| Lo sguardo si spostò un'ultima volta sul cappello incantato del proprietario del negozio, tuttavia per Oliver fu chiaro che quel repentino cambiamento di fumo colorato ormai non rappresentava più un problema o un cruccio di simile genere; fino a poco prima si era concentrato su quell'artefatto magico come se ne dipendesse l'esito dell'incontro che stavano disputando, letteralmente, eppure tutti loro erano alle battute finali e non ci sarebbe stato alcun epilogo soddisfacente a causa di una qualsiasi distrazione poco utile. Si trattenne dal rispondere a sua volta in modo diretto, premurandosi di lasciar parlare ancora una volta Thalia al suo posto. Il Grifondoro non avrebbe mai peccato di mancata gentilezza, di scortesia né di pessima cordialità, senza dubbi, ma l'emozione era difficile da tenere sotto controllo in un contesto come quello: la posta in gioco rappresentava uno scacco matto, seppur semplice, nei riguardi dell'associazione che aveva pescato dal dimenticatoio di pagine e pagine di manuali polverosi negli scaffali della Biblioteca di Hogwarts e non solo. Anche una manciata di Galeoni avrebbe fatto la differenza e di certo non si sarebbe accontentato di dieci Falci per ogni vendita, non in quel caso né in quel momento. Da Madama Piediburro, noto ritrovo romantico del villaggio magico di Hogsmeade, un locale delizioso neanche tanto lontano dal regno vivace di Zonko, il Comitato a favore degli Elfi Domestici aveva stilato un compromesso degno di nota. Oliver si era ripromesso di non fare diversamente anche quel giorno, perché il premio della riuscita o meno dell'appuntamento non sarebbe rientrato affatto nelle sue tasche, ma soltanto nei suoi interessi, gli stessi interessi comuni di creature in estrema difficoltà. La libertà era il valore più importante per il Caposcuola, da sempre lo era e sempre lo sarebbe stato, e se il mondo economico diveniva tassello vincolante per ottimi sviluppi futuri, allora si sarebbe impegnato anche al riguardo. Per fortuna l'amicizia e la determinazione di Thalia giungevano nuovamente in suo soccorso: Oliver si ripromise di regalarle una barretta di cioccolato extralarge di Mielandia al prossimo Natale. *Non ci siamo* commentò tra sé, consapevole del fatto che una sola parola realmente pronunciata avrebbe potuto mandare all'aria l'intero incontro. Si chiese, sempre tacitamente, se Daddy potesse parlare a loro favore o meno: per quanto la causa del C.R.E.P.A. non incontrasse la sua più grande stima, forse il Corvonero avrebbe puntato all'amicizia che lo legava con il collega Grifondoro. Sperare in un aiuto improvviso, forse anche inaspettato, non sarebbe stata una brutta ipotesi, non in conclusione. Soppesò lo sguardo verso la mano di Zonko e quella di Thalia e la simbologia dell'intreccio sorprese con piacere lo stesso Irlandese: da un lato un patto che non avrebbe offerto chissà quanti vantaggi, dall'altro un invito a trattenersi, perché non tutto poteva dirsi veramente perduto. Ancora una volta, Oliver scelse di fidarsi di Thalia. Con ogni probabilità, si disse, l'avrebbe fatto di continuo. E di nuovo, paziente nonostante si discutesse di una causa che aveva del Sogno nel suo profondo significato contestuale, lo studente prese parola non appena possibile, senza interrompere la Tassorosso al suo fianco. «Signor Zonko, la ringrazio per la sua offerta e per la sua disponibilità, in particolar modo.» Le braccia sospese leggermente in alto, le mani pronte ad intrecciarsi l'una nell'altra, Oliver adoperò un tono di voce particolarmente gentile, cortese al di là di ogni misura. Che fosse offeso o indispettito, non era dato sapere né sarebbe stato così facile da capire. Che fosse pronto a non porre il punto di fine dell'accordo, quello era evidente senza ombra di dubbio. Spezzò la stasi cui aveva costretto il suo corpo, in piedi a poca distanza da Zonko e i due amici, girando verso destra per indicare uno scaffale poco lontano. Era stato tantissime volte nel negozio di scherzi, poteva dirsi di sicuro uno dei clienti abituali, Zonko così come Daddy in prima persona avrebbero potuto confermare. «Mi permetta di essere ancora una volta più prolisso del solito, chiedendole scusa in anticipo.» Un sorriso appena accennato su quel volto attento, concentrato, quasi adulto improvvisamente. «Più volte compro i vostri prodotti, più volte sono di passaggio per Nanosticche, Pasticche Vomitose, ma soprattutto per il Filtro SognoLeggero, una delle ultime invenzioni che più apprezzo. Soffro di insonnia da tantissimi anni, il vostro Filtro costa cinque Galeoni eppure ha soltanto dieci gocce, quindi diciamo in media dai tre ai quattro utilizzi, forse di più o forse di meno. Ripetutamente compro questo filtro da voi, ma potrei tranquillamente prendere una Pozione del Sonno Senza Sogni o una sua variante, anche una Pozione Soporifera, il cui prezzo per entrambe non supera i tre Galeoni e il cui utilizzo avrebbe una durata anche maggiore. Potrei addirittura creare una fiala da solo, mi ritengo un Pozionista abbastanza abile dal riuscire nel mio intento senza troppi problemi, perdoni la modestia.» Ammiccò, sorridendo ancora una volta prima di riprendere il discorso, indicando lo scaffale dei Filtri SognoLeggeri all'interno del negozio. «Tuttavia, signor Zonko, io scelgo il vostro articolo, il suo articolo. E lo compro anche più volte in un solo mese, sia chiaro. Per un utilizzo comunque limitato, pago cinque Galeoni. Il Twister avrebbe un utilizzo maggiore, coinvolgerebbe più di un singolo partecipante, eppure il nostro guadagno secondo la sua offerta sarebbe meno di un terzo. Io scelgo il suo Filtro, signor Zonko, perché lo preferisco. Ne apprezzo la qualità e l'effetto, ma ancor più apprezzo il venditore e la fiducia che nutro verso di lei, il suo negozio e i suoi articoli. Potrei guadagnarci di più con una Pozione semplice, invece compro spesso da voi. Abbiamo scelto Zonko e non altri, non è stato un caso né una prova, ma una decisione vera e propria per stima e meriti. Potremmo scegliere altri acquirenti, ma preferiamo voi.» La freccia era stata scoccata, il confronto velato sarebbe stato colto. Oliver girò di nuovo per tornare alla sinistra di Thalia, dove si trovava fino a poco prima. Incrociò lo sguardo con quello del proprietario del negozio, a lui la sua totale attenzione e le sue speranze. L'offerta era stata già modificata da Thalia e per il Caposcuola andava più che bene secondo la sua controproposta. «Due Galeoni a Twister venduto, è meno della metà sul suo guadagno totale, considerando anche che sia una mia creazione a tutti gli effetti. Più una quota fissa extra per ogni tre Twister venduti. E i dieci Falci di cui parlava, ritengo che sia un'offerta piccola ma generosa per il Comitato, giusto per consolidare questo accordo in cui tutti noi, signor Zonko, abbiamo scelto di credere per davvero.»
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