| Maledettamente, vergognosamente in ritardo. Mai mi era capitato di perdere la cognizione del tempo come in quel momento. Sì, ammetto che qualche giorno dire che abbia la testa fra le nuvole sarebbe un eufemismo, ma diavolo, mai mi sono trovata in una situazione tanto imbarazzante. Questo appuntamento l'avevo fissato io, quale figura barbina potevo fare presentandomi pure in ritardo?! Correndo a perdifiato per i corridoi alla velocità della luce feci mente locale delle possibili scuse a cui sarei potuta ricorrere, senza badare ai poveri malcapitati che buttavo a terra senza pietà. * Calma, calma, calma! Diamine, l'attacco improvviso di un branco di lupi o di un troll è davvero così assurdo? Del resto chi, passeggiando per i corridoi diretto in biblioteca non viene aggredito da mostri o creature malvagie senza che nessuno se ne accorga? Nonono, non ci siamo; devo trovare qualcosa di più plausibile! Un mancamento improvviso? No, manca solo che mi pensi cagionevole di salute e siamo a cavallo! Una riunione di casata? Ma cosa vado a pensare! Oddio... * Il mio flusso di pensieri si interruppe improvvisamente una volta arrivata davanti all'ingresso della sala dedita allo studio, alla lettura, alle ricerche e altre mille balle intellettuali che decisamente non mi si addicevano. Non capivo certi ragazzi che trascorrevano intere giornate chiusi in una stanza incollati a miriade di tomi del più svariato genere. Mi presi un secondo per riprendere fiato dopo l'estenuante corsa, posando le mani sulle ginocchia. Non ero più abituata a correre in questo modo! Con il nonno mi allenavo tutti i giorni con costanza e regolarità, infatti, per qualche bizzarro motivo, nonostante la veneranda età, il vecchio ci teneva a rimanere in forma e obbligava pure me ad estenuanti sessioni di corsa, sollevamento pesi, pugilato e chi più ne ha più ne metta! Da quando sono arrivata ad Hogwarts, forse per pigrizia o per questioni di tempo e spazio, ho improvvisamente smesso, e si sentono le conseguenze. In un impeto di incoscienza aprì la porta della biblioteca dimenticandomi della scusa per il clamoroso ritardo. Non c'è bisogno di specificare che me ne pentii subito dopo, maledetto impulso! Ormai entrata, cercai con lo sguardo la testolina fiammeggiante della mia prima amica. Non impiegai molto a scovarla in piedi davanti ad uno scaffale intenta a guardarsi in torno. * dimmi che non sta cercando me! Dimmi che non è arrabbiata! * Mi avvicinai con passo felpato, solo dio sa perché e, per attirare la sua attenzione, le picchiettai leggermente la spalla destra Ehy ciao! Come stai? Sei qui da molto? Sai, non vedevo l'ora di iniziare le ricerche, fidati, ma... Accidenti, accidenti, accidenti; sempre la solita impacciata! Ora si che sarebbe stato un problema tirarsi fuori dai guai, avrei potuto dire di essere lì dentro già da un po', ma essendo nascosta dietro gli scaffali non aveva potuto accorgersi della mia presenza. Purtroppo a causa della mia dannata goffaggine mi ritrovavo ad arrancare * Puoi fidarti, è tua amica, ormai* una voce suadente si fece largo tra i miei pensieri *Ma si può sapere da quando ho addirittura una vocina interiore?! Ma per favore! * Sbuffai spazientita dalla mia stessa mente e, senza pensare oltre, esplosi in un Senza rendermi conto, persa nei miei pensieri, le ore sono volate e quando finalmente mi sono risvegliata da quella sorta di stato d'assuefazione, era già tardi. Sono corsa fin qua più in fretta possibile!
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