parte delle persone, il problema erano i fantasmi. Per Amber non era solo quello, il suo problema era il buio, erano i rumori sinistri e tutto ciò che poteva seguirli ma che non si sarebbe palesato.. un fantasma sarebbe stato solo un sollievo.
«....non penso che ci possa essere qualcosa di peggiore di quel Poltergeist» le strappò un sorriso amaro, quella frase, oh lei sapeva che c'erano mostri ben peggiori.. ed erano tutti nella sua testa. Una volta, tempo prima, aveva spaventato a morte un cugino, imitando quello che vedeva nei suoi incubi.. la parte peggiore era quando arrivava a confondere realtà da fantasia. Era da tempo che non le succedeva di unire quei due mondi, ma era anche sicura che la Stamberga le avrebbe dato una spinta troppo grande in tal senso.
«Comunque è normale averne paura, non sappiamo cosa c'è dentro. Magari non c'è niente ed è solo una vecchia catapecchia abbandonata, ma finchè non ci si entra non lo si può sapere»
Aveva indubbiamente ragione, la sua era logica.. ma non si viveva solo di quella, Amber fece un passo indietro, cercando di mantenere un'espressione neutrale. Ok, poteva anche non esserci nulla.. ma non sentiva il bisogno di scoprirlo, non in quel momento..ed ancora meno dopo aver visto quella determinazione nello sguardo del Corvo. Era fin troppo sicuro.
Stava imparando che, essere un Prefetto, non voleva dire non temere nulla.. ogni lezione era importante.
«Allora che ne dici entriamo? Se hai paura la dentro usciamo di corsa, e nel caso in cui ci sia qualcosa ti prometto che ti proteggerò io»Lo sguardo della Tassina si fece incredulo, mentre squadrava Mitchell dalla testa ai piedi e non trattenne una risata. Non voleva essere scortese, anche se poteva sembrarlo, ma lui non le dava proprio l'idea di un qualcuno potesse proteggerla. Quanti anni aveva? Ma, soprattutto.. non stava a lei proteggere gli studenti e tenerli fuori dai pericoli?
Le ci volle qualche minuto per tornare seria, e concentrarsi sulle reazioni di lui.. al 99% si sarebbe offeso, non era certo cortese ridere in faccia a qualcuno..ma il suo era stato puro istinto.
- Scusami.. tentò di giustificare quel suo gesto, assumendo un'espressione via via più seria ed adulta. D'altronde, glielo dicevano in molto, era stata costretta a crescere più in fretta di altri. - .. non posso entrare lì dentro. Come Prefetto, dovrei anche avvertirti dei pericoli che sono al suo interno..ma, non posso vietarti di entrarci. Sincera e sicura delle sue parole, concluse con un tono più neutro il resto della frase.. non ce l'aveva con lui, non ce n'era motivo.
- Solo che non ti seguirò.. mi dispiace.
Tra le righe, Mitchell avrebbe potuto leggere che non vi ero un segno di cedimento in lei. Non ci sarebbe stata promessa che potesse reggere al confronto, oltre al fatto che non le piaceva dover contare sugli altri.
L'ennesimo difetto di una lunga lista, era proprio quello. Amber voleva riuscire ad affontare i suoi demoni, da sola. Chiedere aiuto per cose così "personali" non era contemplato.
Tornò a concentrarsi sul Corvo, era stato carino cantare e ascoltarlo suonare.. ma non sapeva nemmeno chi fosse davvero, parlava con lui da meno di due ore e si era già proposto di proteggerla. Le dispiaceva, davvero, non essere in grado di svelarsi un po' di più al mondo. Era lenta, in tutto, soprattutto nelle conoscenze, prima che qualcuno potesse davvero arrivare abbastanza vicino da essere ritenuto "amico", ne passava di tempo. Solo alcuni, avevano un "permesso speciale" ma per svariate ragioni, e lui non era tra quelli.