Stanca di tutta la musica che Mitchell metteva a palla a tarda sera, Danielle, insieme a molti concasati, si era riunita intorno al caminetto della Sala Comune, ed insieme avevano deciso di "punire" il Corvonero. La piccola aveva confidato a Mitchell quanto amasse la musica, sicuramente, ma non messa a tutto volume quando aveva bisogno di riposare per le lezioni del giorno a venire; soffriva già di insonnia, senza il bisogno di avere qualche altro motivo per il quale rimanere sveglia. L'attuazione del piano sarebbe stata effettuata nel bel mezzo della notte, quando tutti sarebbero stati certi che Mitchell stesse dormendo. Erano scesi a cena in ordine sparso, come al solito, per non dare nell'occhio, ma la dodicenne sapeva bene che l'aria cospiratrice che tirava quella sera, era ben diversa dalle solite cene al tavolo dei Corvonero; per la prima volta da quando era ad Hogwarts, la dodicenne era riuscita ad organizzare insieme ai suoi concasati, una missione che, sebbene da un lato fosse punitiva per Lacroix, dall'altro aveva fatto sì che lei riuscisse a prendere più confidenza con i suoi coinquilini. Sebbene i volti degli altri fossero rilassati all'esterno, Danielle vide giochi di sguardi abbastanza frequenti, mentre il suo amico era ben poco consapevole ed ignorava ciò che gli sarebbe accaduto di lì a poche ore; afferrò la forchetta per poi conficcare le punte nel rosbif e mangiarlo, stando in silenzio, come sempre, per i fatti suoi. Posò la forchetta nel piatto argentato e bevve la sua acqua, passando in rassegna tutti gli altri con i grandi occhi castani, vide Mitch preso in una conversazione interessante e nello stesso attimo, Jenifer ne approfittò, mettendogli della Valeriana nel bicchiere (ringraziava le lezioni di Pozioni e di Erbologia sulle piante babbane e magiche e quelle affini per le sue nozioni) che avrebbe fatto sì che un bel sonno da bambino, ben presto si sarebbe abbattuto sul Corvonero. Alla fine della cena, tutti si sarebbero diretti, chi lentamente cercando di perdere tempo in giro per il Castello, chi più velocemente, verso la Torre di Divinazione.
[...]
Avevano stilato un determinato ordine in cui eseguire le cose: Jenifer aveva fatto sì che la sua piccola pipistrella (conosciuta in precedenza in Dormitorio) facesse pipì sul letto di Mitch e ad impuzzolentire tutta la stanza; Niko gli aveva scritto addosso; Sophie e Violet gli avevano, rispettivamente, tagliato e colorato i capelli; Maeve gli aveva depilato un sopracciglio e scombinato l'altro, sempre con crema depilatoria; Alice aveva deciso di utilizzare della Polvere Ruttosa e lo aveva riempito con schiuma da barba... Erano le due inoltrate, quando tutti i suoi predecessori avevano compiuto il misfatto e la neocorvetta (neo si fa per dire, ormai erano passati più di sei mesi da quando era entrata a far parte dei Corvonero) si sentiva piuttosto agitata e allo stesso tempo fremente per l'effettuazione del suo compito. Non sapeva assolutamente come le fosse balenata in mente l'idea di utilizzare una Palude Portatile, ma, schifettosa com'era sapeva che fosse uno degli scherzi che lei stessa avrebbe meno gradito...e quale miglior modo di utilizzarla, se non per punire qualcuno che aveva generato caos per sere e sere? Per quanto buona potesse sembrare, anche la piccola aveva un lato vendicativo e "cattivo" su cui fare leva, non era di certo una sprovveduta.
Era arrivato il suo momento: Danielle aveva atteso i ragazzi, fuori alla porta, con la scatola tra le mani; il suo compito era quello di lanciarla all'interno della stanza, il più vicino possibile al letto di Mitchell, che per fortuna era stato fatto addormentare. Vide sgusciare fuori dalla porta Alice, inspirò profondamente, prima di mettere piede nella stanza del Corvonero: un fetore acre le riempì le narici, segno che Nychta avesse svolto il suo compito da pipistrello. Si tappò il naso con la mano sinistra, tenendo nella destra la scatola, ben stretta, quasi come fosse una reliquia e avanzò verso il letto del ragazzo, prima di tirare la Palude, voleva vedere come lo avevano conciato: trattenne una risata alla vista del ragazzo con i capelli tagliati, colorati, disegni su vari punti del corpo, sopracciglia completamente andate e schiuma da barba sparsa un po' qui e un po' là; non avrebbe mai voluto immaginare cosa sarebbe successo se Mitchell si fosse svegliato.
In punta di piedi si allontanò dal letto, piazzandosi all centro della stanza circolare per calcolare bene le distanze; sperava che i rumori che ne sarebbero scaturiti, non avrebbero svegliato il ragazzo.
"Mi spiace per te, mio caro Mitch, ma questa volta te la sei andata davvero a cercare!"
Sorrise, stappandosi il naso, aveva pochi secondi per scappare via, prima che la stanza si riempisse. Scagliò la palude ai piedi del letto di Mitchell e corse all'esterno della stanza, mentre l'acqua iniziava piano piano ad espandersi, diffondendosi insieme al fango sul pavimento e ai piedi del letto di legno, giungendo a pochi centimetri dagli altri letti. Lanciò un'occhiata a Daddy, Jack e Niko, che occupavano la stessa stanza di Mitchell. La Palude Portatile era di quelle piccole, quelle che non riempivano interamente una stanza o per lo meno, non una stanza di quelle dimensioni. Iniziarono a spuntare man mano muschi, alghe, arbusti e un odore di umidità e fango, oltre che di rancidità simile alla putrefazione, dovuta probabilmente a qualche microorganismo, si diffuse nell'aria. Sorrise soddisfatta di se stessa e della sua idea, mentre osservava l'espansione della Palude Portatile dei Weasley; non invidiava assolutamente Daddy, che avrebbe dovuto agire dopo di lei e sperava davvero che, nessuno dei partecipanti alla punizione, venisse a contatto con la palude. Gli fece un cenno con la testa, mentre continuava a ghignare per lo scherzo a cui avevano sottoposto il Corvonero, ma non se ne poteva davvero più di tutto il caos che generava nella notte. Non vedeva l'ora di sentire cosa sarebbe successo al suo risveglio.
Edited by Arklys - 30/4/2016, 20:26