| Gli occhi rimangono sulle mani del suo interlocutore, per osservare la bacchetta ricevuta parecchi anni prima, per scostarli da li solo dopo le parole dell'altro, rimanendo per qualche istante in silenzio. Prima di emettere qualche parola, ispira pesantemente aria dal naso.
Forse hai ragione, non si dimentica nulla. Dopotutto, anche per me sono passati parecchi anni, ho conosciuto parecchi ragazzi, eppure, mi interessa sempre lo stesso. Si ci sono distrazioni, vero, ma non sempre una distrazione aiuta. Insomma, quando sei con una persona e ti viene in mente qualcun'altro, è una sensazione orrenda. Magari con il tempo si affievolirà e la lascerò scivolare tra i ricordi. Dopotutto non so se me la sento di dirgli ciò che provo e rischiare, sarà meglio che me ne stia buona infine.
Gli occhi si staccano dal rosso e ora puntano i tavoli dietro di lui, con aria assorta e piuttosto triste, come se quella realtà non le piacesse più di tanto.
Mh, dici? Io pensavo semplicemente di non saperci fare con le persone, proprio non le tollero a volte, in più alle volte dico esattamente ciò che penso e quindi rovino tutto.
Un mezzo sorriso piuttosto imbarazzato mentre parla inarcando un sopracciglio nel sentire quel suo riferimento a come la trovava lui.
Più sveglia? Sul serio? Alle volte sei proprio strano tu.
Scoppia a ridere, riportando lo sguardo sulla bacchetta di Rob osservando i movimenti per spostarsi sul suo volto concentrato.
Non sono mai stata più sveglia di te, semplicemente alle volte più paziente. In realtà non sempre capisco le persone, di solito non comprendo chi mi sta intorno, mi è più facile capire una persona a cui non tengo, soprattutto a cui posso dire tutto ciò che mi passa per la testa. Non so cosa ci sia di spaventoso nel mio sguardo, tendo semplicemente a non sorridere a tutti. Insomma, i più tanti sono mezzosangue, preferirei non fare amicizia.
Una scrollata di spalle mentre le ultime frasi vengono dette con un tono di voce decisamente più leggero. Le iridi azzure finiscono poi per osservare quell'indumento appena creato, sorridendo felice, lasciando da parte, per il momento la bibita.
Ma tu rimarrai senza giacca! Rob è magnifica!
La mancina corre ad afferrare il tessuto, per infilarla passando al suo interno anche il braccio destro, la chiusura la lascia aperta, annoda solo il grosso fiocco che finisce subito sotto al seno. Si alza in piedi sorridendo e girando su se stessa, quasi fosse una bambina. Dopotutto quel suo lato ben pochi lo conoscevano, e lui era uno di quelli, non le importava minimamente dei presenti attorno, al massimo , avrebbe preso a schiaffi qualche omuncolo idiota.
Allora artista, come sto?
Torna a sedersi afferrando il bicchiere del ragazzo, portandolo alle labbra, ne beve giusto un piccolo sorso, passando poi la lingua su di esse, come per assaporare meglio il sapore.
Sta tranquillo, non ho dodici anni, riesco ad arrivare a casa da sola, ma se volessi venire a farmi compagnia sei il benvenuto. Vivo da sola, quindi se passassi a Londra puoi anche fermarti da me, mio padre mi ha comprato una villetta, sai com'è, non ho ancora capito cosa dovrei farne di una casa così grossa, ma insomma. Come al solito decide il vecchio, per di più è ancora convinto che io debba fare grandi amicizie coi babbani. Ci rinuncio a capirlo.
Annuisce velocemente con il capo quando si parla della cioccorana, prima di puntare gli occhi sulla zuppa davanti a lei, afferrare il cucchiaio e infine iniziare a mangiare. Lo stomaco in subbuglio ringrazia ad ogni cucchiaiata di cibo messo in corpo, sopratutto cibo come si deve e non le solite zuppe in scatola dei babbani.
Sono secoli che non mangio una zuppa decente, nei viaggi mangiavo cose babbane, ma ultimamente, mi sono resa conto di non essere un ottima cuoca, quindi di solito compro cos già pronte e che fanno pietà.
Gli occhi rimangono fissi nel piatto mentre mangia, vengono spostati giusto per afferrare il bicchiere con la sua limonata e berne un lungo sorso.
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