Dopo aver passato più di due ore sul libro di Trasfigurazione, la tassina aveva deciso di concedersi una pausa, meritata o meno che fosse, ne aveva bisogno. Era uscita dalla biblioteca in fretta e furia, e si era diretta al suo dormitorio, per indossare qualcosa di più adatto all'esterno. Aveva dismesso la casacca ed indossato qualcosa di estremamente semplice, nonostante Settembre fosse alle porte, il caldo non aveva abbandonato quei lidi. Una semplice canotta nera, un paio di jeans non attillati, e la sua fedele tracolla, da lei non si separava mai.
Inizialmente non pensava di fare molta strada, il suo obiettivo era un tranquillo giro nel parco..Però, senza nemmeno rendersene conto, prese la strada per Hogsmeade. I pensieri che le affollavano la mente, erano anche gli stessi che la distoglievano troppo spesso dai libri di scuola. Recentemente aveva affrontato diverse situazioni, e non era certa di aver dato il meglio di sé. Le risposte migliori, le venivano in mente sempre troppo tardi.. da quando aveva smesso di pensare prima di parlare? Forse da quando aveva capito che i suoi pensieri duravano troppo, e lasciavano un silenzio imbarazzante alle spalle. Distratta da quanto stava accadendo nella sua vita, lasciò la guida del percorso ai suoi piedi, che invece sembravano conoscere la meta meglio di lei. Il suo inconscio l'aveva portata al villaggio, e se ne rese davvero conto quando sentì i rumori che ne provenivano. Alzò lo sguardo, concentrandosi davvero sulla realtà, e si accorse ben presto che c'era qualcosa di diverso.
Si era aspettata di vedere sempre il solito panorama, la strada di ciottoli, le botteghe, alcune aperte, altre già chiuse.. d'altronde il buio si stava avvicinando piuttosto velocemente. Invece, nulla di tutto ciò apparve.
Qualcosa aveva invaso Hogsmeade, e si dipanava soprattutto nella zona centrale del villaggio, era.. *un Circo?*
La biondina si fermò all'inizio dei ciottoli, che fosse il caso di tornare al Castello? Era quella la domanda che si faceva, osservando la folla che si apprestava invece a compiere l'azione contraria, le luci di quel Circo, la magia che poteva rappresentare, stavano attirando parecchie persone.
Amber non aveva mai visto uno spettacolo simile, era indubbiamente curiosa, che male c'era, in fondo, a dare un occhiata?
Forte di quella convinzione, proseguì verso il centro, osservandosi attorno, sempre più incuriosita. C'erano tante famiglie, ma anche tante coppie, ed alcuni bambini per poco non la trascinarono nella loro corsa sfrenata.
Gli occhi chiari della ragazza, vennero attirati da quello che, a prima occhiata, poteva sembrare un Clown, che stava invitando la gente ad avvicinarsi, probabilmente lo spettacolo sarebbe iniziato di lì a poco.
Lo vide dar fuoco al cappello, ma più gli si avvicinava, più qualcosa in lui l'allarmava.. non sembrava proprio lo stereotipo del pagliaccio simpatico e buffo, era piuttosto sgualcito, e ben poco rassicurante. Una bimba gli chiese di una certa "Donna Rossa", probabilmente lei ne sapeva molto più di Amber su quello spettacolo. Si accorse, in quel momento, di essere effettivamente impreparata.. era possibile che gli abitanti del luogo sapessero di quello spettacolo già da un po', ma lei si era chiusa in se stessa nelle ultime settimane, e la notizia del Circo non avrebbe potuto raggiungerla in nessuno modo. Alla fine, era sempre colpa sua.
Attorno al cappello del Clown, svolazzavano svogliatamente alcune Fate, non le sembrava che fossero al massimo della loro forma..
Seguì i gesti dell'uomo, che condussero il suo sguardo verso la scritta che le stava, lentamente, svelando il nome di quel Circo
«Avanti, signori e signore, avanti! Il Circo della Notte è qui per voi!»
Negli occhi della ragazzina, c'era il riflesso delle fiamme dei Mangiafuoco, avrebbe accettato l'invito a farsi avanti, oramai.. la curiosità era tanta, e c'era anche quel pizzico di emozione che l'accompagnava quando faceva qualcosa di diverso dal solito, e quello, era decisamente diverso dal solito!
Il Circo della Notte, così si chiamava, si era animato tutti d'un tratto, il sole era calato, oltre l'ultima casupola, e la magia nell'aria era palpabile.
Non se lo fece, quindi, ripetere due volte, e si avviò, insieme ad altri, verso il cuore dello spettacolo ambulante, tra gabbie e giocolieri, mentre i suoi pensieri e le sue preoccupazione, si facevano sempre più lontani.