Twist the Twister, Missione C.R.E.P.A.

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view post Posted on 19/9/2017, 12:29
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Il Fato

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Zonko rise osservando la mano di Daddy, aperta ed in attesa di un numero spropositato di gelatine. Avrebbe avuto ben altro da ribattere, ma si limitò a riservagli uno sguardo vago e scuotere il capo in senso di diniego. Faccia tosta ne aveva parecchia, ma era proprio per quello che lavorava per lui. Aveva ben compreso a cosa si riferisse e, forse, un turno di inventario non glielo avrebbe tolto nessuno alla fine di quella trattativa. Assecondò invece la domanda, che poi non era che parte del proprio interesse, che il Garzone porse ai giovani, sfrorzandosi di comprendere al meglio le eventuali risposte. La prima a parlare fu Thalia, che per un attimo si guadagnò un'alzata di sopracciglio abbastanza stupita. Impossibile che si trattasse solo di soddisfazione personale. Ma quell'espressione durò poco, sostituita da un ghigno ben più adeguato. Una piccola quota, ovviamente. Il vecchio comprendeva i giovani inventori, un tempo lo era stato anche lui, ma proprio due di loro avevano osaro sfidarlo, appropriandosi di una delle vie più trafficate di Londra, impossibile non pensarci. Fortunatamente il giovane Brior non aveva scelto di mettersi in proprio.

«Conto vendita, mia cara.»

Scandì quelle poche parole, cercando di essere più chiaro possibile. Non aveva alcuna intenzione di investire donando chissà quanti galeoni per un prodotto che potenzialmente avrebbe anche potuto finire in soffitta per l'eternità. No no, il vecchio aveva elaborato (difficile da credere dati i bicchieri di alcolico vuotati) un pensiero abbastanza soddisfacente per se stesso. Afferrò nuovamente il proprio cappello e lo indossò con ben poca eleganza, premendoselo in testa. Il fumo tornò a colorarsi di giallo. Lo sguardo passò in rassegna i due potenziali venditori, poco gli importava di cosa trattasse l'associazione a cui avrebbero dato i loro incassi. Tutti avrebbero avuto il loro guadagno, lui soprattutto.

«Faremo così: riceverete 10 Falci per ogni Twister venduto nel mio negozio. Li portetere qui non appena ne avrete altri e li valuterò personalmente. Avrete un compenso solo se il gioco verrà a tutti gli effetti comprato. Affare fatto?»

Poteva non essere totalmente concentrato, ma era pur sempre un Negoziante, trattare era il suo pane quotidiano. Allungò la mano verso Oliver. Se il giovane l'avesse stretta, avrebbe accettato in automatico l'offerta di Zonko, rendo quell'accordo un patto vincolante che entrambi avrebbero dovuto rispettare.


Prossima Scadenza: Lunedì 2 Ottobre.
Vi prego di rispettare la scadenza, siamo alle ultime battute
(e se riuscite a postare prima, meglio ancora)


 
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view post Posted on 22/9/2017, 13:22
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Dovette apparire perplessa, dopo quella prima e fondamentale precisazione. Numeri. Tutto si aggirava intorno a quel concetto: una quantità di Twister comportava una certa cifra di vendite, collegata ad un valore monetario ben preciso. Il ragionamento dell'anziano, il cui cilindro si era colorato di una tonalità giallognola, non faceva una piega: investimenti sicuri, guadagni certi. Il presupposto avrebbe dovuto soddisfarli e, calcolando mentalmente quanti Twister servissero a dare un guadagno accettabile, inorridì al pensiero.
Continuò a tacere, sperando che Oliver non complicasse la già precaria situazione di quella trattativa. Cercò di ricordare il tono calmo con cui sua madre convinceva chiunque ad ascoltarla: persuasione, capacità oratoria, tutto doveva essere perfetto per ottenere il miglior risultato del caso. D'altro canto, alla sua tenera età, non poteva sperare di ottenere più di quanto le spettasse realmente.

«Naturalmente, signore.» commentò infine, sorridendo affabile.
Tese il braccio di fronte al petto di Oliver, mettendo fine alla probabile stretta di mano che avrebbe sancito un affare vantaggioso solamente per una delle due parti interessate.
«Possiamo discuterne, mi auguro.»
Il suo tono educato celava la reale intenzione di quelle parole, sapientemente studiate per quanto possibile. Il suo sguardo, freddo e glaciale, fu rivolto a Daddy. Il Corvonero era il garzone coinvolto nella trattativa e, bene o male, sarebbe stato loro utile. In un modo o nell'altro.
«Daddy, dimmi. Quanto guadagni, all'incirca, per ogni pezzo venduto qui dentro?» chiese interessata, cantilenando quella richiesta all'apparenza innocente. «Scommetto che il suo garzone non guadagni dieci Falci per ogni prodotto venduto. Mi sbaglio?» mormorò, sorridendo maliziosamente.
«Lungi da me il voler controllare i suoi guadagni e le sue spese, signore, ma vede... qualora stringessimo il patto che lei ci ha proposto... diverremmo suoi "garzoni", in un certo senso. E sono altrettanto sicura che si possa tranquillamente arrivare ad un Galeone o due al pezzo. Considerando che a creare ciascun Twister sarà lui.» e così dicendo indicò Oliver, immobile accanto a lei. Il suo tono non si macchiò mai dell'onta della superbia, né dell'arroganza che ci si sarebbe potuti aspettare. Piuttosto, le sue richieste furono condite di una parvenza di innocenza ed ingenuità.
«Potremmo mantenere una cifra fissa per ogni Twister ed un piccolo bonus ogni... tre o cinque Twister venduti. Insomma. Testare il mercato va bene, ma rimetterci... direi che non valga affatto la pena.»
Trattenne appena il respiro, abbassando il braccio - immobile sul petto di Oliver sino a quel momento - e sorridendo educatamente. Si aspettava che Daddy aggiungesse qualcosa, qualunque cosa, e che Zonko reagisse in maniera perfino brutale. Nessun negoziante si sarebbe inchinato di fronte alle imposizioni di due ragazzini, ma forse l'inventore di scherzi più rinomato, ed il solo, di Hogsmeade avrebbe apprezzato un briciolo di coraggio in più.
 
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view post Posted on 24/9/2017, 12:43
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Lo sguardo si spostò un'ultima volta sul cappello incantato del proprietario del negozio, tuttavia per Oliver fu chiaro che quel repentino cambiamento di fumo colorato ormai non rappresentava più un problema o un cruccio di simile genere; fino a poco prima si era concentrato su quell'artefatto magico come se ne dipendesse l'esito dell'incontro che stavano disputando, letteralmente, eppure tutti loro erano alle battute finali e non ci sarebbe stato alcun epilogo soddisfacente a causa di una qualsiasi distrazione poco utile. Si trattenne dal rispondere a sua volta in modo diretto, premurandosi di lasciar parlare ancora una volta Thalia al suo posto. Il Grifondoro non avrebbe mai peccato di mancata gentilezza, di scortesia né di pessima cordialità, senza dubbi, ma l'emozione era difficile da tenere sotto controllo in un contesto come quello: la posta in gioco rappresentava uno scacco matto, seppur semplice, nei riguardi dell'associazione che aveva pescato dal dimenticatoio di pagine e pagine di manuali polverosi negli scaffali della Biblioteca di Hogwarts e non solo. Anche una manciata di Galeoni avrebbe fatto la differenza e di certo non si sarebbe accontentato di dieci Falci per ogni vendita, non in quel caso né in quel momento. Da Madama Piediburro, noto ritrovo romantico del villaggio magico di Hogsmeade, un locale delizioso neanche tanto lontano dal regno vivace di Zonko, il Comitato a favore degli Elfi Domestici aveva stilato un compromesso degno di nota. Oliver si era ripromesso di non fare diversamente anche quel giorno, perché il premio della riuscita o meno dell'appuntamento non sarebbe rientrato affatto nelle sue tasche, ma soltanto nei suoi interessi, gli stessi interessi comuni di creature in estrema difficoltà. La libertà era il valore più importante per il Caposcuola, da sempre lo era e sempre lo sarebbe stato, e se il mondo economico diveniva tassello vincolante per ottimi sviluppi futuri, allora si sarebbe impegnato anche al riguardo. Per fortuna l'amicizia e la determinazione di Thalia giungevano nuovamente in suo soccorso: Oliver si ripromise di regalarle una barretta di cioccolato extralarge di Mielandia al prossimo Natale. *Non ci siamo* commentò tra sé, consapevole del fatto che una sola parola realmente pronunciata avrebbe potuto mandare all'aria l'intero incontro. Si chiese, sempre tacitamente, se Daddy potesse parlare a loro favore o meno: per quanto la causa del C.R.E.P.A. non incontrasse la sua più grande stima, forse il Corvonero avrebbe puntato all'amicizia che lo legava con il collega Grifondoro. Sperare in un aiuto improvviso, forse anche inaspettato, non sarebbe stata una brutta ipotesi, non in conclusione. Soppesò lo sguardo verso la mano di Zonko e quella di Thalia e la simbologia dell'intreccio sorprese con piacere lo stesso Irlandese: da un lato un patto che non avrebbe offerto chissà quanti vantaggi, dall'altro un invito a trattenersi, perché non tutto poteva dirsi veramente perduto. Ancora una volta, Oliver scelse di fidarsi di Thalia. Con ogni probabilità, si disse, l'avrebbe fatto di continuo. E di nuovo, paziente nonostante si discutesse di una causa che aveva del Sogno nel suo profondo significato contestuale, lo studente prese parola non appena possibile, senza interrompere la Tassorosso al suo fianco. «Signor Zonko, la ringrazio per la sua offerta e per la sua disponibilità, in particolar modo.» Le braccia sospese leggermente in alto, le mani pronte ad intrecciarsi l'una nell'altra, Oliver adoperò un tono di voce particolarmente gentile, cortese al di là di ogni misura. Che fosse offeso o indispettito, non era dato sapere né sarebbe stato così facile da capire. Che fosse pronto a non porre il punto di fine dell'accordo, quello era evidente senza ombra di dubbio. Spezzò la stasi cui aveva costretto il suo corpo, in piedi a poca distanza da Zonko e i due amici, girando verso destra per indicare uno scaffale poco lontano. Era stato tantissime volte nel negozio di scherzi, poteva dirsi di sicuro uno dei clienti abituali, Zonko così come Daddy in prima persona avrebbero potuto confermare. «Mi permetta di essere ancora una volta più prolisso del solito, chiedendole scusa in anticipo.» Un sorriso appena accennato su quel volto attento, concentrato, quasi adulto improvvisamente. «Più volte compro i vostri prodotti, più volte sono di passaggio per Nanosticche, Pasticche Vomitose, ma soprattutto per il Filtro SognoLeggero, una delle ultime invenzioni che più apprezzo. Soffro di insonnia da tantissimi anni, il vostro Filtro costa cinque Galeoni eppure ha soltanto dieci gocce, quindi diciamo in media dai tre ai quattro utilizzi, forse di più o forse di meno. Ripetutamente compro questo filtro da voi, ma potrei tranquillamente prendere una Pozione del Sonno Senza Sogni o una sua variante, anche una Pozione Soporifera, il cui prezzo per entrambe non supera i tre Galeoni e il cui utilizzo avrebbe una durata anche maggiore. Potrei addirittura creare una fiala da solo, mi ritengo un Pozionista abbastanza abile dal riuscire nel mio intento senza troppi problemi, perdoni la modestia.» Ammiccò, sorridendo ancora una volta prima di riprendere il discorso, indicando lo scaffale dei Filtri SognoLeggeri all'interno del negozio. «Tuttavia, signor Zonko, io scelgo il vostro articolo, il suo articolo. E lo compro anche più volte in un solo mese, sia chiaro. Per un utilizzo comunque limitato, pago cinque Galeoni. Il Twister avrebbe un utilizzo maggiore, coinvolgerebbe più di un singolo partecipante, eppure il nostro guadagno secondo la sua offerta sarebbe meno di un terzo. Io scelgo il suo Filtro, signor Zonko, perché lo preferisco. Ne apprezzo la qualità e l'effetto, ma ancor più apprezzo il venditore e la fiducia che nutro verso di lei, il suo negozio e i suoi articoli. Potrei guadagnarci di più con una Pozione semplice, invece compro spesso da voi. Abbiamo scelto Zonko e non altri, non è stato un caso né una prova, ma una decisione vera e propria per stima e meriti. Potremmo scegliere altri acquirenti, ma preferiamo voi.»
La freccia era stata scoccata, il confronto velato sarebbe stato colto. Oliver girò di nuovo per tornare alla sinistra di Thalia, dove si trovava fino a poco prima. Incrociò lo sguardo con quello del proprietario del negozio, a lui la sua totale attenzione e le sue speranze. L'offerta era stata già modificata da Thalia e per il Caposcuola andava più che bene secondo la sua controproposta. «Due Galeoni a Twister venduto, è meno della metà sul suo guadagno totale, considerando anche che sia una mia creazione a tutti gli effetti. Più una quota fissa extra per ogni tre Twister venduti. E i dieci Falci di cui parlava, ritengo che sia un'offerta piccola ma generosa per il Comitato, giusto per consolidare questo accordo in cui tutti noi, signor Zonko, abbiamo scelto di credere per davvero.»
 
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view post Posted on 2/10/2017, 21:39
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Il vecchiaccio sorrise alla sua affermazione con un solo cenno di capo.
No. Nada. Niet. Niente gelatine per Daddy, niente gloria per lui.
Sconsolato, spostando il suo sguardo verso i due giovani, i quali sembravano averne tante di parole da dire in merito al loro prodotto, iniziò a pensare.


*Sette Galeoni la vendita, detratto il mio terzo di stipendio e dieci falci, fanno di guadagno…*

Gli occhi gli brillarono.
Quattro galeoni e pochi zellini di guadagno di Zonko per un oggetto che non aveva creato. Un furto a volto scoperto.
Sogghignando leggermente, vedendo il vero rammarico negli occhi di Oliver che certamente era uno dei loro clienti migliori nel negozio, alzò la mano per poi dire:


-Scusi se mi permetto di dirlo e non mi licenzi per questo, ma sta facendo lo spilorcio!
Alla fine questi ragazzi hanno creato un buon oggetto, si sono impegnati a sponsorizzarlo e probabilmente lo creeranno, con solo dieci falci a pezzo la loro utilità sarebbe ridotta allo zero.-


Sorrise.
Era giusto dare a Cesare ciò che era di Cesare, era giusto offrire a loro un giusto compenso onde evitare di trovarsi a derubare come i Weasley le idee geniali di qualcun altro.
Aprendo la mano, facendo una smorfia da finto concentrato, iniziò a contare sulle dita e a borbottare tra sé e sé.
Sapeva bene quale era il loro guadagno sul prodotto, così come sapeva quanto poteva venir offerto ai ragazzi per le loro idee, ma doveva pur dare a loro l’illusione di stare lì a pensare all’offerta del secolo, no?
Sette galeoni era il prezzo, un galeone poteva essere il loro guadagno, ma comunque la cifra era troppo bassa; come aumentare quell’offerta?
Facendo saltellare la sua mano alternatamente tra pollice, indice e medio, sollevando lo sguardo disse:


-Se mi permette, penso che l’offerta migliore da fare sia di un galeone a Twister venduto, più un compenso di VENTI,trenta galeoni per la creazione dei twister normali e di quattro twister personalizzati, ognuno rimandante alla stagione in corso.
In fin dei conti l’idea di Brior dei twister personali mi sembra ottima, perché non sfruttarla? Sa quanti galeozzi ci potremmo fare sopra?
Il Twister autunnale potrebbe contenere prodotti prevalentemente halloweeneschi, quello invernale natalizi, mentre quelli primaverili e estivi prodotti freschi e colorati.
La loro idea dopotutto è buona, un giusto incentivo per fargli fabbricare BENE i twister dovrebbe esserci. Non trova? -


Sorridendo, provò a dare una vigorosa pacca dietro la schiena a Zonko, così da farlo sobbalzare.
L’intento di quella pacca era quello di renderlo imbizzarrito come ad un cavallo quando gli si da una pacca sul di dietro al fine di concludere le trattative.
L'obiettivo era distrarre ed eludere. L'offerta era buona per quei ragazzi nel breve periodo, ma non ottima. A loro sarebbe bastata la vendita di solo quattro pezzi, uno per ogni stagione, per andare in utile con quell'affare e altri quattro per guadagnarci seriamente.
Era passato troppo tempo da quando avevano iniziato quella diatriba, quanti clienti avevano già perso? Quanti clienti avrebbero potuto comprare quel Twister? Il tempo era denaro e anche Zonko lo sapeva bene. Prima avrebbero concluso l'affare e prima sarebbero diventati ricchi.

 
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view post Posted on 4/10/2017, 09:30
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Il Fato

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Il momento delle contrattazioni era indubbiamente giunto. Il vecchio sapeva benissimo che iniziare per primo aveva i propri vantaggi, ed il più evidente era che poteva fare anche un'offerta improponibile e sperare che questa venisse accolta. Più l'età avanzava e più l'esperienza la seguiva a ruota, e di questi i giovani si sarebbero accorti molto presto. Ben presto dovette ritirare la propria mano, che non sarebbe stata stretta con facilità dall'ideatore dei Twister. Non proferì parola, attese che tutti potessero soppesare la sua offerta e decidere che farsene. La ragazza cercò un supporto dal garzone, che rispose guadagnandosi una beffarda alzata di sopracciglio dal negoziante. Il giovane inventore, diversamente, pose la questione su un diverso piano. Trattò l'argomento da un punto di vista personale. Certo si trattava di un cliente affezionato, ma per quelli come lui non v'erano già sconti in atto? Era un valido argomento da tirare in ballo durante quegli scambi economici d'opinione? Indipendentemente dall'insonnia del giovane, quello che sembrava chiaro era che il vecchio non se la sarebbe cavata con quella prima offerta, forse troppo striminzita, ma perfettamente nelle sue corde. La pacca che, infine, Daddy gli assestò sulla schiena, per poco non lo fece scoppiare in una fragorosa risata! Si limitò a sorridere a tutti, prima di riformulare un'offerta diversa, ma senza dimenticarsi di tenere conto di quanto detto da tutti, benché la lucidità fosse sul punto di venire meno.

«Capisco, ma voi non lavorate per me.»

La prima parte fu rivolta principalmente al paragone che Thalia aveva fatto con il compenso che Daddy riceveva per ogni merce venduta. Scoccando poi un'occhiata divertita proprio al collaboratore, traducibile in un "guarda ed impara", proseguì:

«Un Galeone a Twister, che sia esso normale o speciale. Un Galeone di offerta istantanea a questa vostra società. Serviranno... cinque Twister in deposito, per iniziare. Se piaceranno valuteremo un ciclo di fornitura costante. Se qualche cliente chiederà qualcosa di personalizzato, Signor Brior, valuteremo prodotto per prodotto. Ovviamente il mio Garzone si premurerà di testarli.»

Quell'ultimo appunto volle essere la risposta a quei venti Galeoni che in qualche modo il ragazzo aveva tentato di scucirgli in modo divertente quanto improponibile! Fece particolare attenzione ad equilibrare quella nuova proposta. D'altronde da 10 Falci ad un Galeone, passavano solo altre 7 Falci e di certo per lui poteva trattarsi di un valido, ma soprattutto sicuro, investimento. Allungò di nuovo la mano verso Oliver.

«Affare fatto?»

Come prima, sarebbe bastato stringerla per concludere la trattativa e firmare un patto d'onore con Zonko. Un patto che entrambi avrebbero rispettato. L'espressione del vecchio si fece più seria della precedente, segno che l'offerta ora non era una burla come quella di prima. Nulla era ancora stabilito, quanto e come era possibile tirare la corda? Ma soprattutto: quando questa si sarebbe spezzata?


Prossima Scadenza: Giovedì 12 Ottobre.

Bene ^^. Nuova proposta di Zonko, sta sempre a voi accettarla oppure continuare a contrattare. Considerate sempre che, in ON, Zonko è un commerciante e come tale si comporta. Con i pro ed i contro che la cosa può comportare.

 
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view post Posted on 9/10/2017, 14:24
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Dal suo discorso emergevano due grosse falle, di cui si rese conto solamente una volta che Zonko ebbe espresso la propria opinione. La prima, quella più prevedibile, riguardava la concreta possibilità che l'anziano negoziante si sarebbe opposto alla sua idea di "impiego" di una forza lavoro esterna: era stato sciocco anche solo pensare che Zonko potesse accettare una simile imposizione, benché solamente teorica. La seconda, decisamente inaspettata, concerneva l'esigua partecipazione di Daddy. Certo, il Corvonero era stato così gentile da alzare il prezzo dei Twister in loro favore; tuttavia, per esserne tanto convinto, avrebbe dovuto guadagnarvi qualcosa egli stesso. *Niente per niente.* pensò, un concetto tanto semplice e basilare da averlo dato per scontato.
«Ovviamente.» replicò, sorridendo timidamente al negoziante e chinando il capo.
Di tutte le frasi pronunciate in seguito dai partecipanti, la Tassorosso udì solamente la controproposta di Zonko. Sette falci in più. Sembrava una presa in giro, ma sapeva di dover dimostrare l'umiltà dovuta a quell'offerta, ringraziando tacitamente Daddy per il suo intervento e Zonko per il rischio assunto.
Valutò velocemente tutte le opzioni possibili e si chiese se Oliver stesse riflettendo sull'efficacia delle proprie parole e sulle conseguenze di queste ultime. Di certo nominare il Filtro di cui faceva uso, informazione della quale ancora non coglieva l'utilità in quel frangente, non era stata - totalmente - una mossa a loro vantaggio. Non seppe dire con esattezza che cosa, nel volto dell'uomo, le suggerì che quel discorso fosse totalmente fuori luogo o, quanto meno, superfluo.
Nonostante l'incertezza del decorso della contrattazione e dell'azione di Oliver, pensò che fosse compito del Grifondoro, da quel momento in poi, mettere i puntini sulle I.
Il suo compito, come Tesoriere del C.R.E.P.A., era terminato con l'intervento precedente. Toccava a lui, adesso, stabilire la cifra esatta. Dal canto proprio - e con un livello inesistente di esperienza sul campo - avrebbe alzato ancora un po' la posta in gioco. Per quel motivo, oltre a voler incitare il giovane Caposcuola, si voltò appena a guardarne l'espressione, ricercando una vena di tensione per il momento giunto, alla fine, come sperato. Qualora egli le avesse rivolto uno sguardo di rimando, la Tassorosso avrebbe sollevato le sopracciglia in modo piuttosto eloquente. Il messaggio, del resto, non poteva che essere *Di più.*
Nessun labiale, nessun verso.
Sperò che Oliver comprendesse la sua opinione in merito, senza perdersi in altri discorsi che avrebbero solamente portato alla deriva il vero e proprio argomento di discussione.

 
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view post Posted on 5/11/2017, 14:00
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Il ricordo dell'incontro con Madama Piediburro, mesi prima, non poté che farsi strada nella mente del Caposcuola; forse perché sia lui sia la Strega citata avevano in comune più di quanto un fiocchetto, un nastrino e un menù romantico potessero far credere, forse perché la proposta aveva del potenziale maggiore, Oliver doveva ammettere di non essersi sentito così in difficoltà come nel presente in corso. Aveva peccato di diligenza, di professionalità, ma ancor più di determinazione in qualche modo? Le sue doti migliori erano state compromesse senza che lui stesso fosse stato in grado di accorgersene? Non avrebbe avuto altre spiegazioni, altrimenti, alla reticenza del commerciante che ora aveva di fronte; Zonko era un uomo interessante sotto diversi punti di vista, un negoziante di grande abilità, a conferma del fatto che l'intero Comitato lo aveva preso in considerazione fin dal primo momento per l'idea della vendita dei Twister. Eppure, Oliver era consapevole di essersi presentato più come un sognatore che un imprenditore, una nomina che mai avrebbe potuto ottenere in prima persona. Per quanto potesse dirsi più che soddisfacente come commesso nello store musicale londinese dove lavorava nel tempo libero, il ragazzo non si sarebbe mai vantato - non avrebbe avuto le carte in gioco per farlo - di essere il migliore tra tutti in quel campo. Non aveva la stoffa del venditore, non più di quanto potesse dimostrare di avere: e se circondato dagli strumenti musicali dava il massimo, essendo quella passione più grande di qualsiasi altra cosa, in altre circostanze come quella presente non era il perfetto vincitore. Non a caso era Thalia il Tesoriere del C.R.E.P.A. e non lui. Per la prima volta da quando aveva messo piede nel negozio di Zonko, con tanto di omaggio, parole gentili, tono affabile e diplomazia a fare da collante unico, Oliver si sentì sopraffatto da una strana sensazione di fastidio, colpito nel profondo più di quanto potesse immaginare. «Qui si parla della mia creazione.» Un sussurro, appena udibile dagli altri presenti. Confuso dai suoi stessi sentimenti, fu soltanto la vista di Thalia al suo fianco, ancora una volta, a ripristinare una certa padronanza della propria ragione; come avrebbe fatto senza di lei? Scosse dunque il capo in ultimo segno negativo, deciso a porre infine i termini di una resa o di una vittoria comune. «Un Galeone e dieci Falci per ogni Twister venduto, un Galeone di offerta istantanea concordata. Prendere o lasciare, signor Zonko.» Avrebbe potuto continuare, avrebbe potuto citare i Tiri Vispi Weasley come una lancia spezzata con cattiveria, ma non era quella la natura del giovane Mago, non avrebbe infierito in alcun modo. E se già la delusione traspariva sul suo volto, la speranza si accendeva per l'ultima volta. «Grifondoro ha spesso bisogno di scherzi per le sue feste. Come Caposcuola mi piace considerare Zonko per i nostri acquisti.» Un dato di fatto, Daddy più di tutti avrebbe potuto confermare; un significato aggiuntivo, che forse avrebbe potuto fare la differenza, magari anche permettendo ai presenti di sorridere per quel comportamento sfacciato, del tutto inaspettato per Oliver Brior. Il premio in palio era molto più importante. La mano destra sollevata verso quella del proprietario, così vicine da poter sfiorarsi. Al Mago l'ultima parola.

Perdonatemi, il real mi ha fagocitato (?)
 
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view post Posted on 14/11/2017, 00:02
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La trattativa non sembrava essere giunta al termine.
Lo capiva da tante cose, in primis, dallo sguardo abbastanza stizzito dei due esponenti del C.R.E.P.A. i quali nelle loro espresssioni sembravano essere abbastanza eloquenti.
A che gioco stava giocando Zonko? Perché tutto quel essere restii a fare un’offerta decente? Non aveva paura che quel Twister potesse venir offerto alla concorrenza mettendoli in guai seri?
Silenziosamente, il giovane Caposcuola, pensò con tristezza e paura a quanto fosse taccagno il suo datore.
Tirando la corda in quel modo rischiavano seriamente di perdere le loro possibilità di avere quel giocherello in vetrina, facendo un favore ai Weasley i quali, oltre ad avere gran parte delle sue migliori invenzioni, si sarebbero trovati un nuovo gingillo da mettere in vendita rischiando di fargli perdere clienti e chiudere i battenti.
Digrignando i denti per non inveire contro l’atteggiamento del suo titolare, che fino a prova contraria gli dava la possibilità di mantenere una vita dignitosa tra le mura del castello, sorrise tiepidamente per poi dire:


-Te l’ho detto. Dovresti essere più generoso con questi giovani, ci hanno offerto un bel gioco!-

Alla fine loro dovevano solo esporre il gioco dando una piccola percentuale di profitti a quella onlus pro elfi.
Non dovevano costruire nulla, ma solo vendere, che si poteva chiedere di più? Non capitava tutti i giorni di ricevere doni di quel tipo. Per loro era solo profitto.
Senza aggiungere altro, allargò le braccia per camuffando il suo diniego poggiando le stesse sui fianchi facendo un leggero rumore di vesti.
Oramai il suo ruolo in quella trattativa era diventato irrilevante. Zonko e Brior presto sarebbero giunti alla fine di quella compravendita.
Chi avrebbe vinto? Il giovane pieno di idee e chiacchiere o. vecchio strampalato?




Scusate anche me. La vita è piena.
 
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view post Posted on 14/11/2017, 09:03
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Li aveva messi alla prova fino all'ultimo e doveva ammettere di essersi anche divertito, oltre ad aver gustato un'ottima bottiglia di squisito nettare, ma il tempo a loro disposizione stava finendo. Nessuno avrebbe saputo dire se, alla fine di tutto, Zonko avesse appositamente esagerato per vedere quell'ultima scintilla nello sguardo del Grifondoro oppure no, o se avesse cercato fino in ultima di capire da che parte stesse il proprio Garzone, oppure no. Quel che tutti poterono vedere era un nuovo colore nel suo pazzo copricapo. Il fumo che aveva iniziato a bollire, quasi, all'interno della sfera, aveva assunto una tonalità turchese molto particolare. Doveva essere considerato un buon segno?

«Mmm...»

Osservò a sua volta la mano di Oliver, quasi pronta a sfiorare la propria ma con un'offerta diversa da quella posta dal negoziante. Se prima gli occhi di Zonko potevano sembrare intensi ma velati, ora lo sguardo rivolto al ragazzo divenne limpido, ed un mezzo sorriso increspò le labbra del vecchio. Prima di dare una risposta, l'ultima di quella giornata, osservò anche Thalia, che benché non avesse messo mano a quell'invenzione, era rimasta a fianco del suo compagno fino alla fine, convincendo a sua volta il vecchio con la sua sola determinazione. Se non vi avesse creduto a sufficienza, non lo avrebbe fatto nemmeno lui. Gli occhi del negoziante cercarono anche lo sguardo il Corvonero che aveva assunto ormai anni prima. Era sfacciato, divertente ed aveva anche un certo fiuto per gli affari, Zonko si era preso il tempo necessario a capire quanto la sua conoscenza dei due potesse influire sulla trattativa, ma quell'ultima frase confermò le proprie teorie. In ultima tornò a guardare il Grifondoro. Apprezzava la promessa di fare del suo negozio un punto di riferimento per i ragazzini di quella casata, così come di tutte le altre e si, forse poteva alzare un po' il prezzo. Come diceva sempre suo nonno: "sempre partire a ribasso", e così aveva fatto, ma doveva ammettere che quell'ultima via di mezzo potesse dirsi valida. Senza indugiare oltre, con il fumo azzurrò fluttuante sopra la sua testa, strinse saldamente con la mano rugosa l'accordo.

«Affare fatto.»

A stretta conclusa affiancò il suo garzone, a cui indubbiamente sarebbe comunque spettato l'inventario pochi giorni dopo e lasciò il tempo ai ragazzi di riordinare il Twister e quanto ne era fuoriuscito durante il test. Diede a Daddy un paio di buffetti sulla spalla, rivolgendogli uno sguardo piuttosto eloquente ed ammiccante con la testa inclinata verso la ragazza. Non la trovava carina? Volle aggiungere solo un ultimo appunto, agli altri due, prima di ritirarsi nel retrobottega.

«Spero di vedere presto tante sciarpe rosso-oro nel mio negozio.»

Sollevò il cappello in segno di saluto, prima verso Thalia e poi verso Oliver, ed afferrò rapidamente la bottiglia di Boom Bear, per poi dileguarsi nel suo ufficio.


Incredibile ma vero: è finita. ^^

Zonko ha accettato quest'ultimo accordo, avete raggiunto il vostro obbiettivo. Per definire poi i vari dettagli ON ed OFF GDR vi accorderete chiaramente con lo Staff. (di cui due di voi già fan parte :asd: )

Bravi

 
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