Noia: il desiderio di desideri, Privata

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view post Posted on 28/9/2016, 16:53
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Ormai erano mesi che Derek tentava di studiare senza successo, aveva un blocco mentale, a cosa fosse dovuto non era dato saperlo.
Anche quel pomeriggio si ritrovò a fissare il soffitto della sua stanza nel dormitorio in preda alla noia più totale, aveva seguito le lezioni del mattino ed aveva anche visto i suoi compagni di stanza uscire, sembrava essere l'unico a non voler uscire se non strettamente necessario.

Quel soffitto aveva qualcosa di attrattivo, rimaneva lì senza realmente riflettere su niente e il tempo passava, più giorni passava il quella condizione più sembrava che il tempo accellerasse, ogni giorno durava meno rispetto all'altro. Fortunatamente erano inudibili le voci del resto della scuola il che rendeva veramente rilassante trascorrere il tempo proprio lì dove si trovava, avrebbe dovuto cambaire regime, forse...

Si alzò mettendosi seduto al lato destro del letto ed indossò le pantofole, poi ponendosi in posizione eretta si avicinò alla finestra più vicina al suo letto ed guardò fuori, vide i chiari segni dell'autunno che non perdonavano gli alberi e le foglie ormai gialle o marroni cadute ai piedi degli stessi, ragazzi coperti per bene che sfidavano quel freddo che da giorni rendeva più malinconica l'aria e gli animi, che fosse un altro motivo per rimanere al caldo tepore della suo dormitorio?

Preso da un sprizzo di coraggio e voglia di "non fare", si di non fare ciò che stava facendo, ovvero il nulla si portò rapidamente verso il suo letto e spogliatosi del pigiama iniziò ad indossare la sua divisa, camicia pantaloni e tutto il resto, non appena fece il nodo alla cravatta sentì di averlo fatto troppo stretto e allantandolo aprì anche il primo bottone della camicia, di certo non era da lui essere così poco preciso, ma poco ormai gli importava, messo il mantello e guardandosi alla specchio vide qualcuno che ormai da tempo non era più lo stesso, e che mai sarebbe tornato ad essere chi era un tempo.

Prese la sciarpa e la borsa con i libri ed uscì dal dormitorio per scendere in sala comune e poi da lì sarebbe andato da qualche parte, non aveva idea di dove sarebbe andanto, ma anche questo poco importava.
Ormai alleggerito dai suoi doveri di prefetto aveva il tempo di vivere a pieno la bellezza di quella scuola, che in autunno era qualcosa di straordinario, avendo sempre considerato Hogwarts l'unica sua vera casa non poteva essere altrimenti, anche se l'età richiedeva uno sforzo maggiore per capire capire il suo passato, un passato dalla quale era sempre sfuggito per paura di conoscere se stesso.

Aveva perso la sua famiglia ancora troppo piccolo e il desiderio di saperne di più non era mai stato così forte, d'altra parte come si può andare avanti senza sapere chi si è e da dove si viene realmente, non aveva altro che una vecchia collana con tre giondoli i quali riportavano tre noi, oltre al suo, quello della madre e del padre ormai poco visibili in quanto corrosi dell'incendio che fu e che lo rese orfano.

Sceso in sala comune non guardò nessuno e sperava che nessuno guardasse lui, come se fosse invisibile, forse desiderio tanto desiderato in quel momento, la voglia di parlare con altri essere umani era a minini storici da quanto ebbe modo di conoscere altre persone. Diretto come un razzo fuori dalla sala comune si ritrovò sulle scale ed iniziò a scendere senza meta e senza sapere dove andava, poche volte lo sguardo aveva incrociato altri occhi, passava avanti senza chiedersi se conoscese o meno altri, doversi fermare per salutare era forse la sua paura maggiore in quel momento di pura solitudine, nonostate fosse circondato da centinaia di persone, ma forse era proprio questa la solitudine, essere soli in mezzo a tanta gente, sensazione che aveva provato molte volte.

Decise di andare nell'unico posto dove anche se si era in mezzo ad altri era proibito parlare, forse era per questo che tanto amava la biblioteca della scuola, tanti studenti tutti in silezio, chi per loro volontà chi per dovere verso gli altri.

Adesso sapeva dove andare e si dirigeva al quarto piano piu rapidamente possibile, una volta arrivato in quel corridoio sembrava che l'agognata meta fosse ormai realtà, sarebbe passato dal fissare un soffitto a fissare un libro, tutta vita.

Arrivato in biblioteca il profumo dei libri inebriò i suoi sensi, non aveva mai capito il perchè quell'odore lo affascinava, da sempre, forse perchè sapeva che la conoscenza faceva la differenza, o forse perché leggere era la miglior attività che si potesse fare da soli.
Iniziò a cercare un tavolo con meno persone possibili e quando si dice la fortuna lo trovò proprio davanti la sezione proibita, così andò con passo fermò e veloce a conquistare la sua preda.

Si sedette spalle alla sezione proibita e posando la sua tracolla sul tavolo estrasse il libro di difesa contro le arti oscure per iniziare a leggere qualcosa, ma fissava quelle pagine senza realmente leggere nulla, possibile che fosse così devoto al far nulla da rendere ogni sforzo di fare nullo.




 
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view post Posted on 13/10/2016, 19:50
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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Noia: il desiderio di desideri - Missione impossibile -
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Un’altra pesante giornata stava per finire finalmente, non vedeva proprio l’ora di buttarsi da qualche parte nel dormitorio e non resuscitare fino al giorno dopo. Stava salendo le scale quasi arrancando e quando arrivò davanti alla statua della sala comune si bloccò perché qualcuno uscì quasi con le stessa foga di allontanarsi da lì che aveva lei di morire in qualche remoto angolo del dormitorio. Si spostò appena in tempo per vederlo passare e seguirlo un attimo con gli occhi: era proprio Derek. Con lui era anche uscita Coraline che si fermò per un attimo strusciandosi contro le gambe della sua giovane padroncina.

”Dove starà andando tanto di corsa?”


"Non lo so a se sei tato curiosa possiamo rimediare. Per esempio potremmo seguirlo!"


In effetti Lucy aveva ragione.

«Oh, andiamo….non sono fatti miei….»


Borbottò fra sé e sé voltandosi verso l’entrata della sala comune ma bloccandosi nuovamente. Non sembrava avere un’aria esattamente felice, forse non stava tanto bene. Lei ricordava bene quando il desiderio di stare da sola era forte, eppure quando Sophia e Mary le andavano dietro le faceva piacere stare comunque vicino a facce amiche che potevano capirla. La vera domanda era: lei poteva farlo con Derek? In fondo non avevano mai instaurato un grande rapporto di amicizia, si conoscevano così, di vista, avevano scambiato qualche parole di tanto in tanto ma era tanto più grande di lei e non aveva mai avuto modo di poterci parlare seriamente.
Quasi come se il suo corpo fosse in grado di muoversi da solo, si voltò, proprio per andare dietro il ragazzo e cercare di seguirlo di nascosto, mantenendo una certa distanza, nascondendosi dietro agli angoli dei corridoi se si voltava e, alla fine, si ritrovò davanti alla biblioteca. Le venne quasi da sorridere perché quello era anche il posto dove andava a nascondersi anche lei. Con ancora lo zaino in spalla e i libri fra le braccia entrò con la sua fedele micetta. Si appoggiò su un tavolo tirando fuori un pezzo di pergamena e scrivendoci sopra un messaggio per poi legarlo al collo della gatta.

«Deve essere qui in giro: vai a cercarlo e consegnagli il messaggio da parte mia.»


Le sussurrò all’orecchio e la gatta partì come un razzo. Violet ebbe giusto il temo di raccogliere tutte le sue cose prima di seguire la gatta e, infine, di trovare Derek con le spalle appoggiate alla sezione proibita e un libro in mano. Si nascose dietro uno scaffale lasciando che solo la testa facesse capolino mentre la gatta si avvicinò al giovane.
Se Derek avesse aperto la pergamena che Coraline portava il collo avrebbe trovato un breve messaggio.

CITAZIONE
Come va? Stai bene?
V.

Per il ragazzo non sarebbe nemmeno stato difficile intravedere la testa castana della ragazza fare capolino da dietro lo scaffale e che lo fissava un po’ imbarazzata con i suoi grandi occhi verdi.


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