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| La ragazzina a cui aveva recuperato il libro rimase alquanto sconvolta, probabilmente apparteneva al primo anno e da come aveva guardato intensamente lo svolgimento dell’incantesimo non si era accorta della sua presenza sino ad allora. Ayumo manteneva la presa ben salda sul libro, il braccio era leggermente allungato verso la figura della Corvonero in segno che poteva benissimo prenderlo e che a lei non interessava, ma si era resa conto della sua difficoltà e l’aveva aiutata, cosa che poi la giovane fece ringraziandola. Lei scosse la testa in segno che era un gesto da nulla, ma la curiosità della ragazza nei confronti di quell’incantesimo la lasciò alquanto stupita, per quanto ne sapeva l’Incantesimo di Appello era uno dei più famosi se non il più utilizzato dai maghi, serviva a richiamare a sé qualsiasi tipo di oggetto e per quanto un giovane potesse saperne poco sicuramente quello rientrava nella sua lista, questo le fece comprendere che Amberleen era neofita di quel mondo, un dettaglio che comunque la fece leggermente addolcire.
« Di niente. L’incantesimo che ho appena usato è conosciuto come l’Incantesimo di Appello, attraverso la formula Accio e l’aggiunta dell’oggetto che ti interessa permette a quest’ultimo di volare da te. »
La spiegazione era alquanto semplice, anche perché l’incantesimo di per sé non rientrava tra quelli più complicati e quindi non aveva bisogno di chissà quale preparazione mentale o movimento della bacchetta. La Tassorosso prestò nuovamente attenzione alla sua interlocutrice quando questa si presentò, come aveva intuito la giovane apparteneva al Primo Anno, i colori della Casata risaltavano sui colori spenti della divisa.
« Io sono Ayumo Vanille, frequento il Secondo Anno e come potrei notare dai miei colori appartengo alla Casata di Tosca Tassorosso. »
La tassina però doveva ancora recuperare i libri che le interessavano per la propria ricerca quindi decise di muovere qualche passo speranzosa che l’altra ragazza la seguisse.
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